ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04841

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 381 del 25/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 25/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 25/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/02/2015
Stato iter:
26/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/02/2015
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 26/02/2015
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 26/02/2015
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/02/2015

SVOLTO IL 26/02/2015

CONCLUSO IL 26/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04841
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 25 febbraio 2015, seduta n. 381

   PELLEGRINO e ZARATTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   considerando complessivamente le esistenti fonti di approvvigionamento del gas, i progetti degli impianti di rigassificazione in itinere autorizzativo sul territorio italiano presentano una capacità produttiva complessiva di gran lunga superiore a quella della domanda specifica di prodotto, che è diminuita negli ultimi anni a causa della ridotta domanda da parte dell'industria;
   la diminuita richiesta di prodotto sul mercato non giustifica economicamente la loro costruzione;
   tutti, indistintamente, i progetti di impianti di rigassificazione costituiscono attività a rischio di incidente rilevante, i cui esiti, in caso di avaria, possono avere effetti molto pesanti sull'ambiente e gli insediamenti antropici;
   contro l'impianto di rigassificazione proposto a Trieste, nella zona di Zaule, dalla società spagnola Gas natural Fenosa, tramite la Gas natural rigassificazione Italia spa, oltre alle forti proteste delle comunità locali sono da segnalare i numerosi ricorsi e petizioni presentate:
   a) ricorso del comune di Muggia al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto VIA del 2009, al quale, ad adiuvandum, si sono aggiunti il comune di Trieste, il comune di Koper (Slovenia) e la Repubblica di Slovenia, con nuove motivazioni aggiunte;
   b) ricorso del comune di S. Dorligo della Valle al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto VIA del 2009;
   c) ricorso dell'associazione ambientalista Wwf al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto VIA del 2009;
   d) ricorso dell'associazione ambientalista Greenaction trasnational al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il decreto VIA del 2009;
   e) ricorso del comune Trieste al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il parere AIA del 2012;
   f) ricorso della provincia di Trieste al tribunale amministrativo regionale del Lazio contro il parere AIA del 2012;
   g) petizione 483/2007 dell'associazione ambientalista Greenaction trasnational alla Commissione petizioni del Parlamento europeo per violazione della «direttiva Seveso»;
   h) petizione 1147/2008 dell'associazione ambientalista Greenaction trasnational alla Commissione petizioni del Parlamento europeo per violazione della procedura VIA; petizione 1472/2009 dell'associazione ambientalista Alpe Adria Green alla Commissione petizioni del Parlamento europeo per violazione della procedura VIA;
   con il decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare emanato, nell'aprile 2013, veniva sospesa per sei mesi valutazione di impatto ambientale (VIA) riconosciuta il 17 luglio 2009. Detto decreto sospensivo firmato dall'allora Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Corrado Clini prevede due possibili alternative: individuare un sito alternativo o consultare nuovamente l'autorità portuale per rideterminare le previsioni di sviluppo rendendole compatibili con l'impianto;
   come ha recentemente dichiarato il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, riguardo alla realizzazione del rigassificatore: «Il nostro esecutivo regionale non lo vuole (...)»;
   la Via, la valutazione d'impatto ambientale positiva non risulta revocata, nonostante il parere negativo spedito a suo tempo a Roma dall'autorità portuale;
   sempre il Governatore Serracchiani, come riporta un articolo de Il Piccolo del 23 febbraio 2015, ha dichiarato: «Abbiamo ereditato – una situazione pesante dal punto di vista dell'autorizzazione di Via nazionale sul rigassificatore, in considerazione del fatto che il precedente esecutivo regionale non aveva espresso fin dall'inizio una sua posizione di contrarietà all'impianto. All'atto del nostro insediamento abbiamo cercato di far rivedere la posizione al ministero dell'Ambiente». «L'Autorità portuale di Trieste avrebbe dovuto presentare al Comitato tecnico ministeriale tutta una serie di analisi e di dati sugli andamenti dei traffici e sulle prospettive di investimenti che, a nostro avviso, avrebbe senza ombra di dubbio indicato l'incompatibilità tra attività portuali e rigassificatore, portando lo stesso dicastero dell'Ambiente a revocare il precedente parere favorevole. Quei dati non sono stati ritenuti sufficienti per far cambiare posizione al Comitato» –:
   se il Ministro interrogato non intenda emanare un decreto di revoca della Via. (5-04841)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 febbraio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04841

  Con riferimento a quanto richiesto di conoscere dagli interroganti con l'atto di sindacato ispettivo in parola, si rappresenta che con parere n. 1706 del 6 febbraio 2015 la Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS ha concluso il supplemento istruttorio che aveva portato all'emanazione del decreto n. 128/2013 di temporanea sospensione dell'efficacia del decreto VIA n. 808 del 17 luglio 2009, relativo al parere favorevole di compatibilità ambientale relativo alla realizzazione nel porto di Trieste, nella zona Zaule, di un rigassificatore GNL da parte della Gas natural rigassificazione Italia Spa.
  Previa attenta valutazione della ulteriore documentazione esaminata, le conclusioni cui è pervenuta la predetta Commissione VIA/VAS, con il citato parere n. 1706 non evidenziano aspetti di incompatibilità ambientali tra le previsioni del proposto nuovo piano regolatore portuale di Trieste ed il progetto del rigassificatore GNL di Zaule.
  Tali essendo le determinazioni assunte in sede tecnica dal competente organo, che non consentono allo stato l'adozione di provvedimenti di secondo grado, esse sono state portate a conoscenza nelle naturali sedi competenti per i seguiti autorizzatori, cioè al Ministero dello sviluppo economico, nonché alle amministrazioni territoriali e alla società proponente.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impatto ambientale

approvvigionamento d'energia

protezione dell'ambiente