ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03904

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 320 del 29/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: PELLEGRINO SERENA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 29/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/10/2014
Stato iter:
30/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/10/2014
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 30/10/2014
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 30/10/2014
Resoconto PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/10/2014

SVOLTO IL 30/10/2014

CONCLUSO IL 30/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03904
presentato da
PELLEGRINO Serena
testo di
Mercoledì 29 ottobre 2014, seduta n. 320

   PELLEGRINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   le Dolomiti, anche dette Monti pallidi, sono un insieme di gruppi montuosi delle Alpi Orientali italiane, comprese tra le province di Belluno (sul cui territorio è situata la maggior parte dei gruppi dolomitici), Bolzano, Trento, Udine e Pordenone;
   nel 1988 vi è stato istituito il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi;
   il 26 giugno 2009 il Comitato esecutivo della Convenzione sul patrimonio materiale dell'umanità dell'UNESCO, riunita a Siviglia, ha dichiarato le Dolomiti Patrimonio dell'Umanità;
   in data 21 febbraio 2011, Terna spa, presentava un progetto, denominato di «Razionalizzazione e sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) nella media valle del Piave», tale progetto interessa il territorio dei comuni di Belluno, Ponte nelle Alpi, Soverzene, Longarone, Castellavazzo, Ospitale di Cadore e Perarolo di Cadore;
   tale progetto, che prevede tralicci alti 60 metri, sfregia pesantemente sul grande paesaggio delle Dolomiti interferendo indirettamente su due siti seriali delle Dolomiti Bellunesi-Feltrine e delle Dolomiti Friulane, tra i nove che compongono il sito UNESCO;
   il progetto mutando in maniera incisiva il rapporto con l'ecosistema, rientra tra quelli soggetti a VIA nazionale, e deve essere sottoposto a Valutazione d'Incidenza in considerazione degli impatti sulle finalità di conservazione dei siti classificati di importanza comunitaria per la protezione dell’habitat naturale e designati come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici;
   riguardando la costruzione di elettrodotti facenti parte della rete nazionale di trasporto dell'energia elettrica, le opere sono soggette ad autorizzazione rilasciata, nel procedimento unico, dal Ministero dello sviluppo economico di concerto col Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, previa intesa con la regione del Veneto;
   tale progetto di Terna spa, nel bellunese, è parte di un più ampio progetto, fortemente datato, che prevede la realizzazione della linea internazionale ad alta ed altissima tensione (380 kV, con estensione a 400-500 kV) tra Italia ed Austria, denominata «Cordignano-Lienz»;
   a tal proposito va ricordato che:
    in data 24 giugno 2003 il consiglio regionale del Veneto ha approvato la risoluzione n. 58 «Elettrodotto Lienz-Cordignano-Venezia: difesa delle competenze regionali in materia di tutela della salute dei cittadini e salvaguardia dell'ambiente»; che impegna la giunta regionale: a rendere parere negativo su ogni atto relativo alla realizzazione dell'elettrodotto Cordignano-Lienz e ad intraprendere tutte le iniziative necessarie ad impedirne la realizzazione; ad opporsi all'imposizione di vincoli e servitù derivanti da nuove linee elettriche ed in particolare alla costruzione della nuova linea a 380 KV Cordignano-Lienz, già programmata tra quelle «a preminente interesse nazionale»;
    in data 16 giugno 2009 la regione del Veneto ha emesso il parere n. 50 della commissione regionale VAS, in relazione al «Rapporto Ambientale del Piano di Sviluppo RNT 2009», osservando che «Per quanto riguarda il “Volume Veneto” del Rapporto Ambientale al Piano di Sviluppo RNT 2009, lo stesso non appare come Piano organico omogeneo, ma piuttosto quale somma di interventi puntuali da sottoporre a procedura VIA, qualora rientrino nelle previsioni di legge»;
    rispetto poi al progetto denominato di «Razionalizzazione e sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) nella media valle del Piave», presentato da Terna spa il 21 febbraio 2011, la Commissione tecnica ministeriale di verifica dell'impatto ambientale – VIA e VAS, comunicava con nota CTVA-2012-0003924 del 30 ottobre 2012 come fosse, in sede progettuale, necessario affrontare alcuni approfondimenti in particolare: approfondire l'analisi dell’«Opzione Zero», effettuare l'analisi e il confronto tra tracciati progettuali in relazione all'interferenza diretta con siti natura 2000, verificare il progetto in relazione alla prevista autostrada (A27), analizzare e verificare le possibili soluzioni progettuali al fine di ridurre gli attraversamenti del fiume Piave, verificare, analizzare e confrontare soluzioni progettuali migliorative, anche in riferimento alle abitazioni esistenti lungo il tracciato in merito all'interferenza con il biotopo Pra dei Santi;
    in data 30 marzo 2012 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha espresso il parere n. 900 relativo alla VAS del «Piano di Sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale del 2011», elaborato da Terna, il quale mette in luce che «Terna non ha mai sviluppato la valutazione delle alternative per nessun intervento e a nessun livello di valutazione»;
    in data 13 marzo 2014 il consiglio comunale di Limana (BL) con deliberazione n. 1 avente ad oggetto: progetto Terna Rete Italia spa con sede in Roma denominato: «Razionalizzazione e sviluppo della rete di trasmissione nazionale (RTN) nella media valle del Piave» con la presentazione di integrazioni progettuali da parte di Terna per la procedura di valutazione di impatto ambientale: osservazioni del comune di Limana, ha approvato all'unanimità le «Osservazioni» dei consulenti che hanno dimostrato la non compatibilità ambientale di detto progetto di Terna;
    in data 12 giugno 2014 il consiglio comunale di Belluno ha deliberato di impegnare il sindaco e la giunta a: esprimere netta contrarietà all'operato di Terna spa; chiedere che vengano sospese da subito le procedure di VIA regionale e nazionale del progetto di Terna; chiedere che venga approntata la revisione totale del progetto di Terna; dare prioritaria ed immediata risoluzione del risanamento delle attuali criticità sanitarie ed ambientali...; ottenere la totale eliminazione dal progetto... l'ipotesi di armatura a 380 kV in tutto il territorio del comune di Belluno; istituire, con il coordinamento del comune capoluogo ... al fine di procedere, nel nuovo iter procedurale...;
    in data 12 giugno 2014 il consiglio regionale del Veneto, impegna la giunta regionale a: sospendere da subito la procedura di valutazione di impatto ambientale del progetto di Terna denominato «Razionalizzazione e sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) nella media valle del Piave», per approntare una revisione totale del progetto, alla luce delle recenti evoluzioni tecnologiche, del cambiamento della domanda di energia e delle nuove modalità di gestione delle reti che vedono nelle smart grids un'innovativa soluzione; istituire una commissione tecnica mista regione Veneto-Terna per verificare le criticità della rete elettrica esistente e quella in progetto nel Veneto, come base per definire un possibile accordo quadro tra i due soggetti; approntare una strategia di sviluppo sostenibile delle infrastrutture elettriche che adottino le migliori tecniche possibili, siano ad alta efficienza energetica e al minore impatto ambientale –:
   come intenda intervenire per scongiurare la realizzazione di un progetto che, oramai datato e non più corrispondente alle moderne tecnologie, con diverse deliberazioni e pareri, fin dal 2003, è stato totalmente respinto dalla regione Veneto e dalle amministrazioni locali per la sua non compatibilità ambientale e paesaggistica e il suo pesantissimo impatto su un'area ove è stato istituito un Parco naturale nazionale, e sul paesaggio delle Dolomiti, uno dei territori più conosciuti, rinomati e amati del nostro Paese e, dal 26 giugno 2009, dichiarato «Patrimonio dell'Umanità» dall'UNESCO. (5-03904)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03904

  Il programma «Razionalizzazione e sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale nella media valle del Piave» è stato presentato in data 21 febbraio 2011 al Ministero per lo sviluppo economico, quale Autorità competente al rilascio dell'autorizzazione unica alla costruzione e all'esercizio di elettrodotti ai sensi dell'articolo 1-sexies del decreto legge n. 239 del 2003.
  Il «progetto» aveva allora, e ancora oggi ha, come obiettivo la riduzione dei poli limitati e dei vincoli alla capacità produttiva, e rappresenta l'insieme di più interventi all'interno del Piano di Sviluppo della Rete Trasmissione Nazionale, prevedendo la realizzazione, in particolare, di:
   una sezione 220 kV all'interno dell'esistente stazione elettrica di Polpet;
   un raccordo della suddetta nuova sezione alle linee a 220 kV «Soverzene-Lienz», «Soverzene-Scorzè» e «Soverzene-Vellai», attualmente connesse alla vicina stazione elettrica di Soverzene annessa alla omonima centrale idroelettrica;
   il collegamento a 220 kV in sostituzione dell'attuale elettrodotto a 132 kV tra la stazione elettrica di polpet e la stazione elettrica di Soverzene.

  Nella intenzione dei proponenti, tali opere sono necessarie a garantire il pieno sfruttamento della produzione idroelettrica dell'Alto Bellunese e superare, così, le limitazioni della capacità di trasporto delle linee esistenti, risalenti agli anni ’40 e ’50, contribuendo anche al miglioramento della qualità e sicurezza del servizio elettrico e alla liberazione dei centri urbani dagli elettrodotti esistenti, così come richiesto dalle amministrazioni locali.
  È stato, peraltro, confermato che le opere in questione non hanno attinenza con il potenziamento dell'esistente interconnessione con l'Austria, «Soverzene-Lienz», ma sono state progettate per assicurare il miglioramento della fornitura elettrica e la sicurezza del sistema elettrico dell'intera area.
  Pertanto, la soluzione progettuale proposta dalla Soc. Terna che prevede l'utilizzo di sostegni rinforzati, normalmente utilizzati per le linee a maggiore capacità (380 kV), è motivata dalla necessità di garantire continuità e sicurezza del servizio elettrico anche in condizioni meteorologiche particolarmente avverse, come dimostrato dai recenti eventi di dicembre 2013 e di gennaio 2014.
  Si precisa quanto segue.
  La realizzazione del progetto permetterà l'interramento e lo smantellamento di alcuni vecchi elettrodotti con un guadagno in termini di liberazione di suolo, allontanamento degli elettrodotti dalle case e riduzione della presenza di tralicci sul territorio.
  Per quanto attiene, poi, al procedimento di VIA, la cui istanza risulta presentata dalla Soc. Terna in data 23 novembre 2011 al Ministero dell'ambiente, essa è tuttora in fase di svolgimento, a regione delle integrazioni e alternative di tracciato richieste in tale ambito.
  Nel mese di novembre 2012, infatti, Il Ministero dell'ambiente aveva espresso la necessità di acquisire chiarimenti e integrazioni, evidenziando la carenza e la sommarietà del progetto proposto, sia in riferimento agli strumenti programmatici e pianificatori – anche in relazione all'interferenza diretta con i siti Natura 2000 e alla carta dei valori faunistici e vegetazionali – sia in merito allo studio del paesaggio, affrontato in maniera molto generica.
  Nell'invitare il soggetto proponente ad un approfondimento generale che portasse ad analizzare anche soluzioni progettuali migliorative – specificando nel dettaglio i punti ritenuti carenti – veniva anche sottolineato come nello studio per la valutazione di incidenza non fossero state adeguatamente valutate e confrontate possibili alternative di tracciato al fine di individuare le soluzioni più compatibili con le valenze naturalistiche dei SIC e ZPS interferiti.
  Nel luglio 2013 la Soc. Terna presentava determinata documentazione integrativa, in ordine alla quale provvedeva alla pubblicazione di un avviso al pubblico. Successivamente, nel luglio 2014 la stessa Società presentava ulteriori integrazioni volontarie allo studio di impatto ambientale, concernenti una alternativa di tracciato della nuova linea a 220 kV «Polpet-Scorzè».
  Tale ultima documentazione è stata trasmessa alla Commissione Tecnica per le valutazioni di merito e si è richiesto al proponente di trasmettere anche copia del progetto definitivo relativo alla alternativa proposta. Veniva richiesto, altresì, all'atto dell'invio del progetto, di provvedere alla pubblicazione di tali modifiche sui quotidiani come previsto dall'articolo 24 del decreto legislativo n. 152 del 2006.
  Dalla data di pubblicazione dell'avviso si riapriranno i termini di 60 giorni per la presentazione da parte del pubblico delle osservazioni nonché il riavvio dell'istruttoria tecnica, la quale verrà svolta, si rassicura, nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari, secondo una adeguata azione valutativa che sia informata ai principi della precauzione, dell'azione preventiva, della correzione, in via prioritaria, dei possibili danni causati all'ambiente.
  Allo stato, pertanto, si è ancora in attesa della trasmissione da parte della Soc. Tema della documentazione tecnica e delle copie degli avvisi al pubblico.
  Nel caso in cui, in esito al procedimento di VIA, siano prescritte varianti di tracciato, la Soc. Tema sarà comunque tenuta, ai fini della conclusione del procedimento di autorizzazione e a garanzia degli Enti locali, delle altre amministrazioni e dei privati eventualmente coinvolti e/o interessati, ad effettuare nuovi avvisi e pubblicazioni delle suddette varianti ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001 e della legge n. 241 del 1990.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

impatto ambientale

rete energetica