ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04809

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 380 del 24/02/2015
Abbinamenti
Atto 5/05463 abbinato in data 17/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO GIANCARLO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 24/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/02/2015
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 24/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/02/2015
Stato iter:
17/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/03/2016
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 17/03/2016
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/02/2015

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/03/2016

DISCUSSIONE IL 17/03/2016

SVOLTO IL 17/03/2016

CONCLUSO IL 17/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04809
presentato da
GIORDANO Giancarlo
testo di
Martedì 24 febbraio 2015, seduta n. 380

   GIANCARLO GIORDANO, SCOTTO e FRATOIANNI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   nella giornata del 18 febbraio 2015 si è appreso dell'ennesimo incidente presso l'Istituto Alberghiero «De Cecco» di Pescara dove un pezzo di intonaco di circa un metro quadro si è staccato dal solaio e i detriti sono finiti su alcuni ragazzi, mentre le lezioni erano in corso, senza causare per fortuna danni eccessivi. Tre ragazzi sono rimasti, comunque, feriti e l'edificio è stato evacuato;
   per grandi linee la situazione attuale, anno scolastico 2014/2015, dello stato dell'edilizia scolastica risulta essere la seguente: gli edifici scolastici appaiono per lo più malandati e vetusti e soltanto un quarto, ha poco meno di 30 anni:
    il 5,4 per cento gli edifici è stato costruito prima del 1900;
    il 13,5 per cento degli edifici è stato costruito tra il 1900 e il 1940;
    il 40,5 per cento degli edifici è stato costruito tra il 1941 e il 1974;
    il 33,5 per cento degli edifici è stato costruito tra il 1975 e il 1990;
    il 7 per cento degli edifici è stato costruito tra il 1991 e il 2011;
   il dossier 2014 di Cittadinanzattiva ha preso in esame 213 edifici scolastici di tutti gli ordini e gradi, monitorati in 14 regioni e 22 province e ha vagliato 26 fattori e usato 350 indicatori legati allo stato degli edifici, a qualità delle scuole, alla sicurezza interna, alla prevenzione, alle certificazioni, all'igiene e pulizia e ai «numeri» che, rispetto quelli dello scorso anno, sono proporzionalmente peggiorati. La situazione, dunque è gravissima a livello nazionale e, nelle scuole monitorate, secondo un'indagine del Censis e in più recenti rapporti di Cittadinanzattiva e di Legambiente, risulta la seguente:
    il 65 per cento degli edifici si trova in zona a rischio sismico;
    il 24 per cento degli edifici è costruita in terreni a rischio idrogeologico: soltanto nelle regioni del sud, Calabria, Campania e Sicilia, si contano ben 12.964 istituti in contesti ambientali dove un terremoto potrebbe causare danni gravi per l'assenza di misure antisismiche (dati dell'Associazione nazionale costruttori Edili);
    il 73 per cento degli edifici presenta lesioni strutturali e sulla facciata esterna. Il Censis stima in oltre 3.600 le scuole a livello nazionale che necessitano di interventi sulle strutture portanti, 9.000 con gli intonaci da rifare e 7.220 ove occorre riparare tetti e coperture;
    il 41 per cento degli edifici presenta uno stato di manutenzione mediocre o pessimo, e di fronte alla richiesta, di piccoli lavori di manutenzione nel 15 per cento dei casi l'ente proprietario non è mai intervenuto e nel 23 per cento è arrivato con molto ritardo. Sempre secondo il Censis sono 24.000 gli impianti (elettrici, idraulici, termici) che non funzionano, sono insufficienti o non sono a norma;
    2.000 edifici al rischio amianto per 342.000 studenti;
   la drammatica situazione dell'edilizia scolastica, a partire dagli interventi straordinari programmati dopo il terremoto nel Molise del 2002 e il tragico crollo della scuola di San Giuliano, è stata oggetto di stima per un fabbisogno calcolato, allora, dalla Protezione civile per 13 miliardi di euro e senz'altro aumentato negli anni –:
   con quale urgenza, con quali soluzioni e quali risorse, concretamente adeguate alle effettive necessità per tutti gli interventi di edilizia scolastica, il Governo intenda provvedere, per quanto di competenza, affinché i 41.383 edifici scolastici delle 8.519 scuole statali non siano più luoghi in cui gli studenti, gli insegnanti e i lavoratori ATA rischino ogni mattina per presenza di lesioni strutturali, rischio sismico e/o idrogeologico, manutenzione carente e presenza di barriere architettoniche;
   quale sia la situazione relativa alla costituzione dell'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica «strumento conoscitivo fondamentale per la programmazione degli interventi», già prevista dalla legge 11 gennaio 1996, n. 23, l'impegno preso dal Governo in sede di discussione del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, a rendere noti e disponibili tutti gli elementi conoscitivi aggiornati dell'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica entro il 31 dicembre 2014. (5-04809)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-04809

  Il tema dell'edilizia scolastica ha carattere prioritario nel programma di Governo. Difatti, negli ultimi anni è stato fatto ogni sforzo per destinare a questo settore quante più risorse possibili al fine di prevenire i rischi che possono derivare dalle condizioni degli edifici che ospitano le scuole.
  In particolare, si ricorda che la legge n. 107 del 2015 ha incrementato gli stanziamenti già disponibili, aumentando complessivamente a circa 4 miliardi di euro le risorse finalizzate alla messa in sicurezza e riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico.
  La citata legge ha previsto, in particolare, un investimento di ulteriori 200 milioni per l'ampliamento del così detto Piano mutui BEI, lo sblocco di 300 milioni dei fondi INAIL per la costruzione di scuole innovative, un investimento di 40 milioni per indagini diagnostiche su edifici scolastici per prevenire il crollo di solai e controsoffitti, nonché l'avvio di una procedura di recupero delle risorse stanziate in passato ma non utilizzate.
  Ulteriori misure e stanziamenti sono stati introdotti con la legge di stabilità per l'anno 2016.
  Il risultato di ottenere scuole più sicure e innovative potrà essere conseguito anche attraverso una adeguata programmazione degli interventi da effettuare sui singoli edifici. A tal proposito ricordo che per la prima volta l'Italia si è dotata di una programmazione nazionale triennale degli interventi di edilizia scolastica: per il periodo 2015/2017 sono stati approvati dal MIUR oltre 6.000 interventi, individuati sulla base delle priorità indicate dalle Regioni, sentiti gli Enti locali.
  Come rilevato dagli On.li interroganti, la programmazione è tanto più efficace se si dispone di un'anagrafe completa e aggiornata dello stato delle strutture edilizie. A tale proposito, evidenzio che il 7 agosto 2015 è stata resa pubblica, dopo ben vent'anni dall'entrata in vigore della legge n. 23 del 1996 che l'aveva istituita, l'Anagrafe dell'edilizia scolastica. Le Regioni hanno trasmesso al Ministero i relativi dati che serviranno, d'ora in avanti, per una sempre migliore programmazione degli interventi in materia.
  Il portale è accessibile da tutti gli interessati e tramite l'inserimento del solo codice meccanografico della scuola è possibile ricavare tutte le informazioni al riguardo.
  Tramite l'Anagrafe è possibile conoscere le condizioni dettagliate di ciascun edificio. Si tratta di una «fotografia» che consente da una parte, agli organi di governo di poter programmare e investire al meglio le risorse già disponibili per realizzare gli interventi laddove si rendessero necessari, per la prima volta, difatti, si registra un'azione coordinata e congiunta tra il Governo, le Regioni, gli Enti locali, dall'altra per le famiglie, per gli studenti è uno strumento davvero importante per conoscere lo «stato di salute» della propria scuola.
  L'Anagrafe ha permesso di censire più di 42 mila edifici. Nel 77 per cento dei casi gli stessi risultano di proprietà dei Comuni, mentre nel 9 per cento appartengono alle Province.
  L'Anagrafe fornisce anche dati relativi alla mobilità, alla sostenibilità ambientale e alla qualità delle infrastrutture degli istituti. Per 71 per cento degli edifici scolastici si sono presi in esame accorgimenti per superare le barriere architettoniche, mentre nel 58 per cento dei casi si sono individuate soluzioni per ridurre i consumi energetici. In merito alla mobilità, è stato rilevato che quasi il 70 per cento degli edifici è ben collegato con il trasporto pubblico (urbano, interurbano e ferroviario) mentre oltre il 60 per cento dispone di un proprio servizio di scuolabus.
  Quanto alle condizioni di sicurezza, oltre il 70 per cento delle scuole è in possesso del documento di valutazione del rischio (72 per cento) e di un Piano di emergenza (73 per cento). Inoltre, nonostante il 50 per cento degli edifici sia stato costruito prima del 1971, anno di entrata in vigore della normativa sul collaudo statico degli edifici, circa il 50 per cento degli edifici dispone comunque di un certificato di collaudo statico.
  Infine, è opportuno evidenziare che i dati dell'Anagrafe saranno sottoposti a periodiche integrazioni ed aggiornamenti al fine di renderli coerenti con i progressivi interventi in materia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sismologia

istituto di istruzione

certificato sanitario