ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04587

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 370 del 26/01/2015
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/01/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TIDEI MARIETTA PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2015
CANI EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2015
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2015
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 26/01/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/01/2015
Stato iter:
27/01/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/01/2015
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 27/01/2015
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 27/01/2015
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/01/2015

SVOLTO IL 27/01/2015

CONCLUSO IL 27/01/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04587
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Lunedì 26 gennaio 2015, seduta n. 370

   BENAMATI, TIDEI, CANI, CARRA e BARGERO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la multinazionale tedesca E.ON, specializzata nel settore dell'energia elettrica e del gas è tra i principali player del settore energetico europeo e mondiale, con una capacità produttiva complessiva pari a 68 gigaWatt e un portafoglio di generazione estremamente diversificato sia in termini geografici che di tecnologia, con impianti produttivi in Germania, Regno Unito, Svezia, Russia, Stati Uniti, Italia, Spagna, Francia e Belgio e Olanda;
   con una capacità installata di circa 6,2 gigaWatt da fonti tradizionali e da rinnovabili, e circa 860.000 clienti complessivi tra energia elettrica e gas, E.ON era, prima della fase di dismissione, uno dei principali operatori energetici in Italia nella generazione e nella vendita di energia elettrica e nella vendita di gas;
   E.ON è infatti presente in Italia dal 2000, inizialmente con la vendita di energia a grandi clienti industriali e successivamente con la distribuzione e vendita di gas, e l'estensione della vendita di energia elettrica anche ai clienti residenziali. Nel 2008 E.ON fa il suo ingresso nella generazione con l'acquisizione dell'80 per cento di Endesa Italia, diventando uno dei principali player del mercato dell'energia;
   oggi le attività di E.ON si concentrano nella produzione di energia elettrica, nella vendita e nel trading di energia elettrica e gas. E.ON è inoltre impegnata in importanti infrastrutture per l'approvvigionamento di gas naturale quali l'impianto di rigassificazione OLT Offshore LNG e il gasdotto TAP;
   da novembre 2013 è stato avviato un processo di dismissione e vendita degli asset italiani e spagnoli per fare fronte ai gravi problemi del Gruppo relativi agli esiti negativi delle iniziative di business in Russia ed in Brasile ed anche al notevole onere degli accantonamenti per lo smantellamento degli impianti nucleari conseguenti al phase-out nucleare disposto dal Governo tedesco post Fukushima;
   il processo di vendita degli impianti spagnoli si è concluso con la vendita in blocco ad un fondo di investimento;
   come riportato dalla stampa per gli impianti presenti in Italia, all'inizio si è proceduto verso l'ipotesi di una vendita in blocco di E.ON Italia a Edison, visto che per gli asset più pregiati del gruppo tedesco in Italia, l'idroelettrico di Terni e i 900 mila clienti, erano presenti sul tavolo offerte vincolanti di Erg e Nera, ipotesi che però non ha trovato finalizzazione;
   E.ON ha invece dato il via ufficiale alla vendita con il «break-up» delle attività ossia alla vendita distinta degli impianti raggruppati per tecnologia e, più in particolare:
    a) impianti di generazione gas e a ciclo combinato;
    b) impianti di generazione a carbone;
    c) impianti rinnovabili (eolico e solare);
    d) impianti idroelettrici;
    e) infrastrutture gas;
    f) pacchetto clienti;
   intorno alla metà di gennaio 2015 infatti, il gruppo tedesco ha comunicato al mercato la cessione degli asset di generazione elettrica a carbone (600 megaWatt) e a gas in Italia (6 centrali per 3,9 gigaWatt) al gruppo energetico ceco EPH;
   ad oggi, in particolare, sono stati venduti alla società EPH (si precisa che l'acquisizione si concluderà a primavera):
    a) tutti gli impianti a gas;
    b) l'impianto carbone di Fiume Santo in Sardegna costituito da due unità a carbone da 320 megaWatt ciascuna e già autorizzato per la costruzione e l'esercizio di una nuova unità a carbone da 410 megaWatt;
   sempre da notizie stampa sembra che con riferimento alle rimanenti attività di E.ON in Italia ed alla dismissione in corso:
    a) prosegua la negoziazione per la vendita del nucleo idroelettrico di E.ON in Umbria con Erg come possibile acquirente;
    b) prosegua la negoziazione per la vendita delle attività retail di E.ON (vendita energia e gas) in crisi per la notevole perdita mensile di clienti che sembrano nel mirino di Hera;
    c) non abbia trovato finora possibili acquirenti invece la quota di E.ON nel rigassificatore OLT che di recente è uscito dal mercato e rientrato nel regime regolato vista l'assenza di contratti per le forniture di LNG –:
   se quanto in premessa corrisponda al vero e quale sia l'orientamento del Ministro interrogato in merito, in particolare in relazione alle prospettive industriali ed occupazionali, degli impianti venduti e di quelli ancora in trattativa, conseguenti alla scelta di dismissione nelle modalità esposte da E.ON, considerando eventualmente l'opportunità di istituire un tavolo interministeriale di confronto con i vertici di E.ON, le organizzazioni sindacali e gli enti locali per salvaguardare lo sviluppo e l'occupazione dei territori interessati. (5-04587)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 27 gennaio 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04587

  In riferimento alla richiesta di elementi di risposta per il Question Time in oggetto si fa presente quanto segue.
  Gli Uffici del MiSE comunicano che allo stato attuale non risultano prevenute informazioni circa la formalizzazione di acquisizioni delle partecipazioni di E.ON nell'azionariato del rigassificatore OLT. Preme far presente, al riguardo, che le società in questione sono soggetti privati e che la loro attività è esercitata nell'ambito del libero mercato.
  Con riferimento alla richiesta di attivazione di un tavolo interministeriale, si comunica che lo scorso 23 gennaio, presso lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto un incontro con E.On convocato per valutare, insieme alle Organizzazioni Sindacali, la cessione a EPH.
  Infatti, a seguito della richiesta pervenuta dalle Segreterie sindacali nazionali Filctem-Cgil, Femca-CiSl/Flaei-Cisl e Uiltec-Uil, in tale data si è svolta una riunione inerente la recente vendita, da parte della E.On Italia, degli asset termoelettrici italiani alla Società ceca EPH.
  L'incontro è stato presieduto dal sottoscritto e vi hanno partecipato, oltre ai rappresentati delle citate sigle sindacali, i vertici della Società E.On. 
  Nel corso di detto incontro è stato precisato che l'accordo raggiunto con la Società EPH riguarda l'impianto a carbone di Fiumesanto e le sei centrali a gas situate sulla Penisola e in Sicilia, per una capacità di generazione complessiva pari a circa 4.500 Megawatt.
  Il closing dell'operazione è previsto per il 2o trimestre del 2015, dopo le necessarie valutazioni dell'Antitrust europeo.
  La Società E.On ha precisato che, fino alla conclusione dell'operazione di vendita, tutte le attività continueranno ad essere seguite dalla stessa E.On senza alcuna modifica.
  Riguardo ai lavoratori impiegati negli asset in fase di vendita, cioè 398 occupati, i rappresentanti della Società hanno assicurato che la cessione avverrà garantendo la situazione occupazionale a parità di trattamento contrattuale.
  Per gli altri lavoratori del Gruppo E.On Italia, cioè i restanti 542 occupati, gli stessi rappresentanti hanno fatto presente che ad oggi non è stata presa dall'Azienda alcuna decisione di vendita dei restanti asset di E.On in Italia e che la Società è ancora in fase di revisione del proprio portfolio.
  Per quanto riguarda i rappresentanti sindacali presenti, sono state sollevate preoccupazioni in ordine alle possibili ripercussioni occupazionali derivanti dalla vendita a un operatore ancora non presente in Italia.
  I timori riguardano, in particolare, lo spacchettamento degli asset della Società, circostanza che potrebbe far pensare a una gestione che non consente il mantenimento del profilo occupazionale. Pertanto, è stata richiesta una maggiore chiarezza di intenti al riguardo, soprattutto in questa fase di revisione societaria, al fine di evitare qualsiasi tipo di intervento sui lavoratori che possa modificare l'andamento dell'attuale fase di transizione.
  Inoltre, è stato richiesto un continuo coinvolgimento, in questa fase di vendita e revisione del portfolio da parte della Società, delle organizzazioni sindacali.
  La società E.On ha assicurato la sua collaborazione nel confronto con i sindacati, fermi rimanendo gli obblighi di riservatezza dei piani industriali durante il processo di cessione.
  Il MiSE, da parte sua, ha assicurato il continuo monitoraggio dell'operazione e la volontà di far diventare questa cessione un'opportunità di rilancio. In tale ottica è stato anticipato che il Ministro Guidi ha già concordato un incontro con i vertici della società EPH.
  Il Tavolo tornerà a riunirsi subito dopo l'incontro al Mise con EPH.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria del gas

distribuzione commerciale

gas naturale