ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05236

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 403 del 01/04/2015
Abbinamenti
Atto 5/05355 abbinato in data 04/06/2015
Firmatari
Primo firmatario: BECATTINI LORENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/04/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 01/04/2015
Stato iter:
04/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2015
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 04/06/2015
Resoconto BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/04/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/06/2015

DISCUSSIONE IL 04/06/2015

SVOLTO IL 04/06/2015

CONCLUSO IL 04/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05236
presentato da
BECATTINI Lorenzo
testo di
Mercoledì 1 aprile 2015, seduta n. 403

   BECATTINI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   in Italia, come nel resto del mondo, i casi di nuovi nati affetti da autismo sono in forte aumento;
   secondo l'articolo di Renzo Parodi del 18 gennaio 2015 pubblicato sul sito www.ilfattoquotidiano.it, si sarebbe verificato a Genova un caso di discriminazione ai danni di un bambino autistico;
   in particolare, il citato articolo riferisce che, per agevolare l'integrazione di un bambino autistico di 9 anni con i compagni, la scuola lo affidava ad un insegnante di sostegno che lo seguiva personalmente in un apposito ambiente dell'istituto in cui a turno i suoi compagni si recavano per relazionarsi con lui;
   pur avendo l'esperimento avuto un esito positivo, con una lettera rivolta all'istituto i genitori dei compagni del bambino manifestavano preoccupazione ed imbarazzo per il fatto che i loro figli erano costretti ad avere con lo stesso contatti quotidiani pericolosi per la loro serenità e sicurezza;
   a seguito di tali proteste e per porre fine alla questione, i genitori del bambino autistico decidevano di trasferirlo in altro istituto scolastico;
   l'ambiente scolastico e sociale risulta essenziale per il bambino e l'adolescente, in particolar modo se autistico, in quanto l'interazione con i coetanei favorisce l'integrazione socio-relazionale che la malattia rende difficoltosa;
   i fatti di cui in premessa parrebbero all'interrogante violare i principi sanciti dalla Costituzione, in particolare, oltre agli articoli 2, 3 e 32, gli articoli 33 e 34, in termini di compromissione del diritto allo studio –:
   se i Ministri interrogati non ritengano urgente e doveroso accertare i fatti di cui in premessa e porre in essere, per quanto di rispettiva competenza, iniziative per tutelare i giovani con autismo da situazioni analoghe;
   se non si ritenga necessario attuare campagne di formazione nelle scuole per istruire i docenti e aiutare i minori con autismo nella gestione della patologia;
   se non si ritenga necessario promuovere campagne di informazione sull'autismo volte a migliorare la comprensione del fenomeno nei diversi contesti sociali in cui si afferma la personalità dell'individuo. (5-05236)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-05236

  Si risponde congiuntamente alle interrogazioni n. 5-05236 e n. 5-05355 entrambe riguardanti il fenomeno dell'autismo e le iniziative volte a garantire agli alunni affetti da questa sindrome un adeguato percorso scolastico, in modo da tutelarli da possibili discriminazioni ed assicurare loro personale adatto alle loro necessità.
  Innanzitutto, si rende necessario premettere che l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità costituisce un obiettivo primario del nostro sistema educativo. La scuola italiana, infatti, vuole essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale.
  Questo sulla base dei principi riconosciuti dagli articoli 3 e 34 dalla nostra Carta costituzionale in materia di diritto allo studio. Inoltre, le istituzioni scolastiche esercitano la loro autonomia organizzativa e didattica tenendo in debito conto i principi espressi dalle disposizioni di legge sugli alunni con disabilità. È, infatti, indispensabile ricordare che l'obiettivo fondamentale della legge n. 104 del 1992 è lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale. A questo riguardo, difatti, l'articolo 12 della medesima legge recita: «l'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap».
  Posto ciò, con riferimento al tema più specifico sollevato nell'atto di sindacato ispettivo in discussione, si accennano, di seguito, alcuni dei principali interventi messi in atto da questo Ministero in materia.
  Anzitutto, il Progetto «Sportello autismo». Attualmente è in corso una sperimentazione in sette regioni, che si estenderà a tutto il territorio nazionale, con l'obiettivo di creare una rete di scuole-polo per l'inclusione che sviluppi un modello cooperativo di lavoro tra docenti, attraverso la condivisione di buone pratiche, esperienze e conoscenze.
  Lo «Sportello autismo» si aggiunge ai Centri territoriali di supporto e mira a creare un pool di insegnanti esperti in ciascuna delle città sede della sperimentazione. In un secondo momento, l'attività dello sportello potrà rivolgersi anche alle famiglie, in modo tale da diventare un punto di riferimento e di raccordo tra la scuola, i genitori e i servizi socio-sanitari.
  Contestualmente, è stato varato un piano di formazione per il personale docente mediante l'attivazione di 14 master universitari in didattica e psicopedagogia sui disturbi dello spettro autistico, finanziati dal MIUR, ai quali potranno accedere complessivamente circa 1500 docenti. I Master si terranno nelle città sedi della sperimentazione dello «Sportello autismo».
  Per riunire ed orientare gli sforzi verso obiettivi comuni, è stata costituita una Fondazione italiana per l'autismo, a cui partecipano il MIUR e le principali associazioni ed enti impegnati sul tema. Essa si prefigge, quali principali obiettivi, programmi di utilità sociale (cura e riabilitazione) nonché di innovazione metodologico-didattica allo scopo di migliorare la qualità dell'inclusione scolastica.
  Recentemente, inoltre, il Ministero si è fatto parte attiva in occasione della «Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo», promossa dall'ONU e svoltasi il 2 aprile scorso. Con nota del 19 marzo 2015 questo Ministero tramite la competente direzione generale ha, tra l'altro, proposto alle istituzioni scolastiche di promuovere, nella settimana antecedente alla predetta data, opportune iniziative di sensibilizzazione.
  In concomitanza alla Giornata mondiale, inoltre, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro della salute hanno firmato un Protocollo d'intesa per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all'inclusione, con l'impegno di promuovere iniziative rivolte agli studenti e azioni tese a garantire una presa in carico sempre più efficace degli alunni con disabilità e con disturbi evolutivi specifici.
  In particolare il Protocollo prevede che il Ministero della Salute:
   promuova la collaborazione con le Regioni e le Province Autonome nell'ambito dell'assistenza sanitaria territoriale;
   assicuri, anche attraverso il miglioramento dell'appropriatezza diagnostica e organizzativa, una pronta risposta da parte dei servizi specialistici territoriali per l'infanzia e l'adolescenza alla valutazione dei bisogni del bambino o dell'adolescente e della famiglia;
   favorisca la collaborazione attiva di almeno una figura professionale in rappresentanza dell'azienda sanitaria o di una struttura accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale per la formulazione del Piano Educativo Individualizzato;
   incoraggi interventi volti a ottimizzare l'erogazione e l'utilizzo degli strumenti tecnologici, finalizzati all'autonomia personale e sociale di alunni e studenti;
   sostenga iniziative di formazione congiunta tra personale sanitario e scolastico.

  Nell'ambito delle proprie competenze, il Ministero della Salute ha, altresì, elaborato, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità ed in raccordo con le Regioni, un vero e proprio Piano di azioni per l'autismo dal titolo «Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi pervasivi dello sviluppo, con particolare riferimento ai disturbi dello spettro artistico» con lo scopo di riesaminare le priorità, confrontarsi sull'offerta dei servizi, rivedere e attualizzare le risposte implementando un'offerta basata su evidenze scientifiche e prove di efficacia, anche assicurando il necessario monitoraggio e la valutazione degli interventi messi in atto.
  Proprio al fine di migliorare la conoscenza dei bisogni e dell'offerta, in tali Linee di indirizzo sono state individuate una serie di obiettivi ed azioni volte a fornire indicazioni omogenee per la programmazione, attuazione e verifica dell'attività per i minori e adulti affetti da disturbi dello spettro autistico.
  Un ulteriore impegno del Ministero della Salute per promuovere e potenziare la ricerca in questa area è, inoltre, ravvisabile nei finanziamenti stanziati a tal fine.
  Per concludere, in merito ai due episodi, ricordati dall'On.le interrogante, che hanno visto il coinvolgimento di due alunni affetti da, autismo, si riferiscono le informazioni acquisite dai competenti Uffici scolastici regionali.
  Con nota del 29 aprile 2015 l'USR per la Lombardia ha comunicato che l'alunno continua a frequentare la medesima scuola. La situazione è stata, infatti, immediatamente affrontata in sinergia tra la scuola, la famiglia e l'unità di neuropsichiatria di Bergamo. Per l'alunno è stato predisposto un piano di intervento che ha coinvolto l'insegnante di sostegno, l'assistente educatrice e gli insegnanti della classe. L'alunno medesimo ha continuato a frequentare regolarmente attraverso modalità concordate ed è stato definito il piano educativo per il prossimo anno scolastico.
  Diversamente si è conclusa la vicenda di Genova, dove, come riferito dall'interrogante e confermato dal competente USR per la Liguria con nota del 22 aprile 2015, la scuola ha attuato ogni misura per favorire l'integrazione dell'alunno, il quale ha potuto contare fin dall'anno scolastico 2013/2014 su un'insegnate di sostegno specializzata per l'intero suo orario, nonché sul supporto di un operatore socio-educativo dell'ente locale.
  Come è già noto all'onorevole interrogante, è stato allestito uno spazio adiacente all'aula, denominato «aula blu», attrezzato per le esigenze di apprendimento individualizzato del bambino ove lo stesso potesse esprimersi liberamente. Peraltro, l'idea di utilizzare questo spazio è stata discussa e condivisa dalla scuola con il centro scelto dalla famiglia come sostegno psico-educativo.
  Incomprensioni sorte con alcuni genitori sull'uso dell'aula blu, nonostante le insegnanti e la dirigente scolastica ne abbiano difeso motivatamente la scelta, alimentate dalla mancata piena conoscenza dell'effettiva natura delle difficoltà dell'alunno affetto da autismo in conseguenza della scelta della famiglia di non divulgarne pienamente le problematiche, hanno indotto quest'ultima a richiedere nel mese di novembre 2014 il trasferimento ad altra istituzione scolastica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

formazione degli insegnanti

formazione professionale

insegnante