ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05285

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2015
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 08/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/04/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 08/04/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 16/04/2015
Stato iter:
04/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2015
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 04/06/2015
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/04/2015

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 16/04/2015

DISCUSSIONE IL 04/06/2015

SVOLTO IL 04/06/2015

CONCLUSO IL 04/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05285
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Mercoledì 8 aprile 2015, seduta n. 404

   LUIGI GALLO, SIBILIA e PETRAROLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   la Commissione europea, con decisione [n. C(2012) 2154] del 29 marzo 2012, ha finanziato il Grande Progetto Pompei con 105 milioni di euro: in pochissimi casi, se non in nessun altro, l'Unione europea aveva scommesso su una iniziativa culturale di tale portata a favore di un unico destinatario;
   probabilmente l'Unione europea ha ben in mente l'unicità del valore storico, culturale e simbolico di Pompei per l'intera umanità;
   il Grande Progetto Pompei dovrebbe essere realizzato, liquidato e rendicontato entro il 31 dicembre 2015. Mancare a questo appuntamento vorrebbe dire la revoca dei fondi comunitari inutilizzati e, soprattutto, mettere a serio rischio anche i successivi previsti per Pompei dal 2015 in poi;
   da quanto si apprende da un'inchiesta de L'Espresso pubblicata il 6 marzo 2015, che fotografa impietosamente la «situazione Pompei» a fine febbraio, su 47 cantieri inizialmente previsti ne risultano avviati 9 e conclusi solamente 3. Ben 35 non sono stati ancora aperti. Dall'inizio del 2012 alla fine del 2014, dei 105 milioni di euro previsti ne sono stati spesi solo 4,8;
   Pompei è un patrimonio storico straordinario per il nostro Paese. Gli italiani, però, si sono abituati a sentirne parlare piuttosto per le notizie riguardanti l'ultimo, ennesimo, crollo;
   la notizia più recente in ordine cronologico è la forte, ma prevedibile, pioggia invernale che, nei primi giorni di febbraio, ha causato uno smottamento nel giardino della casa di Severus provocandone danneggiamenti all'intonaco;
   nell'inchiesta de L'Espresso, il direttore generale del Grande Progetto Pompei, il generale Giovanni Nistri, è definito con una metafora riuscitissima: un «condottiero solo»; un «luogotenente dalla sciabola spuntata» più che un «generale»;
   eppure, in base al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 febbraio 2014, il direttore generale del progetto dovrebbe collaborare con una struttura di supporto nella quale dovrebbero esservi almeno cinque esperti in materia giuridica, economica, architettonica, urbanistica e infrastrutturale, da nominarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta del Direttore Generale di Progetto. Ad oggi, però, su 30 collaboratori che dovrebbero sostenere la direzione generale nell'attuazione del progetto, ne mancano all'appello ben dieci, probabilmente perché non sono state previste per la struttura di supporto le consuete indennità aggiuntive, come ad esempio il vitto e l'alloggio, scoraggiando l'adesione da parte di quanti ne avevano i requisiti;
   come ammesso dallo stesso Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo in data 19 novembre 2014 in risposta ad una interrogazione del sottoscritto, la direzione generale ha sottoposto in data 22 gennaio 2014 all'attenzione del Presidente del Consiglio dei ministri, come previsto dalla normativa, i nominativi di cinque esperti per la relativa nomina. «Tuttavia, tale proposta non ha avuto seguito, essendosi preferito un diverso percorso procedurale». La Presidenza sarebbe dunque alla ricerca di una «soluzione in linea con le normative più recenti in materia di consulenze e di compensi in tempi di spending review»;
   sono passati quasi 14 mesi, 14 mesi in meno per dare una vera accelerata agli appalti. Ci si ritrova adesso, a 10 mesi dalla scadenza del progetto, con 35 interventi non da concludere, bensì ancora da avviare. Senza contare che una eventuale assegnazione frettolosa di delicati lavori di restauro potrebbe provocare più danni che benefici;
   in aggiunta, come si appura dalla relazione al Parlamento del Generale Nistri, audito dalla Commissione Beni culturali del Senato nel mese di novembre 2014 sullo stato di avanzamento del progetto, finanche la convenzione Finmeccanica-Mibact che avrebbe dovuto fornire un supporto logistico fondamentale per l'accelerazione dei lavori grazie a tecnologie e servizi innovativi, presenta ritardi che appaiono considerevoli sul cronoprogramma prestabilito, con conseguenti slittamenti delle fasi esecutive;
   tra le applicazioni operative che presentano i maggiori ritardi vi sono proprio quelle concernenti il dissesto idrogeologico, principale impellenza dell'intero sito, date le notizie di cronaca più o meno recenti;
   da un anno la Presidenza del Consiglio non ha ritenuto una priorità completare la struttura di supporto al direttore generale del progetto, il «condottiero condannato alla solitudine», né ha ritenuto necessaria la nomina di cinque collaboratori esperti, in particolare per quanto riguarda la materia giuridico-legale. Un'iniziativa del Governo in questa direzione, che (come è bene rammentare) è prevista dalla norma, avrebbe potuto alleggerire la direzione generale e la soprintendenza nella velocizzazione delle operazioni di realizzazione e nella delicata gestione degli appalti, sui quali continuano a piovere indagini: L'Espresso rende noto non solo che le attenzioni della giustizia sono indirizzate agli appalti della vecchia gestione (che hanno portato al sequestro da parte della Corte dei conti di 6 milioni di euro all'ex commissario straordinario di Pompei Marcello Fiori per abuso d'ufficio ed altri reati), ma che la procura di Torre Annunziata starebbe indagando anche sui più recenti appalti del progetto, tuttora nelle fasi di realizzazione, producendo già avvisi di garanzia a due funzionari della soprintendenza che lavoravano in uffici chiave;
   se le indagini preliminari dovessero scoprire illeciti, i pochi cantieri già avviati verrebbero bloccati. E a Pompei, per usare una metafora impietosa, pioverebbe sul bagnato;
   se di spendig review si tratta, dunque, ci si trova di fronte ad un paradosso di proporzioni monumentali. Nel Paese delle pensioni d'oro, dove i manager pubblici guadagnano cifre stellari, ci si chiede se può un Governo, per risparmiare sulle assunzioni di soli 15 esperti, essenziali per velocizzare e fare progettazioni di qualità con rafforzati controlli legali, decidere deliberatamente di far perdere per sempre a Pompei ingenti somme di fondi europei necessarie per i restauri, per la sicurezza, per la riduzione del rischio idrogeologico, per il rilancio di un patrimonio storico e culturale inestimabile ormai tristemente noto nel mondo come esempio di cattiva amministrazione, saccheggi selvaggi, file chilometriche di visitatori senza guida, crolli dovuti ad incuria e corruzione –:
   quali siano gli orientamenti del Governo in relazione a quanto esposto in premessa. (5-05285)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-05285

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'Onorevole Gallo, unitamente ad altri suoi Onorevoli colleghi, richiede notizie in merito alle attività svolte nell'Area archeologica di Pompei.
  Vorrei fornire, a tale proposito, gli elementi di risposta partendo dalle richieste formulate nell'atto anche se non nel medesimo ordine:
  Riguardo alla situazione del personale in posizione di comando presso il Grande Progetto Pompei, si rappresenta che delle 10 unità previste dal comma 5 dell'articolo 1 del decreto legge «Valore cultura» per l'Unità «Grande Pompei», ne sono attualmente in servizio solo 6, mentre delle 20 unità previste per la Struttura di supporto al Direttore generale di progetto, ne sono presenti solo 13.
  Indubbiamente un fondamentale elemento di criticità per il reclutamento del personale presso la Struttura riguarda essenzialmente la mancata previsione di indennità aggiuntive per il personale comandato presso il GPP.
  Inoltre, nel prossimo mese di luglio, altre due unità saranno poste in congedo, portando il numero di dipendenti presenti presso la Struttura di supporto a 11 unità.
  Per tali motivi, è in fase di pubblicazione un nuovo avviso con il quale si proverà a conseguire il completamento della nuova governance, pur in assenza degli incentivi richiesti.
  Come riferito nel corso dell'Audizione presso la 7a Commissione del Senato tenutasi il 10 marzo scorso, all'inizio del mese di febbraio u.s., l'Unità «Grande Pompei», ha accolto i 15 tirocinanti ed essa destinati ai sensi del decreto interministeriale 9 luglio 2014, nell'ambito del programma formativo «150 giovani per la cultura»; i tirocinanti sono stati suddivisi in tre gruppi di cinque unità: i gruppi, ciascuno dei quali è stato posto sotto la tutorship di un funzionario architetto, sono coordinati da un ingegnere tutor supervisor. I giovani, come è noto, dovranno sviluppare argomenti riguardanti tre progetti: il miglioramento delle vie di accesso e delle interconnessioni ai siti UNESCO dell'area vesuviana, il recupero e riuso di aree industriali dismesse nella buffer-zone; la riqualificazione e rigenerazione urbana della buffer-zone. In particolare, approfondiranno il tema della Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S).
  Per esigenze logistiche, i tirocinanti sono stati collocati in adeguati locali del Museo di Boscoreale (NA), anziché presso il sito di Pompei.
  Relativamente allo stato di avanzamento del Grande Progetto Pompei, si consideri che l'attuazione del Grande Progetto Pompei presenta una evoluzione che nell'ultimo anno si è dimostrata assai dinamica: non a caso, il Piano di Azione sottoscritto il 17 luglio 2014 concentra nel secondo semestre del corrente anno la gran parte delle attività da realizzare.
  In tal senso, la situazione fotografata a fine febbraio nell'inchiesta de L'Espresso da un lato appare superata e, dall'altro, va meglio considerata collocandola entro gli step del cronoprogramma prestabilito: difatti, sul finire del corrente mese di aprile:
   sono state bandite gare per un importo complessivo da quadro economico di 115 milioni di euro circa, a fronte dello stanziamento comunitario di 105 milioni di euro, avviando dunque il reimpiego delle economie di gara, come da indicazioni del Piano di Azione sottoscritto il 17 luglio 2014;
   peraltro, tutta la documentazione di gara di ogni intervento da bandire è passata sotto l'attento vaglio del Gruppo di lavoro per la legalità e la sicurezza del Progetto Pompei, con ciò allontanando il rischio di procedure «frettolose»;
   dei 47 interventi previsti dal Piano delle opere, 4 sono conclusi, 18 sono con cantiere in corso, 13 sono in fase di affidamento, di cui 9 di prossima cantierizzazione; inoltre, sono in fase di affidamento i servizi di progettazione per 5 dei 10 interventi affidati a Invitalia quale Centrale di committenza;
   di 20 attività (servizi, forniture, lavori) progettate nell'ambito degli altri quattro Piani, 6 sono concluse (una delle quali con cantiere), 4 sono in corso (una di queste, la Linea 1 del Piano della conoscenza, con 6 cantieri attivi), 10 sono in fase di affidamento, di cui 5 di prossimo avvio;
   nel complesso, dunque, a tutt'oggi: sono stati conclusi 5 cantieri e 5 attività (servizi e forniture varie); risultano aperti 25 cantieri (uno dei quali, relativo alla videosorveglianza del sito, a valere su fondi PON Sicurezza); le gare in corso sono 23, di cui 14 di prossima cantierizzazione/avvio; le spese effettivamente sostenute superano i 7 milioni di euro;
   circa la messa in sicurezza dell'area archeologica, anche riferita alla riduzione del rischio idro-geologico, riporto gli specifici interventi previsti, nell'ambito del GPP: Piano delle opere - intervento n. 1 «Lavori di messa in sicurezza previo assetto idrogeologico dei terreni demaniali a confine dell'area di scavo (Regiones III-IX)», i cui lavori sono in corso; intervento n. 6 «Lavori di messa in sicurezza Regio VI», i cui lavori sono in corso; intervento n. 7 «Lavori di messa in sicurezza Regio VII», i cui lavori sono in corso; intervento n. 8 «Lavori di messa in sicurezza Regio VIII», i cui lavori sono in corso; intervento n. 5+9 «Lavori di messa in sicurezza delle Regiones IV - V e IX in Pompei Scavi», per il quale sono in corso le verifiche di legge sui requisiti dell'aggiudicatario, obbligatorie prima di poter avviare i lavori; intervento 2+3+4 «Lavori di messa in sicurezza Regiones I-II-III», attualmente in fase di gara; intervento M «Lavori di messa in sicurezza dei fronti di scavo interni alla città antica e mitigazione del rischio idrogeologico delle Regiones I-III-IV-V-IX», in avanzato stato di progettazione, già avviato a verifica1; Piano della conoscenza - intervento Linea 2 «Indagini geognostiche e studi per la mitigazione del rischio idrogeologico dei pianori non scavati e dei fronti di scavo delle Regiones I, IV-V e del banco roccioso del fronte sud della Regio VIII», conclusosi il 20 settembre 2014; intervento Linea 1 «Servizi di diagnosi e monitoraggio dello stato di conservazione di Pompei (Lotti 1-6)», attualmente in corso, con 6 cantieri aperti; Piano della Sicurezza - intervento PMA «Monitoraggio Ambientale - Interventi di censimento, mappatura, bonifica M.C.A.», per il quale sono in corso le verifiche di legge sui requisiti dell'aggiudicatario, obbligatorie prima di poter avviare i lavori.

  Per quanto riguarda la convenzione con Finmeccanica, la situazione è sostanzialmente identica a quella rappresentata in occasione della richiamata audizione alla 7a Commissione Permanente del Senato della Repubblica del 10 marzo 2015 ovvero che per il prosieguo delle attività, con particolare riferimento ai collegamenti TETRA e Smart App e per la raccolta dati

  1 Per tale intervento si sta, valutando di avviarne la realizzazione con fondi ordinari della Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, per indisponibilità «tecnica» di ulteriori fondi a valere sul GPP.
in sala controllo, devono essere risolti alcuni problemi tecnici concernenti la dorsale di rete backbone (fibra ottica e ponte radio); si svolgerà a breve una riunione operativa di aggiornamento.
  Riguardo alla nomina dei cinque esperti in materia giuridica, economica, architettonica, urbanistica e infrastrutturale, previsti dal decreto-legge 91/2013, oggetto di particolare attenzione presso la Presidenza del Consiglio ed il Ministero dell'Economia e Finanze, oltre che presso il nostro Ministero, nel ricordare che non si è ancora potuto procedere per via di limiti imposti dai processi di spending review, si assicura di avere nuovamente sollecitato i competenti uffici della PCM alla individuazione di una definitiva proposta risolutiva, anche in relazione alle diverse opportunità offerte dal nuovo ciclo di programmazione comunitaria e tenendo conto della necessità di rispettare il citato Piano di Azione sottoscritto il 17 luglio 2014.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

valutazione di progetto

Capo di governo

finanziamento pubblico