Legislatura: 17Seduta di annuncio: 300 del 01/10/2014
Primo firmatario: SBERNA MARIO
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 30/09/2014
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 01/10/2014 Resoconto SBERNA MARIO PER L'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 01/10/2014 Resoconto CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 01/10/2014 Resoconto SBERNA MARIO PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 01/10/2014
SVOLTO IL 01/10/2014
CONCLUSO IL 01/10/2014
SBERNA. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
nella sua formulazione attuale il bonus Irpef penalizza i nuclei monoreddito e più numerosi oltre che gli incapienti, mentre sarebbe più equanime una sua rimodulazione che tenesse conto del fattore famiglia;
basterebbe, secondo quanto proposto dal Forum delle famiglie, da un lato allargare le fasce di reddito che possono usufruire dello sgravio in funzione del numero dei figli (ad esempio con due familiari a carico il tetto salirebbe da 26 a 37mila euro), dall'altro lato dando un po’ di meno (60 euro) a chi non ha familiari da mantenere, mantenendo gli 80 euro per chi ha una persona a carico e aumentando il bonus di altri 10 euro per ogni figlio in più;
in tal modo una famiglia monoreddito con due figli potrebbe benificiare così di 100 euro in più al mese, una differenza che segnerebbe una certa sensibilità verso un progetto di riforma fiscale a misura di equità che al bilancio dello Stato costerebbe circa 500 milioni in più rispetto ai 10 miliardi dell'attuale bonus, tenuto conto che in una intervista al quotidiano Avvenire, il Ministro Padoan ha di fatto ammesso che difficilmente ci saranno risorse per estendere il bonus in busta paga con la prossima legge di stabilità –:
se non ritenga, in vista della redazione del disegno di legge di stabilità, prevedere modifiche in chiave family friendly all'attuale normativa riguardante il bonus Irpef nel senso auspicato in premessa. (5-03677)
Con il documento di sindacato ispettivo in esame, l'Onorevole interrogante auspica una rimodulazione del cosiddetto bonus Irpef, introdotto dall'articolo 1 del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, che tenga conto del «fattore famiglia», al fine di non penalizzare i nuclei monoreddito e quelli più numerosi, oltreché gli incapienti.
Al riguardo, sentiti gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue.
L'articolo 1 del decreto-legge del 24 aprile 2014, n. 66, ha adottato misure volte a ridurre il cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati, mediante il riconoscimento a detti lavoratori di un credito (cosiddetto bonus). In particolare, l'articolo 1 del citato decreto-legge prevede il riconoscimento del credito per l'anno 2014 in via automatica da parte dei sostituti d'imposta qualora l'imposta lorda dei redditi di lavoro dipendente e di alcune fattispecie di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente sia di importo superiore a quello della detrazione di lavoro spettante.
L'importo del credito è stabilito nella misura di 640 euro per i possessori di un reddito complessivo non superiore a 24.000 euro, mentre, nel caso del superamento di detto limite, il credito si riduce progressivamente, fino ad azzerarsi al raggiungimento della soglia di 26.000 euro.
Il citato decreto-legge n. 66 del 2014 disciplina l'incentivo in argomento quale misura transitoria.
In proposito, è opportuno rappresentare che nell'ambito della legge di stabilità per il 2015, considerate le risorse disponibili, si cercherà di rendere strutturale la misura agevolativa, approfondendo nel contempo la possibilità di interventi agevolativi a favore delle famiglie.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):carico di famiglia
imposta sul reddito
imposta sulle persone fisiche