ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02690

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 217 del 23/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 23/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LAVAGNO FABIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 23/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/04/2014
Stato iter:
30/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 30/04/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 30/04/2014
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 30/04/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/04/2014

SVOLTO IL 30/04/2014

CONCLUSO IL 30/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02690
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Mercoledì 23 aprile 2014, seduta n. 217

   PAGLIA e LAVAGNO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo 2014 è stato pubblicato il decreto 14 febbraio 2014, n. 51 recante il «Regolamento sulle commissioni applicate alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento presso i gestori di carburante», e che entrerà in vigore decorsi 120 giorni dalla data della sua pubblicazione e cioè il 29 luglio 2014;
   il suddetto decreto cancella la gratuità, sia per l'acquirente che per il venditore, delle transazioni regolate con carte di pagamento (bancomat e carte di credito) presso gli impianti di distribuzione di carburanti, oltre a dettare le regole sulla pubblicità delle commissioni di interscambio, stabilendo che i gestori dei circuiti di carte di pagamento accettate in Italia devono pubblicare – ed aggiornare regolarmente – sul proprio sito internet, in maniera chiara, completa, trasparente e facilmente accessibile, le eventuali commissioni d'interscambio applicate alle operazioni di pagamento eseguite sul territorio italiano, con adeguata informativa degli eventuali provvedimenti adottati dalle Autorità europee e nazionali preposte alla tutela della concorrenza;
   pertanto, secondo il legislatore, il provvedimento persegue l'obiettivo di disegnare una regolamentazione unitaria della disciplina dei pagamenti effettuati a mezzo di strumenti elettronici armonizzandola con quella più ampia della trasparenza del costo delle commissioni, ponendo così fine ad una norma equivoca, molto spesso ignorata dagli istituti bancari o volutamente disattesa dagli stessi per trasferire sul sistema altri costi, come ad esempio quelle dei canoni per il noleggio dei cosiddetti POS;
   il regime di gratuità, infatti, aveva un limite temporale essendo vincolato all'applicazione dell'articolo 12, commi 9 e 10, del decreto legge n. 201 del 2011 (c.d. Salva Italia), che affidava all'Abi, insieme a Poste Italiane, al Consorzio bancomat, alle associazioni dei prestatori dei servizi di pagamento e alle imprese che gestiscono i circuiti di pagamento, la definizione delle regole per l'applicazione delle commissioni a carico degli esercenti in relazione alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento, tenuto conto della necessità di assicurare trasparenza e chiarezza dei costi, nonché di promuovere l'efficienza economica nel rispetto delle regole di concorrenza;
   in verità, un ritorno all'applicazione delle commissioni sul rifornimento del carburante, disincentivando il pagamento a mezzo di moneta elettronica, riapre l'annosa questione di garantire la sicurezza per gestori esponendoli al rischio di rapine;
   d'altra parte i costi di commissione e quelli di gestione del cosiddetto POS, obbligatorio dal prossimo 30 giugno, si aggiungono ai recenti rincari delle accise su benzina e gasolio, ed in vigore fino al prossimo 31 dicembre 2014, riducendo in misura significativa il margine di guadagno dei gestori –:
   come pensi di conciliare l'esigenza di garantire maggiori margini di guadagno e maggiore sicurezza ai gestori di impianti di carburante, che con la loro attività, tra l'altro, svolgono un servizio di pubblica utilità, con l'esigenza di dettare norme di armonizzazione della disciplina dei pagamenti effettuati a mezzo di strumenti elettronici, anche valutando l'opportunità di iniziative normative che reintroducano la suddetta gratuità per le sole transazioni regolate presso gli impianti di distribuzione di carburanti. (5-02690)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-02690

  Con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione gli On. Paglia e Lavagne pongono quesiti in ordine alle commissioni applicate alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento presso i gestori di carburante.
  Al riguardo, sentito il Ministero dello Sviluppo Economico, si fa presente che la gratuità delle commissioni bancarie per pagamenti elettronici di importo inferiore a 100 euro sugli impianti di distribuzione dei carburanti fu introdotta dal 1o gennaio 2012, sia per l'acquirente che per il venditore, dall'articolo 34, comma 7, della legge n. 183 del 2011 (Legge di Stabilità 2012).
  Tale disposizione fu proposta dal Ministero dello Sviluppo Economico, sentita l'ABI, su richiesta delle Federazioni dei gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti maggiormente rappresentative a livello nazionale (FAIB Confesercenti, FIGISC-ANISA Confcommercio e FEGICA Cisl) per motivi di sicurezza del personale addetto agli impianti, in quanto riduceva la circolazione del contante presso gli stessi impianti. Le commissioni bancarie sono infatti di competenza del gestore dell'impianto di distribuzione carburanti, rientrando tra i costi di esercizio.
  Tuttavia, il sistema bancario nell'esprimere la propria contrarietà, ha fatto rilevare che non si può imporre per legge un servizio a costo zero; pertanto, vari sono stati i tentativi di sospendere la gratuità delle transazioni per la rete di distribuzione carburanti, confermata, poi, dall'articolo 12, comma 10, della legge 214 del 2011 «Salva Italia», poi modificato dall'articolo 27 della legge sulle liberalizzazioni n. 27 del 2012 «Cresci Italia».
  La gratuità dei pagamenti con carte nel settore della distribuzione carburanti, per transazioni inferiori a 100 euro, veniva infatti collegata alla emanazione di un decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del Ministero dello Sviluppo Economico che definisse nuove regole per ridurre le spese di commissione.
  In attesa del citato decreto, i fornitori del servizio di pagamento elettronico in convenzione con i gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti hanno imposto alti canoni forfettari o in alcuni casi hanno rifiutato nuove attivazioni per il pagamento con carte, aprendo un contenzioso con le stesse Federazioni dei gestori.
  Con la pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale del 31 marzo 2014, è quindi cessata la gratuità delle transazioni sulla rete degli impianti di distribuzione carburanti e si è aperta una fase delicata in quanto entro il 29 luglio 2014 le Banche dovranno adeguarsi, dando indicazioni puntuali sulla struttura dei costi inerenti le commissioni, differenziando tra carte di debito, di credito e micropagamenti (inferiori a 30 euro).
  È, pertanto, necessario che si pervenga in tale sede alla definizione di commissioni che promuovano effettivamente l'utilizzo della moneta elettronica in questo particolare settore di mercato, considerato che il Decreto del MISE 24 gennaio 2014 ha istituito l'obbligo dal 30 giugno 2014, da parte degli esercenti di qualunque attività commerciale (inclusi pertanto i distributori di carburanti) ad accettare pagamenti con carte di debito, per importi superiori a 30 euro, per l'acquisto di prodotti o prestazione di servizi.
  L'utilizzo della moneta elettronica è, infatti, sempre più importante per la sicurezza degli operatori e delle attrezzature ed è necessario cercare di ridurre il più possibile l'uso del contante, ancora presente in quantitativi molto elevati presso gli impianti di distribuzione dei carburanti ed oggetto di attacchi sempre più frequenti da parte della criminalità, considerando anche che la tracciabilità dei pagamenti elettronici inibisce comportamenti illegali che, tra l'altro, determinano una distorsione del mercato.
  Recentemente, si è svolto un incontro fra i rappresentanti del Ministero dell'Interno, del Ministero dello Sviluppo Economico, delle Federazioni dei gestori (Faib, Fegica, Figisc), delle Associazioni dei titolari (Unione Petrolifera, Assopetroli, Consorzio Grandi Reti, Federdistribuzione), nonché del mondo bancario per discutere sulle possibili soluzioni da adottare al fine di prevenire e contrastare i sempre più frequenti fenomeni di criminalità che interessano i punti vendita di carburanti, da tempo all'attenzione delle Istituzioni pubbliche a livello locale (ad es. Regione Lombardia e Prefettura di Lecce). Anche in tale sede è emersa la necessità di promuove la diffusione dei mezzi elettronici di pagamento al fine di limitare al massimo l'uso del denaro contante negli acquisti di carburante per autotrazione presso gli impianti di distribuzione.
  Sulla questione la Segreteria del Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio ha comunicato che lo scorso mese di luglio la Commissione europea ha proposto un pacchetto legislativo, attualmente in discussione al Consiglio UE, in cui è compreso tra l'altro uno schema di Regolamento volto a porre un limite alle commissioni di interscambio dei circuiti di carte di credito e di debito al fine, anche in questo caso, di ridurre le commissioni finali applicate agli esercenti incentivando, per tale via, l'utilizzo di strumenti alternativi al denaro contante.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

imposta sui carburanti

credito

carburante

strumento elettronico

pagamento

politica della concorrenza

moneta elettronica