ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03095

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 252 del 25/06/2014
Firmatari
Primo firmatario: TACCONI ALESSIO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 25/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 25/06/2014
Stato iter:
30/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/10/2014
Resoconto GIRO MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 30/10/2014
Resoconto TACCONI ALESSIO MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/06/2014

DISCUSSIONE IL 30/10/2014

SVOLTO IL 30/10/2014

CONCLUSO IL 30/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03095
presentato da
TACCONI Alessio
testo di
Mercoledì 25 giugno 2014, seduta n. 252

   TACCONI. — Al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 3 del regio decreto 6 maggio 1940, n. 635 fissa tra i doveri del sindaco quello di rilasciare ai cittadini che abbiano la loro residenza o la loro dimora nel comune e che ne facciano richiesta una carta di identità conforme al modello stabilito dal Ministro dell'interno;
   la legge finanziaria 2007, (articolo 1, comma 1319, stabilisce che al rilascio della carta di identità in formato cartaceo per i cittadini italiani iscritti all'AIRE (Anagrafe italiani residenti all'estero) possano provvedere le rappresentanze consolari;
   dal dettato dell'articolo 3 del regio decreto summenzionato discende l'obbligo dell'autorità consolare a richiedere in qualunque circostanza l'autorizzazione al rilascio della carta di identità al comune di iscrizione AIRE del richiedente, unico responsabile dell'accertamento di eventuali motivi ostativi;
   la suddetta circostanza richiede procedure lunghe e laboriose soprattutto se i comuni, come spesso accade, non rispondono sollecitamente alle richieste di autorizzazione da parte degli operatori consolari che, quindi, sono costretti a reiterare l'istanza con conseguente aggravio di lavoro e allungamento dei tempi di erogazione del servizio;
   le strutture consolari, anche a seguito delle recenti determinazioni del Ministero degli affari esteri che, nell'ambito del cosiddetto «riorientamento» della rete estera, hanno portato alla soppressione di numerosi uffici consolari, stanno sperimentando un aumento esponenziale dei loro carichi di lavoro, proprio in un momento in cui i flussi migratori verso l'estero, soprattutto dei nostri giovani in cerca di lavoro, hanno subito una tragica impennata;
   la progressiva erosione delle risorse a disposizione, oltre a maggiori carichi di lavoro, ha prodotto inevitabili tagli dei servizi all'utenza, una contrazione delle attività a favore dei nostri connazionali e un sempre maggiore grado di insoddisfazione dell'utenza;
   il Consolato generale d'Italia a Parigi ha varato recentemente un progetto pilota che — contrariamente a quanto stabilisce la normativa in vigore per la quale «il ritiro della carta d'identità dovrà essere effettuato sempre personalmente in quanto il funzionario preposto dovrà procedere all'identificazione del titolare, il quale dovrà contestualmente firmare il documento e il cartellino per la questura competente e per gli atti dell'ufficio consolare» — permette ai residenti in alcuni dipartimenti di quella circoscrizione consolare di ritirare il proprio documento tramite i corrispondenti consolari;
   tra le funzioni di questi ultimi rientra anche l'autenticazione di firme apposte in loro presenza –:
   se intenda dare immediate disposizioni affinché il progetto pilota del consolato generale d'Italia a Parigi venga esteso come norma generale a tutta la rete consolare e, di concerto con il Ministero dell'interno, se intenda trovare soluzioni più snelle ed efficaci per l'accertamento di eventuali motivi ostativi al rilascio della carta di identità per i cittadini italiani residenti all'estero. (5-03095)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-03095

  Desidero innanzitutto confermare l'impegno profuso dalla Farnesina a ricercare soluzioni, anche informatiche, per rendere sempre più snelli ed efficaci i servizi e le procedure rivolte all'utenza dagli uffici della nostra rete diplomatico-consolare.
  In tale direzione si muove senza dubbio il progetto pilota condotto, con successo, dal Consolato Generale d'Italia a Parigi, segnalato dall'On. Tacconi nella sua interrogazione.
  Circa un anno e mezzo fa, con precisione nel novembre dello scorso anno, il Consolato Generale a Parigi ha riscontrato e segnalato alcune difficoltà che i connazionali residenti in aree distanti da Parigi (come, ad esempio, in Bretagna) incontravano in merito al rilascio delle carte di identità e dei passaporti biometrici, dovendosi recare fisicamente presso gli Uffici dell'Autorità consolare per il ritiro della documentazione.
  Al fine di ovviare alle difficoltà manifestate dai nostri connazionali, il Consolato Generale di Parigi, sulla base delle indicazioni fornite dalla Farnesina e limitatamente alle carte di identità, ha prontamente attivato un meccanismo sperimentale (da qui la denominazione di «progetto pilota») che prevede, con riguardo – per ora – ai soli cittadini italiani residenti nei dipartimenti della Bretagna (Cotes d'Armor, Finiste're, Ille-et-Vilaine et Morbihan) la possibilità di consegna dei predetti documenti attraverso i corrispondenti consolari attivi nella regione.
  Sul piano procedurale, il Consolato Generale continua naturalmente ad essere l'Autorità competente a rilasciare la carta di identità, previa acquisizione del necessario nulla osta da parte del Comune di iscrizione AIRE del connazionale richiedente. Una volta emessa la carta di identità, la stessa viene inviata – unitamente ai cartellini – al corrispondente consolare che provvede a contattare direttamente il connazionale. Il corrispondente consolare, che agisce comunque su specifica autorizzazione del Consolato Generale, consegna la carta d'identità, previa identificazione del connazionale. Contestualmente provvede a far firmare, in sua presenza, i cartellini che verranno poi dallo stesso recapitati al Consolato Generale per il successivo inoltro alle Questure. Non vi è autentica delle Firme da parte del corrispondente consolare. Il documento d'identità viene infatti ritirato personalmente dal connazionale richiedente, alla presenza del corrispondente consolare ed in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente.
  La novità più rilevante del Progetto Pilota consiste nel fatto che il ritiro avviene per il tramite del corrispondente consolare, senza che il connazionale debba personalmente recarsi presso il Consolato a Parigi. Si tratta evidentemente di una procedura che ha raccolto la piena soddisfazione dei connazionali, i quali possono così evitare spostamenti di centinaia di chilometri. Positive reazioni si sono registrate anche da parte dei corrispondenti consolari coinvolti, che rappresentano un vero e proprio braccio operativo del Consolato Generale su un territorio particolarmente ampio, a pieno servizio della comunità residente. Basti pensare che, secondo le stime, circa duemila italiani risiedono in una regione – la Bretagna – vasta oltre 27.000 km quadrati.
  Tale procedura si presenta senza dubbio come una valida alternativa alla classica modalità di consegna dei documenti d'identità presso gli Uffici dell'Autorità consolare, permettendo di garantire un servizio continuativo ed efficiente e avvicinando sensibilmente le competenti autorità consolari ai nostri connazionali residenti all'estero. È per tale motivo che al momento è in corso di valutazione la possibilità di estendere il progetto pilota in questione ad altre realtà, come ad esempio il Consolato Generale di Zurigo. Il progetto mantiene comunque un carattere sperimentale; nel caso in cui se ne riscontreranno i risultati in un congruo arco di tempo, si potrà valutare la possibilità di estenderlo all'intera rete diplomatico-consolare.
  Circa la questione delle procedure per l'accertamento di eventuali motivi ostativi al rilascio della carta d'identità per i cittadini italiani residenti all'estero, il Ministero degli Affari Esteri, di concerto con il Ministero dell'Interno, è stato in grado di ridurre apprezzabilmente i tempi di trasmissione della richiesta di nulla osta ai Comuni a seguito dell'introduzione di strumenti informatici in dotazione alla Pubblica Amministrazione, quali la posta elettronica certificata.
  Tali procedure innovative si inseriscono nel quadro della riorganizzazione della rete consolare, basata su principi di efficienza e trasparenza. Come noto, si tratta di un processo sviluppato in uno spirito di dialogo costruttivo, che si prefigge al contempo di aggiornare e «riorientare» geograficamente la rete. L'intendimento non è certo quello di sacrificare uno degli strumenti essenziali della proiezione internazionale dell'Italia, bensì di renderlo più aderente alle esigenze di oggi, adeguandolo sia al nuovo contesto geopolitico sia agli stringenti vincoli della finanza pubblica, che non consentono di sostenere la rete nella sua tradizionale intelaiatura.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ANAGRAFE DEI CITTADINI ITALIANI RESIDENTI ALL' ESTERO ( AIRE ), RD 1940 0635

EUROVOC :

documento d'identita'

Francia

consolato

cittadino della Comunita'

lavoro