ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03357

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 274 del 29/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: LIUZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2014
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2014
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2014
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 29/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 29/07/2014
Stato iter:
26/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/11/2014
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 26/11/2014
Resoconto LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/07/2014

DISCUSSIONE IL 26/11/2014

SVOLTO IL 26/11/2014

CONCLUSO IL 26/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03357
presentato da
LIUZZI Mirella
testo di
Martedì 29 luglio 2014, seduta n. 274

   LIUZZI, DELL'ORCO, DE LORENZIS, SPESSOTTO e NICOLA BIANCHI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   l'Agenda digitale è una grande visione di digitalizzazione e modernizzazione del Paese volta allo sviluppo di competenze e infrastrutture digitali, per migliorare l'efficienza dei processi, la qualità della vita dei cittadini alimentando opportunità di conoscenza, culturali, sociali ed economiche;
   l'Agenda digitale italiana, in sintonia con quanto previsto a livello europeo, si propone una serie di obietti oltre che sul fronte delle infrastrutture e della diffusione della banda larga, anche sul versante dell'educazione al digitale e, quindi, dell'utilizzo consapevole e informato delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
   la Commissione europea il 28 maggio 2014 ha reso noti i dati relativi all'attuazione dell'Agenda digitale europea dedicando specifici focus tematici sui singoli Paesi membri;
   a livello europeo la Commissione rileva come siano stati raggiunti 95 dei 101 obiettivi previsti per il 2015, mentre volgendo l'attenzione alla situazione italiana il quadro appare desolante e sconvolgente, oltre che sul versante della diffusione della banda larga, anche sul fronte dell'utilizzo di internet e dell'educazione al digitale;
   i dati riportati nello scoreboard dell'agenda digitale dedicati al nostro Paese fotografano la seguente situazione: il 34 per cento della popolazione italiana non ha mai avuto accesso ad internet (a fronte di una media europea del 20 per cento); solo il 56 per cento della popolazione accede ad internet almeno una volta a settimana (a fronte di una media europea del 72 per cento) mentre solo il 51 per cento della popolazione accede ad internet quotidianamente (a fronte di una media europea del 62 per cento);
   dati simili si rinvengono sul fronte dell'educazione al digitale rispetto alla quale la Commissione europea rileva, seppur riferendosi a dati del 2012 come ultimi disponibili, come ben il 60 per cento della popolazione italiana non ha o ha competenze digitali estremamente ridotte (a fronte di una media europea del 47 per cento);
   la scarsa educazione al digitale della popolazione italiana rappresenta un dato senza dubbio preoccupante, da un lato, in considerazione del ruolo rivestito dalla rete internet nello sviluppo dei processi democratici e degli obblighi degli Stati nell'assicurare un accesso libero e informato alla rete (come da ultimo ricordato dalla risoluzione n. 1987/2014 approvata dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa il 9 aprile 2014) e, dall'altro, con riferimento al ruolo rivestito dalla rete internet per il progresso economico dei Paesi, non è un caso che gli stessi dati forniti dalla Commissione europea ci dicano che solo il 20 per cento degli italiani nel 2013 hanno fatto acquisiti online (a fronte di una media europea del 47 per cento) –:
   se e quali iniziative e risorse il Ministro – nell'ambito delle proprie competenze – intenda adottare per porre rimedio alla situazione di analfabetismo digitale nella quale versa la popolazione italiana come richiesto dalle autorità e dai programmi europei. (5-03357)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-03357

  Gli Onorevoli interroganti chiedono di conoscere quali iniziative intenda intraprendere il MIUR al fine di accrescere l'alfabetizzazione digitale della popolazione italiana.
  La condizione di ritardo che registra il nostro Paese rispetto gli altri dell'Unione europea nel raggiungere gli obiettivi fissati dall'Agenda Digitale europea, come rilevato dallo stesso on.le interrogante, è imputabile anche al fatto che in Italia si registra un significativo indice di vecchiaia.
  Questo Ministero è consapevole che Internet è una risorsa globale che «rende possibili innovazione, corretta competizione e crescita in un contesto democratico», come evidenziato nella Bozza di «Dichiarazione dei diritti in Internet» elaborata dalla Commissione per i diritti e i doveri in Internet costituita presso la Camera dei deputati.
  Per questa ragione, come enunciato nel rapporto «La Buona Scuola», il Ministero ha assunto l'impegno di potenziare l'educazione al digitale nella scuola, definendo specifiche linee di intervento.
  Queste si focalizzano, in particolare, su connessione, ambienti di apprendimento, coding e laboratori tecnici di ultima generazione, formazione dei docenti alle competenze digitali, partnership pubblico privato.
  «Il progetto», come si legge nel citato documento, «intende contribuire a colmare il gap digitale sottolineato anche da recenti studi dell'OCSE che rallenta l'adeguamento del sistema scolastico alla realtà evoluta della società dell'informazione e della comunicazione».
  Ad oggi, il Ministero, con il decreto ministeriale n. 351 del 21 maggio 2014, ha stanziato, nell'ambito dell'educazione al digitale, 1.190.000 euro per i laboratori scientifico-tecnologici delle istituzioni scolastiche di secondo grado.
  Il bando per il wi-fi nelle scuole per il 2013 e il 2014 ha consentito altresì di realizzare l'infrastruttura wireless in 1.562 istituti scolastici.
  Una ulteriore iniziativa, inoltre, riguarda l'elaborazione di linee guida relative alla definizione di un framework comune, aperto e interoperabile sui libri digitali, per ricomprendere le piattaforme di fruizione dei contenuti digitali prodotti sia dagli editori che dai docenti. È prevista, oltre a ciò, l'elaborazione da parte degli istituti scolastici, ai sensi del decreto legge n. 104 del 2013, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2013 n. 128, di materiale didattico digitale per specifiche discipline da utilizzare come libri di testo e strumenti didattici. Ciò permetterà alle famiglie di ridurre in parte i costi per gli acquisti connessi all'editoria.
  Per consentire anche e soprattutto agli alunni delle scuole primarie di esperire il coding, veicolo per la diffusione di una cultura digitale consapevole e critica, il MIUR ha siglato in data 27 ottobre 2014 un accordo di collaborazione con il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica (CINI), finalizzato all'istituzione di un programma di formazione denominato «Italia.code.org» per la familiarizzazione attraverso modalità ludiche dei concetti base dell'informatica e dei codici di programmazione.
  Un'attenzione particolare è stata riservata alla formazione dei docenti al digitale, necessaria per l'attuazione di una didattica centrata non solo sul sapere codificato, ma anche sull'acquisizione da parte degli studenti di competenze trasversali come problem solving, decision making, creatività e pensiero critico. Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi complessi in modo creativo ed efficiente; qualità importanti per l'introduzione dello studente nel mercato del lavoro.
  Al riguardo, per potenziare la formazione dei docenti nell'ambito delle nuove tecnologie, con il decreto ministeriale n. 762 del 2 ottobre 2014 è stato stanziato 1 milione di euro. È stata, in aggiunta, disposta la formazione di un gruppo di lavoro dedicato e composto da esperti del settore che lavorerà per un periodo di tre mesi alla redazione del quadro italiano di competenze dei docenti nei diversi stadi della loro carriera, in modo che essi siano pienamente efficaci nella didattica e capaci di adattarsi alle mutevoli necessità degli studenti in un mondo di rapidi cambiamenti sociali, culturali, economici e tecnologici.
  Nell'ambito del potenziamento delle azioni inerenti alla partnership pubblicoprivato, è in fase di perfezionamento una nuova iniziativa relativa ad un sistema informatizzato di gestione dei protocolli d'intesa e di accordi operativi tra il MIUR e imprese, fondazioni, associazioni ed enti, che hanno come finalità l'innovazione degli ambienti a supporto delle metodologie di apprendimento e insegnamento, dei processi organizzativi e di governance, di potenziamento delle infrastrutture.
  Alla luce di quanto esposto, si ritiene che le iniziative realizzate nel 2014 e quelle previste, in particolare, nel Rapporto «La Buona Scuola», vadano nella direzione auspicata dagli Onorevoli interroganti, ovvero promuovano il potenziamento progressivo dell'educazione al digitale nel nostro Paese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Internet

programma comunitario

tecnologia digitale

rete d'informazione