Legislatura: 17Seduta di annuncio: 223 del 06/05/2014
Primo firmatario: FIORIO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2014 BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 30/09/2015
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/05/2014 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 06/05/2014 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 30/09/2015 Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 30/09/2015 Resoconto BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/05/2014
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 12/05/2014
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 24/07/2014
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/07/2014
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/03/2015
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/05/2015
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 30/09/2015
DISCUSSIONE IL 30/09/2015
SVOLTO IL 30/09/2015
CONCLUSO IL 30/09/2015
FIORIO, BARGERO e GRIBAUDO. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
il dissesto idrogeologico rappresenta una delle maggiori criticità del nostro Paese. Si tratta di un problema confermato dai dati: l'82 per cento dei comuni è esposto a rischio idrogeologico, 5 milioni e 700 mila i cittadini vivono in aree di potenziale pericolo e 1,2 milioni edifici insistono su queste aree;
secondo dati recenti il costo complessivo dei danni provocati in Italia da calamità naturali è pari a circa 3,5 miliardi di euro all'anno e le risorse necessarie per fronteggiare gli effetti di questi eventi tendono ad aumentare di anno in anno;
entrando nello specifico va sottolineato che il Piemonte è una delle regioni dove il rischio di dissesto idrogeologico è maggiore. In queste zone, negli ultimi 50 anni, frane e alluvioni hanno provocato 256 morti, 160 feriti e quasi 28 mila tra sfollati e senzatetto. In un territorio caratterizzato da un delicato equilibrio idrogeologico (le montagne occupano il 45 per cento della superficie regionale, e si registra in media un'alluvione ogni 18 mesi) si è cementificato più del dovuto: tra il 1960 e il 2009 il consumo del suolo è aumentato del 74 per cento, mentre la popolazione è cresciuta soltanto del 16 per cento. In questo contesto va poi evidenziato che la provincia di Torino è seconda solo a Napoli per popolazione l'87 per cento dei comuni e il 12,7 dei residenti: si tratta di numeri che evidenziano l'urgenza di interventi immediati a difesa del territorio;
risulta quindi evidente come la prevenzione rappresenti lo strumento irrinunciabile per salvaguardare la salute dei cittadini, l'ambiente e per limitare, anche in termini finanziari, le gravi conseguenze delle calamità naturali;
il 17 novembre 2010 è stato siglato l'Accordo di programma, integrato successivamente, tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e la regione Piemonte, finalizzato alla programmazione ed al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico;
tale accordo di programma era stato disposto dall'articolo 17 della legge numero 26 del 2010 che prevedeva la realizzazione di «Interventi urgenti nelle situazioni a più elevato rischio idrogeologico e al fine di salvaguardare la sicurezza delle infrastrutture e il patrimonio ambientale e culturale» per l'utilizzo dei finanziamenti stanziati dalla legge numero 191 del 2009;
nella legge numero 26 del 2010 era stata disciplinata la nomina di commissari straordinari, da parte del Governo, per l'attuazione degli interventi urgenti di mitigazione del rischio idrogeologico;
per quanto riguarda la regione Piemonte i fondi stanziati, dopo alcune rimodulazioni, aggiornamenti e quantificazioni, ammontano a 65.670.300 euro;
con il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 19 aprile 2011 è stato nominato il commissario straordinario delegato per l'espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi per la regione Piemonte nella persona del professor Pietro Giovanni Bocca;
conseguentemente il 21 dicembre 2011 è stato emanato il decreto n. 3 del commissario straordinario della regione Piemonte che ha come oggetto «l'individuazione di amministrazioni pubbliche e soggetti aventi finalità pubbliche, in qualità di Stazioni Appaltanti, per la progettazione degli interventi di cui all'Accordo di Programma del 17 novembre 2010 e successivo Atto Integrativo; procedure tecnico amministrative per la gestione degli interventi»;
nell'allegato a tale decreto commissariale sono elencati gli interventi previsti che interessano tutte le province del Piemonte e numerosissimi comuni;
con tale decreto commissariale sono state, in sintesi, autorizzate la progettazione preliminare e definitiva delle opere;
in seguito a tale atto sono stati emanati successivamente, in base alle risorse disponibili nella contabilità speciale del commissario, specifici decreti che autorizzavano la progettazione esecutiva e l'esecuzione di alcune opere;
l’iter della realizzazione delle opere ha subito gravi rallentamenti in seguito alle dimissioni del commissario, professor Pietro Giovanni Bocca;
la mancata nomina del nuovo commissario sta causando conseguentemente gravi problemi per l'avanzamento dei lavori: risulta infatti all'interrogante che (nell'attuale fase commissariale vacante) molte opere, già progettate, avviate e finanziate, non possono essere completate, mentre altri interventi, già progettati, non hanno ancora avuto l'autorizzazione per l'inizio dei lavori;
appare quindi chiaro che i ritardi relativi alla messa in sicurezza del territorio, soprattutto di natura burocratica, rischiano di mettere a repentaglio la vita di numerosi cittadini oltre a vanificare gli interventi già avviati ma non ancora terminati, soprattutto alla luce delle criticità di dissesto idrogeologico che gravano sul Piemonte –:
per quali giustificati motivi non sia stato ancora nominato il nuovo commissario regionale del Piemonte e quando si intenda farlo;
se quanto espresso in premessa, sui gravi ritardi relativi al completamento degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in Piemonte, corrisponda al vero e quali iniziative urgenti intenda conseguentemente assumere per accelerarne l’iter. (5-02732)
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