ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03284

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 269 del 22/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 22/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 22/07/2014
CATALANO IVAN MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 23/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 22/07/2014
Stato iter:
23/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/07/2014
Resoconto CATALANO IVAN MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 23/07/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 23/07/2014
Resoconto CATALANO IVAN MISTO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 23/07/2014

SVOLTO IL 23/07/2014

CONCLUSO IL 23/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03284
presentato da
ZACCAGNINI Adriano
testo di
Martedì 22 luglio 2014, seduta n. 269

   ZACCAGNINI e SCHULLIAN. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   da marzo 2013 l'Unione europea vieta, con una specifica normativa, le importazioni di legname e suoi prodotti da qualsiasi Paese del mondo, se proveniente dal taglio illegale e chiede agli operatori e alle autorità nazionali di verificare e rispettivamente, punire chi commercia legname di origine controversa. Il Regolamento 995 del 2010 conosciuto anche come EUTR (European Union Timber Regulation in inglese) è stato emanato per contrastare il commercio illegale di legno e prodotti da esso derivati, per tutelare le foreste del nostro Pianeta, ponendo un freno a irresponsabili processi di deforestazione, che stanno cancellando i polmoni verdi della terra e compromettendo le risorse essenziali a tutte quelle comunità che da esse dipendono;
   in data 16 maggio 2014, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, attraverso una nota: «Legno illegale, Mipaaf: approvato oggi in Cdm decreto per attuazione disciplina Ue» ha reso noto che durante il Consiglio dei ministri è stato approvato lo schema di decreto legislativo del Mipaaf con cui verrà data attuazione alla disciplina europea riguardante il divieto di importazione di legno tagliato illegalmente – «In particolare, attraverso il decreto, verrà dato seguito alle disposizioni del Regolamento del Consiglio Ue n. 2173/2005, relativo all'istituzione di un sistema di licenze Flegt per le importazioni di legname nella Comunità europea, e del Regolamento del Parlamento e del Consiglio Ue n. 995/2010 (EUTR), che stabilisce gli obblighi degli operatori che commercializzano legno e prodotti derivati. I due regolamenti comunitari mirano a contrastare l'importazione illegale di legno e prodotti derivati da quei Paesi terzi con i quali l'Unione europea firma accordi bilaterali di tipo volontario (VPA – Voluntary Partnership Agreements) finalizzati all'adozione di licenze standard, verificabili e non falsificabili, e a fissare gli obblighi degli operatori che commercializzano per la prima volta legno e prodotti derivati sul mercato interno, attraverso l'adozione di un sistema di dovuta diligenza da parte degli operatori commerciali»;
   dopo mesi dall'entrata in vigore del Regolamento Europeo del Legno (European Union Timber Regulation – EUTR), il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF), l'autorità incaricata di vigilare sulla norma, non ha ancora messo in atto i controlli e le sanzioni da applicare a chi commercia legno tagliato illegalmente o a chi non applica la dovuta diligenza, ovvero chi non controlla la filiera di legno dall'origine;
   oltre all'Italia, altri Paesi dell'Unione europea come la Spagna, la Lituania e l'Ungheria, sono il fanalino di coda nell'implementazione e attuazione del Regolamento continuando a permettere l'entrata nei nostri mercati di legno proveniente da conflitti sociali e ambientali in importanti aree forestali come quelle del bacino del Congo, dell'Amazzonia, del Sud-est asiatico, con la distruzione delle isole del Borneo e Sumatra e delle foreste dell'estremo oriente in Russia. In questi mesi le organizzazioni non governative hanno continuato a segnalare commerci dubbi. Greenpeace, ad esempio, ha evidenziato almeno 3 casi di importazione di legno illegale in Europa che dimostrano come ci sia ancora molto da fare per un'adeguata implementazione dell'EUTR. Solo quelli provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo e intercettati in Germania sono stati confiscati dalle autorità competenti, un chiaro avvertimento per le aziende del settore che importano legno di origine controversa –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti di cui in premessa e quali azioni intenda intraprendere per attivarsi prontamente per vigilare sul mercato del legname, aumentando gli sforzi e le risorse, per compiere tale obiettivo e se non reputi il ritardo nell'attuazione del regolamento 995/2010 (regolamento europeo del legno European Union Timber Regulation – EUTR) svantaggioso, anche in termini di credibilità politica, per il nostro paese, che proprio, durante il semestre alla Presidenza del Consiglio dell'Unione europea, non rispetta i propri obblighi nei confronti dell'Unione europea stessa e nella lotta alla deforestazione planetaria. (5-03284)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03284

  In ordine alla problematica indicata nell'interrogazione in oggetto, faccio presente che il 3 marzo 2013, è entrato in vigore il regolamento (UE) n. 995/2010, che disciplina l'attività degli operatori della filiera legno e dei prodotti derivati immessi per la prima volta sul mercato comunitario, fissando l'obbligo per gli stessi di corredare con chiare attestazioni la relativa origine legale e tracciabilità.
  Ricordo che la legge di delegazione europea 2013 ha individuato nel Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali l'autorità competente nazionale per l'applicazione del suddetto regolamento e del regolamento n. 2173/2005.
  A tal fine, in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato di cui il Ministero si avvarrà per l'effettuazione dei relativi controlli, si è proceduto all'elaborazione di uno schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri e, seppur con parziale riserva, della Conferenza Stato-regioni, lo scorso 10 luglio.
  Tale provvedimento, tuttavia, deve ancora essere esaminato dalle Commissioni parlamentari competenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, per cui ad oggi non risulta possibile applicare alcuna sanzione.
  Con riguardo alle segnalazioni di presunte importazioni di legname illegale, manifestate da diverse organizzazioni non governative preciso che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si sta adoperando allo scopo di segnalare l'elevato rischio connesso a tale fenomeno agli operatori del settore.
  Evidenzio, altresì, che il Ministero si sta attivando per effettuare adeguate segnalazioni ai competenti servizi dell'Unione europea, in ordine alle possibili contaminazioni di legname ritenuto a «forte rischio di illegalità» che riguarderebbero legname brasiliano proveniente dalla regione del Parà.
  L'azione della Commissione dovrà mirare ad accertare (di concerto con le autorità brasi1iane) la reale veridicità della documentazione prodotta al fine del pieno rispetto della «due diligence», così come la prevenzione di potenziali fatti dolosi, quali la deforestazione illegale della foresta amazzonica, qualora comprovata da evidenze probatorie.
  Ritengo ad oggi una priorità tecnico-politica l'approvazione dello schema di decreto legislativo sulle sanzioni, al fine di dare piena operatività ai summenzionati regolamenti comunitari e di evitare possibili sanzioni per l'Italia.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

accordo bilaterale

traffico illecito

politica delle importazioni

disboscamento

frode

frode doganale

legname da costruzione