ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05610

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 427 del 14/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: COMINARDI CLAUDIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2015
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 14/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 14/05/2015
Stato iter:
04/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2015
Resoconto BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 04/06/2015
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/05/2015

DISCUSSIONE IL 04/06/2015

SVOLTO IL 04/06/2015

CONCLUSO IL 04/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05610
presentato da
COMINARDI Claudio
testo di
Giovedì 14 maggio 2015, seduta n. 427

   COMINARDI, TRIPIEDI, CIPRINI, LOMBARDI, DALL'OSSO e CHIMIENTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   con la Raccomandazione del 22 aprile 2013, pubblicata, sulla GUE Serie C 120/2013 del 26 aprile 2013, sull'istituzione di un programma di garanzia per i giovani, il Consiglio europeo ha invitato gli Stati membri ad assicurare a tutti i giovani di età inferiore a 25 anni un'offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema di istruzione formale;
   al fine di dare attuazione agli obiettivi previsti dalla Garanzia Giovani, con l'articolo 5 del decreto-legge 76 del 2013, è stata istituita presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali una struttura sperimentale di missione con compiti istruttori e propositivi la quale, nel dicembre 2013, ha predisposto il «piano italiano per l'attuazione della garanzia per i giovani» con cui sono state declinate le fasi per l'attuazione del piano tra le quali compare l'informazione, l'orientamento e il colloquio specializzato da parte di orientatori qualificati. Il piano prevede una dotazione complessiva di 1.513 milioni di euro, di cui 567 milioni dalla Youth Employment Initiative, 567 milioni dal Fondo sociale europeo e 379 milioni di cofinanziamento nazionale, per gli anni 2014 e 2015;
   secondo il report periodico settimanale dell'8 maggio 2015, realizzato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e finalizzato a verificare l'andamento delle adesioni, le regioni che contano un numero maggiore di adesioni sono la Sicilia con il 12,7 per cento del totale (82.208 adesioni), la Campania con l'11 per cento (pari 70.327 adesioni) e il Lazio con l'8,8 per cento (pari a 56.514). Successivamente all'adesione del giovane sotto i 29 anni, le regioni mediante i servizi per l'impiego o le Agenzie private accreditate, prendono in carico la persona al fine di concordare un percorso personalizzato di formazione e inserimento al lavoro. Va ricordato che le Agenzie del lavoro sono state concepite come bracci operativi per la realizzazione delle politiche attive del lavoro a livello regionale, dotate di autonomia funzionale ed organizzativa;
   secondo quanto riportato dal quotidiano «Il Fatto Quotidiano», articolo del 6 maggio 2015, dal titolo «Garanzia giovani: un flop per chi cerca lavoro, affare per chi prova a trovarglielo», il piano Garanzia Giovani sarebbe un «affare» per le aziende private, per le agenzie del lavoro e per gli enti di formazione. L'articolo in questione riporta altresì l'indicazione fornita da parte dell'amministratore della Manpower, Stefano Scabbio, circa la generica quantificazione dei ricavi provenienti dalla Garanzia Giovani per la stessa Manpower, attestandosi al 1 per cento del fatturato della società, circa 8 milioni di euro secondo «Il Fatto Quotidiano»;
   a giudizio dell'interrogante, restando conferito alle regioni quali organismi intermedi l'adozione dei Piani di attuazione della Garanzia Giovani — si veda ad esempio quello della regione Lazio, deliberazione n. 202, del 6 maggio 2015 della giunta regionale, che ha individuato in circa 137 milioni di euro le risorse allocate per ciascuna misura prevista dal piano regionale — sarebbe opportuno comprendere se l'erogazione dei fondi previsti per tale piano, in favore anche delle Agenzie private accreditate, sia oggetto di un attento ed effettivo controllo e monitoraggio da parte dello Stato, in particolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; in termini di corretta rendicontazione delle misure e delle fasi di attuazione del piano previste dai singoli programmi regionali –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e quali siano gli strumenti di controllo e vigilanza adottati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per misurare sia la corretta erogazione dei fondi da parte delle regioni in favore degli operatori pubblici e privati nell'attuazione del piano Garanzia Giovani sia il rispetto della normativa in materia di tirocini;
   se il Ministro interrogato intenda fornire – di concerto con i soggetti istituzionali coinvolti – il dettaglio delle risorse erogate dalle regioni in favore di ogni singolo operatore pubblico e privato e se l'utilizzo delle risorse sia subordinato al raggiungimento di un effettivo risultato in favore dei giovani beneficiari del Piano di garanzia giovani;
   se il Ministro interrogato non intenda adottare un sistema di monitoraggio nazionale del piano Garanzia Giovani relativo al corretto utilizzo della dotazione finanziaria a disposizione delle regioni, al fine di contrastare eventuali abusi da parte degli operatori pubblici e privati, in merito all'effettiva certificazione dell'attività svolta. (5-05610)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05610

  Gli onorevoli interroganti, con il presente atto parlamentare, richiamano l'attenzione sugli strumenti di controllo e vigilanza adottati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali circa l'erogazione delle risorse stanziate nell'ambito del programma Garanzia giovani.
  Al riguardo, voglio ricordare che il programma Garanzia Giovani si avvale dello strumento innovativo del monitoraggio dei dati di attuazione a livello regionale, effettuato settimanalmente e pubblicato mediante report sull'apposito sito web. Tale strumento consente un'attività di valutazione dell'attuazione degli interventi, finalizzati a documentare il numero e le caratteristiche dei destinatari raggiunti, l'avanzamento della spesa e gli effetti delle misure sulla situazione occupazionale dei beneficiari nonché ad individuare eventuali azioni correttive.
  La fase attuativa del programma Garanzia Giovani sta interessando sia il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, quale Autorità di gestione sia le Regioni. Proprio alle Regioni, individuate come organismi intermedi del Piano operativo nazionale, è delegata la definizione e la realizzazione delle misure e tra esse sono suddivise le risorse complessive. L'allocazione delle risorse, pertanto, spetta all'autonomia delle singole Regioni, Al fine di meglio indirizzare gli interventi, il Ministero che rappresento ha promosso e promuove continui confronti con le Regioni per la rideterminazione delle risorse.
  A tal proposito, voglio evidenziare che i fondi vengono erogati solo a seguito dell'attivazione effettiva delle misure, sulla base di un sistema di premialità a risultato.
  Ciò posto, le questioni sollevate dagli onorevoli interroganti sono già all'attenzione del Governo che è impegnato nel potenziamento e nel miglioramento del Programma.
  Infatti il Ministero che rappresento – in qualità di Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale (PON) Iniziativa Occupazione Giovani – le Regioni delegate si avvalgono di sistemi di gestione e controllo che prevedono apposite procedure per lo svolgimento delle verifiche amministrative sia on desk sia in loco.
  Le verifiche amministrativo-contabili delle operazioni consentono un continuo controllo della spesa ed accompagnano l'intero ciclo di vita del progetto. Esiste, pertanto, una stretta continuità tra le predette attività di verifica, le fasi di rendicontazione delle spese e del rimborso delle stesse. Al fine di garantire la massima coerenza e continuità tra le diverse fasi, il Ministero che rappresento e le Regioni effettuano una puntuale programmazione, integrazione e organizzazione delle verifiche amministrative sia on desk che in loco.
  In particolare, ricordo che il Programma prevede due specifiche misure: «l'accompagnamento al lavoro» e il «tirocinio extra curriculare», per le quali è prevista la cosiddetta «remunerazione a risultato». Il pagamento a favore dell'ente responsabile, infatti, viene effettuato solo a seguito del raggiungimento di un determinato risultato, secondo i diversi parametri definiti sulla base dell'indice di «profilazione» del giovane (ovvero maggiore è la difficoltà dell'inserimento del giovane nel mondo del lavoro, maggiore è la remunerazione).
  Nel caso dei tirocini, ad esempio, il 50 per cento della remunerazione a risultato viene erogata alla metà del percorso di tirocinio, mentre l'altro 50 per cento a completamento dello stesso.
  Voglio precisare, inoltre, che per monitorare il corretto utilizzo della dotazione finanziaria, è stato adottato il Sistema informativo SIGMA giovani che registra i dati finanziari dei piani esecutivi regionali ed è in grado di rilevare, altresì, gli indicatori finanziari quali:
   la cosiddetta Capacità di impegno corrispondente all'importo impegnato rispetto al totale delle risorse allocate (per Regione e misura);
   la cosiddetta «Capacità di utilizzo» – corrispondente all'importo effettivamente speso rispetto al totale impegnato (per Regione e misura).

  Al riguardo, segnalo che parte dei dati richiamati sono già presenti nelle tabelle allegate ai reports settimanali pubblicati sul portale di Garanzia Giovani.

  Ricordando che, come stabilito dai vincoli europei, i fondi devono essere impegnati entro il 31 dicembre 2015 e spesi entro i tre anni successivi, ritengo utile fornire, nelle tavole che metto a disposizione degli onorevoli interroganti e della Commissione, i dati già in possesso del Ministero che rappresento, aggiornati alla data del 28 maggio 2015.
  Dalla tavola n. 1 risulta che tutte le regioni hanno avviato le procedure di emanazione di avvisi, bandi e decreti per dare attuazione alle misure di Garanzia Giovani. L'ammontare complessivo delle risorse oggetto della programmazione attuativa è circa 1.080 milioni di euro.
  Al riguardo, segnalo che la capacità di programmazione attuativa è data dal rapporto tra le risorse impegnate attraverso l'emanazione di avvisi, bandi e delibere regionali e le risorse programmate.
  Come risulta dalla tavola n. 2, la misura formazione mirata all'inserimento lavorativo presenta la maggiore capacità di programmazione attuativa pari a 86,8 per cento.
  Le altre misure che mostrano i valori più elevati della capacità di impegno della programmazione attuativa sono il tirocinio extra curriculare (84 per cento) e il servizio civile regionale (80,9 per cento).

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Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa privata

Consiglio europeo