ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03283

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 269 del 22/07/2014
Firmatari
Primo firmatario: BENEDETTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2014
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2014
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2014
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2014
LUPO LOREDANA MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2014
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 22/07/2014
Stato iter:
23/07/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/07/2014
Resoconto BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/07/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 23/07/2014
Resoconto BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/07/2014

SVOLTO IL 23/07/2014

CONCLUSO IL 23/07/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03283
presentato da
BENEDETTI Silvia
testo di
Martedì 22 luglio 2014, seduta n. 269

   BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, GAGNARLI, GALLINELLA, L'ABBATE, LUPO e PARENTELA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   lo scorso 11 luglio, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali si dichiarava soddisfatto della chiusura della procedura di infrazione a carico del nostro Paese relativa all'utilizzo delle reti derivanti cosiddette «spadare», vietate dall'Unione europea sin dal 1992;
   dopo oltre 20 anni, infatti, si è chiuso il contenzioso con la Commissione europea e si è pertanto scongiurato il pericolo di incorrere in una sanzione di oltre 130 milioni di euro;
   da quanto appare, confermato anche dalle recenti dichiarazioni del Ministro interrogato, il nostro Paese rispetta le normative in materia di pesca, tutela gli stock ittici dei propri mari e assicura adeguati controlli;
   è noto tuttavia, come dimostra un report di Oceania, che i pescherecci spesso sbarcano sulle nostre coste esemplari di pescespada verosimilmente catturati con reti derivanti illegali, la cui detenzione a bordo è vietata dal primo gennaio 2015;
   il suddetto divieto introdotto nel 2002 per tutte le reti derivanti, comprese le ferrettare, impedirà la cattura di grandi pelagici come il tonno o il pescespada;
   l'impatto socio-economico di tale misura è tuttavia piuttosto modesto rispetto ai benefici ambientali e al complessivo miglioramento nella gestione di stock sovrasfruttati come quelli del tonno rosso e pescespada, soprattutto nell'area mediterranea;
   gli sbarchi di pesce catturato con le reti derivanti rappresenterebbero in Italia solo lo 0,8 per cento del valore di tutti degli sbarchi ittici a livello nazionale;
   con riferimento alla proposta di divieto di tutte le reti da posta derivanti lunghe, il Ministro in parola ha confermato che «c’è un'attenzione dell'Italia sul dossier e appena possibile verrà istruito il confronto con gli organismi europei per verificare fino dove si può arrivare» –:
   se non ritenga necessario intensificare i controlli sul territorio, soprattutto presso marinerie già segnalate per pesca illegale, con l'intento di sequestrare definitivamente gli attrezzi illegali, e dare una risposta rapida e una pianificazione intelligente alla proposta di divieto di tutte le reti da posta derivanti lunghe. (5-03283)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 luglio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03283

  In merito a quanto rappresentato dagli onorevoli interroganti, faccio presente che la chiusura, con esito positivo, della procedura d'infrazione in materia di derivanti è la diretta conseguenza di un progressivo, quanto radicale, rafforzamento delle attività di vigilanza e controllo da parte dello Stato membro Italia, soprattutto in quelle aree maggiormente sensibili ai fenomeni correlati all'utilizzo illecito degli attrezzi in esame.
  Tale intensificazione, avvenuta negli ambiti portuali d'interesse e nelle aree marittime pertinenti, è stata altresì inquadrata anche e soprattutto nell'ambito delle misure d'intervento correttivo che l'Italia è chiamata ad adottare, in ossequio al recente Piano d'azione approvato dall'Unione europea.
  Preciso, che il processo in atto è destinato ad essere ulteriormente consolidato, anche attraverso l'utilizzo dei nuovi Fondi europei (FEAMP) in patte destinabili alla medesima attività di controllo.
  Con riguardo specifico alle specie pelagiche di maggiore interesse nazionale tonno rosso e pesce spada – ritengo doveroso sottolineare che, tutte le vigenti disposizioni ICCAT e dell'Unione europea in materia di vigilanza e controllo, dalla fase di cattura fino a quelle di commercializzazioni, sono già da diverso tempo regolarmente e scrupolosamente applicate nella vigente disciplina nazionale.
  Infine, sulla proposta di regolamentazione europea recante il bando definitivo delle reti derivanti, riferisco che sono ancora in corso le dovute e necessarie procedure di consultazione alle quali l'Italia non farà mancare il proprio contributo costruttivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

rete da pesca

regione mediterranea CE

regolamentazione della pesca

traffico illecito