ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04760

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 376 del 17/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/02/2015
Stato iter:
18/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/02/2015
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2015
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 18/02/2015
Resoconto NICCHI MARISA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/02/2015

SVOLTO IL 18/02/2015

CONCLUSO IL 18/02/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04760
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Martedì 17 febbraio 2015, seduta n. 376

   NICCHI e MARCON. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   le nuove raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) sulla assunzione di zucchero per adulti e bambini, contenute in un documento licenziato dall'Oms ma non ancora pubblicato («Guideline: Sugars intake for Adults and Children»), prevedono la limitazione dell'assunzione di zuccheri semplici (quali quelli tipici delle merendine) al 10 per cento del fabbisogno calorico giornaliero, con l'esortazione a ridurre ulteriormente questa soglia a meno del 5 per cento;
   in un articolo de Il Manifesto del 4 febbraio 2015, a firma di Nicoletta Dentico (dell'Osservatorio Italiano sulla Salute Globale), si fa un resoconto piuttosto dettagliato dell'iniziativa diplomatica intrapresa in assoluta solitudine dall'Italia contro le nuove raccomandazioni dell'Oms;
   l'articolo ricorda come al Consiglio esecutivo dell'Oms appena concluso a Ginevra, il nostro Paese, «appellandosi alla regola sui procedimenti d'urgenza, si è lanciato nella richiesta di inserire un nuovo punto all'ordine del giorno per rivedere le modalità con cui l'Oms mette a punto le linee guida volte ad orientare le politiche sanitarie dei Governi su specifici temi». L'iniziativa solitaria dell'Italia ha colto di sorpresa gli Stati membri, nel metodo e nel merito. L'Italia non è membro dell'organo di governo dell'Oms. Il nostro Paese chiede la revisione delle procedure in materia di linee guida, ma l'interesse vero è diretto alle suddette nuove raccomandazioni relativamente all'assunzione di zucchero per adulti e bambini;
   per mesi il nostro Paese – come sottolinea l'articolo – approfittando della presidenza dell'Unione europea, ha ostinatamente opposto resistenza al discorso sulle «healthy diets», le diete salutari, nel corso del negoziato intergovernativo per la Seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione (ICN2);
   il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, parlando alla ICN2 a Roma il 19 novembre 2014, dichiarava in margine alle nuove raccomandazioni della OMS sullo zucchero: «No a diktat senza base scientifica. È un'aggressione alle nostre tradizioni dolciarie [...] Dobbiamo fare esattamente l'opposto, cioè proporre il modello della dieta mediterranea, educare famiglie e bambini in età scolare a mangiare bene e anche a fare una giusta attività fisica. Ma non è facendo questo tipo di divieti che noi costruiamo la cultura dell'alimentazione»;
   nel medesimo articolo, oltre ad esplicare la solidità scientifica su cui poggiano le raccomandazioni dell'Oms, si evidenzia il rischio di un'influenza delle grandi aziende alimentari nelle decisioni del nostro Paese. Recita il testo dell'articolo: «Chi sono queste aziende? La delegazione italiana accreditata all'Oms contiene qualche risposta. Delle due figure apparse per la prima volta sotto la generica denominazione di “esperti della salute del ministero Affari esteri”, Luca del Balzo risulta “senior advisor della Ferrero” in diversi link rintracciabili fino a qualche giorno fa sul web». Con questa denominazione Del Balzo ha partecipato a diversi incontri pubblici in Italia e all'estero nel corso del 2014;
   secondo il recente rapporto dell'Osservatorio del dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell'università Milano Bicocca, un bambino su 4 in Italia è sovrappeso, e uno su 10 obeso. La prevalenza di sovrappeso in età pediatrica in Italia supera la media europea, con un tasso di crescita annua dello 0,5-1 per cento, pari a quella degli Stati Uniti –:
   quali siano le motivazioni scientifiche poste alla base della contrarietà del nostro Paese alle raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sul dimezzamento dell'assunzione pro capite degli zuccheri negli alimenti, e se risponde al vero che tra la delegazione italiana accreditata all'Oms, risultasse, tra gli esperti della salute del Ministero degli affari esteri, il senior advisor della Ferrero.
(5-04760)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 febbraio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-04760

  In via preliminare, segnalo che nell'ambito del semestre di Presidenza è stata sempre prestata massima attenzione al tema dell'adozione di stili di vita sani, a partire dalla valorizzazione della «dieta mediterranea». Una sana alimentazione associata a uno stile di vita attivo è un valido strumento per la prevenzione, ma anche per la gestione e il trattamento di molte malattie. Siamo consapevoli che l'obesità è la risultante dell'interazione tra componenti comportamentali, sociali e metaboliche, alcuni geneticamente determinati, altri riconducibili a fattori ambientali. Non vi è dubbio, infatti, che l'apporto e il dispendio energetico individuale sono influenzati da una ampia gamma di fattori comportamentali e ambientali.
  L'Italia fin dal 2008 si è dotata di un sistema di sorveglianza nazionale «OKkio alla SALUTE» promosso e finanziato dal Ministero della salute.
  OKkio alla SALUTE ad oggi vanta quattro rilevazioni (2008/9, 2010, 2012 e 2014), ognuna delle quali ha coinvolto oltre 40.000 bambini e genitori e 2.000 scuole. Dai dati 2014 risulta che i bambini in sovrappeso sono il 20,9 per cento e i bambini obesi sono il 9,8 per cento, compresi i bambini severamente obesi che da soli sono il 2,2 per cento. Si registrano prevalenze più alte nelle regioni del sud e del centro, tuttavia, rispetto alle precedenti raccolte dati si evidenzia una leggera e progressiva diminuzione del fenomeno (23,2 per cento e 12 per cento rispettivamente i bambini in sovrappeso e obesi nel 2008).
  Nel merito del quesito, si osserva quanto segue.
  Le Linee guida sull'assunzione dello zucchero che la OMS sta predisponendo con il supporto di un gruppo internazionale e multidisciplinare di esperti, affrontano in particolare il problema dell'insorgenza di obesità e di carie negli adulti e nei bambini.
  In proposito, il citato gruppo di lavoro conclude raccomandando una riduzione dell'assunzione di zucchero durante tutto il corso della vita e suggerendo che tale assunzione non sia superiore al 10 per cento del totale introito calorico; suggerisce altresì, una ulteriore riduzione sotto il 5 per cento al fine di ridurre il rischio di carie dentale.
  A parere del Ministero della salute italiano, le raccomandazioni incluse nelle Linee guida appaiono eccessivamente restrittive, soprattutto allorché propongono una riduzione del consumo di zuccheri semplici al di sotto del 5 per cento.
  In proposito si deve tener conto che lo zucchero costituisce un nutriente essenziale e che, come tutti gli altri, va assunto in quantità adeguate, anche se non eccessive; la riduzione dal 10 per cento al 5 per cento della quota di calorie da zuccheri semplici, rappresenta un obiettivo del cui beneficio non vi sono evidenze scientifiche, oltre ad interferire nella tradizione alimentare del nostro Paese.
  Peraltro, la riduzione al 5 per cento degli zuccheri semplici senza una concomitante contrazione dell'apporto energetico totale e, soprattutto, della quota di carboidrati totali (pasta, pane), non apporta alcun beneficio relativamente al rischio di malattie croniche non trasmissibili.
  Accanto agli aspetti negativi, documentati nella letteratura scientifica, è comunque opportuno considerare anche le funzioni che gli zuccheri svolgono nell'organismo. Rappresentano la più comune fonte di energia degli organismi viventi: dal loro utilizzo l'organismo ricava la maggior parte dell'energia necessaria per le sue funzioni. Una dieta equilibrata fornisce un buon apporto di zuccheri che viene utilizzato sia come fonte di energia immediata che come riserva, immagazzinandoli nel fegato.
  La probabilità dell'insorgenza delle patologie croniche – in primo luogo l'obesità – dipende infatti, dal punto di vista nutrizionale, da un ampio insieme di macronutrienti, che include non solo gli zuccheri, ma anche i grassi saturi, i grassi trans e l'eccessiva assunzione di sale, e da una molteplicità di fattori, che possono esser contrastati con adeguati stili di vita.
  Le citate linee Guida OMS, fanno riferimento agli zuccheri aggiunti, ai quali sono attribuite dirette responsabilità per l'insorgenza di carie dentali.
  In proposito, le «Linee guida per una sana e corretta alimentazione» (2003) suggeriscono che a determinare quest'ultima situazione sarebbero non solo le quantità, ma anche le modalità di consumo degli zuccheri. Pertanto, oltre che da una limitazione nel consumo di zuccheri, il rischio di carie viene ridotto da una opportuna e sollecita igiene orale.
  L'insorgenza di obesità è legata ad una serie di comportamenti e stili di vita errati, che sfociano in un bilancio sfavorevole del rapporto introito/consumo calorico.
  Inoltre, per la raccomandazione di una riduzione sotto il livello del 5 per cento, suggerita per la prevenzione della carie, la stessa Organizzazione mondiale della sanità ricorda che si tratta di raccomandazione «condizionale», in quanto vi è grande incertezza scientifica e si reputa necessario un ulteriore dibattito scientifico.
  Resta ferma da parte del Ministero della salute italiano, invece, la piena condivisione del messaggio più generale, teso a raccomandare una riduzione graduale, complessiva ed equilibrata dell'assunzione calorica e dei diversi componenti della dieta, in linea peraltro con la tradizione mediterranea che il Ministero della salute italiano intende sostenere, anche durante l'ormai imminente Expo 2015.
  In proposito, per il raggiungimento dell'obiettivo di una riduzione dell'assunzione dello zucchero occorre valutare e monitorare i consumi, agire attraverso l'informazione e soprattutto la sensibilizzazione a partire dalle famiglie sulla necessità di limitare il consumo di alimenti e bevande ricche di zuccheri semplici, e sulla necessità di adottare stili di vita salutari.
  Per concludere, si ritiene che la riduzione degli zuccheri deve essere ottenuta principalmente con attività di educazione alimentare, estesa alle varie fasce d'età della popolazione, associata a una costante attività fisica.
  Non è corretto demonizzare un singolo nutriente che, se inserito senza abusi, in un regime nutrizionale sano, può essere assunto senza causare danni. Infatti non esistono cibi buoni o cattivi ma solo diete buone o cattive.
  Ecco perché il Ministro della salute ha comunicato al direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, nel corso di un recente incontro a margine della seconda conferenza internazionale sulla nutrizione di Roma (novembre 2014), la contrarietà all'inclusione, in questa revisione delle Linee guida, della raccomandazione di ridurre il consumo di zuccheri al 5 per cento o meno dell'introito calorico totale.
  Da ultimo, comunico che nella delegazione italiana accreditata all'OMS come in molte altre delegazioni partecipanti, erano presenti due esperti in negoziati internazionali, e non in materia di salute, data la natura diversificata e tecnica delle materie trattate, uno dei due era il dottor Luca del Balzo, ambasciatore a riposo, al pari dell'altro esperto, anche esso ambasciatore a riposo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

OMS

analisi sociologica

politica del governo