ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05097

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 396 del 20/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: DADONE FABIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/03/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 20/03/2015
Stato iter:
29/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/10/2015
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 29/10/2015
Resoconto DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/03/2015

DISCUSSIONE IL 29/10/2015

SVOLTO IL 29/10/2015

CONCLUSO IL 29/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05097
presentato da
DADONE Fabiana
testo di
Venerdì 20 marzo 2015, seduta n. 396

   DADONE. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il 26 aprile 2013 il Ministero dell'economia e delle finanze ha emanato il decreto ministeriale «Scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo e messa in amministrazione straordinaria della Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna – società cooperativa, in Bene Vagienna» ai sensi dell'articolo 70 del decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, Testo unico bancario;
   a guidare la Banca nel periodo di amministrazione straordinaria, durato fino al 18 maggio 2014, fu Giambattista Duso così come indicato dal provvedimento del 2 maggio 2013 emanato dallo stesso Ministero;
   secondo le denunce dell'ex presidente di Bene Banca e da fonti giornalistiche, Duso si sarebbe trovato in palese conflitto di interessi poiché rivestiva, in concomitanza con il ruolo di amministratore straordinario, anche quello di amministratore delegato della Marzotto sim, società di intermediazione immobiliare legata alla Popolare di Vicenza. Presso questo stesso istituto di credito durante l'amministrazione straordinaria venne aperto un deposito presso cui furono dirottati diversi milioni di euro provenienti proprio dal Credito cooperativo di Bene Vagienna in concomitanza con una crisi di liquidità della stessa Popolare di Vicenza;
   secondo le ricostruzioni giornalistiche, inoltre, Giovanni Ossola, incaricato da Banca d'Italia come componente del comitato di sorveglianza sull'operato del commissario Duso, venne sanzionato dalla Consob per violazioni del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, Testo unico della finanza, conducendo i vertici di Palazzo Koch a sostituirlo da presidente di Banca delle Marche ma non dal comitato di sorveglianza di Bene Banca;
   va rilevato che recentemente il Consiglio di Stato ha avuto occasione di evidenziare come il provvedimento ministeriale di scioglimento degli organi di amministrazione e controllo degli istituti di credito implichi una valutazione discrezionale – o, meglio, di opportunità – che il Ministro è tenuto ad effettuare sulla base della proposta avanzata dall'autorità di vigilanza; pertanto tale provvedimento presuppone un'istruttoria autonoma o quanto meno una valutazione critica della proposta della Banca d'Italia –:
   se il Ministro dell'economia e delle finanze abbia svolto un'istruttoria a seguito della proposta di Banca d'Italia di sciogliere gli organi di Bene Banca e, in caso contrario, quali siano le motivazioni per la mancata istruttoria;
   di quali elementi disponga in relazione a quanto esposto in premessa e, in particolare, se non intenda acquisire, pur nel rispetto dell'autonomia della Banca d'Italia, le necessarie informazioni utili a verificare quanto riportato in merito all'amministrazione straordinaria di Bene Banca. (5-05097)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-05097

  Con l'interrogazione in Commissione n. 5-05097 l'onorevole Fabiana Dadone chiede se sia stata svolta un'istruttoria a seguito della proposta della Banca d'Italia di sciogliere gli organi di Bene Banca e di quali elementi si disponga in merito.
  Al riguardo, la Banca d'Italia ha fatto presente che Bene Banca è stata posta in amministrazione straordinaria con decreto ministeriale del 26 aprile 2013 per gravi irregolarità nell'amministrazione e gravi violazioni normative, ai sensi dell'articolo 70, comma 1, lettera a) del Testo Unico Bancario. Gli accertamenti ispettivi condotti presso l'intermediario dal 28 novembre 2012 al 15 febbraio 2013 avevano posto in luce rilevanti anomalie nella governance, marcate irregolarità nella gestione di importanti relazioni d'affari e gravi carenze nel presidio dei rischi di credito, di non conformità e reputazionali.
  L'attività condotta dagli Organi Straordinari nel corso della procedura è stata principalmente diretta all'accertamento della situazione aziendale, alla rimozione delle irregolarità riscontrate e all'individuazione della soluzione della crisi. Il 31 maggio 2014, la procedura di amministrazione straordinaria si è conclusa con la restituzione della Bee alla gestione ordinaria.
  In ordine alle circostanze richiamate nell'interrogazione parlamentare relativamente al dottor Duso e al professor Ossola, la Banca d'Italia ha precisato che nella selezione dei componenti degli organi per le procedure di gestione delle crisi, oltre a tenere conto della professionalità e dell'indipendenza dei soggetti candidati, considera ulteriori elementi quali:
   la ricorrenza di fattispecie rientranti nelle previsioni dei decreti del Ministro del tesoro concernenti i requisiti di onorabilità degli esponenti aziendali;
   l'esistenza di sentenze penati di condanna, anche non definitive;
   l'irrogazione di sanzioni amministrative nel settore creditizio, finanziario, mobiliare o assicurativo;
   lo svolgimento, per almeno due esercizi precedenti l'adozione dei relativi provvedimenti, di funzioni di amministrazione, direzione e controllo in società sottoposte a fallimento o a procedure equiparate.

  A tal fine, al momento dell'accettazione dell'incarico di vigilanza, gli interessati sono chiamati a riferire su qualsiasi circostanza che possa condurre alle situazioni richiamate, impegnandosi a dare immediata comunicazione della eventuale sopravvenienza delle stesse nel corso dell'espletamento dell'incarico.
  Quanto al presunto conflitto di interessi in capo al dottor Duso – che all'epoca del commissariamento ricopriva anche la carica di amministratore delegato della Marzotto Sim, partecipata per il 9,8 per cento dalla Banca Popolare di Vicenza – il Commissario, successivamente all'avvio della procedura straordinaria, in considerazione dell'accresciuto rischio di ritiro dei depositi da parte della clientela, ha ritenuto di incrementare le controparti presso cui detenere depositi prontamente monetizzabili e adeguatamente remunerati. Dopo aver esaminato le offerte di diversi istituti di credito per lo sviluppo di partnership commerciali, è stato aperto un c/c di corrispondenza con la Banca Popolare di Vicenza, in considerazione delle favorevoli condizioni economiche accordate dall'intermediario (tasso d'interesse dell'1,75 per cento, senza vincoli temporali).
  Per quanto attiene al professor Ossola, a seguito dell'adozione di un provvedimento sanzionatorio a suo carico da parte della Consob avvenuta il 6 dicembre 2013, lo stesso ha proceduto a darne immediata informativa alla Banca d'Italia e in data 25 gennaio 2014 ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Presidente del Comitato di sorveglianza di Banca delle Marche, in a.s. Con riguardo, invece, all'incarico nel Comitato di Sorveglianza di Bene Banca, l'Istituto ha ritenuto rilevante la circostanza che la procedura si trovasse già in fase conclusiva.
  Relativamente agli adeguamenti normativi in tema di conflitto d'interesse, la Banca d'Italia ha comunicato che i relativi presidi sono stati di recente ulteriormente rafforzati in occasione del recepimento nell'ordinamento italiano della CRD IV (Capital Requirements Directive). In particolare, l'articolo 53, comma 4 del decreto legislativo 385 del 1993 (TUB) stabilisce che «in ogni caso i soci e gli amministratori, fermi restando gli obblighi previsti dall'articolo 2391, primo comma, del codice civile, si astengono dalle deliberazioni in cui abbiano un interesse in conflitto, per conto proprio o di terzi».
  Inoltre, il comma 6 dell'articolo 71 del Testo Unico Bancario prevede che «agli organi della procedura si applicano i requisiti di onorabilità stabiliti ai sensi dell'articolo 26». Per effetto di tale rinvio agli organi straordinari si applicheranno i requisiti di onorabilità che verranno definiti, ai sensi del richiamato articolo 26, dal Ministero dell'economia e delle finanze con apposito decreto adottato sentita la Banca d'Italia. Lo schema di recepimento della BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive) – posto in consultazione pubblica dal MEF – apporta, tra l'altro, la modifica al comma 6 dell'articolo 71 del TUB inserendo la previsione che «I commissari straordinari devono, inoltre, possedere le competenze necessarie per svolgere le proprie finzioni ed essere esenti da conflitti di interesse».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

banca

banca popolare