ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04685

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 374 del 10/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI BENEDETTO CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 10/02/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 10/02/2015
Stato iter:
25/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2015
Resoconto BARRACCIU FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 25/06/2015
Resoconto DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/02/2015

SOLLECITO IL 23/04/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

DISCUSSIONE IL 25/06/2015

SVOLTO IL 25/06/2015

CONCLUSO IL 25/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04685
presentato da
DI BENEDETTO Chiara
testo di
Martedì 10 febbraio 2015, seduta n. 374

   DI BENEDETTO, MANNINO, MARZANA, BRESCIA, D'UVA, LUIGI GALLO, VACCA e SIMONE VALENTE. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   «Secondo me, quando si parla di mafia a Roma, si fa un errore. C’è un'improprietà di linguaggio. La mafia è tutt'altro». Queste parole suonano inquietanti, soprattutto se ad ascoltarle sono i più giovani, in una giornata che vuole insegnare loro il valore della legalità. Nel caso specifico si parla delle dichiarazioni rilasciate dal procuratore generale della Corte dei Conti, Salvatore Nottola, in occasione della giornata dedicata alla cultura della legalità e alla lotta alla corruzione, presso l'istituto tecnico Giovanni XXIII di Roma il primo febbraio 2015;
   il procuratore si lascia andare a quello che egli stesso definisce «un chiarimento tecnico», sostenendo che «sarebbe pericoloso definire qualunque cosa mafia: si toglie il significato, la potenzialità pericolosa al fenomeno mafioso vero e proprio, che poggia su altre basi». In sostanza «si deve poter distinguere tra la mafia siciliana che si basa sul collegamento tra persone, sulla gerarchia e sulla consuetudine antica, o l'ndrangheta, che si basa sull'alleanza tra famiglie e così via e la mafia romana che è un'altra cosa, una combriccola di delinquenti, a volte di matrice politica, altre volte delinquenziale»;
   a voler dare credito a tali dichiarazioni, la mafia, quindi, a Roma non esiste. Eppure i giudici del tribunale di Roma, sezione penale, proprio qualche giorno prima della giornata della legalità, hanno emesso una condanna per associazione a delinquere di stampo mafioso, ex articolo 416-bis del codice penale, nei confronti di 14 persone, tra le quali il boss Carmine Fasciani, insieme al fratello e le figlie. Inoltre tale sentenza arriva dopo l'operazione «Nuova alba», che nel luglio del 2013 portò all'arresto di 51 persone, colpendo la criminalità organizzata che operava sul litorale romano. Quindi a Roma la mafia esiste, opera sul territorio e lo controlla, gestisce l'economia, fa affari e corrompe funzionari pubblici;
   la conclusione dei processi su citati può far luce anche sull'operazione attualmente in corso denominata «Mondo di mezzo», che ha portato alla scoperta del sistema di Mafia Capitale. Anche stavolta l'accusa comprende l'aggravante di associazione mafiosa. Eppure Nottola dichiara che: «la mafia romana è un'altra cosa. Che poi ci siano dei collegamenti e delle alleanze episodiche tra questi fenomeni e personaggi mafiosi, è un altro discorso. Sono fatti accidentali, sono complicità. Ma la natura di questo fenomeno romano è ben altra quindi si può distruggere molto più facilmente»;
   ad avviso degli interroganti non è pericoloso definire qualunque cosa mafia, come Nottola sostiene, bensì sminuire, e negare il carattere mafioso ad un sistema criminale quale quello di Roma Capitale che già la magistratura ha provveduto ad accertare e connotare come mafioso –:
   se il Ministero interrogato fosse a conoscenza dell'invito rivolto al procuratore Nottola in occasione della giornata della legalità;
   chi abbia deciso d'inoltrare tale invito. (5-04685)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-04685

  Con riferimento alle dichiarazioni espresse dal già Procuratore generale della Corte dei conti, in occasione dell'incontro con gli studenti dell'Istituto Tecnico Industriale Statale «Giovanni XXIII» di Roma del 29 gennaio 2015, gli Onorevoli interroganti chiedono chi abbia inoltrato l'invito.
  Appare opportuno riferire, preliminarmente, che nell'ottobre 2013, la Procura Generale della Corte dei conti ha stipulato un protocollo d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per sviluppare un programma di incontri con il mondo della scuola allo scopo di diffondere la cultura della legalità.
  Il progetto denominato «Legalità e Scuola» si propone di coinvolgere gli studenti attraverso uno scambio paritetico di informazioni e di opinioni. La diffusione dell'iniziativa su tutto il territorio nazionale è garantita dal coinvolgimento delle strutture periferiche della Corte dei conti e del MIUR.
  Nel 2014, nell'ambito del citato Progetto, è stato indetto un concorso, intitolato «L'Italia incompiuta», sui danni provocati alle risorse pubbliche dal mancato completamento delle opere pubbliche, cui hanno potuto partecipare le scuole di ogni ordine e grado.
  L'adesione all'iniziativa è stata notevole e la premiazione ha assunto un alto significato culturale e di civiltà in quanto è avvenuta sulla cosiddetta «Nave della legalità», durante il viaggio per Palermo nell'anniversario della strage di Capaci.
  Ciò posto, in riferimento all'iniziativa citata nell'atto di sindacato ispettivo cui si risponde, si precisa quanto segue sulla base delle informazioni acquisite dal competente ufficio scolastico regionale con nota del 20 febbraio 2015.
  L'intervento del Procuratore generale non è avvenuto «in occasione della giornata dedicata alla cultura della legalità e alla lotta alla corruzione», come indicato nell'atto di sindacato ispettivo, ma in occasione di un incontro con gli studenti tenutosi in data 29 gennaio 2015 presso l'istituto «Giovanni XXIII» di Roma, cui il Procuratore generale della Corte de i conti si è offerto di partecipare.
  L'iniziativa si è incentrata sui temi dell'ambiente e sull'attività della Corte dei conti a tutela dello stesso sotto i profili economici. Alla medesima manifestazione è intervenuta anche la professoressa Maria Falcone.
  L'evento è stato concepito dalla succitata istituzione scolastica nei primi mesi dell'anno scolastico, avviando i necessari contatti con gli ospiti.
  Il Convegno, quindi, risulta essere stato organizzato dalla stessa istituzione scolastica in seguito alla accertata disponibilità degli invitati, rispettivamente, del Procuratore generale della Corte dei conti e della professoressa Maria Falcone, Presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. È stata la stessa istituzione scolastica, pertanto, a invitare i suddetti relatori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

giudice

lotta contro la criminalita'