Legislatura: 17Seduta di annuncio: 248 del 18/06/2014
Primo firmatario: BOMBASSEI ALBERTO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 18/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 18/06/2014
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 19/06/2014 Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 19/06/2014 Resoconto CALENDA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 19/06/2014 Resoconto GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
DISCUSSIONE IL 19/06/2014
SVOLTO IL 19/06/2014
CONCLUSO IL 19/06/2014
BOMBASSEI e GALGANO. —
Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
dovrebbe concludersi entro il 2014 il Transatlantic Trade and Investment Partnership (TIPP), l'accordo tra Unione europea e Stati Uniti che, oltre a favorire lo scambio di merci tra due delle maggiori superpotenze economiche, porterebbe ad una ridefinizione del quadro geopolitico globale, sancendo la fine delle barriere commerciali tra Stati Uniti ed Europa;
l'accordo ha come obiettivo fondamentale l'abbattimento delle barriere tariffarie e non tariffarie che frenano gli investimenti. La revisione delle norme non tariffarie andrà ad incidere soprattutto sull'attuale legislazione europea che prevede regole stringenti in materia di ambiente, salute, lavoro, istruzione;
l'accordo sta nel rendere «compatibili» le differenti normative tra Usa e Unione europea che regolano i diversi settori dell'economia, al fine di intervenire e migliorare l'entità degli scambi commerciali, tenendo conto degli interessi dell'industria italiana e americana. Considerata l'entità degli scambi commerciali, potrebbero scaturire risultati consistenti ed immediati;
i controlli preposti ai traffici commerciali tra i due Paesi, sono capillari e richiedono molta documentazione, con procedure lente e complesse, quindi costose, che rallentano l'efficienza e l'efficacia degli scambi, riducendone l'accesso al mercato e la competitività, perciò la cooperazione doganale è fondamentale soprattutto per le piccole e medie imprese –:
quali iniziative intenda adottare per agevolare le piccole e medie imprese italiane nell'affrontare il nuovo quadro commerciale, chiarendo anche se saranno rispettati i tempi previsti per la firma dell'accordo di libero scambio Europa-Stati Uniti. (5-03028)
Con riferimento a quanto esposto dagli interroganti nell'atto, riferisco quanto segue.
Per quanto riguarda la tempistica del negoziato, è intenzione delle due Parti di finalizzare l'accordo entro il 2015. Un passaggio essenziale per verificare la praticabilità di tale ipotesi sarà il «political stocktaking» tra lo USTR Froman e il Commissario europeo al commercio De Gucht, che dovrebbe aver luogo nel prossimo mese di ottobre, durante la nostra Presidenza, a ridosso della riunione informale dei Ministri del Commercio dell'Unione europea in programma a Roma.
Ricordo che un accordo commerciale per la liberalizzazione tariffaria, per una significativa riduzione delle barriere non tariffarie ed ad un'ampia convergenza regolamentare, potrebbe incidere in maniera apprezzabile sulla futura crescita italiana fino a sfiorare il mezzo punto percentuale per la nostra economia come di seguito specificherò in risposta anche all'atto presentato dall'onorevole Da Villa.
Quanto alle misure previste per agevolare le piccole e medie imprese, si evidenzia come, nell'ambito delle cosiddette «rules» che costituiscono uno dei tre pilastri del negoziato, le due Parti si sarebbero prefissate la costituzione di appositi help desk che forniscano informazioni sulle normative per le attività di esportazione, aiutando così le PMI a cogliere appieno i vantaggi del TTIP.
Infine, sempre nell'ambito delle rules, è prevista una trattazione specifica delle questioni doganali e delle misure di facilitazione degli scambi, mirata a favorire una semplificazione delle procedure, come richiesto a gran voce dalle realtà imprenditoriali di entrambe le parti.
A tal riguardo si rammenta che l'aspetto regolamentare resta uno dei profili più complessi ed importanti del negoziato ed ha come obiettivo finale l'armonizzazione o il mutuo riconoscimento degli standard: risultato che andrebbe a tutto vantaggio delle nostre imprese ed in particolare delle PMI.
EUROVOC :Europa
Stati Uniti
scambio commerciale
politica comunitaria dell'occupazione
accordo CE
Unione europea
firma di accordo
impresa estera
liberalizzazione del mercato
unione doganale