Legislatura: 17Seduta di annuncio: 371 del 27/01/2015
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 27/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/01/2015 VECCHIO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/01/2015 CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/01/2015 GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/01/2015 VITELLI PAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/01/2015 VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/01/2015
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 28/01/2015 Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 28/01/2015 Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) REPLICA 28/01/2015 Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 28/01/2015
SVOLTO IL 28/01/2015
CONCLUSO IL 28/01/2015
MATARRESE, D'AGOSTINO, VECCHIO, ANTIMO CESARO, GALGANO, VITELLI e VARGIU. —
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
. — Per sapere – premesso che:
il piano di investimenti — cosiddetto «piano Juncker» – presentato al Parlamento europeo dal Presidente dell'esecutivo comunitario Jean-Claude Juncker e avallato dal Consiglio europeo il 18 dicembre 2014, prevede di mobilitare 315 miliardi di euro nel triennio 2015-2017 per finanziare settori strategici e rilanciare crescita e occupazione;
il piano si basa su una serie di effetti leva che attiveranno il fondo di investimenti strategici europei (FEIS), che dovrà servire a finanziare progetti il cui profilo di rischio è superiore a quelli che sostiene tradizionalmente la Banca europea degli investimenti;
tale fondo avrà una dotazione di 21 miliardi di euro provenienti per 5 miliardi di euro dalla BEI e 16 miliardi di euro dal bilancio europeo sotto forma di garanzia, con l'obiettivo di coprire il rischio associato agli investimenti strategici di rilevanza europea a lungo termine nelle infrastrutture, in particolare nei settori dei trasporti, energia, ambiente, sanità, ricerca e sviluppo;
il Consiglio europeo del 18-19 dicembre 2014 ha chiesto ai legislatori dell'Unione europea di approvare la proposta di regolamento relativa al suddetto fondo entro giugno, in modo che si possano attivare i nuovi investimenti fin dalla metà del 2015;
i progetti da finanziare saranno scelti all'interno di una lista predisposta dagli Stati membri dell'Unione europea e selezionati da una task-force per gli investimenti messa a punto tra Commissione europea e BEI in funzione del loro valore aggiunto europeo, del loro valore economico e della possibilità di avvio degli stessi entro il 2017;
da notizie di stampa sembrerebbe che la task-force abbia predisposto una lista a carattere meramente illustrativo delle tipologie di progetti potenzialmente finanziabili, tra i quali figurerebbero anche progetti italiani –:
se e quale coinvolgimento abbia avuto il Ministro interrogato nella definizione dell'indicazione dei progetti presentati dal Governo italiano alla task-force per gli investimenti, e, in particolare, se nell'ambito di tali progetti, vi siano interventi per prevenire il dissesto idrogeologico. (5-04598)
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha operato nell'ambito della task force indicando opere appartenenti a cinque distinte famiglie di intervento:
i valichi;
gli assi della rete ferroviaria inseriti nel core network delle reti TEN-T;
gli assi portanti della rete viaria inseriti nella core e nella comprehensive network delle reti TEN-T;
le aree metropolitane inserite nei corridoi TEN-T e coerenti alla legge n. 56 del 2014 (aree metropolitane);
i nodi logistici core, sempre nel programma TEN-T.
Questa logica di selezione e di filtro consente di rafforzare la strategicità delle proposte italiane in sede comunitaria.
Le proposte in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico sono state, invece, oggetto di formulazione da parte della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, unitamente al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Il 9 dicembre 2014 è stata pubblicata sul sito della Commissione Europea la lista che identifica oltre 2.000 progetti a livello europeo (http://ec.europa.eu/priorities/jobs-growth-investment / plan /docs /project-list_ part-1_en.pdf), tra cui figurano progetti relativi al dissesto idrogeologico in Italia (circa 7,6 miliardi nel triennio 2015-2017). Si tratta dei cosiddetti interventi «pubblici» previsti nei programmi finanziati dal bilancio delle amministrazioni e che sostanzialmente non hanno effetto leva.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):BEI
istituto finanziario
bilancio di societa'