ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03749

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 305 del 08/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: ROSATO ETTORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 08/10/2014
Stato iter:
13/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/11/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 13/11/2014
Resoconto ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/10/2014

DISCUSSIONE IL 13/11/2014

SVOLTO IL 13/11/2014

CONCLUSO IL 13/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03749
presentato da
ROSATO Ettore
testo di
Mercoledì 8 ottobre 2014, seduta n. 305

   ROSATO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'attuale offerta di servizi di trasporto ferroviario commerciale passeggeri da e per il Friuli Venezia Giulia si compone di alcuni collegamenti operati dalla flotta AV Frecciabianca e Frecciargento e di alcuni collegamenti Intercity;
   in particolare, per quanto riguarda la stazione ferroviaria di Trieste centrale sulla direttrice Venezia Mestre – Milano centrale, i collegamenti sono garantiti da quattro coppie di Frecciabianca di cui due prevedono un prolungamento fino alla stazione di Torino Porta Nuova; mentre sulla direttrice Venezia Mestre – Roma Termini è previsto un solo collegamento ad alta velocità, attraverso una coppia di Frecciargento, ai quali si aggiungono tre coppie di Intercity di cui uno notturno;
   per quanto riguarda i collegamenti da e per la stazione ferroviaria di Udine sulla direttrice Venezia Mestre – Milano centrale, il servizio è garantito da due coppie di Frecciabianca (senza prolungamento fino a Torino), mentre lungo la direttrice Venezia Mestre – Roma Termini il servizio offerto è di una coppia di Frecciargento ed un Intercity notturno;
   il mantenimento dei treni ad alta velocità è di significativo interesse per la regione Friuli Venezia Giulia e consente di garantire solide connessioni con il resto del paese, in controtendenza rispetto alla condizione di isolamento che ha caratterizzato le due principali città (Trieste e Udine) negli ultimi anni;
   il collegamento Frecciargento con la capitale, attivato con l'orario 2013/2014, ha restituito alla città di Trieste un servizio diretto di qualità che mancava da oltre quattro anni (l'Eurostar è stato soppresso nel 2009) limitando così la marginalità del Friuli Venezia Giulia rispetto al resto d'Italia. Le coppie di treni alta velocità da e per Udine e Trieste, però, sono concentrate in alcune particolari fasce orarie della giornata (partenze per Roma Termini rispettivamente alle 6.55 e alle 6.45 e da Roma Termini rispettivamente alle 16.50 e alle 16.35), mentre nel resto della giornata le uniche opzioni che rimangono sono i treni Intercity diretti (in servizio diurno solo su Trieste) o i treni AV in transito allo snodo ferroviario di Venezia Mestre;
   l'assenza di un programma di intensificazione dei collegamenti diretti ad alta velocità su Roma Termini combinata con la paventata ipotesi – che si ripresenta ad ogni cambio orario – di una cancellazione dei collegamenti Intercity, costringe l'utenza del Friuli Venezia Giulia ad utilizzare i treni regionali fino alla stazione di Venezia Mestre per poi utilizzare una Freccia, dopo un'attesa talvolta anche cospicua;
   sono di notevole interesse i collegamenti diretti con Milano anche in vista della manifestazione Expo 2015 a partire dal maggio prossimo, ma si sottolinea come vi siano alcuni treni Frecciabianca per i quali si potrebbe valutare un prolungamento fino alle stazioni ferroviarie di Torino: in particolare entrambi i collegamenti con Udine si limitano, ad oggi, alla stazione di Milano centrale;
   limitatamente ai treni Intercity diurni, essi garantiscono la continuità territoriale e il diritto costituzionalmente tutelato alla mobilità interregionale in quanto rappresentano una soluzione low cost di trasporto su rotaia lungo la penisola sulla direttrice Nord – Sud;
   i collegamenti in questione garantiscono connessioni dirette durante la giornata con città importanti, come Padova, Bologna e Firenze, e stazioni non interessate dall'alta velocità che altrimenti richiederebbero soluzioni viaggio con uno o più cambi, come Arezzo, Prato, Ferrara, Rovigo;
   gli Intercity servono anche molte stazioni minori escluse dai percorsi delle Frecce utilizzate dall'utenza cosiddetta «pendolare», svolgendo talvolta anche un servizio di cabotaggio paragonabile a quello del trasporto ferroviario locale gestito dalle regioni: è il caso delle stazioni ferroviarie basso Friuli (Cervignano-Aquileia-Grado e Latisana-Lignano-Bibione) e del Veneto orientale (Portogruaro-Caorle, San Donà di Piave);
   questi treni hanno sempre visto un importante flusso d'utenza sia sulla media percorrenza che sulla lunga, e una loro ipotetica soppressione costringerebbe l'utenza a ricorrere a soluzioni con cambi e convogli dell'alta velocità con conseguente evidente aggravio dei prezzi da sostenere, nonostante in questo momento di crisi molti viaggiatori abbiano dovuto rivedere al ribasso il loro budget di spesa per le trasferte;
   a tal proposito, è importante sottolineare come gli Intercity in argomento rappresentino gli unici collegamenti diretti non ad alta velocità tra Venezia Mestre e Firenze;
   a parere dell'interrogante si conferma, quindi, l'importanza di mantenere varia l'offerta di collegamenti sul territorio nazionale, consentendo gli spostamenti anche a prezzi modici e su convogli non ad alta velocità; è importante, infatti, che Trenitalia, società a partecipazione statale, esca da logiche meramente di mercato e assolva al compito che le è stato affidato, tutelando tutte le tipologie di utenza: chi abita nei centri minori e chi ha maggiore difficoltà economica e non può accedere ai servizi delle Frecce;
   vista l'utenza anche cosiddetta «pendolare», si ricorda che le regioni nella programmazione delle tratte regionali considerano la presenza dei collegamenti Intercity, quindi una loro soppressione costringerebbe le regioni a rimodulare la programmazione con evidente diminuzione dei servizi;
   si rammenta, peraltro, che ad oggi – come evidenziato nell'interrogazione 4/02898 rimasta priva di risposta – l'ultimo collegamento serale tra la stazione di Venezia Mestre e quella di Trieste centrale è il regionale 2219 in partenza alle ore 22.53, mentre l'ultimo collegamento per la stazione di Udine è il regionale 2474 in partenza alle ore 23.16: rimane così completamente scoperta una fascia oraria serale nella quale giungono allo snodo ferroviario di Venezia Mestre diverse Frecce provenienti da Milano, Roma e Napoli;
   per quanto riguarda i collegamenti notturni gli Intercity notte garantiscono all'utenza che ne necessita, la possibilità di raggiungere città molto distanti senza dover perdere una giornata lavorativa per lo spostamento;
   per quanto concerne, poi, i collegamenti internazionali; il recente ingresso nell'area Schengen della confinante Slovenia e di molti altri stati dell'Europa centro-orientale ha esaltato il ruolo baricentrico della regione Friuli Venezia Giulia;
   nonostante la posizione geografica della regione ne prefigurerebbe un naturale ruolo di collegamento tra l'Italia e il centro-Est Europa, la storia più recente ha messo in luce un crescente disimpegno di Trenitalia sulle tratte con altre città e capitali europee: nel 2008 sono stati soppressi il collegamento Venezia – Lubiana e quello Venezia – Vienna, entrambi transitanti alla stazione ferroviaria di Villa Opicina (Trieste); nel 2009 è stato cancellato il collegamento Trieste – Zurigo (dapprima limitato a Basilea); mentre nel 2011 è stato soppresso il treno Venezia — Budapest, anch'esso transitante alla stazione di Villa Opicina (Trieste);
   in controtendenza rispetto questa triste cronistoria, da notizie di stampa è emersa la volontà da parte delle società che gestiscono le ferrovie slovene e croate ad istituire dei collegamenti su rotaia tra la Croazia e l'Italia (Trieste, Venezia e Milano, nelle intenzioni);
   con il nuovo orario delle ferrovie slovene, infatti, sono previsti cinque collegamenti al giorno tra Lubiana e la stazione ferroviaria di Villa Opicina (Trieste), anche se questa soluzione non è ritenuta soddisfacente – e a ragione – in quanto il vero snodo ferroviario di Trieste è rappresentato dalla stazione centrale dove vi sono tutti gli altri treni passeggeri;
   la limitazione dei collegamenti internazionali alla stazione di Villa Opicina non consente all'utenza un proficuo utilizzo della rete ferroviaria complessiva: le due stazioni situate molto lontane tra loro sono servite solamente dalle linee del trasporto pubblico locale e, peraltro, da una sola di esse poco frequente;
   il vice direttore delle Ferrovie slovene trasporto passeggeri, Miloš Rovšnik, sulla stampa locale ha denunciato come le nostre Ferrovie dello Stato abbiano posto «condizioni inaccettabili per poter far circolare i treni sulle linee», anziché favorire ed incoraggiare collegamenti di questa utilità e portata;
   progetti come questi rientrano nel programma europeo Rail4See che unisce dieci paesi del Sud-Est Europa e identifica undici città quali snodi strategici per il miglioramento dei collegamenti su rotaia nell'ottica di un salto di qualità nel sistema ferroviario europeo, e tra queste raffigurano le italiane Bologna, Venezia e Trieste;
   non si capisce, quindi, per quali ragioni da parte di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana non si siano create le condizioni per una collaborazione proficua al fine di realizzare un collegamento integrato tra le società con prolungamento della tratta fino alla stazione di Trieste centrale e possibilità di emettere un biglietto unico per l'eventuale intero percorso se e quando si riuscirà ad estendere la tratta ad altre città italiane;
   all'interrogante preme sottolineare l'importanza di rafforzare i collegamenti con le città e capitali europee anche in un'ottica di valorizzazione in chiave turistica del territorio regionale e italiano;
   sarebbe particolarmente importante, anche in occasione dell'esposizione universale di Milano 2015, prevedere nuove e migliori forme di collegamento con altri Paesi europei –:
   se il Ministro intenda confermare, per quanto riguarda l'offerta trasportistica del Friuli Venezia Giulia, il mantenimento dei collegamenti Frecciabianca, Frecciargento e Intercity diurni e notturni previsti da e per Roma e Milano dall'orario vigente, anche nel nuovo orario 2014/2015;
   nell'ipotesi di soppressione o riduzione dei treni Intercity, come il Ministro intenda garantire il diritto costituzionalmente garantito alla mobilità su tutto il territorio nazionale, atteso che le soluzioni che utilizzano convogli dell'alta velocità comportano un enorme aggravio dei costi a carico dell'utenza;
   nell'ipotesi di cui sopra, come il Ministro intenda garantire la continuità territoriale atteso che questi collegamenti servono stazioni minori escluse dai tracciati delle Frecce e considerato che svolgono anche servizio di cabotaggio regionale per l'utenza cosiddetta «pendolare»;
   attesa la particolarità del trasporto ferroviario notturno se il Ministro possa garantire la prosecuzione del servizio dei collegamenti Intercity Notte e, nel caso di cui sopra, come intenda tutelare l'utenza che necessita di un collegamento in quella fascia oraria;
   come il nuovo orario 2014/2015 si integrerà con il trasporto regionale del Veneto e del Friuli Venezia Giulia al fine di non lasciare scoperte particolari fasce orarie: e in particolare, quali saranno i primi collegamenti della mattina e gli ultimi della sera tra lo snodo ferroviario di Venezia Mestre e le stazioni di Udine e Trieste centrale;
   posto che le due coppie di Frecciargento da e per Roma si concentrano in alcune particolare fasce della giornata, se sia al vaglio di Trenitalia lo studio di un aumento dei treni ad alta velocità in servizio su dette tratte;
   considerato che i treni Frecciabianca da e per Udine lungo la direttiva Est-Ovest si attestano a Milano centrale, se sia al vaglio di Trenitalia lo studio di un prolungamento di questi collegamenti fino a Torino;
   quali siano, in vista dell'esposizione universale di Milano 2015, le intenzioni di Trenitalia al fine di implementare l'offerta trasportistica in servizio per il capoluogo lombardo, ed in particolare come l'ampliamento di questa offerta ricadrà lungo la direttiva Est-Ovest;
   viste le difficoltà riscontrate dalle società del trasporto ferroviario passeggeri slovena e croata di interagire con la controparte italiana, come il Ministro intenda favorire la creazione di collegamenti tra il Friuli Venezia Giulia e l'Est Europa;
   come il Ministro intenda intervenire perché si arrivi al prolungamento fino alla stazione di Trieste centrale dei collegamenti che da dicembre dovrebbero servire la stazione di Villa Opicina (Trieste), e se il Ministro è intenzionato a favorire una prosecuzione dei collegamenti da e per Lubiana anche ad altre città italiane.
(5-03749)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-03749

  Con riferimento alla problematica esposta dall'onorevole interrogante circa l'offerta di servizi ferroviari sulla direttrice da e per il Friuli Venezia Giulia (FVG), è opportuno premettere che l'attuale offerta si compone, nella fascia diurna, di collegamenti effettuati con treni AV (Frecciabianca e Frecciargento) e una quota di collegamenti Intercity non sovvenzionati dallo Stato, i così detti «servizi a mercato».
  Di conseguenza, la relativa programmazione, comprendente dimensioni dell'offerta, orari, itinerari e fermate, è connessa a valutazioni di carattere commerciale, effettuate direttamente da Trenitalia S.p.A., la quale ha evidenziato uno squilibrio economico per i servizi in questione, che si sostengono solo con i ricavi da traffico.
  Tuttavia, i collegamenti Intercity svolgono spesso anche un servizio di cabotaggio – servendo flussi pendolari che li utilizzano per tratte limitate – sostanzialmente paragonabile a quello del trasporto ferroviario locale gestito dalle regioni. Il mantenimento di tali collegamenti con l'eventuale inserimento degli stessi nel perimetro dei collegamenti sovvenzionati, non può prescindere dal mantenimento delle condizioni di equilibrio economico-finanziario del contratto di servizio (sottoscritto da Trenitalia, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze), dedicato al «servizio universale», comprendente cioè quei treni di media/lunga percorrenza che, per poter essere effettuati, necessitano di un corrispettivo, in quanto presentano un conto economico negativo: è, pertanto, lo Stato che copre la differenza tra i ricavi da traffico previsti e i costi ammessi a remunerazione.
  In particolare, Ferrovie dello Stato italiane fa presente che, con il prossimo orario di dicembre 2014, l'offerta programmata per i prodotti Frecciargento e Frecciabianca nella regione interessata non subirà modifiche; pertanto, l'offerta di tali collegamenti in un giorno feriale medio continuerà ad essere così costituita:
   1 coppia Frecciargento Roma-Udine (e viceversa);
   1 coppia di Frecciargento Roma-Trieste (e viceversa);
   2 coppie Frecciabianca Torino-Trieste (e viceversa);
   2 coppie Frecciabianca Milano-Trieste (e viceversa);
   2 coppie Frecciabianca Milano-Udine (e viceversa).

  Al riguardo, nel sottolineare che la regione FVG ha stipulato da diversi anni con Trenitalia una specifica Convenzione per finanziare il prolungamento di alcuni collegamenti Frecciargento Roma-Venezia fino a Trieste/Udine e di alcuni collegamenti Frecciabianca da Torino/Milano-Venezia su Trieste, FS fa presente che nell'ambito dell'offerta anzidetta i treni in Convenzione sono: 1 coppia Frecciargento Roma-Udine (e viceversa); 1 coppia Frecciargento Roma-Trieste (e viceversa); 2 collegamenti Frecciabianca Milano-Trieste; 1 collegamento Frecciabianca Trieste-Milano; 1 collegamento Frecciabianca Trieste-Torino.
  Mentre, l'attuale offerta programmata del «servizio Universale» da/per il Friuli Venezia Giulia, confermata anche per il prossimo orario di dicembre 2014, è così costituita:
   1 coppia di Intercity Venezia Mestre-Trieste e viceversa;
   1 coppia di Intercity Notte Roma-Trieste (via Udine/Gorizia) e viceversa.

  Inoltre, l'offerta complessiva prevede attualmente anche 2 coppie di Intercity Roma-Trieste (e viceversa), non inseriti nel Contratto di Servizio con lo Stato e, quindi, effettuati in regime di mercato.
  Infine, FS segnala che i collegamenti internazionali da/per la Slovenia, effettuati anch'essi in regime di mercato, sono stati soppressi ormai da aprile 2008 per l'insostenibilità economica degli stessi.
  In ogni caso, le strutture ministeriali hanno avviato un tavolo di confronto con le singole regioni interessate, nell'ambito del quale approfondire, dal punto di vista tecnico, le possibili ipotesi di mantenimento dei servizi, ovvero di ottimizzazione degli stessi, in relazione alle possibili integrazioni con i servizi a committenza regionale già esistenti, come anche con quelli in autonomia commerciale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto pubblico

trasporto ferroviario

rete ferroviaria