ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03902

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 320 del 29/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 29/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/10/2014
Stato iter:
30/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 30/10/2014
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
 
RISPOSTA GOVERNO 30/10/2014
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 30/10/2014
Resoconto PASTORELLI ORESTE MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/10/2014

SVOLTO IL 30/10/2014

CONCLUSO IL 30/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03902
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Mercoledì 29 ottobre 2014, seduta n. 320

   PASTORELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nella notte tra il 26 e il 27 settembre un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato all'interno della raffineria Mediterranea di Milazzo, in provincia di Messina. In particolare, l'evento ha riguardato un deposito che conteneva circa un milione di litri di carburante;
   l'incendio, durato circa 12 ore, ha rilasciato, anche dopo esser stato domato, una vasta nube nera che sta interessando tutti i territori limitrofi della Valle del Mela;
   sebbene tale disastro non abbia portato alla morte o al ferimento di alcuno, vi è, dunque, il fondato timore che gravi ripercussioni di carattere ambientale, con evidenti ricadute sulla salute delle popolazioni locali, a breve e a lungo termine;
   diventa sempre più a rilevante la necessità di un vero e proprio coordinamento tra Stato, regione, provincia ed enti locali, al fine di individuare gli opportuni strumenti preventivi a tutela dell'ambiente e della salute pubblica;
   già negli anni passati, si è evidenziato un problema ambientale, sempre legato alla salute degli abitanti, così come attesta il decreto regionale del 4 settembre 2002 che ha definito la Valle del Mela «Area ad alto rischio ambientale» e come è confermato dall'Oms che attesta l'aumento di malattie cardio-circolatorie e di tumori –:
   di quali informazioni il Ministro interrogato sia in possesso circa i danni ambientali prodotti dall'incendio sviluppatosi nella raffineria mediterranea di Milazzo e se non ritenga opportuno intraprendere azioni di rilevamento, a medio e lungo termine, dei livelli d'inquinamento ambientale a Milazzo e nelle aree limitrofe, presenti nell'aria, nel sottosuolo e in mare al fine di approntare strumenti idonei a prevenire l'eventuale esposizione della popolazione residente ad emissioni e ad inquinanti atmosferici derivanti dai cicli produttivi della raffineria procedendo eventualmente ad un riesame radicale delle autorizzazioni integrate ambientali, finora rilasciate alla medesima azienda. (5-03902)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03902

  A seguito dell'incidente accaduto la notte del 27 settembre 2014 presso la Raffineria Mediterranea di Milazzo, e poiché essa è classificata come industria a rischio di incidente rilevante ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo n. 334 del 1999, il Ministero dell'ambiente ha immediatamente inviato una notifica preliminare dell'evento alla Commissione europea, nelle more di avviare la procedura prevista dall'articolo 24.
  Dalle informazioni subito acquisite, è risultato che l'incidente, non ha nell'immediato provocato alcun problema di rilievo, né per il personale della Raffineria né per la popolazione residente nelle zone circostanti.
  Fin dalla prima segnalazione, infatti, la situazione è apparsa sotto controllo, essendosi trattata di un'emergenza interna allo stabilimento, contrastata con tempestive operazioni di spegnimento e contenimento. In particolare, è stato riferito che l'incidente è stato originato dalla inclinazione del tetto galleggiante di un serbatoio destinato allo stoccaggio di idrocarburi liquidi, con conseguente rilascio di vapori infiammabili e loro innesco, presumibilmente a causa di scintille provocate dall'attrito tra parti metalliche. Gli effetti si sono concretizzati in un incendio di vaste proporzioni che ha interessato unicamente il medesimo serbatoio senza determinare sversamenti di idrocarburi né di acque o schiumogeno antincendio utilizzati negli interventi di spegnimento.
  Per quanto attiene alle iniziative adottate per accertare le eventuali conseguenze dell'incidente, TARPA Sicilia si è subito adoperata per verificare i dati ambientali forniti dai sistemi di monitoraggio di cui essa stessa è dotata nel territorio, nonché quelli risultanti dalle centraline Edipower facenti parte delle rete di monitoraggio oltre quelli forniti da un Laboratorio Mobile, prontamente reso operativo, non rilevando concentrazioni anomale degli inquinanti monitorati, né il superamento dei limiti di legge.
  È stato immediatamente organizzato, altresì, un piano di attività che, interessando tutti i Comuni dell'area, comprende il monitoraggio al suolo delle ricadute dei fumi in termini di analisi di microinquinanti organici persistenti, quali Diossine e IPA, e di contaminanti inorganici, quali i metalli pesanti. Nello stesso tempo, si è proceduto al prelievo dei campioni di acqua, compresa quella di mare, vegetazione e aria. Per quest'ultima, in particolare, sono stati posizionati due campionatori ad alto volume che in continuo prelevano volumi noti di aria su appositi supporti per la raccolta delle polveri sottili ricadenti in diversi archi temporali, per la determinazione delle diossine.
  È stato assicurato che l'attività di controllo si protrarrà fino a quando verrà ritenuto utile e significativo dall'ARPA.
  L'impianto rientra, poi, tra quelli autorizzati dal Ministero dell'ambiente con autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.). L'avvio del complessivo riesame di tale autorizzazione, come per quelle relative a tutte le altre raffinerie, è previsto entro l'anno, in esito alla imminente pubblicazione da parte della Commissione UE delle «Conclusioni sulle BAT». Nell'ambito del pertinente procedimento di riesame potranno essere quindi utilmente prese in considerazione, tra l'altro, le problematiche inerenti la sicurezza dell'esercizio dell'impianto, alla luce dell'evento accaduto lo scorso 27 settembre, e potrà essere condotto un riscontro, da parte dei competenti Enti territoriali, circa la compatibilità di tale esercizio con la garanzia di adeguati livelli di qualità dell'ambiente e sanitari.
  Nelle more, tuttavia, e per maggior cautela, il Ministero dell'ambiente ha disposto un sopralluogo straordinario da parte dell'ISPRA al fine di verificare il rispetto delle condizioni autorizzative potenzialmente connesse all'evento incidentale, le cui conclusioni risultano essere in corso di elaborazione, e dal cui esito potranno essere disposte eventuali misure correttive, come previsto dall'articolo 29-decies, comma 9, del decreto legislativo n. 152 del 2006.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prevenzione dell'inquinamento

sanita' pubblica

agente inquinante dell'atmosfera