ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03437

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 279 del 05/08/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/08/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 05/08/2014
Stato iter:
16/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/10/2014
Resoconto COSTA ENRICO VICE MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 16/10/2014
Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/08/2014

DISCUSSIONE IL 16/10/2014

SVOLTO IL 16/10/2014

CONCLUSO IL 16/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03437
presentato da
GALLO Luigi
testo di
Martedì 5 agosto 2014, seduta n. 279

   LUIGI GALLO, BUSINAROLO, COLLETTI, BONAFEDE e SARTI. — Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   da comunicazioni inoltrate da funzionari della Banca d'Italia nonché dalla risposta all'interpellanza n. 2-00031 formulata dal Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti, è risultato oramai acclarato che, sulla oramai nota vicenda del fallimento della «Deiulemar Compagnia di Navigazione S.p.A.» del 2 maggio 2012 e della «società di fatto» costituita dai suoi fondatori e dai loro più stretti familiari, avvenuta il 10 maggio 2013, l'Unità di informazione finanziaria, istituita presso la Banca d'Italia, ha ricevuto dai soggetti obbligati alla collaborazione attiva, a partire dal 1o gennaio 2008, unitamente all'Ufficio italiano dei cambi, numerose segnalazioni di operazioni sospette che sono state oggetto di analisi finanziaria ed inviate al nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza, alla direzione investigativa antimafia e all'autorità giudiziaria;
   inoltre, dalle indagini effettuate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Torre Annunziata è altresì emerso che, dal 2005 al 2012, sui conti correnti dell'ex amministratore delegato Michele Iuliano e dei suddetti soggetti riconducibili alla «società di fatto», si sono riscontrati flussi finanziari per circa 400 milioni di euro, risultando altresì che, nel corso degli anni, la società in parola ha potuto effettuare una raccolta di credito per somme pari a quindici volte il valore delle riserve legali e riserve disponibili risultati dall'ultimo bilancio approvato, racimolando l'astronomica cifra di oltre 684 milioni di euro, totalizzando un patrimonio netto negativo pari ad oltre 858 milioni di euro;
   a fronte di ciò e quindi a fronte di un flusso di danaro di straordinaria consistenza, di reiterate segnalazioni ad opera dei soggetti demandati alla collaborazione attiva e di specifiche indagini eseguite per quasi un decennio dalla procura della Repubblica, non è stato dato argine alcuno da parte degli organi istituzionalmente preposti al controllo dei flussi finanziari, ad una deriva che ha cagionato uno dei più catastrofici fallimenti della storia italiana, coinvolgendo centinaia di piccoli risparmiatori;
   in particolare, del tutto privo di giustificazione apparente risulta quello che agli interroganti appare il mancato seguito che hanno avuto le predette segnalazioni di reiterate anomalie nelle operazioni bancarie poste in essere dai soggetti coinvolti nella vicenda in parola, a cui di fatto non paiono essere seguite le adeguate attività investigative da parte degli organi di polizia giudiziaria preposti –:
   di quali elementi disponga il Governo sulla vicenda e sugli eventuali ulteriori sviluppi e se non intenda verificare la sussistenza dei presupposti per l'avvio di iniziative ispettive presso gli uffici giudiziari coinvolti. (5-03437)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-03437

  Con riferimento all'atto ispettivo in oggetto – relativo alle vicende fallimentari della «Deiulemar compagnia di navigazione Spa» e della società di fatto costituita tra soggetti riconducibili alla compagine societaria della prima – si rappresenta quanto segue.
  Dalle informative richieste dalla competente articolazione ministeriale, consta come la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata che iscrisse la originaria notitia criminis relativa alla vicenda fallimentare nell'anno 2011 abbia successivamente trasmesso – in data 3 agosto 2012 – per competenza funzionale ex articolo 11 cpp alla Procura della Repubblica di Roma il fascicolo relativo al procedimento penale RGNR 11529/11.
  Il Tribunale di Roma, con sentenza in data 11 luglio 2014, ha pronunciato la condanna di tutti gli imputati, disponendo la confisca delle somme già oggetto di sequestro che – al passaggio in giudicato della statuizione – potranno essere acquisite definitivamente all'Erario.
  Dalle informazioni assunte presso il MEF, invece, risulta come – a seguito di accertamenti ispettivi di vigilanza svolti dalla Banca d'Italia – siano state elevate due contestazioni per violazione dell'articolo 41 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, aventi ad oggetto movimentazioni finanziarie poste in essere dalla «Deiulemar compagnia di navigazione Spa» o da soggetti ad essa riconducibili. I relativi procedimenti amministrativi sono in fase di istruttoria, mentre alla Banca d'Italia – in qualità di persona offesa – è stato notificato il decreto di giudizio immediato emesso nel procedimento penale citato per diverse ipotesi di reato, fra le quali la raccolta abusiva del risparmio ed il riciclaggio.
  La Banca d'Italia ha, altresì, confermato di aver prestato, nell'ambito della propria competenza, ampia collaborazione agli organi inquirenti ed alle competenti Procure nell'ambito delle indagini condotte nei confronti della citata società.
  La UIF, anch'essa interpellata, ha comunicato come l'Ufficio italiano dei Cambi prima e – a partire dal 1o gennaio 2008 – l'Unità di informazione finanziaria (Bankitalia) stessa abbiano ricevuto dai soggetti obbligati alla collaborazione attiva numerose segnalazioni di operazioni sospette relative alla «Deiulemar Compagnia di Navigazione spa» ed a soggetti ad essa collegati.
  Tali segnalazioni sono state oggetto di analisi finanziaria ed inviate al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ed alla Direzione Investigativa Antimafia, corredate delle relative relazioni tecniche (articolo 47, decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231).
  La UIF ha, inoltre, trasmesso all'Autorità giudiziaria le segnalazioni di operazioni sospette ricevute sui soggetti sottoposti ad indagini, nonché le informative ottenute nell'ambito dei rapporti di collaborazione internazionale fra FIU.
  Alla luce di quanto accertato, e tenuto conto anche dei tempi di definizione del procedimento penale che, dalla trasmissione del fascicolo per competenza nell'agosto 2012, è stato definito con sentenza nel luglio 2014, non si ravvisa l'esistenza dei presupposti per l'attivazione di iniziative, anche ispettive, a carico dei magistrati assegnatari da parte di questo Ministero.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

BANCA D'ITALIA ( BANKITALIA )

EUROVOC :

societa' per azioni

inchiesta giudiziaria

attivita' bancaria

fallimento

riserva contabile