ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05361

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 410 del 16/04/2015
Trasformazioni
Trasformato il 17/02/2017 in 4/15644
Firmatari
Primo firmatario: FAENZI MONICA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 16/04/2015
Stato iter:
17/02/2017
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/04/2015

TRASFORMA IL 17/02/2017

TRASFORMATO IL 17/02/2017

CONCLUSO IL 17/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05361
presentato da
FAENZI Monica
testo di
Giovedì 16 aprile 2015, seduta n. 410

   FAENZI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto risulta da un articolo pubblicato sul sito web dell'Associazione italiana per l'agricoltura biologica, nel 2013 secondo i dati del rapporto INEA sullo stato dell'agricoltura presentato alla fine del 2014, sono aumentati in maniera esponenziale i costi di produzione per l'uso dei concimi (+8,8 per cento) e dei pesticidi (+ 2,3 per cento);
   nel medesimo periodo, prosegue l'articolo, l'agricoltura convenzionale ha subito un calo del 4 per cento di occupazione e di reddito aziendale, confermando pertanto l'opinione che l'utilizzo della chimica nel settore non contribuisce a sostenere il reddito degli agricoltori; ciononostante il Governo Renzi continua ad investire sui pesticidi, limitandosi a programmare un «uso sostenibile» invece che indirizzarsi all'alternativa biologica;
   i suesposti rilievi critici sono stati denunciati nel corso di un convegno che si è tenuto il 14 aprile 2015, presso il Consiglio nazionale di ricerche sul «Piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, coordinamento ricerca e innovazione» a cui hanno partecipato tutti i Ministeri interessati;
   l'attuale impostazione del piano di azione nazionale, secondo quanto sostenuto dalla portavoce delle 16 associazioni nazionali ambientaliste e dell'agricoltura biologica, consente ai programmi di sviluppo rurale, di considerare sullo stesso piano l'agricoltura biologica, quella integrata e altri metodi come quello conservativo, che fanno uso di prodotti chimici di sintesi;
   a giudizio della suindicata portavoce, nella sostanza, si investono risorse pubbliche per finanziare pratiche che fanno uso massiccio di pesticidi probabilmente cancerogeni per l'essere umano, come il glifosato;
   con queste premesse, sostiene la rappresentante delle 16 associazioni in precedenza richiamate, il piano nazionale fa sì che la quasi totalità delle risorse dei programmi di sviluppo rurale, destinate ad assistenza tecnica e formazione, siano assorbite per la formazione dei produttori e di tutte le maestranze sempre e principalmente sull'uso sostenibile dei potenziali cancerogeni;
   i certificati di abilitazione per utilizzatori, distributori e consulenti, i patentini e riconoscimenti diversi, inoltre, appesantiranno ancor di più la burocrazia che grava sugli agricoltori, con il rischio reale, prosegue l'Aiab, che non ci saranno risorse a disposizione, per sostenere la conversione verso il biologico e il biodinamico che non fanno uso dei pesticidi, aumentando il reddito degli agricoltori e creando maggiore occupazione per i giovani;
   secondo un rapporto dell'ISPRA, fra l'altro, l'Italia è il maggior consumatore tra quelli dell'Europa occidentale di pesticidi per unità di superficie coltivata, con valori doppi rispetto a quelli della Francia e della Germania; anche il numero delle sostanze (il glifosato e i suoi metaboliti, il metolaclor, il triciclazolo, l'oxadiazon, la terbutilazina) di cui si trovano importanti tracce nelle acque, risulta essere particolarmente elevato: 175 tipologie di pesticidi nel 2012 a fronte dei 166 del 2010 e di 118 del biennio 2007-2008;
   in particolare, per quanto riguarda il glifofosato, le associazioni, evidenzia l'articolo dell'Aiab, hanno nuovamente chiesto al Governo in carica, di mettere al bando il pericoloso pesticida dichiarato «probabile cancerogeno» per l'uomo dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), soltanto poche settimane fa;
   a giudizio dell'interrogante, l'articolo pubblicato dall'Aiab, desta sconcerto e preoccupazione ove fossero confermati i rilievi critici e le denunce da parte delle 16 associazioni nazionali ambientaliste e dell'agricoltura biologica, in considerazione sia del persistente utilizzo di risorse pubbliche da parte del Governo in relazione all'uso sostenibile di pesticidi in luogo degli investimenti sull'agricoltura biologica (in netta controtendenza pertanto con quanto dichiarato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali in diverse occasioni, anche in sede europea), che soprattutto con riferimento al contenuto dei pesticidi ritenuto probabilmente cancerogeno anche da organismi internazionali come la suesposta Agenzia per la ricerca sul cancro;
   l'interrogante evidenzia, a tal fine, come occorrano urgenti chiarimenti e precisazioni da parte dei Ministri interrogati, al fine di garantire maggiore trasparenza su quanto asserito dall'Aiab, che in caso di conferma, risulta essere particolarmente grave per la salute degli individui –:
   quali orientamenti intendano esprimere, nell'ambito delle rispettive competenze, con riferimento a quanto esposto in premessa;
   se trovi conferma quanto riferito dall'articolo pubblicato dall'Associazione italiana per l'agricoltura biologica, secondo cui, nonostante l'agricoltura chimica subisca perdite finanziarie, il Governo, prosegue ad investire risorse sui pesticidi, programmando un «uso sostenibile», anziché puntare sull'alternativa agricoltura biologica;
   in caso affermativo, quali iniziative urgenti e necessarie di competenza i Ministri interrogati intendano assumere, al fine di disporre il divieto di vendita e di circolazione di tali pesticidi giudicati cancerogeni, anche dall'IARC, la cui richiesta di messa al bando come nel caso del glifosato era stata già avanzata al Governo;
   se siano a conoscenza, ove fossero confermate le denunce dell'Aiab, di prodotti agroalimentari attualmente in commercio, contenenti glisofato, ritenuto probabilmente cancerogeno e se non ritengano urgente e opportuno, in via precauzionale, assumere iniziative per prevederne l'immediato ritiro dalla vendita nel nostro Paese. (5-05361)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ricerca medica

sviluppo rurale

agricoltura biologica