ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03731

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 304 del 07/10/2014
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/10/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 07/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/10/2014
Stato iter:
08/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/10/2014
Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 08/10/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/10/2014
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
REPLICA 08/10/2014
Resoconto FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 08/10/2014
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/10/2014

SVOLTO IL 08/10/2014

CONCLUSO IL 08/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03731
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Martedì 7 ottobre 2014, seduta n. 304

   BENAMATI e FIANO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   cliccando sul www.simest.it sito della società Simest, Società italiana per le imprese all'estero, si legge che è una società che nasce nel 1991 per supportare gli imprenditori italiani ad espandersi su nuovi mercati;
   è una società per azioni controllata, dal novembre 2012, da Cassa depositi e prestiti, 76 per cento con una presenza azionaria privata (banche e sistema imprenditoriale), tra cui Unicredit, Intesa san Paolo, BNL, Mps, Ubi banca, ed altri istituti, nonché Eni e altri soggetti industriali e sistema CONFINDUSTRIA e realtà associative imprenditoriali;
   la società fornisce assistenza alle imprese italiane nel processo di internazionalizzazione e nella sua mission può acquisire partecipazioni nelle imprese all'estero fino al 49 per cento del capitale sociale;
   la partecipazione di Simest può avvenire sia tramite investimento diretto che attraverso la gestione del fondo partecipativo di venture capital, destinato alla promozione di investimenti esteri in Paesi extra Unione europea, e consente alle imprese italiane l'accesso alle agevolazioni (contributi agli interessi) per il finanziamento della propria quota di partecipazione nelle imprese fuori dall'Unione europea;
   tra le linee di intervento della società ci sono:
    a) sostegno ai crediti all'esportazione di beni di investimento prodotti in Italia;
    b) finanziamento di studi di fattibilità ed i programmi di assistenza tecnica collegati ad investimenti;
    c) finanziamento di programmi di inserimento sui mercati esteri;
    d) finanziamento di interventi a favore delle piccole e medie imprese esportatrici;
    e) assistenza finanziaria, legale e societaria relativa a progetti di investimento all'estero;
   sono molti i soggetti industriali importanti del sistema produttivo italiano, tra cui diversi grandi aziende, a beneficiare del supporto della Simest per cosiddetti processi di «internazionalizzazione» del sistema imprese italiano;
   in diversi casi, come evidenziato anche nell'ambito di alcuni servizi giornalistici, alcuni soggetti industriali italiani che hanno chiuso impianti nel nostro Paese ponendo dipendenti in cassa integrazione o addirittura in mobilità, hanno beneficiato del sostegno finanziario di Simest per apertura di impianti all'estero, ciò configurandosi quindi non come processo di «internazionalizzazione» bensì di vera e propria «delocalizzazione»;
   appare pertanto abbastanza contraddittorio che gruppi industriali, molto spesso di grande rilevanza per il made in Italy, utilizzino uno strumento a capitale prevalente pubblico per aprire impianti all'estero, nel mentre si procede alla collocazione sotto ammortizzatori sociali di personale in Italia;
   nel 2012 Cassa e depositi e prestiti ha preso il controllo di Simest –:
   quali siano stati i finanziamenti erogati dalla società in favore delle imprese italiane, se in rispondenza di ciascun finanziamento per investimenti esteri vi siano state, da parte delle imprese beneficiarie, azioni di chiusura o ridimensionamento di impianti presenti sul territorio nazionale e se esistano o si intendano attivare clausole di salvaguardia contro le pratiche di delocalizzazione. (5-03731)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 8 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03731

  L'attività svolta da Simest SpA è finalizzata al sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e ha per oggetto la partecipazione a imprese e società all'estero promosse e partecipate da imprese italiane.
  Su tale attività il Ministro dello Sviluppo Economico riferisce annualmente al Parlamento, con una Relazione puntuale sui risultati conseguiti dalla Simest e con tutte le informazioni e i dati relativi alle singole partecipazioni, sia nuove acquisizioni che già in portafoglio.
  L'intervento di Simest consiste nell'accompagnare le aziende su mercati esteri nei quali per la tipologia del prodotto, per la presenza di barriere tariffarie o di regole giuridiche proprie del Paese, non è conveniente o possibile l'attività di esportazione ma è richiesta la presenza di un sito produttivo in loco. Perciò si è rivelato nel tempo uno strumento importante che aiuta le imprese italiane a occupare mercati che altrimenti verrebbero acquisiti da concorrenti esteri.
  Con riferimento al problema della «delocalizzazione» si fa presente che Simest opera in un contesto normativo ben preciso che affronta in maniera esplicita il tema dei potenziali rischi di delocalizzazione e di depauperamento di know-how produttivo e/o tecnologico.
  La disposizione normativa, espressamente finalizzata dal Legislatore proprio «a disincentivare le imprese interessate ai fenomeni di delocalizzazione» prevede che «I benefici e le agevolazioni previsti ai sensi della legge 24 aprile 1990, n. 100, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n, 143, e della legge 12 dicembre 2002, n. 273, non si applicano ai progetti delle imprese che, investendo all'estero, non prevedano il mantenimento sul territorio nazionale delle attività di ricerca, sviluppo, direzione commerciale, nonché di una parte sostanziale delle attività produttive».
  Pertanto, è richiesto il mantenimento in Italia delle parti più importanti e qualificate, sotto il profilo tecnologico e del know-how specifico, della produzione interessata dal progetto di investimento.
  Inoltre, ai sensi della Legge n. 100 del 1990, «gli interventi di SIMEST, in ogni caso, devono essere basati su rigorosi criteri di validità economica delle iniziative partecipate» e, quindi, non possono riguardare consolidamenti delle passività delle imprese, né operazioni per il salvataggio e/o la ristrutturazione di imprese in difficoltà. Pertanto, la partecipazione della SIMEST non può riguardare «aziende in crisi» che delocalizzano all'estero.
  Quando si parla di internazionalizzazione dell'impresa, non vuol dire delocalizzarne la produzione ma far si che l'impresa conquisti quote di mercato all'estero, che vada quindi ad aumentare la sua produzione e le sue vendite.
  In un mercato estero in potenziale costante concorrenza la semplice vendita non è più sufficiente a mantenere le posizioni acquisite, occorre offrire una serie di servizi accessori che vanno dalla progettazione personalizzata all'assistenza postvendita costante e continua che metta in grado il cliente di usufruire al meglio del macchinario o utensile acquistato, garantendo rapidità di intervento e di pezzi di ricambio.
  Simest, fornisce sostegno all'investimento che l'impresa deve mettere in campo per stabilire basi operative direttamente sui mercati di interesse.
  Il mantenimento sul sito nazionale delle attività di ricerca e sviluppo che, come si è sopra detto, è condizione indispensabile per usufruire del sostegno di Simest, garantisce l'elevato livello di innovazione tecnologica che ci consente di mantenere le quote di mercato acquisite.
  Nella congiuntura economica straordinaria degli ultimi sette anni, è certamente possibile che una azienda in fase di sviluppo, sia all'estero che in Italia, possa aver subito difficoltà di mercato con conseguente ricorso temporaneo alla Cassa integrazione.
  Tuttavia, in generale, dai dati forniti dalla Simest e riportati al Parlamento, al momento della cessione, si è registrato, mediamente, un incremento sia degli organici che della produzione delle società beneficiarie del sostegno pubblico.

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Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

investimento all'estero

investimento estero

impresa estera