ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03452

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 281 del 07/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: RAMPI ROBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/08/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINELLI MIRIAM PARTITO DEMOCRATICO 07/08/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 07/08/2014
Stato iter:
17/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2014
Resoconto BARRACCIU FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 17/12/2014
Resoconto RAMPI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/08/2014

DISCUSSIONE IL 17/12/2014

SVOLTO IL 17/12/2014

CONCLUSO IL 17/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03452
presentato da
RAMPI Roberto
testo di
Giovedì 7 agosto 2014, seduta n. 281

   RAMPI e COMINELLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   in merito al rilevante tema della professione del restauro e del riconoscimento dei titoli in questo campo, desta preoccupazione la situazione degli studenti iscritti al vecchio ordinamento triennale (ora tecnico di restauro) della scuola Enaip di Botticino (BS) in Lombardia;
   al momento dell'iscrizione di questi studenti, infatti, le scuole quinquennali per restauratore non erano ancora state attivate e questi studenti non avevano dunque possibilità di scelta. Solo in seguito sono stati approvati i primi corsi;
   anche tale scuola (istituzione storica nel campo del restauro) è stata riconosciuta e le è stato permesso di far partire corsi quinquennali. Parrebbe, conseguentemente, che gli studenti iscritti al corso triennale precedentemente all'attivazione e al riconoscimento del quinquennale potessero quindi chiedere il passaggio dal corso triennale a quello quinquennale, naturalmente sostenendo i conseguenti esami integrativi, anche prevedendo alcuni mesi in cui colmare le lacune tra i due percorsi, cosa che peraltro sta avvenendo per tutte le altre accademie e università;
   a quanto risulta invece questo non sarebbe possibile per la scuola di Botticino, il che condanna questi studenti a ripartire negli studi dal primo anno, come se nei tre trascorsi non avessero acquisito alcuna competenza, e senza il riconoscimento di alcun esame o annualità, non solo ai fini dell'iscrizione presso altre istituzioni, ma persino nella stessa scuola –:
   se il Ministro sia a conoscenza di quanto esposto in premessa, se non ritenga di dover provvedere a un riconoscimento di questa specifica situazione e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda attivare per affrontare il problema e dare una risposta a questi studenti e alle loro famigli che hanno scelto di sostenere con fatica i loro studi verso quello che gli interroganti ritengono un settore strategico per il Paese. (5-03452)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 dicembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-03452

  Premettendo che il tema posto riguarda solo parzialmente il MIBACT, rispondo per quanto di competenza.
  Vorrei premettere, in merito al tema della professione del restauratore dei beni culturali e del tecnico del restauro di beni culturali, che le scelte operate, negli anni recenti, hanno definito iter formativi che seguono percorsi fortemente diversificati per i quali la normativa attualmente in vigore non prevede possibilità di osmosi.
  Per i tecnici del restauro di beni culturali, la formazione professionale è di competenza delle regioni sulla scorta dell'accordo tra MIBAC, MIUR, Regioni e Province autonome del 25 luglio 2012 che definisce lo standard professionale e formativo dei tecnici del restauro dei beni culturali, in conformità a quanto disposto dai decreti ministeriali n. 86 e n. 87 del 26 maggio 2009.
  Come è noto il decreto ministeriale n. 86 del 2009 riguarda «la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro», mentre il decreto ministeriale n. 87 del 2009 riguarda «la definizione dei criteri e livelli di qualità cui si adegua l'insegnamento del restauro», le modalità di accreditamento delle scuole e i relativi requisiti organizzativi e di funzionamento, le modalità di vigilanza sull'attività didattica e sugli esami finali.
  Per la formazione dei restauratori di beni culturali vige il decreto interministeriale 2 marzo 2011 (MIUR-MIBAC) che istituisce e definisce la classe di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei beni culturali, nonché i già citati decreti ministeriali 86 e 87 del 2009.
  Per quanto riguarda, specificatamente, la scuola di Botticino vorrei rammentare che, nel 1975, con la collaborazione della Regione Lombardia e dell'Istituto Centrale del Restauro, vennero attivati presso l’ex convento Trinità di Botticino (Brescia), corsi orientati alla conservazione ed il restauro di manufatti artistici tutelati. Nel 1980 la scuola di Botticino ottenne il riconoscimento come Scuola Regionale per la Valorizzazione dei Beni Culturali. La ricerca europea COMBEFOR del 2000 ha posto il Centro di Botticino tra i 5 Istituti osservati a livello nazionale.
  La Scuola Enaip di Botticino che da anni svolge quindi corsi di formazione professionale riconosciuti e finanziati dalla Regione Lombardia ha ottenuto, in data 15 febbraio 2013, parere favorevole dalla «Commissione tecnica paritetica (MIUR – MiBACT) per le attività istruttorie finalizzate all'accreditamento delle istituzioni formative e per la vigilanza sull'insegnamento del restauro» per avviare i corsi, della Classe di Laurea LMR2 magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali per i Percorsi formativi PFP1, PFP2, PFP3.
  Tali corsi rilasceranno un titolo equipollente ad una laurea magistrale e dovranno, quindi, rispondere ai dispositivi normativi che regolamentano i corsi universitari ovvero alla legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante «Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14 gennaio 2011 – Supplemento Ordinario n. 11.
  L'assenza di una previsione normativa che disponga l'osmosi tra i due corsi potrà comunque consentire, come noto e come disposto dall'articolo 14 della citata legge n. 240 del 2010 (articolo che disciplina il riconoscimento dei crediti), il riconoscimento dell'attività formativa di tipo professionale dei corsi triennali all'interno dei Corsi di livello universitario con una corresponsione di un certo numero di crediti.
  Ogni attività provvedimentale in tal senso è riferita, tuttavia, alla competenza dell'Amministrazione dell'istruzione.
  È invece in corso di perfezionamento il decreto interministeriale (MiBACT-MIUR) di autorizzazione ad istituire e ad attivare, dall'anno accademico 2013/2014, il Corso in «Conservazione e Restauro dei Beni culturali» a ciclo unico (quinquennale), abilitante alla professione di «Restauratore di beni culturali», in riferimento ai seguenti percorsi formativi professionalizzanti sopra accennati ovvero:
   PFP1: Materiali lapidei e derivati. Superfici decorate dell'architettura;
   PFP2: Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile. Manufatti scolpiti in legno. Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti;
   PFP3: Materiali e manufatti in tessili e in pelle.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riconoscimento dei diplomi

studente

esame