ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03395

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 276 del 31/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 31/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 11/12/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 31/07/2014
Stato iter:
11/12/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/12/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 11/12/2014
Resoconto BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/07/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/12/2014

DISCUSSIONE IL 11/12/2014

SVOLTO IL 11/12/2014

CONCLUSO IL 11/12/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03395
presentato da
FRUSONE Luca
testo presentato
Giovedì 31 luglio 2014
modificato
Giovedì 11 dicembre 2014, seduta n. 348

   FRUSONE, BARONI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
l'azienda unità sanitaria locale di Frosinone, per mezzo dei 4 poli che dipendono da essa, ha un'utenza di circa 493.000 abitanti;
ammontano a ben 130.000 all'anno gli interventi di solo pronto soccorso presso i poli A, B, C e D che ricadono sotto la competenza della ASL;
il decreto regionale 80 del 2010 prevedeva la costituzione di un asse ospedaliero costituito dai presidi dell’«Umberto Spaziani» a Frosinone, «Santa Scolastica» a Cassino, «Santissima Trinità» a Sora, «San Benedetto» ad Alatri e la riconversione dei restanti presidi ospedalieri come completamento e integrazione dell'ambito ospedaliero rispetto al territoriale;
nel corso degli anni invece si è assistito ad un accentramento verso il polo di Frosinone, distante quasi 60 chilometri da Cassino. Ad oggi ci si trova infatti dinanzi ad un'opera di depotenziamento dei poli di: Cassino, attraverso la chiusura di ostetricia, la riduzione della ricettività di ginecologia, l'ortopedia, l'oculistica, la gastroenterologia nonché la chiusura di neonatologia; Sora con la chiusura del reparto di chirurgia oculistica, nonostante fosse l'unico in tutta la provincia ad effettuare il trapianto di cornea; in seguito alla grave carenza di personale è stata predisposta la chiusura temporanea di pediatria, cardiologia, medicina, laboratori di analisi, ortopedia;
l'ospedale di Sora, situato in una zona ad elevato rischio sismico, basti ricordare i terremoti del 1915, 1984 e ultimo quello del 2013, garantisce i servizi sanitari ad una vasta zona prevalentemente montana, specie nei comuni limitrofi alle regioni Abruzzo e Molise con difficili comunicazioni viarie e presenza di strade ad alto indice di pericolosità (zone servite per l'emergenza sanitaria molto spesso dal servizio di elisoccorso);
la provincia di Frosinone ha un rapporto numero abitanti/posti letto di molto inferiore al minimo previsto di 3,7 dal decreto-legge n. 158 del 2012, convertito dalla legge n. 189 del 2012, ostacolo aggirato tramite il ricorso delle cosiddette macroaree, individuate dalla giunta Polverini, che fanno salire il numero dei posti letto penalizzando le province; gli ospedali della provincia di Frosinone si trovano cronicamente sotto organico per i tagli seguiti al commissariamento della sanità della regione Lazio;
come lamentato dalle associazioni di categoria del personale medico ed infermieristico e dal presidente provinciale dell'ordine dei medici di Frosinone, le strutture dell'azienda soffrono una grave situazione di carenza di organico che mette a rischio la regolare fruizione delle prestazioni sanitarie;
tale situazione costringe i medici a lavorare in situazioni di precarietà e al concreto rischio di «omissione di pubblico servizio» e di «omissione di soccorso» da parte del personale sanitario non essendoci la possibilità di assumere tramite concorso e dovendovi ricorrere in maniera ad avviso dell'interrogante non del tutto chiara ad assunzioni ex articolo 18 del CCNL 8 giugno 2000, precarietà che destabilizza tutta la catena organizzativa e dirigente delle strutture;
negli ultimi 3 anni il personale medico ed infermieristico è diminuito in una misura che va dal 30 al 50 per cento circa del totale;
i tempi di attesa relativi alla specialistica ambulatoriale, legata alla prevenzione sono superiori ai 200 giorni con punte di quasi un anno (dati novembre 2013), confermando la ASL di Frosinone tra le peggiori di tutto il Lazio;
frequentemente si è verificato un blocco dei ricoveri in determinati reparti, che ha causato lo spostamento dei pazienti presso le strutture di altri ospedali, talvolta anche al di là dei confini della provincia di Frosinone o, addirittura, oltre quelli del Lazio, con chiaro danno per la popolazione ciociara;
numerosi sono gli articoli di stampa che denunciano, a vario titolo, le inefficienze, i disservizi ed i tagli verificatisi presso la ASL e la chiusura inesorabile per alcuni reparti a causa della carenza di personale medico;
nel mese di aprile 2014 alla maggior parte dei medici a tempo determinato in servizio con contratti tali da garantire i LEA (livelli essenziali d'assistenza) non sono stati prorogati i rispettivi incarichi, avendo la ASL di Frosinone preferito procedere con una proroga dei progetti in acquisto di prestazione medica per l'anno 2014;
il mancato rinnovo dei «contratti LEA» ha provocato un vero e proprio caos, specialmente nei punti di pronto soccorso, oltre ad aver avuto come diretta conseguenza anche turni lavorativi per i medici nelle unità operative di medicina, cardiologia, anestesia, ortopedia e radiologia anche di 36 ore continuative;
tale situazione ha portato, quindi, a un enorme ricorso alle PES, cioè alle prestazioni straordinarie oltre il normale orario di lavoro dei medici attualmente in organico, costretti a turni anche di 18, 24 o 36 ore. Inoltre, per l'acquisto di prestazioni di medici dipendenti da altre ASL, fuori provincia o regione, si segnala il maggior onere dovuto al rimborso delle trasferte;
tale abuso delle PES ha portato nell'ultimo anno ad un esborso di circa 6 milioni di euro non programmato e giustificato da logiche emergenziali –:
di quali informazioni disponga il Ministro interrogato, anche per il tramite del Commissario ad acta per il rientro dai disavanzi sanitari, in merito ai fatti descritti con particolari riguardo alla permanenza nella provincia di Frosinone dei poli ospedalieri A, B, C e D, con annesse aree di specializzazione complementari ai presidi;
se non ritenga opportuno istituire un tavolo tra Ministero, regione Lazio ed enti locali al fine di rivedere i programmi per le strutture che ricadono in aree considerate geograficamente e meteorologicamente ostili o disagiate, tipicamente in ambiente montano o premontano con collegamenti di rete viaria complessi;
quali ulteriori urgenti iniziative di competenza intenda assumere dinanzi ad una questione che coinvolge a giudizio dell'interrogante i livelli essenziali di assistenza e comunque la salute dei cittadini, un diritto costituzionalmente garantito.
(5-03395)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 dicembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03395

  Si risponde all'interrogazione parlamentare in esame, anche con il supporto degli elementi forniti dalla Regione Lazio.
  La struttura commissariale rappresenta che i Programmi Operativi 2013-2015, approvati con decreto n. 247 del 25 luglio 2014, «prevedono una lunga serie di interventi in grado di superare parte delle criticità evidenziate» nell'interrogazione in esame.
  Il decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera, in corso di emanazione, prevede, per le strutture ospedaliere ubicate nella ASL di Frosinone, interventi di rimodulazione e riassetto.
  In particolare è previsto:
   la creazione di un Polo Unificato Frosinone – Alatri;
   un potenziamento sia dell'Ospedale di Cassino che dell'Ospedale di Sora, con incremento complessivo del numero dei posti letto;
   il mantenimento dei posti letto di Ostetricia e di Neonatologia nell'Area materno infantile del Presidio di Cassino.
  L'emanando decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera consentirà alle Aziende di reperire una parte delle risorse attraverso la razionalizzazione e la redistribuzione di quelle già disponibili.
  Al fine di consentire una risposta maggiormente esauriente, l'Azienda Unità Sanitaria Locale di Frosinone ha precisato quanto segue.
  L'AUSL di Frosinone presenta una popolazione residente di 497.000 abitanti circa, con un'articolazione organizzativa in 4 Poli Ospedalieri (Frosinone, Alatri, Sora e Cassino), 4 distretti Sanitari (Frosinone, Alatri-Anagni, Sora e Cassino), 17 Poliambulatori distrettuali, 19 Consultori, 11 Residenze Sanitarie per Anziani(RSA) e 4 Centri di Assistenza Domiciliare.
  La rete ospedaliera provinciale negli ultimi decenni ha subito un progressivo ridimensionamento, con una sostanziale riduzione dei posti letto attivi fino agli attuali 863 (di cui 827 per acuti e 36 post-acuti); ai posti letto per acuti attivi nella AUSL di Frosinone vanno aggiunti quelli dedicati al post-acuzie e all'attività di riabilitazione autorizzati dalla Regione Lazio presso le Strutture private accreditate, pari a 313 (99 di post-acuzie e 214 di riabilitazione), per un totale di 1.176 posti letto attivi.
  Gli effetti del piano di rientro economico a cui la Regione Lazio è ancora sottoposta, il blocco del «turn-over» del personale nella Pubblica Amministrazione e il progressivo pensionamento del personale in servizio, maggiormente quello sanitario, dal 2009 al 2014 hanno prodotto una riduzione degli organici nelle Aziende USL e Ospedaliere regionali di 11.429 unità.
  Per quanto concerne l'AUSL di Frosinone, nello stesso periodo si è passati da 4.205 a 3.913 unità di personale, di cui 70 Dirigenti delle professioni sanitarie a tempo determinato.
  Tali problematiche hanno prodotto, maggiormente nel settore medico, una progressiva riduzione degli organici nei reparti ospedalieri, inducendo ad un consistente ricorso alle cosiddette «prestazioni aggiuntive» per la copertura di attività istituzionali che, altrimenti, non potevano e non possono essere garantite con gli organici esistenti, soprattutto in alcune branche: Pronto Soccorso, Anestesia/Rianimazione, Radiologia, Cardiologia, Nefrologia/Dialisi e Medicina.
  La situazione diviene ancor più critica nel periodo estivo, per le ferie del personale. Una particolare attenzione alla problematica delle prestazioni aggiuntive si è posta attraverso una riorganizzazione dei servizi, cercando di ottimizzare l'utilizzazione del personale.
  La carenza del numero di Direttori di Struttura Complessa nelle Unità Operative ospedaliere aziendali, in assenza di procedure di selezione concorsuali autorizzate dalla Regione Lazio, ha indotto, inoltre, la AUSL ad affidare ai Direttori titolari di U.O. incarichi ad interim per la copertura degli incarichi vacanti. Quanto sopra nelle more della definizione dell'Atto di programmazione aziendale di prossima stesura.
  In merito all'acquisto di Prestazioni aggiuntive da parte di alcune branche specialistiche ospedaliere per la copertura di attività di Guardia e Pronta disponibilità, è stato previsto un piano di rimodulazione delle attività assistenziali e la definizione di un nuovo assetto organizzativo, che dovrebbe contenere il ricorso a tali prestazioni. Si fa presente, comunque, che per effetto degli interventi programmati, dal 2009 al 2013, si è registrata una progressiva riduzione dell'acquisto di prestazioni aggiuntive da 8,4 milioni di euro a 5 milioni di euro circa nel 2013.
  In relazione alla situazione di carenza del personale medico rilevata presso alcune strutture complesse, sono state intraprese le seguenti iniziative:
   è stata richiesta autorizzazione alla Regione Lazio per l'assunzione in deroga di personale medico, nei mesi di marzo e aprile 2014;
   nei mesi di maggio e giugno 2014, si è ricorso alla contrattualizzazione in attività libero-professionale di un medico Pediatra di libera scelta per la struttura complessa Pediatria di Cassino;
   il 22 maggio 2014, è stata concessa autorizzazione in deroga per l'assunzione di n. 2 Neonatologi, a tempo indeterminato, da parte della Regione Lazio;
   è stata richiesta una collaborazione professionale all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, formalizzata con atto convenzionale;
   è stato richiesto alla AUSL di Latina il rinnovo della Convenzione per prestazioni aggiuntive, anche per personale dirigente pediatra;
   dai giorni successivi al 28 luglio 2014, è stato dato mandato alla struttura complessa Risorse Umane dell'Azienda di bandire un avviso pubblico, al fine di conferire n. 3 incarichi a tempo determinato per la durata di mesi 3, eventualmente rinnovabili per ulteriori tre mesi, da assegnare:
    n. 1 al Presidio Ospedaliero di Sora;
    n. 2 al Presidio Ospedaliero di Cassino;
   è stata effettuata la riorganizzazione dell'attività di Ortopedia dei Poli Ospedalieri, con temporaneo accompagnamento delle attività dei Poli Cassino – Sora e Alatri – Frosinone a garanzia della continuità assistenziale;
   è stato assunto a tempo indeterminato un dirigente medico di Medicina Generale;
   è stata richiesta autorizzazione alla Regione Lazio per il conferimento di incarichi di Direzione di Struttura Complessa.
  Relativamente alla Gestione delle Liste di Attesa:
   è stato stipulato un accordo con il Campus Biomedico che mette a disposizione propri «slot» di prestazioni di Diagnostica per Immagini (88 TAC e 30 RNM);
   è stato approvato e trasmesso ai Poli Ospedalieri il Piano Aziendale per la Gestione delle liste di attesa.
  L'AUSL di Frosinone ha predisposto anche il Piano attuativo per il governo delle liste di attesa, sulla base dei principi ispiratori di:
   1) appropriatezza e trasparenza;
   2) adeguamento e razionalizzazione dell'offerta;
   3) governo della domanda.
  Il Piano sarà attuato attraverso una riorganizzazione delle attività secondo modelli organizzativi che prevedono la presa in carico e la gestione del paziente cronico.
  L'attuazione dei Programmi Operativi regionali 2013-2015 consentirà al P.O. di Frosinone e al P.O. di Cassino di mantenere la sede del Dipartimento di emergenza e accettazione di Primo Livello e i posti letto per acuti previsti passeranno dagli attuali 863 a 943, numero che, sommato ai 391 posti letto assegnati alle case di cura private accreditate, porterebbe i posti letto, nella AUSL di Frosinone, a 1.334, con un rapporto posti letto per 1.000 abitanti pari al 2,7 per cento.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

FROSINONE,FROSINONE - Prov,LAZIO

EUROVOC :

servizio sanitario

protezione dell'ambiente

spese sanitarie