ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05453

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 416 del 27/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: FERRO ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/04/2015
Stato iter:
13/05/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/05/2015
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/05/2015
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/04/2015

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/05/2015

DISCUSSIONE IL 13/05/2015

SVOLTO IL 13/05/2015

CONCLUSO IL 13/05/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05453
presentato da
FERRO Andrea
testo presentato
Lunedì 27 aprile 2015
modificato
Mercoledì 13 maggio 2015, seduta n. 426

   FERRO, BENAMATI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
l'articolo 28 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, ha disposto, nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, la riduzione dell'importo del diritto annuale di cui all'articolo 18 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, e successive modificazioni, come determinato per l'anno 2014, con le seguenti modalità: per l'anno 2015, del 35 per cento, per l'anno 2016, del 40 per cento e, a decorrere dall'anno 2017, del 50 per cento; tale decisione imporrebbe al sistema camerale di innescare un processo di riorganizzazione e razionalizzazione della spesa;
in questo quadro di riferimento la camera di commercio di Roma per delibera di giunta ha innescato un processo di riorganizzazione della sua ramificazione territoriale che prevede la chiusura delle sedi di Civitavecchia e Velletri e prospetta la chiusura della sede di Guidonia;
l'iniziativa si inquadrerebbe nel processo di autoriforma del sistema che coinvolge in attività di razionalizzazione dell'organizzazione e contenimento dei costi già molti altri enti camerali su iniziativa dell'Unione italiana delle camere di commercio, costituendo nei fatti un'anticipazione di uno degli aspetti del processo di riforma avviato dal Governo con la previsione già operativa di progressiva riduzione del diritto annuale a carico delle imprese;
tutte le imprese e i cittadini di Roma che volessero usufruire di servizi camerali quali la vidimazione e la bollatura di libri contabili, il rilascio del dispositivo di firma digitale, l'attività di certificazione delle imprese e quella relativa ai protesti, il rilascio di carte tachigrafiche per conducenti, aziende e officine, l'iscrizione e il sostenimento dell'esame al ruolo taxi e noleggio con conducenti sarebbero costrette a recarsi, con enorme disagio, sia in termini di code, sia di distanza, sia di costi, nelle uniche sedi aperte di Roma ubicate a nella zona sud della città e precisamente in viale Oceano Indiano (zona Torrino) e in via Capitan Bavastro (zona Ostiense);
con delibera del consiglio n. 23 del 15 dicembre 2014, la camera di commercio di Roma ha previsto nell'ambito della gestione straordinaria, per l'anno 2015, plusvalenze da alienazioni per circa 17,7 milioni di euro a seguito della vendita di partecipazioni non più strumentali e di alcuni degli immobili di proprietà camerale, in particolare le sedi distaccate di Velletri e Civitavecchia (la cui chiusura è stata già deliberata dalla Giunta) e l'immobile sito in Via Capitan Bavastro, per la cui dismissione servirà un'apposita delibera di giunta;
le imprese ed i sindaci delle aree interessate alle chiusure delle sedi hanno promosso iniziative e petizioni all'indirizzo della camera di commercio di Roma affinché il territorio non venga privato dell'importante servizio reso dagli sportelli –:
se disponga di informazioni circa i dettagli del progetto riorganizzativo previsto dalla camera di commercio di Roma che prevede la chiusura di tutte le sedi distaccate, in particolare quella di Civitavecchia, quella di Velletri e quella di Guidonia. (5-05453)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 maggio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05453

  Gli uffici del Ministero dello sviluppo economico hanno acquisito dalla Camera di commercio di Roma la documentazione relativa al processo di riorganizzazione e razionalizzazione della spesa che ha portato alla chiusura delle sedi di Civitavecchia e Velletri e alla ipotizzata chiusura della sede di Guidonia. Sono state in particolare acquisite le delibere di Giunta con le quali l'organismo camerale ha deliberato il piano di razionalizzazione dei costi di struttura e ha autorizzato l'avvio della procedura di gara, mediante asta pubblica, per l'alienazione degli immobili siti in Civitavecchia e Velletri.
  Inoltre, con nota dell'8 maggio scorso, la stessa Camera di commercio di Roma ha esposto le motivazioni che sono state poste a fondamento delle decisioni di razionalizzazione e contenimento dei propri costi di struttura; a fronte della riduzione del diritto annuale, stabilita dal Decreto Pubblica Amministrazione, e del processo di spending review.
  Si è reso necessario, infatti, operare una drastica riduzione dei costi di funzionamento quale unica leva su cui poter agire, attesa l'incomprimibilità delle spese per il personale e la necessità di garantire i livelli occupazionali.
  Tale riduzione dei costi può implicare la dismissione di sedi di rappresentanza non più necessarie, il ridimensionamento di uffici sovradimensionati o anche la totale chiusura di sportelli decentrati, il cui costo si ritiene ormai sproporzionato o comunque non più sostenibile rispetto all'effettiva utilità.
  A questo riguardo ritengo sia necessario evidenziare, peraltro, che la modalità di erogazione dei servizi camerali è mutata sia grazie al diffondersi dell'informatizzazione, sia a seguito dell'emanazione di norme che ne sostengono l'utilizzo o che ne rendono obbligatorio l'uso, come avviene per l'obbligo di presentare le pratiche al Registro delle imprese in modalità telematica.
  Ne consegue che la chiusura di uno sportello fisico decentrato, se accompagnata da processi di diffusione e semplificazione dell'accesso informatico ai servizi, non necessariamente si traduce in un concreto peggioramento dei servizi stessi alle imprese di quel territorio. Già in precedenza, ad esempio, la Camera di Roma, tenuto conto di tale situazione e, quindi, della minor affluenza agli sportelli, aveva disposto l'apertura al pubblico degli sportelli in questione solo per due giorni a settimana, nella sede di Civitavecchia, e per tre giorni nella sede di Velletri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale di guida

trasporto pubblico

firma elettronica