Legislatura: 17Seduta di annuncio: 373 del 06/02/2015
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/02/2015
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
- MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 06/02/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 17/09/2015 Resoconto BARRACCIU FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO) REPLICA 17/09/2015 Resoconto LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/02/2015
DISCUSSIONE IL 17/09/2015
SVOLTO IL 17/09/2015
CONCLUSO IL 17/09/2015
LIUZZI. —
Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
Matera con i suoi quartieri antichi, chiamati Sassi è una delle città più antiche del mondo, con un ecosistema urbano straordinario perpetuato dalla preistoria, fino alla modernità. I Sassi di Matera sono inseriti nella lista dei luoghi definiti dall'UNESCO «patrimonio mondiale dell'umanità» dal 1993 e la città è stata recentemente designata quale Capitale Europea della Cultura per il 2019;
il comune di Matera utilizzando fondi strutturali 2000/2006 ha recentemente ripristinato un percorso pedonale nei Sassi, dopo un crollo avvenuto negli anni sessanta, avvalendosi di un concorso di idee pubblico per il recupero dell'area di crollo, tra vico Commercio e vico Lombardi, nel cuore degli antichi rioni;
il progetto vincitore del concorso, come annunciato il 9 aprile 2008, è stato quello dell'ingegnere materano Antonello Pagliuca che prevedeva la costruzione di un «ponte» di collegamento nell'area interessata al crollo (vico Commercio e vico Lombardi nel Sasso Barisano). Citando un comunicato del 2008 redatto dello staff del sindaco «la proposta è apparsa alla giuria come la più rispondente alle finalità del concorso, [...] con l'inserimento di manufatti di nuova concezione in maniera discreta e defilata, armonizzandosi e integrandosi per materiali, forme e funzioni, al contesto del paesaggistico tutelato dei rioni Sassi»;
tuttavia, una volta terminato, il manufatto ha sollevato in città un vero e proprio movimento di rigetto dell'opera. Nonostante le manifestazioni di dissenso e l'evidente stato dei lavori incompleto, il 9 ottobre 2012, l'ingegner Emanuele Lamacchia Acito, in un documento dell'ufficio tecnico del comune di Matera inviato alla regione Basilicata (dipartimento di presidenza della giunta e dipartimento delle infrastrutture), ha dichiarato concluso il progetto di recupero dei percorsi pedonali e turistici, asserendo in riferimento al «Ponte» che: «l'opera è entrata in funzione in data 26 settembre 2012; l'opera è stata collaudata in data 26 settembre 2012»;
il 5 novembre 2012, si è svolta a Matera la conferenza di servizi in cui l'architetto Francesco Bonanata, in rappresentanza della regione, ha prescritto alcune raccomandazioni – esempio pavimentazione con appositi elementi, rimozione del parapetto in tufo, tinteggiatura eccetera – volte a migliorare l'estetica e la sicurezza del ponte. In quell'occasione le prescrizioni seppur accolte favorevolmente anche dalla rappresentanza della Soprintendenza regionale, non sono mai state attuate;
il 15 dicembre 2012, Pio Abiusi, membro dell'associazione Ambiente e Legalità di Matera, ha scritto una lettera indirizzata al direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici e al soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata (rispettivamente l'ingegner Attilio Maurano e l'architetto Francesco Canestrini). Nel documento ha segnalato la non conformità dell'intervento rispetto alle norme di tutela, conservazione e innovazione compatibili al Sito Unesco e l'incongruenza rispetto alle direttive di tutela che regolamentano il recupero del rione Sassi. La denuncia è stata supportata da materiale fotografico;
il 25 giugno 2013, Pio Abiusi ha scritto anche al Sottosegretario per i beni culturali ed ha sottolineato che il soprintendente, l'architetto Canestrini, con una lettera aveva sollecitato il comune di Matera affinché provvedesse ad attivare interventi di mitigazione per il ponte, richiesta alla quale non è seguita nessuna risposta concreta. L'architetto ha inoltre presentato un progetto alternativo di realizzazione di collegamento vico Commercio - vico Lombardi condiviso dall'attuale Sottosegretario per i beni culturali l'onorevole Borletti Buitoni. Nel progetto si evince come avrebbero potuto e dovuto realizzare la passerella lateralmente, a ridosso del costolone tufaceo esistente, per non rovinare l'impatto visivo;
il 24 luglio 2013, Pio Abiusi, ha ottenuto una risposta dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nella persona dell'onorevole Ilaria Borletti Buitoni (ad oggi riconfermata dal Governo Renzi nello stesso ruolo). Nella replica il Sottosegretario ha chiesto l'invio di ulteriore materiale fotografico specificando che «l'importanza storica e culturale dei Sassi è tale che è necessario usare tutte le cautele a riguardo». Alla richiesta, Pio Abiusi ha risposto il 26 agosto 2013 con l'invio della documentazione richiesta;
il mese di luglio dello stesso anno, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, in un'ennesima conferenza stampa ha annunciato di voler riprogettare tutto l'intervento del ponte avvalendosi del parere di esperti;
il 19 novembre 2013, il Sottosegretario ha risposto nuovamente ad Abiusi, condividendo quanto sostenuto da quest'ultimo. Si legge infatti che: «a seguito della Sua segnalazione, e della documentazione da Lei inviatami, ho potuto verificare che la passerella di collegamento realizzata dal Comune nel Rione Sassi risulta, allo stato attuale, dissonante nell'ambito del caratteristico paesaggio storico del sito materano.». Inoltre l'onorevole Borletti Buitoni asserisce di aver ricevuto rassicurazioni sulla volontà di mimetizzare l'opera confermando le decisioni prese nella conferenza di servizio del 2012, direttamente dalla soprintendenza locale dall'architetto Canestrini;
il 14 aprile 2014, Abiusi torna a scrivere al Sottosegretario, denunciando il totale stallo dell'amministrazione, a dispetto degli annunci mediatici e di un incontro con l'assessore Macaione mostratosi concorde con le idee proposte sia dal comitato che dalla soprintendenza – di mimetizzazione ed eventuale rimozione del ponte;
il 2 gennaio 2015, l'associazione Ambiente e Legalità di Matera, invia una lettera al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo per ribadire il problema del ponte in ferro nei Sassi e denunciare il totale immobilismo dell'amministrazione locale;
l'articolo 9 della Costituzione richiama la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione ed alla loro salvaguardia;
il comune di Matera opera nei Sassi in virtù di concessionario, grazie alla legge n. 771 del 1986 (Regolamento per l'assegnazione in concessione di immobili ed aree di proprietà dello Stato nei Rioni Sassi) che concede all'amministrazione locale di intervenire per effettuare lavori di riqualificazione nei Sassi con specifici criteri volti al rispetto della bellezza artistica e del patrimonio storico della collettività;
Matera è riconosciuta come città patrimonio dell'UNESCO e la recente designazione a capitale della cultura europea 2019 amplifica l'attenzione dei media e del turismo dei Sassi di Matera;
il ponte in ferro è attualmente aperto alla fruizione di cittadini e turisti, nonostante sia manchevole di pavimentazione e sistemi di canalizzazione delle acque piovane quindi palesemente incompiuto e sprovvisto di alcuna segnaletica o recinzione a delimitarne l'area di cantiere in corso –:
se il Ministro interrogato intenda intervenire tempestivamente per la risoluzione del problema, alla luce delle considerazioni esposte in premessa;
se il Ministro intenda intervenire considerando la soluzione alternativa elaborata e proposta dalla soprintendenza regionale, accolta dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e condivisa dai comitati cittadini;
se e come si intenda verificare l'assenza di elementi di pericolosità per il transito delle persone sul ponte in ferro oggetto dell'interrogazione. (5-04668)
Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con cui l'onorevole Liuzzi chiede di sapere quali iniziative il Ministero intenda intraprendere in merito al percorso pedonale di collegamento, realizzato dal Comune di Matera tra i Sassi, e precisamente tra vico Commercio e vico Lombardi, che risulta dissonante rispetto al paesaggio circostante, noto per il suo pregio.
Come è noto, Matera con i suoi quartieri antichi, i Sassi, è una delle città più antiche del mondo, caratterizzata da una struttura urbana che affonda le sue origini nella preistoria, e che è rimasta nella sostanza inalterata sino al giorno d'oggi. I Sassi di Matera sono stati nel 1993 dichiarati dall'UNESCO «patrimonio mondiale dell'umanità», e la Città è stata recentemente insignita del titolo di «Capitale Europea della Cultura 2019».
Nel 1965 l'area oggetto dell'intervento in questione è stata interessata da un crollo che coinvolse sia abitazioni sia arterie urbane, quale quella di cui si tratta, del Sasso Barisano. Come correttamente ricordato dall'onorevole interrogante, il Comune di Matera opera nei Sassi quale concessionario in virtù della legge n. 771 del 1986, che concede all'amministrazione locale la facoltà di intervenire per effettuare lavori di riqualificazione dei Sassi, con specifici criteri volti al rispetto della bellezza artistica e del patrimonio storico della collettività.
Al fine di ripristinare il percorso pedonale, nel luglio 2006 il Comune di Matera, Ufficio Sassi, predisponeva un progetto preliminare, che prevedeva la realizzazione di una passerella in metallo con struttura reticolare e ringhiera ad elementi a croce di S. Andrea. Poiché l'area oggetto dell'intervento è sottoposta a tutela, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, Parte III – Beni Paesaggistici (D.P.G.R. 9 marzo 1979), il progetto richiedeva il coinvolgimento della Soprintendenza e fu autorizzato nel 2007.
Tale progetto preliminare è stato allegato al bando del concorso di idee, espletato nel 2007/2008, il quale indicava come obiettivi da perseguire:
a) la ricostruzione del tratto di strada crollato;
b) l'adeguamento dell'intero percorso alle esigenze dei cittadini diversamente abili, inserendo un impianto di ascensore;
c) la riqualificazione delle aree interessate dal crollo;
d) la ristrutturazione dell'area sottostante.
Il progetto risultato vincitore, elaborato dall'ingegner Antonello Pagliuca, proponeva una passerella in cemento minato, a sbalzo, ancorata a un setto murario in tufo di altezza media di m. 8,00 e spessore di m. 1,20. La mensola in cemento armato era poi rivestita, all'intradosso, da lamiera carenata in alluminio e presentava un parapetto scalettato in acciaio zincato. La pavimentazione era prevista in chiancarelle. Il setto murario divideva lo spazio sottostante in due micro aree, tra di loro collegate da due aperture ad arco, ed aveva la funzione, oltre a quella di sostegno, di mascherare la passerella esclusivamente verso i Sassi. Infatti il nuovo percorso aereo sarebbe stato perfettamente visibile, nella sua modernità, scendendo dal lato opposto, da via delle Beccherie.
Per la realizzazione dell'opera è stato avviato un complesso iter procedimentale autorizzativo nel corso del quale sono state convocate più conferenze di servizi.
Nel corso della 1a conferenza di servizi, tenutasi in data 25 settembre 2009, veniva approvato il progetto definitivo relativo al concorso di idee.
Nel corso della 2a conferenza di servizi, in data 8 febbraio 2012, veniva presentato un progetto di variante che prevedeva una nuova soluzione del collegamento realizzato con la messa in opera della sola passerella, modificata nella forma, non più sostenuta e mascherata dalla muratura in tufo che, a detta del progettista e del responsabile del procedimento, non poteva essere eseguita in quanto, dai saggi e sondaggi effettuati in corso d'opera, non c'erano le condizioni per fondare la struttura. Ciò perché il piano di posa risultava costituito, per circa due metri, da materiale di riempimento sistemato dopo il crollo del 1965 e al di sotto erano presenti altre cavità. Preso atto della situazione, in sede di discussione, si è evidenziata la necessità di ammorbidire l'effetto lineare della passerella inserendo al di sotto un arcone a tutto sesto, realizzato in lamierino, per tutta la sua estensione in modo da ricreare e inserire un elemento tipico e ricorrente dei Sassi. Nemmeno questa soluzione però era percorribile, perché in corrispondenza dell'appoggio sinistro dell'arcone era presente una finestra di un privato cittadino che sarebbe stata occultata. Si è suggerito quindi di valutare e verificare la possibilità di realizzare un arco a sesto ribassato o, vista la minima altezza disponibile al di sopra della succitata finestra, un arco pseudorampante.
Nel corso della 3a conferenza di servizi, tenutasi in due sedute, del 26 luglio 2012, sospesa e aggiornata il giorno 30 luglio 2012, veniva presentato il progetto con la soluzione della passerella lineare. Per migliorarne l'inserimento nel contesto circostante, veniva richiesta la predisposizione, «con opportune simulazioni di rendering o fotosimulazioni, di soluzioni alternative per i parapetti metallici e l'intradosso della passerella». Il giorno 30 si concludeva la conferenza con l'approvazione della soluzione ad arco ribassato realizzato con lamierino con la prescrizione di tinteggiarlo «con colore tenue ed opaco da definire in corso d'opera previa apposita campionatura».
Nel corso della 4a conferenza di servizi (5 novembre 2012) si ritorna alla passerella lineare, in quanto la soluzione proposta ad arco ribassato non era risultata fattibile. Si dettano ulteriori prescrizioni.
Ad oggi, l'opera non è stata ultimata nelle finiture (pitturazione, pavimentazione, illuminazione eccetera) per mancanza di fondi. Si dovrebbe procedere, quindi, alla progettazione di un ulteriore intervento di completamento che recepisca anche le prescrizioni dell'ultima conferenza dei servizi del 5 novembre 2012.
Nel frattempo, si apre la «querelle», condivisa anche da questo Ministero, sulla dissonanza dell'opera con il contesto paesaggistico in cui è inserita, del quale non asseconda la vocazione storica e naturale. Per evitare che una parte del Sasso Barisano continuasse a rimanere, come già da decenni, senza collegamento con il centro urbano soprastante, nonché il proliferare del vandalismo locale, il Comune decide di aprire «provvisoriamente» alla città il ponte, pur consapevole della necessità di provvedere urgentemente a «ritocchi» in quanto la struttura «non si inserisce adeguatamente nel contesto ambientale e architettonico». In merito allo stato del cantiere comunale, i lavori inerenti alla realizzazione della passerella, così come è allo stato attuale, sono ultimati; esiste una pavimentazione della stessa, anche se incongrua, tanto che è stato prescritto che dovrà essere sostituita; non ci sono problemi di disciplinamento delle acque piovane. Si precisa che l'onere di garantire la sicurezza e l'incolumità ricade, a norma di legge, sulla stazione appaltante, ossia il Comune di Matera. Al riguardo, il Ministero dell'Interno ha comunicato di non disporre di elementi inerenti all'argomento.
Nel contempo la Soprintendenza procede a verificare direttamente la fattibilità del mascheramento della struttura metallica e, all'esito, inoltra un elaborato al Comune (con nota del 16 gennaio 2013, prot. n. 516).
In data 17 luglio 2013 il Comune indice una conferenza stampa sull'argomento, presentando un intervento di mitigazione con la messa in opera di rampicanti per mascherare la struttura metallica, opportunamente tinteggiata, e la sistemazione della piazzetta sottostante per manifestazioni all'aperto. Contestualmente annuncia il coinvolgimento di esperti nazionali e internazionali per riprogettare l'intervento, che avranno l'ultima parola sul destino della struttura e sulla sua eventuale distruzione, per far spazio alla realizzazione di un nuovo progetto.
In data 31 luglio 2014 il Comune trasmette alla Soprintendenza, per il parere di competenza, il progetto di completamento dei lavori. La Soprintendenza (con nota n. 9538 del 26 settembre 2014) esprime parere favorevole alla realizzazione dell'intervento, dettando al contempo delle prescrizioni al fine della mitigazione dell'opera nel contesto.
Si ribadisce, infine, che la struttura metallica della passerella venga mascherata così come già indicato dalla Soprintendenza in precedenza.
Al momento la Soprintendenza non ha ricevuto comunicazioni formali dal Comune circa l'avvio dei lavori. Il Ministero comunque continuerà a vigilare, come fatto finora, sulle opere programmate dal Comune in merito al ponte in argomento, sia per quanto riguarda i previsti interventi di mascheramento dell'opera, nel rispetto delle prescrizioni sopra descritte, sia in merito alla valutazione di un nuovo progetto, qualora risulti ineludibile la demolizione del manufatto esistente per assoluta incompatibilità con la storicità e con l'unicità del paesaggio circostante.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):industria fotografica
manifestazione culturale europea
ministro