ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03738

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 304 del 07/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 07/10/2014
Stato iter:
08/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 08/10/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 08/10/2014
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 08/10/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/10/2014

SVOLTO IL 08/10/2014

CONCLUSO IL 08/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03738
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Martedì 7 ottobre 2014, seduta n. 304

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   dopo che il 3 aprile 2014 il Parlamento europeo era intervenuto per regolare, con l'apposizione di un tetto-soglia, le commissioni che le banche addebitano ai commercianti per il perfezionamento dei pagamenti con carte di credito e carte di debito, anche la Corte di giustizia europea è intervenuta sull'argomento, respingendo, con la sentenza C-382/12, il ricorso presentato da MasterCard contro la precedente sentenza del 24 maggio 2012 del Tribunale Ue, e dichiarando che le Cim (cioè le «commissioni interbancarie multilaterali» versate dalla banca dell'esercente a quella dell'acquirente) «danno origine ad una restrizione della concorrenza sui prezzi tra le banche di affiliazione a danno degli esercenti e dei loro clienti», con effetti negativi anche sugli scambi tra Stati membri, e che pertanto, in quanto illegittime, non vanno applicate;
   già in precedenza numerose indagini, condotte anche da autorità Antitrust, avevano dimostrato che l'elevato livello delle commissioni interbancarie produce effetti anticoncorrenziali ed alti costi per gli esercenti commerciali (che poi li riversano sui prezzi finali), ostacolando in tal modo la diffusione dei sistemi di pagamento alternativi e meno costosi, in grado di rendere più semplice la vita dei consumatori e di generare più transazioni per i commercianti;
   il costo delle Cim, applicato non in tutti i Paesi e in maniera difforme (in certi Paesi incidono solo sulle operazioni transfrontaliere, in altri su tutte le transazioni), viene imputato agli esercenti nell'ambito più generale delle spese a loro fatturate per l'utilizzo delle carte di credito, e spesso finisce per essere ricaricato dagli stessi sul prezzo finale del prodotto, a tutto danno del consumatore finale, costituendo, per questo, una restrizione alla concorrenza sui prezzi;
   il pronunciamento della Corte di giustizia europea si tradurrà in un immediato beneficio sul piano economico, se si pensa che oggi sono molti i piccoli commercianti che, per importi ridotti, preferiscono rinunciare alla transizione a mezzo di moneta elettronica dati dagli alti costi delle commissioni che comporta: pertanto, l'abolizione di tali oneri, per lo più applicati da Visa e Mastercard, i due circuiti di pagamento mondiale che da soli rappresentano oltre il 95 per cento delle transazioni effettuate all'interno dell'Unione europea, produrrà benefici soprattutto per la libera concorrenza, permettendo lo sviluppo di sistemi più efficienti e migliorando la trasparenza dei costi;
   già lo scorso anno l'Abi (Associazione bancaria italiana) ha avuto modo di dichiarare, a proposito dell'approccio contrario alle Cim da parte della Commissione europea che: «se per Bruxelles le commissioni sono negative per la concorrenza, il costo delle carte di pagamento rischia di aumentare a discapito dei possessori», lasciando in tal modo intendere che la disapplicazione delle Cim comporterà inevitabili ripercussioni sui consumatori, dato che le banche scaricheranno le minori entrate interamente sui correntisti –:
   alla luce della suddetta sentenza, secondo la quale una maggiore quanto auspicata diffusione della moneta elettronica deve passare necessariamente attraverso l'abolizione delle commissioni interbancarie multilaterali, come intenda intervenire, anche di concerto con l'Abi, per garantire la piena ottemperanza al suddetto pronunciamento della Corte di giustizia, al fine di rendere immediatamente e pienamente fruibili per consumatori ed esercenti i minori costi che ne derivano. (5-03738)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03738

  Con l'interrogazione immediata in Commissione l'onorevole Paglia, premesso che la Corte di Giustizia Europea, in esito ad un ricorso, ha dichiarato illegittima l'applicazione delle commissioni interbancarie multilaterali nelle transazioni con carte di pagamento, per restrizione della concorrenza a danno degli esercenti e dei loro clienti, chiede come il Governo intenda intervenire, anche di concerto con l'ABI, per garantire la piena ottemperanza al suddetto pronunciamento della Corte e al fine di rendere immediatamente e pienamente fruibili per consumatori ed esercenti, i minori costi che ne derivano.
  Al riguardo, si fa presente che il Ministero dell'economia e delle finanze è fortemente impegnato per raggiungere un compromesso nel senso auspicato in seno al Consiglio dell'Unione Europea, come risulta dal programma di Presidenza, sulla proposta di Regolamento emanata dalla Commissione Europea il 24 luglio 2013, riguardante le commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento tramite carta (COM (2013) 550), che prevede, da un lato, un tetto alle commissioni interbancarie dello 0,2 per cento sulle operazioni effettuate con carte di debito e dello 0,3 per cento sulle operazioni con carte di credito, dall'altro una serie di disposizioni in materia di regole commerciali che si applicheranno a tutte le categorie di operazioni tramite carta e di operazioni di pagamento basate su carta.
  Tuttavia, a livello europeo sembra prevalere l'ipotesi di un tetto alle commissioni interbancarie, lasciando alla concorrenza del mercato la naturale spinta al ribasso delle commissioni associate a tali transazioni ed escludendo la soluzione «zero commissioni».
  Inoltre, l'articolo 11 della citata proposta di Regolamento Europeo, tra le regole in materia di orientamento, precisa che i circuiti di pagamento e i prestatori di servizi di pagamento non possono impedire ai dettaglianti di orientare i consumatori verso l'uso di un qualsiasi strumento di pagamento preferito dal beneficiario.
  Il predetto regolamento si propone, pertanto, di creare nell'Unione Europea norme comuni in materia di commissioni interbancarie, introducendo massimali per le operazioni tramite carte di pagamento più ampiamente utilizzate dai consumatori, assicurando così il superamento dell'attuale frammentazione del mercato dovuta alla divergenza delle commissioni. Il regolamento propone, inoltre, misure di trasparenza per consentire ai dettaglianti e ai consumatori di scegliere gli strumenti di pagamento più idonei.
  Il Regolamento, dopo la sua approvazione, sarà direttamente applicabile all'interno della Unione Europea secondo le tempistiche che verranno appositamente definite; le «Autorità Nazionali Competenti» avranno il compito di assicurarne il rispetto anche attraverso strumenti di natura sanzionatoria.
  Sulla questione il Ministero dello sviluppo economico ha comunicato che, al fine di garantire la massima diffusione degli strumenti di pagamento alternativi al contante, favorendo l'armonica applicazione dell'obbligo di accettare in pagamento le carte di debito, senza aggravi di costo per i singoli esercenti, si sono tenuti una serie di tavoli di confronto con gli operatori bancari e le associazioni di rappresentanza di settore, nell'ambito dei quali sono state affrontate le criticità poste dal passaggio generalizzato all'uso della moneta elettronica, in luogo dell'utilizzo del contante.
  Ulteriori incontri saranno effettuati, poi, con le Associazioni di categoria (esercenti e professionisti), onde condividere le informazioni acquisite e diffondere la conoscenza di pratiche commerciali che valorizzino l'utilizzo dei POS presso i merchant, limitando al massimo i costi di gestione degli stessi, attraverso offerte e sistemi di ammortamento dei costi.
  Il tema dell'utilizzo degli strumenti di pagamento elettronico, avuto riguardo agli effetti che la citata proposta di Regolamento comunitario avrà sui consumatori, è stato posto all'attenzione anche delle Associazioni dei consumatori in una recente riunione del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU).
  In particolare, pur con differenti accentuazioni fra le Associazioni, anche dal CNCU è emersa l'esigenza di favorire lo sviluppo dei pagamenti elettronici e, a tal fine, di monitorare ed intervenire affinché la riduzione delle commissioni bancarie non si riverberi sul costo di gestione della carta per il possessore (canone pagato dal consumatore nell'ambito del contratto bancario), e l'auspicio che le iniziative in corso (sia a livello comunitario che nazionale) possano trovare applicazione salvaguardando la tutela dei consumatori e favorendo comportamenti ed abitudini volti a ricorrere sempre più, volontariamente, a regolare i propri pagamenti attraverso strumenti elettronici, in luogo del contante.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

scambio intracomunitario

Corte di giustizia CE

concorrenza