ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03519

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 287 del 10/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: BENEDETTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 10/09/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 10/09/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 10/09/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 10/09/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 10/09/2014
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 10/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 10/09/2014
Stato iter:
11/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/09/2014
Resoconto BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 11/09/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 11/09/2014
Resoconto BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/09/2014

SVOLTO IL 11/09/2014

CONCLUSO IL 11/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03519
presentato da
BENEDETTI Silvia
testo di
Mercoledì 10 settembre 2014, seduta n. 287

   BENEDETTI, L'ABBATE, LUPO, GALLINELLA, PARENTELA, GAGNARLI e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   in considerazione delle vicende che stanno interessando le relazioni tra la Federazione Russa e la Repubblica Ucraina, il 17 marzo 2014 il Consiglio dell'Unione europea ha adottato il Regolamento Ue 269/2014 concernente misure restrittive relative ad azioni volte a compromettere o minacciare l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza della Repubblica Ucraina;
   a seguito delle suddette sanzioni, riguardanti restrizioni ai viaggi e congelamento dei fondi e delle risorse economiche di determinate persone ritenute responsabili di azioni contrarie alla Costituzione ucraina, nonché delle persone fisiche o giuridiche, delle entità o degli organismi ad esse associati, la Federazione russa ha disposto, tra l'altro, la sospensione delle importazioni di frutta, vegetali, carni, pesce, latte ed altri prodotti caseari;
   le ritorsioni commerciali russe danneggiano fortemente il nostro comparto agroalimentare e colpiscono alcune delle produzioni di eccellenza quali il Pecorino, il Fiore sardo e il Parmigiano Reggiano le cui vendite all'estero, e segnatamente in Russia, valgono milioni di euro;
   dal primo settembre scorso la Federazione russa ha cessato di esportare pelli e cuoio per il mercato europeo con ulteriori gravi danni al sistema manifatturiero italiano dipendente dalla materia prima russa;
   alla luce dei recentissimi sviluppi della crisi russo-ucraina e, preso atto delle intenzioni dell'Unione europea di comminare ulteriori sanzioni alla Russia, appare indispensabile procedere ad una accurata valutazione dei danni che nuove e più restrittive ritorsioni commerciali russe potrebbero causare al nostro comparto agroalimentare, posto che le misure già prese dall'esecutivo comunitario, quali gli aiuti per l'ammasso privato dei formaggi e le somme stanziate a titolo di risarcimento dei danni ai produttori di frutta, ortaggi e altri prodotti agricoli deperibili non appaiono sufficienti a contenere le perdite totali del comparto stimabili per alcuni miliardi di euro ancorché sia prioritaria l'adozione da parte dell'Unione europea di azioni a difesa della Costituzione ucraina e di altri Paesi della politica di vicinato e della loro integrità territoriale, si ritiene che le decisioni adottate nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune dovrebbero essere assunte in modo da limitare quanto più possibile le conseguenze disastrose che eventuali contromisure possono produrre nelle economie degli Stati membri –:
   quali ulteriori e urgenti misure intenda intraprendere al fine di fronteggiare i danni causati dall'embargo russo al comparto agroalimentare italiano e se non ritenga in tale ambito di dover intervenire anche nelle opportune sedi europee.
(5-03519)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03519

  Con riguardo alla crisi generata dall'embargo russo intendo precisare che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali presta la massima attenzione, anche nell'ambito del ruolo svolto dal Ministro in qualità di Presidente di turno del Consiglio Agricoltura e Pesca dell'Unione europea.
  Sul tema abbiamo provveduto da subito, come Presidenza di turno, ad avviare con la Commissione europea un monitoraggio completo e costante dei mercati dei prodotti interessati dal bando, anche in vista dell'attivazione delle misure opportune.
  Infatti, già dal 14 agosto scorso, sono stati attivati gruppi di esperti e dei comitati di gestione che hanno seguito con attenzione e a cadenza settimanale l'andamento dei mercati e dei prezzi di tali prodotti. Questo monitoraggio costante ha generato l'attivazione, da parte della Commissione europea, di misure urgenti per il settore ortofrutticolo e per il lattiero caseario volte a stabilizzare i mercati e a difendere i redditi dei produttori.
  L'azione di monitoraggio sta continuando in modo costante e a cadenza sempre più ravvicinata, in particolare per il settore della carne per il quale ancora non sono state attivate misure ad hoc. Un'analoga azione di monitoraggio è stata promossa per quanto riguarda i prodotti della pesca e dell'acquacoltura.
  Peraltro, nel corso del Consiglio dei ministri dell'agricoltura straordinario del 5 settembre scorso, dopo un aggiornamento della situazione in questione, si è proceduto all'esame delle misure già intraprese al riguardo nonché di quelle da adottare eventualmente in seguito.
  Relativamente alle azioni di medio-lungo periodo, l'attenzione si concentra sul rafforzamento delle risorse finanziarie per la promozione (la Commissione ha già stanziato 30 milioni di euro in più), la possibilità di sostenere con fondi diretti, in modo mirato, le perdite di reddito per i settori più esposti, maggiori risorse finanziarie sul fronte delle crisi di mercato e la ricerca di mercati terzi alternativi. In tal senso, stiamo intensamente lavorando con i servizi della Commissione europea.
  Nel recente Consiglio straordinario Agricoltura del 5 settembre a Bruxelles è stata confermata la necessità di una risposta omogenea, unitaria e solidale a livello di Unione europea per contrastare gli effetti dell'embargo russo sui prodotti agroalimentari europei.
  In particolare abbiamo posto attenzione a che le sanzioni decise a livello europeo nei confronti della Federazione russa in relazione alla situazione in Ucraina orientale non avessero attinenza con gli scambi agricoli; esse sono infatti afferenti al settore finanziario, alla difesa, ai beni «dual use» e all'alta tecnologia.
  In reazione Mosca ha peraltro deciso di restringere per un anno le importazioni di alcuni prodotti agricoli e agroalimentari da UE, USA e altri Paesi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto originario

restrizione all'importazione

sanzione internazionale