ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03455

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 281 del 07/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: GREGORI MONICA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/08/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/08/2014
Stato iter:
09/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/10/2014
Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 09/10/2014
Resoconto GREGORI MONICA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/08/2014

DISCUSSIONE IL 09/10/2014

SVOLTO IL 09/10/2014

CONCLUSO IL 09/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03455
presentato da
GREGORI Monica
testo di
Giovedì 7 agosto 2014, seduta n. 281

   GREGORI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il personale della direzione territoriale del lavoro (Dtl) di Roma opera da anni in difficili condizioni a causa dei ripetuti tagli di organico e alla spesa funzionale che serve per garantire una corretta attività ispettiva nel rispetto della normativa vigente. A quanto risulta agli interroganti, gli ispettori della direzione territoriale del lavoro sono spesso costretti ad anticipare le spese di trasporti per andare nella sede da ispezionare, utilizzando i propri automezzi e i propri cellulari;
   proprio in questi giorni la dirigenza della direzione territoriale del lavoro di Roma sta procedendo ad una riorganizzazione generale delle attività di competenza e delle modalità operative legate all'attività ispettiva. Si tratta di una riorganizzazione che, a seconda degli esiti, rischia di avere determinate conseguenze per le imprese e per i lavoratori, di conseguenza essa dovrebbe avvenire rispettando criteri di efficienza, coerenza e mantenimento delle qualità ispettive degli operatori;
   ad avviso degli interroganti, al fine della riorganizzazione della direzione territoriale del lavoro di Roma, sembra opportuno procedere tramite un'opportuna valutazione dei criteri che possono giustificare una eventuale rimodulazione per aree geografiche, valutando attentamente distanze, concentrazione delle attività, tipologie di imprese presente e problematiche del territorio;
   nelle more della riorganizzazione, sembra altrettanto necessario agli interroganti fornire le più adeguate garanzie che, a fronte di ispezioni nei più disparati settori merceologici, non venga ridotta o comunque in alcun modo depressa l'attività di formazione, essenziale per la qualità dell'attività ispettiva;
   le attività ispettive in ambito di normativa del lavoro sono tanto più efficaci quanto sono in grado di bilanciare l'ambito della vigilanza medico-sanitaria con quella di natura puramente tecnica, che sono altrettanto indispensabili per prevenire gli infortuni e le morti sul lavoro, una vera e propria piaga del sistema del lavoro nel nostro Paese, come dimostrano i recenti dati Istat. Quella della vigilanza tecnica dovrebbe dunque rappresentare una priorità ai sensi della nuova organizzazione;
   altrettanto rilevante è l'aspetto della cosiddetta vigilanza «profonda» che risulta indispensabile in campi complessi e spesso per fare da supporto essenziale all'attività degli organi di magistratura e di polizia giudiziaria. Anche su questo punto appare necessario contemperare questa esigenza con quella che riguarda i cosiddetti, «accessi brevi»;
   preoccupa, a quanto risulta agli interroganti, nelle more del progetto di riordino la cancellazione della linea di vigilanza sulle ferrovie dello Stato e in generale sul sistema ferroviario territoriale. Si tratterebbe di una valutazione erronea perché non coincidente con il ruolo di assoluto rilievo nazionale che il sistema ferroviario di Roma e provincia assume –:
   se, il Ministro interrogato intenda verificare che, l'effettiva prevista riorganizzazione della direzione territoriale del lavoro di Roma, ad opera della dirigenza del suddetto organismo, sia accompagnata da un'adeguata e attenta valutazione dei seguenti punti critici:
    a) che la rimodulazione sulla base del criterio geografico non avvenga a scapito di un eccessivo carico di lavoro del personale ispettivo che già da tempo sopporta gravi disfunzioni e carenze e, in particolare, che si faccia un'esaustiva mappatura delle esigenze del tessuto territoriale e imprenditoriale;
    b) che vengano fornite adeguate garanzie di mantenimento dell'attività di formazione per il personale ispettivo;
    c) che non venga compressa la vigilanza approfondita a scapito dei cosiddetti «accessi brevi»;
    se, il Ministro interrogato, intenda fornire adeguate garanzie rispetto al mantenimento della linea di vigilanza sulle ferrovie dello Stato per la parte di competenza della direzione territoriale del lavoro di Roma;
    se, infine, il Ministro interrogato ritenga opportuno che ad occuparsi di un'opera di riorganizzazione così imponente e a carattere straordinario venga incaricata una dirigenza come quella attuale che, a quanto risulta agli stessi interroganti, è titolare di un incarico «ad interim», pregiudicando di fatto la possibilità per una nuova dirigenza a pieno titolo di impostare un'opera di riassetto sulla base di criteri differenti. (5-03455)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03455

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Gregori – inerente alla procedura di riorganizzazione del Servizio ispezione dei lavoro della Direzione territoriale del lavoro di Roma faccio presente quanto segue.
  Preliminarmente, è opportuno rilevare che il nuovo assetto organizzativo del Servizio ispezione del lavoro della Direzione territoriale del lavoro di Roma – delineato dall'attuale dirigenza con ordine di servizio dello scorso 6 agosto ed avente decorrenza dal 1o ottobre 2014 – mira al superamento di talune criticità relative alla precedente organizzazione, caratterizzata da un'articolazione delle Unità operative per settori merceologici.
  Tali criticità, in particolare, si sostanziavano:
   in una assegnazione del personale ai singoli settori a prescindere dagli obiettivi annualmente individuati dal Ministero che rappresento nell'ambito del Documento di programmazione dell'attività di vigilanza;
   nella disomogenea assegnazione delle pratiche, con conseguente concentrazione dei carichi di lavoro solo in alcune aree tematiche;
   nell'acquisizione, da parte degli ispettori, di una competenza circoscritta ad un determinato settore produttivo, a discapito di una competenza di insieme.

  Pertanto, con riferimento alle unità operative preposte alla vigilanza ordinaria, si è deciso di utilizzare un criterio di ripartizione non più di tipo «merceologico», cioè per settore, bensì di tipo geografico, quindi per territorio, attraverso la costituzione di tre aree (in luogo delle due prima esistenti). Sono state realizzate, dunque, le condizioni per una più efficiente programmazione ed un'attenta supervisione dell'attività dei singoli ispettori da parte del responsabile dell'unità operativa. Tale supervisione si sostanzierà, inoltre, nelle attività di supporto, di aggiornamento e di formazione.
  Voglio, inoltre, precisare che negli ambiti in cui prevale l'opportunità di mantenere una competenza specialistica, il criterio geografico è stato integrato con quello della specificità della materia di competenza, come ad esempio avviene per le verifiche dei cosiddetti cronotachigrafi.
  Per quanto concerne la vigilanza tecnica, rappresento che la nuova organizzazione porta a compimento il percorso di integrazione tra competenze tecniche e ordinarie iniziato già da alcuni anni e oramai giunto a maturazione, in modo da poter consentire la costituzione di linee operative composte da entrambe le figure ispettive.
  Pertanto, la nuova organizzazione del Servizio ispezione dei lavoro mira ad ovviare alle predette criticità fornendo un servizio calibrato sulle singole specificità territoriali che consente, nel contempo, una più equa distribuzione dei carichi di lavoro e il raggiungimento degli obiettivi prefissati in ambito centrale dal Ministero che rappresento.
  Ad ogni modo si precisa che la nuova struttura organizzativa così delineata potrà essere oggetto di modifiche da parte della dirigenza qualora, nella concreta applicazione, emergessero eventuali criticità.
  Per quanto concerne il quesito relativo alla vigilanza nel settore ferroviario, faccio presente che lo stesso e stato oggetto di una particolare attenzione in quanto la competente Linea di vigilanza, costituita da tre ispettori tecnici e da due ispettori amministrativi con funzioni tecniche, è direttamente coordinata dal dirigente, a significarne la valenza strategica.
  Da ultimo, con riferimento al quesito relativo all'opportunità che la procedura di riorganizzazione venga affidata ad un dirigente ad interim, mi limito a rilevare che la temporaneità di un incarico dirigenziale non pregiudica affatto il pieno esercizio delle relative funzioni e che in ogni caso il dirigente subentrante ben potrà impostare un nuovo assetto organizzativo sulla base di criteri diversi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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