ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04597

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 371 del 27/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2015
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2015
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2015
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2015
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2015
LACQUANITI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 27/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/01/2015
Stato iter:
28/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/01/2015
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 28/01/2015
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 28/01/2015
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/01/2015

SVOLTO IL 28/01/2015

CONCLUSO IL 28/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04597
presentato da
REALACCI Ermete
testo di
Martedì 27 gennaio 2015, seduta n. 371

   REALACCI, BORGHI, BRAGA, CARRA, COMINELLI, ZARDINI e LACQUANITI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   la ferrovia ad alta velocità Milano-Venezia è una linea ferroviaria italiana, costruita solo parzialmente. Al momento del suo completamento collegherà Milano, passando per Brescia, con le città venete di Verona, Vicenza, Padova e Venezia e sarà dotata per la maggior parte del suo percorso degli standard ferroviari dell'alta velocità (AV) e dell'alta capacità (AC). Il tracciato farà parte della futura dorsale ferroviaria del Nord Italia Torino-Milano-Trieste;
   del progetto, della sua importanza e della sua integrazione con la piattaforma di trasporto intermodale locale si dibatte in Veneto e in Lombardia dal 1992. Da marzo 2007 sono entrati in esercizio soli 25 chilometri di binari tra Padova e Mestre/Venezia affiancati alla linea storica. Secondo quanto previsto a suo tempo dal progetto preliminare, approvato dal CIPE nel marzo 2006, la linea AV/AC Verona-Venezia si svilupperà complessivamente per circa 100 chilometri. Attualmente i treni più veloci che collegano Milano Centrale, sede di Expo 2015, a Padova (241 chilometri via Verona-Vicenza), impiegano 127 minuti, 110 minuti a Vicenza (211 chilometri) contro una media di circa 60 minuti, di tratte AV/AC già in servizio come la Roma-Napoli (226 chilometri) o la Torino-Milano (142 chilometri), aventi distanze paragonabili (sulle nuove tratte AV non si effettuano fermate intermedie a differenza delle linee tradizionali prese a riferimento); lungo i circa 75 chilometri della sezione da Verona a Padova il tracciato attraverserà le province di Verona, Vicenza e Padova;
   la delibera CIPE n. 94 del 2006 ha a suo tempo approvato il segmento iniziale della tratta Verona-Padova fino al territorio di Montebello, e quello finale da Grisignano a Padova. Per il tratto centrale si attende ormai da più di otto anni che Rete ferroviaria italiana elabori una proposta progettuale di concerto con le amministrazioni comunali interessate e il Governo e che consideri nel complesso anche esigenze di mobilità regionali unitamente alla mitigazione dell'impatto dell'opera sul territorio attraversato, affinché l'infrastruttura possa così giovare alla riduzione degli inquinanti con il passaggio dal trasporto merci su gomma a quello su rotaia;
   il territorio a sud del Lago di Garda, interessato dai vari progetti in discussione per la nuova linea AV/AC tra Brescia e Verona, presenta poi aspetti naturalistici unici e molto particolari, dovuti in parte alla sua vicinanza con gli ambienti umidi del lago, in parte agli eventi geologici che l'hanno originato. Questo territorio sul confine tra Mantova, Brescia e Verona si è, nel corso del tempo adattato allo sviluppo economico e antropico, fino all'attuale caratterizzazione agricola di alta qualità, specializzata nella produzione vitivinicola delle «terre» della «Lugana». Il progetto di nuova linea attualmente più accreditato (e contestato) sottrarrà, secondo uno studio elaborato dal professor Renato Pugno del Politecnico di Milano, circa 245 ettari di terreni alla produzione vinicola, con un rapporto costi-benefici negativo verso la nuova tratta ferroviaria: l'area gardesana del Lugana infatti, con una produzione annua di 11,5 milioni di bottiglie di vino, ha un prodotto interno lordo di 50 milioni di euro l'anno. I 9 chilometri della tratta Tav Brescia-Verona che dovrebbero attraversarla avrebbero benefici in termini di prodotto interno lordo generato di 2,94 milioni di euro l'anno;
   da recenti e numerosi articoli di stampa locale e nazionale si apprende inoltre che sul predetto, e attualmente più accreditato tracciato «direttissimo» e non affiancato alla «linea storica», anche esponenti della giunta regionale della Lombardia, in occasione di un recente incontro con le rappresentanze bresciane di Coldiretti, Confagricoltura e Consorzio tutela del Lugana, hanno espresso alcune riserve circa la tutela paesaggistica del territorio bresciano e la salvaguardia delle sue produzioni agroalimentari di qualità e paiono ventilare la proposta di valutazione di un tracciato meno invasivo «legato alle necessità del territorio»;
   la commissione VIA del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 23 dicembre 2014 ha inviato al consorzio di imprese CEPAV 2 ed al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti numerose e dettagliate richieste di approfondimento progettuale e integrazioni, tra cui: valutazioni sull'impatto al sistema agricolo, con esplicito riferimento alla terra del «Lugana», misure di compensazione e mitigazione dell'opera, valutazione degli effetti cumulativi su altre opere e soprattutto l'assenza fondamentale di una comparazione con un'ipotesi di tracciato alternativo;
   a distanza di otto anni, e di 22 anni se ci si riferisce al progetto complessivo, appare poi forse utile riflettere, come richiesto anche dalla «Conferenza permanente dei sindaci interessati al progetto AV/AC Verona-Padova», su una revisione dei parametri progettuali che rendono difficoltoso il finanziamento del progetto in toto e la sua celere realizzazione anche alla luce della necessità di una maggiore tutela ambientale e una attenzione maggiore al consumo di suolo, in tratti così densamente popolati, e di notevole valore paesaggistico, anche per le grandi opere come detta nuova tratta. Occorrerebbe poi valutare l'opportunità dell'affiancamento alla linea storica della nuova tratta come già avvenuto per i tratti Milano-Treviglio e Padova-Venezia Mestre che permetterebbe un percorso più breve di ben 32 chilometri recuperando poi il bacino d'utenza del territorio bresciano e l'importantissimo bacino d'utenza turistico del lago di Garda, che conta ogni anno più di venti milioni di presenze –:
   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda mettere in atto per assicurare che la realizzazione dell'infrastruttura ferroviaria AV/AC Verona-Padova avvenga in conformità con quanto richiesto negli approfondimenti VIA forniti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e in relazione agli obiettivi comunitari sulla riduzione delle emissioni del trasporto da conseguire entro il 2030, fornendo tutte le indicazioni sulle modalità e i tempi di realizzazione dell'opera stessa. (5-04597)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 gennaio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04597

  A seguito dell'entrata in vigore della legge n. 443 del 2001 Rete ferroviaria italiana (RFI), il 9 giugno 2003, ha trasmesso il Progetto preliminare della tratta AV/AC Verona-Padova al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alla regione del Veneto e alle altre Amministrazioni interessate, per approvazione da parte del CIPE.
  In risposta a specifiche osservazioni del MIT e della regione del Veneto, R.F.I. trasmetteva, nel gennaio 2006, le integrazioni progettuali richieste articolando l'opera in due fasi funzionali: di cui la prima costituita dalle tratte Verona-Montebello Vicentino (interconnessione di Vicenza e Grisignano di Zocco-Padova) mentre per la seconda fase, relativa alla tratta centrale Montebello Vicentino-Vicenza-Grisignano di Zocco, lo studio ha individuato due differenti soluzioni di tracciato (la prima a sud di Vicenza in stretto affiancamento all'autostrada A4, la seconda in galleria con sottoattraversamento di Vicenza).
  Come è noto, con delibera n. 94 del 2006 il CIPE ha approvato, con prescrizioni e raccomandazioni, il progetto preliminare del collegamento ferroviario AV/AC Verona-Padova, limitatamente alle tratte di 1a fase (Verona-Montebello Vicentino-interconnessione di Vicenza e Grisignano di Zocco-Padova) mentre per la tratta intermedia Montebello Vicentino-Vicenza-Grisignano di Zocco, il CIPE ha individuato il solo corridoio di sottoattraversamento di Vicenza nell'ambito del quale collocare un nuovo tracciato, prescrivendo che la seconda fase funzionale sarà costituita dalla realizzazione di un nuovo tracciato che sottoattraverserà, in galleria, la stazione di Vicenza fino a Settecà, in prossimità dell'attuale fermata di Lerino, e quindi proseguirà in affiancamento alla ferrovia esistente tra Lerino e Grisignano di Zocco.
  La succitata delibera CIPE ha preso atto che il costo, con valuta 2003, risultava pari a 4.483 milioni di euro per l'intera opera, e ha fissato in 3.333 milioni di euro il limite di spesa per la realizzazione della 1a fase, senza tuttavia assegnare alcun finanziamento.
  In data 2 agosto 2012, il MIT ha istituito apposito tavolo tecnico per analizzare le diverse alternative di tracciato per l'attraversamento del territorio vicentino e la relativa sostenibilità finanziaria.
  La legge di Stabilità 2014 annoverava la tratta in argomento tra quelle da realizzare per lotti costruttivi ai sensi della legge n. 191 del 2009, pertanto è stata indetta la riunione conclusiva del tavolo tecnico per formalizzare le necessarie intese per il successivo iter.
  Le attività del citato tavolo hanno trovato conclusione con il Protocollo di intesa per l'attraversamento del territorio vicentino con la linea AV/AC Verona-Padova, sottoscritto il 29 luglio 2014 tra il MIT, la regione Veneto, RFI, il comune di Vicenza e la CCIAA di Vicenza, in cui:
   RFI si è impegnata a procedere alla redazione di uno Studio di fattibilità sulla nuova soluzione progettuale proposta dagli enti locali;
   la regione e il comune si sono impegnati ad approvare il predetto Studio entro i successivi 30 giorni.

  In adesione al citato Protocollo, lo studio di fattibilità – che prevede il tracciato della nuova linea AV/AC tra Montebello Vicentino e Grisignano di Zocco prevalentemente in superficie e in affiancamento alla linea esistente – è stato approvato nel corrente mese di gennaio dal comune di Vicenza e dalla regione Veneto.
  Quanto agli aspetti finanziari, oltre alle risorse assegnate con la legge di Stabilità 2014 per la Verona-Padova, sono stati resi disponibili ulteriori finanziamenti con le leggi sotto riportate:
   a) legge n. 164 del 2014 di conversione del decreto Sblocca Italia e successivo decreto MIT/MEF;
   b) legge di Stabilità 2015, che ha destinato 2.910 milioni di euro ai lotti costruttivi Brescia-Verona-Padova della linea AV/AC Milano-Venezia e alla tratta Apice-Orsara della linea AC Napoli-Bari.

  La citata legge n. 164 del 2014 e il relativo decreto MIT/MEF hanno condizionato l'erogazione del finanziamento al rispetto dei seguenti termini:
   invio al MIT entro il 31 dicembre 2014 dell'Accordo ai sensi della convenzione vigente per la redazione del progetto definitivo per entrambi i sub-lotti Verona-Montebello di Vicenza e Montebello di Vicenza-Vicenza;
   invio al MIT entro il 30 giugno 2015 del progetto definitivo della tratta Verona-Vicenza per la convocazione della conferenza dei servizi.

  In data 23 dicembre 2014 RFI e il Consorzio IRICAV DUE hanno sottoscritto l'Accordo per la progettazione definitiva della sub-tratta Verona-Vicenza e trasmesso al MIT il successivo 31 dicembre 2014, in coerenza con la scadenza indicata.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rete ferroviaria

studio d'impatto

infrastruttura dei trasporti