ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04306

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 351 del 17/12/2014
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/12/2014
Stato iter:
18/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 18/12/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2014
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 18/12/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/12/2014

SVOLTO IL 18/12/2014

CONCLUSO IL 18/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04306
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 17 dicembre 2014, seduta n. 351

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il 1o dicembre 2014 è scaduto il termine per la trasmissione telematica della dichiarazione IMU relativa agli anni 2012 e 2013 degli enti non commerciali;
   la disciplina dell'ICI prima, e dell'IMU poi, ha subito negli anni radicali mutamenti con riferimento alla questione della «irrilevanza-rilevanza» delle modalità con cui sono svolte le attività meritevoli di esenzione; da ultimo, l'articolo 91-bis, comma 3, del decreto-legge n. 1 del 2012, ha demandato ad un decreto ministeriale la definizione dei requisiti generali e di settore atti a delimitare i confini dell'esercizio delle attività con «modalità non commerciali»;
   in data 19 novembre 2012 il Ministero dell'economia e delle finanze ha adottato il decreto ministeriale n. 200, con il quale sono state definite le condizioni necessarie affinché un'attività possa dirsi svolta con «modalità non commerciali»; in particolare tale decreto stabilisce: a) requisiti di carattere generale, da verificare in capo all'ente non commerciale ed afferenti le previsioni del suo atto costitutivo o statuto (articolo 3); b) requisiti particolari, differenziati in funzione della tipologia di attività non profit svolta dall'ente (articolo 4); c) specifici parametri in caso di immobili a destinazione mista, non commerciale/commerciale (articolo 5);
   tuttavia neppure il suddetto decreto ministeriale ha risolto tutti gli interrogativi in merito alle «modalità non commerciali»; gli ultimi chiarimenti in materia sono arrivati con le istruzioni per la compilazione della dichiarazione IMU-TASI (decreto ministeriale del 26 giugno 2014), la cui redazione ha considerato anche i principi fissati dalla decisione della Commissione europea del 19 dicembre 2012, SA.20829 e che ha chiuso l'annoso contenzioso relativo all'ICI;
   con successivo decreto del direttore generale delle finanze del 4 agosto 2014 sono state approvate le modalità di trasmissione telematica della predetta dichiarazione da presentarsi entro il 30 settembre 2014, termine successivamente prorogato al 1o dicembre 2014;
   con riferimento agli immobili di proprietà della Chiesa nulla è cambiato nel passaggio dal regime Imu a quello della Tasi: la nuova disciplina vigente conferma che le esenzioni sui fabbricati esclusivamente destinati all'esercizio del culto si applicano alle sole parti dell'immobile che vengono utilizzate per lo svolgimento delle attività meritevoli, con modalità non commerciali, e replicando di fatto il perimetro di applicazione sia dell'Ici che dell'Imu;
   l'applicazione del nuovo regime, che prevede una dichiarazione vincolata alle suddette direttive stabilite dal Ministro dell'economia e delle finanze circa l'individuazione del rapporto proporzionale tra attività commerciali e non commerciali esercitate all'interno di uno stesso immobile, determinerà effetti positivi sul gettito, anche alla luce del più efficace contrasto di fenomeni elusivi che ne potrebbero derivare;
   il Governo fino ad oggi ha preferito non fare stime sul gettito atteso e, rispondendo allo stesso interrogante in occasione dello svolgimento, il 6 agosto 2014, di una precedente interrogazione a risposta immediata con la quale si chiedeva di conoscere, con riferimento ai fabbricati della Chiesa destinati ad utilizzazione mista, il gettito IMU atteso per gli anni 2013 e 2014, si è limitato a precisare che lo stesso sarebbe stato accertato a consuntivo e che i relativi dati disponibili non consentivano di effettuare una stima puntuale, la quale, viceversa, poteva essere effettuata solo una volta acquisiti i dati delle dichiarazioni IMU che gli enti non commerciali avrebbero dovuto presentare in via telematica entro il 1o dicembre 2014 –:
   a fronte della ritrovata chiarezza normativa e stante la natura telematica dell'invio delle dichiarazioni che consente un'elaborazione dei dati in tempo reale, quante siano, limitatamente ai soggetti cui competeva la dichiarazione di cui al suddetto decreto ministeriale del 26 giugno 2014, le autodichiarazioni presentate e per quale importo, con particolare riferimento alla localizzazione territoriale ed al tipo di attività commerciale coinvolta. (5-04306)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 dicembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-04306

  In relazione all'interrogazione a risposta immediata in esame si fa presente che gli Uffici tecnici dell'Amministrazione finanziaria hanno rappresentato che non risultano ancora disponibili i dati delle dichiarazioni IMU, TASI ed ENC, relative agli anni 2012 e 2013, inviate dagli enti non commerciali, il cui termine di presentazione è scaduto il 1° dicembre 2014.
  Al momento possono essere forniti, in ogni caso, i seguenti dati relativi al numero delle dichiarazioni in parola.

  In particolare, delle dichiarazioni elaborate con successo 55.710 sono pervenute tramite il canale telematico Entratel e 1.462, invece, tramite il canale telematico Fisconline. A tale riguardo, occorre, altresì, precisare che le dichiarazioni pervenute con successo sono state 35.620 per l'anno d'imposta 2012 e 21.552 per l'anno di imposta 2013.
  Negli allegati 1 e 2 è indicato rispettivamente il numero delle dichiarazioni distinte per regioni e quello delle dichiarazioni distinte per comuni con più di 150 dichiarazioni.
  Per quanto concerne i dati di gettito relativi agli anni 2012 e 2013, si deve sottolineare che, non esistendo un codice tributo specifico per il versamento dell'imposta dovuta per gli immobili degli enti non commerciali, occorre necessariamente attendere l'elaborazione successiva delle dichiarazioni in questione, per poter fornire i dati di gettito richiesti. Occorre a questo proposito sottolineare che appare di tutta evidenza che la fornitura di tale dato non può essere effettuata nell'immediato, poiché si è appena conclusa la fase di trasmissione delle dichiarazioni, fase che anzi non può dirsi ancora completata, considerato l'invio di dichiarazioni tardive.
  Pertanto, la comunicazione dei dati di gettito in questione deve essere rinviata a un momento successivo, vale a dire non appena sarà terminata la fase tecnica di estrapolazione dei dati da dichiarazione e quella di confronto di detti dati con quelli di gettito.
  Per quanto riguarda, infine, la normativa richiamata dall'onorevole interrogante con la quale sono state disciplinate le modalità e le procedure per l'applicazione proporzionale dell'esenzione IMU e TASI per le unità immobiliari destinate a utilizzazione mista, si segnala che essa ha tenuto conto della normativa comunitaria atteso che, al tempo dell'emanazione del regolamento n. 200 del 2012, la Commissione Europea aveva già avviato un'indagine formale relativa all'aiuto di Stato SA 20829 ex 43/2010 sulla disciplina interna in materia di esenzione ICI per gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali. Invero, nell'ambito dell'indagine in questione sono emerse le problematiche comunitarie sulla disciplina interna, oggetto della successiva decisione del 19 dicembre 2012, che sono state considerate nella predisposizione della disciplina interna al fine di evitare contenziosi a livello europeo.

.

.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

imposta locale

chiesa