ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02674

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 215 del 18/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: CATALANO IVAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 18/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 18/04/2014
TINAGLI IRENE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 18/04/2014
COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2014
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2014
BASSO LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2014
BONACCORSI LORENZA PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 18/04/2014
Stato iter:
18/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2016
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 18/02/2016
Resoconto CATALANO IVAN MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/04/2014

SOLLECITO IL 07/05/2015

SOLLECITO IL 30/09/2015

SOLLECITO IL 10/11/2015

DISCUSSIONE IL 18/02/2016

SVOLTO IL 18/02/2016

CONCLUSO IL 18/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02674
presentato da
CATALANO Ivan
testo di
Venerdì 18 aprile 2014, seduta n. 215

   CATALANO, QUINTARELLI, TINAGLI, COPPOLA, GADDA, BASSO e BONACCORSI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   le licenze creative commons sono uno strumento di circolazione per opere protette dal diritto d'autore che offre soluzioni allo stesso tempo semplici e flessibili per garantire ai titolari dei relativo diritto (artisti, giornalisti, docenti e, in particolare, istituzioni) di condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello «alcuni diritti riservati»;
   il detentore dei diritti può, infatti, non autorizzare a priori usi prevalentemente commerciali dell'opera (opzione non commerciale, acronimo inglese: NC) o la creazione di opere derivate (non opere derivate, acronimo: ND); e se sono possibili opere derivate, puo’ imporre l'obbligo di rilasciarle con la stessa licenza dell'opera originaria (condividi allo stesso modo, acronimo: SA, da «share-alike»);
   le combinazioni di queste scelte generano le sei licenze creative commons, che, originariamente sviluppate per l'ordinamento di common law statunitense, sono state tradotte e rese utilizzabili all'interno del nostro ordinamento, attraverso il lavoro di numerosi studiosi e operatori del diritto italiano;
   un numero crescente di enti governativi utilizza le licenze creative commons per disciplinare la circolazione di dati in loro possesso;
   in particolare, superando le precedenti singole iniziative settoriali, i Governi dell'Australia e della Nuova Zelanda hanno posto in essere iniziative di ampio respiro, rispettivamente l’Australian Governments Open Access and Licensing Framework (AusGOAL) e lo NZ Government Open Access and Licensing framework (NZGOAL), finalizzate a promuovere, guidare e uniformare la diffusione, anche tramite licenze creative commons, dei dati raccolti ed elaborati dalle varie agenzie governative, così da facilitare l'accesso agli stessi da parte dell'intera comunità, nonché lo sviluppo dell'innovazione e delle iniziative imprenditoriali;
   si segnala una crescente attenzione alle possibilità offerte dalle licenze creative commons da parte di vari enti istituzionali italiani, fra i quali il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che ha recentemente aperto una gara per incentivare la creazione di MOOC (massive online open courses) in creative commons, ovvero dei corsi online universalmente accessibili –:
   quali iniziative il Governo intenda mettere in essere per l'ulteriore sviluppo dell'utilizzo della licenza creative commons in ambito educativo, artistico e letterario;
   quali iniziative particolari di ampio respiro il Governo intenda mettere in atto similarmente alle iniziative realizzati dagli Stati citati in premessa. (5-02674)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-02674

  In materia di utilizzo delle licenze creative commons in ambito educativo, artistico e letterario, si rappresenta, per quanto di competenza, anzitutto che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca sta ponendo in essere iniziative per accelerare l'attuazione dell'autoproduzione di libri digitali, come previsto dall'articolo 6 della legge n. 128 del 2013.
  Infatti, l'Azione 23 del Piano Nazionale Scuola Digitale, concernente la promozione delle Risorse Educative Aperte (OER, Open Educational Resources) e la produzione di linee guida sull'autoproduzione dei contenuti didattici digitali, intende dare piena realizzazione a quanto già espresso attraverso il decreto ministeriale n. 781 del 2013 ed il suo allegato n. 1, e a quanto previsto all'articolo 6, comma 2-bis, del decreto-legge n. 104 del 2013 che ha modificato l'articolo 15 del decreto-legge n. 112 del 2008, assicurando che le scuole abbiano criteri certi per quanto riguarda l'autoproduzione di contenuti didattici digitali.
  In questo contesto, sarà promosso l'utilizzo delle licenze creative commons, in modo da concedere a chi voglia fare uso del materiale didattico una serie di facoltà, tra cui la riproduzione e la redistribuzione del materiale stesso, nonché, in taluni casi, la possibilità di creare materiale derivato, nell'ottica del riuso, della diffusione, della produzione collaborativa di materiale didattico digitale.
  Ed in quest'ottica, già nel corso del 2015, il MIUR ha preselezionato alcuni progetti sperimentali che, in risposta a un apposito bando (che si concluderà entro l'estate prossima con la premiazione dei proponenti che avranno conseguito i migliori risultati), hanno previsto la messa a punto e il successivo sviluppo di massive online open courses (MOOC), corsi on-line aperti ad un numero illimitato di studenti per i quali era condizione indispensabile, oltre all'accesso gratuito per garantire la fruizione massiva del corso, anche il rilascio di licenze creative commons sia da parte di soggetti privati sia da parte di soggetti pubblici e in particolare degli Atenei.
  Questi ultimi, nell'ambito della loro autonomia, in alcuni casi, stanno ancora valutando quali strategie adottare con riferimento a questa tipologia di offerta formativa e, in altri, hanno anche già elaborato insegnamenti da erogare con modalità telematica, in formato aperto, adottando piattaforme tecnologiche di proprietà degli Atenei stessi.
  Gli insegnamenti in formato aperto e massivo rappresentano, soprattutto, un'opportunità per far conoscere concretamente l'offerta formativa degli Atenei, i quali hanno interesse diretto ad organizzare autonomamente tale tipologia di insegnamenti, senza bisogno di incentivazioni ulteriori da parte del Ministero.
  Per quanto riguarda, in generale, le politiche di tutela e di diffusione della proprietà intellettuale, gli Atenei hanno una propria regolamentazione, all'interno della quale, seppure con formulazioni giuridiche differenti, di fatto, già disciplinano anche le licenze di tipo creative commons, rispetto alle finalità commerciali o meno dell'opera e rispetto agli utilizzi, più o meno aperti, che l'autore intende sostenere, anche di concerto con la comunità scientifica di riferimento.
  In generale, per quanto di competenza, il MIUR sostiene politiche di diffusione e di condivisione dei dati scientifici, che possano essere utilizzati per approfondimenti scientifici, senza finalità commerciali.
  Parimenti, si ritiene che l'offerta formativa massiva, aperta e on-line rappresenti un'opportunità in più per coloro che, molto volenterosi, non hanno mezzi sufficienti per proseguire i propri studi dopo le scuole secondarie di II grado ed una possibilità per coloro che, in età più avanzata, desiderino approfondire materie specifiche.
  In conclusione, tutto ciò sicuramente si traduce in un'ottima opportunità di formazione continua, erogabile in forma individuale, anche se, si osserva, il livello altamente scientifico di un insegnamento universitario potrebbe in alcuni casi non essere coerente con il termine «massivo», dato che vi sono conoscenze di base, propedeutiche, che caratterizzano i corsi universitari per il loro valore particolarmente selettivo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritto d'autore

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