Legislatura: 17Seduta di annuncio: 279 del 05/08/2014
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/08/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014 BECHIS ELEONORA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014 ROSTELLATO GESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014 CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014 CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014 RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014 BALDASSARRE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014 COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2014
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/08/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 06/08/2014 Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 06/08/2014 Resoconto BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 06/08/2014 Resoconto BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 06/08/2014
SVOLTO IL 06/08/2014
CONCLUSO IL 06/08/2014
TRIPIEDI, BARBANTI, BECHIS, ROSTELLATO, CIPRINI, CHIMIENTI, RIZZETTO, BALDASSARRE e COMINARDI. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
il decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n. 122, ha in parte derogato alle disposizioni in materia di trattamenti pensionistici e, a tal fine, ha individuato una particolare categoria di lavoratori che posseggono i requisiti di cui all'articolo 12, comma 5, del decreto in oggetto, per i quali è stato previsto un prolungamento delle misure di tutela del reddito;
gli oneri derivanti dalla erogazione dello strumento di tutela in esame sono posti a carico del Fondo sociale per l'occupazione e formazione di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, nella legge 28 gennaio 2009, n. 2, mentre l'effettiva erogazione del sostegno del reddito è subordinata all'emanazione di un decreto di attuazione;
la «riforma Fornero» ha innalzato i requisiti per l'accesso a pensione e, per effetto di macroscopici errori di calcolo e di valutazione, ha generato una vasta platea di cittadini che si sono trovati nella più profonda disperazione in quanto privi di reddito da lavoro e senza poter beneficiare dell'assegno pensionistico dell'Inps;
a fronte di tale situazione, il Governo è via via intervenuto in maniera del tutto asistematica ed approssimativa attraverso provvedimenti di «salvaguardia» finalizzati a garantire un sostegno al reddito a chi ne rimaneva sprovvisto;
secondo dati stimati nel 2014 la platea degli aventi diritto alla tutela del reddito consterebbe di 4.683 lavoratori che maturano i requisiti per potere accedere alla pensione nel periodo dal 2014 al 2017;
le risorse necessarie per garantire il sostegno al reddito ai citati 4.683 lavoratori sono stimate nella misura di 72.312.677 euro, poste a carico del Fondo sociale per l'occupazione e la formazione;
nella fattispecie, la platea dei beneficiari risulta previamente circoscritta e determinata, quanto ai requisiti da possedere, in virtù dell'obbligo da parte dei soggetti di presentazione di domanda di pensione secondo le decorrenze originarie, antecedenti alle modifiche normative intervenute nel corso dell'anno 2010, con relative quantificazioni in termini di spesa pubblica non ulteriormente modificabili;
l'emanazione dei decreti ministeriali di attuazione avviene in tempi lunghi, con un ritardo che pregiudica inevitabilmente il diritto dei lavoratori a beneficiare delle suindicate misure di sostegno; ne discende che il condizionare lo stanziamento delle citate risorse alla preventiva emanazione, di anno in anno, di uno specifico decreto ministeriale è del tutto dilatorio nonché profondamente lesivo per gli aventi diritto –:
quale sia la tempistica di emanazione dei decreti ministeriali per l'attribuzione del sostegno al reddito ai lavoratori interessati dalle disposizioni di cui ai commi 5 e 5-bis dell'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, come convertito dalla legge n. 122 del 30 luglio 2010, così come riportati nella tabella di cui a decreto interministeriale n. 63655 del 30 gennaio 2012, emanato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze o se sia intenzione del Governo considerare la possibilità di assumere un'iniziativa normativa che autorizzi l'attribuzione delle risorse già stanziate nel Fondo sociale per l'occupazione e la formazione in favore dei soggetti citati in premessa, per porre fine a situazioni di disagio, incertezza e diseguaglianza sociale determinata dai tempi di attesa conseguenti all'emanazione dei decreti interministeriali attuativi. (5-03427)
Gli interroganti – con il presente atto parlamentare – richiamano l'attenzione del Governo in merito ai tempi di emanazione del decreto ministeriale che concede – per l'anno 2014 – il prolungamento degli interventi di tutela del reddito previsti dal comma 5-bis dell'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010.
Al riguardo, sono in grado di informare che lo schema di decreto per l'anno 2014 è attualmente alla firma del Ministro del lavoro e delle politiche sociali per essere successivamente controfirmato dal Ministro dell'economia e delle finanze.
Preciso che, dai risultati del monitoraggio Inps dello scorso 11 luglio, relativi all'anno in corso, risulta che i soggetti interessati dal prolungamento dell'intervento di tutela del reddito ammontano a 3.806 unità.
Preciso inoltre che gli oneri finanziari ad esso collegati – pari complessivamente ad euro 62.697.643,00 – sono posti a carico del fondo sociale per occupazione e formazione.
Da ultimo, faccio presente che – per l'anno 2015 – si stima che la spesa totale di tale misura è pari ad euro 19.888.696,00.
SIGLA O DENOMINAZIONE:DECRETO LEGGE 2010 0078
EUROVOC :condizione di pensionamento
formazione professionale
diritto del lavoro
pensionato
politica di sostegno