ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04160

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 340 del 28/11/2014
Firmatari
Primo firmatario: DI BENEDETTO CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/11/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2014
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2014
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2014
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2014
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2014
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2014
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 27/11/2014
Stato iter:
29/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/10/2015
Resoconto D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 29/10/2015
Resoconto DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/11/2014

SOLLECITO IL 06/02/2015

SOLLECITO IL 05/05/2015

DISCUSSIONE IL 29/10/2015

SVOLTO IL 29/10/2015

CONCLUSO IL 29/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04160
presentato da
DI BENEDETTO Chiara
testo di
Venerdì 28 novembre 2014, seduta n. 340

   DI BENEDETTO, MANNINO, MARZANA, BATTELLI, BRESCIA, D'UVA, LUIGI GALLO, VACCA e SIMONE VALENTE. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   l'abbazia di San Giusto al Pinone, sita nel comune di Carmignano, fu fondata nell'XI secolo dai monaci cluniacensi, come ospizio per i pellegrini che percorrevano la via che portava a Santiago di Compostela;
   la chiesa rende testimonianza di quest'unione millenaria tra Italia ed Europa nella sua particolarissima forma architettonica, che ricorda lo stile romanico catalano, come dimostra il confronto tra le sue absidi e quelle della chiesa di Santa Maria de Gràcia alla Tossa de Montbui, che si trova a Barcellona;
   la chiesa di San Giusto era stata donata dal proprietario al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il quale, per ragioni di ubicazione, e di convenienza locale, aveva lasciato la custodia della stessa all'autorità comunale, al fine di favorirne la cura, lo studio e diffonderne la fama;
   dei citati nobili intenti e dell'antico splendore oggi non rimane traccia. Al contrario, la chiesa è stata abbandonata e lasciata al degrado. Continua a morire e a sgretolarsi, pioggia dopo pioggia;
   per questi motivi, l'assessorato alla cultura del comune sul quale insiste il monumento si appella allo Stato, che ne è proprietario, per salvarlo dall'imminente sgretolamento. Nessuna risposta arriva dalle istituzioni: né la direzione generale (che a giorni sarà soppressa per via della riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, né la soprintendenza architettonica di Firenze si sono fatte carico del restauro se non in misura insufficiente;
   al contrario la chiesa dovrebbe riappropriarsi dell'antica destinazione, tornando ad essere meta dei pellegrini che percorrono le vie d'Europa. In tal modo anche la località di Carmignano potrebbe tornare ad avere lustro e decoro –:
   se il Ministro intenda intervenire d'urgenza innanzitutto per evitare il crollo annunciato nelle vele del transetto destro della chiesa;
   se intenda intervenire d'urgenza per fermare il declino della chiesa di San Giusto, facendo rivivere il suo antico splendore. (5-04160)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 ottobre 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-04160

  Mi riferisco all'interrogazione parlamentare con cui l'onorevole Di Benedetto, unitamente ad altri colleghi, chiede di sapere quali iniziative il Ministero intenda adottare per salvaguardare l'abbazia di San Giusto al Pinone.
  L'antico fabbricato di San Giusto a Carmignano, con annessa Sagrestia e Torre Campanaria, è stato edificato tra l'XI e il XII secolo; esso conserva compiute forme romaniche, nonostante le vicende coloniche che lo videro, nel 1700, sconsacrato e destinato ad annesso colonico. L'interno è impostato a croce latina, con unica navata scandita da archi a tutto sesto, grande transetto a tre absidi sovrastanti la pregevole cripta coperta da volte a crociera; sul fianco destro si erge la Torre Campanaria che denunzia nella sua massiccia struttura la primitiva funzione di avvistamento e difesa, costituendo così un complesso di grande importanza per l'architettura religiosa del contado fiorentino.   L'edificio è immerso nel verde e nella tranquillità dei boschi del Montalbano, in posizione suggestiva.
  L'onorevole interrogante sostiene che la proprietà del compendio è dello Stato, al quale il Comune si sarebbe (inutilmente) appellato per impedirne l'abbandono e il degrado. Diversamente, non solo il bene non appartiene allo Stato, ma la situazione è così complessa che ad oggi non se ne è ancora accertato il soggetto legittimamente proprietario, tra il comune di Carmignano e la «Tenuta Capezzana s.a.s.».
  Dai documenti storici risulta che l'antico monumento fu ceduto gratuitamente allo Stato dal signor Cinotti Tito, e dallo Stato al comune di Carmignano con atto del 6 febbraio 1895. La Regia Corte dei Conti avrebbe registrato il decreto ministeriale di consegna al Comune in data 17 settembre 1895. Nel 1984 la Soprintendenza competente notificava al Parroco pro tempore della Chiesa di San Giusto l'interesse storico artistico dell'Abbazia di San Giusto. Nel 1985 la Soprintendenza notificava anche alla Tenuta Capezzana il decreto ministeriale di vincolo di interesse culturale dell'Abbazia di San Giusto con annessa Sacrestia e Torre campanaria, successivamente trascritto in Conservatoria.
  Anche recentemente (nel 2009, in occasione di un'asta di vini per il recupero del complesso), la famiglia Contini Bonacossi (alias Tenuta Capezzana) rivendicava a mezzo stampa la proprietà del complesso.
  Su richiesta della Soprintendenza, volta ad accertare il soggetto responsabile alla conservazione dell'Abbazia, l'Agenzia del Demanio, nel 2010, ha comunicato che l'immobile non appartiene allo Stato ma risulta, dalle visure catastali, di proprietà comunale.
  A sua volta il comune di Carmignano incaricava, nel 2010, uno studio tecnico per l'individuazione della proprietà dell'Abbazia. La relazione tecnica ha ricostruito la storia della proprietà, a partire dal censimento del Catasto Generale Toscano, che risale al 1834. Le ricerche si sono svolte presso l'Archivio di Stato di Firenze, e gli archivi del Catasto «moderno», valutando le diverse ipotesi a favore della Tenuta Capezzana, della Curia Vescovile, del comune di Carmignano e del comune di Capraia e Limite. La relazione si conclude affermando che dagli atti visionati non è possibile certificare la proprietà della Chiesa, pur in presenza di una intestazione catastale a favore del comune di Carmignano (che sarebbe priva, però, di valore probatorio determinante).
  Mi preme sottolineare che il Ministero non può, per ovvi motivi, intervenire sulla questione della proprietà del complesso, privata o comunale, a favore dell'una o dell'altra posizione, in quanto la questione appartiene alla competenza del giudice civile, su impulso dei soggetti interessati.
  In ogni caso, nella consapevolezza dell'importanza del monumento, la Soprintendenza nel 2011 si è attivata per un intervento di somma urgenza per il consolidamento e restauro di una porzione di copertura, mediante perizia di spesa per un importo di euro 50.000,00. L'azione è stata possibile, nelle more dell'accertamento della proprietà, per lo stato di degrado del monumento, comportante un pericolo per la pubblica incolumità e tale da minacciare l'integrità fisica del bene tutelato, configurandosi quale primo intervento di messa in sicurezza del bene necessario a rimuoverne lo stato di pregiudizio.
  Attualmente, anche in considerazione della urgente necessità di ottenere finanziamenti per i beni demaniali in consegna al Ministero, per i quali non è stato finora possibile la relativa copertura finanziaria, la Soprintendenza sta valutando la possibilità di intimare al proprietario del complesso l'esecuzione dei necessari lavori, stimati in euro 200.000,00 per un intervento sulle coperture con struttura lignea e in euro 350.000,00 per un intervento sulle volte di copertura e sulle apparecchiature murarie verticali, azione che richiede preliminarmente lo scioglimento della riserva circa il soggetto proprietario del bene.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

chiesa

istituzione religiosa