ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02632

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 211 del 14/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: CATALANO IVAN
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 14/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNO FRANCO MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API) 14/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/04/2014
Stato iter:
15/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/04/2014
Resoconto CATALANO IVAN MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/04/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 15/04/2014
Resoconto CATALANO IVAN MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/04/2014

SVOLTO IL 15/04/2014

CONCLUSO IL 15/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02632
presentato da
CATALANO Ivan
testo di
Lunedì 14 aprile 2014, seduta n. 211

   CATALANO e BRUNO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   in data 12 giugno 2013 il Governo rispose all'interrogazione con risposta immediata in commissione n. 5-00305 avente come oggetto il caso della SEA Handling Spa, multata dalla Commissione Europea per aiuti di Stato;
   dalla data di risposta ad oggi sono innumerevoli le dichiarazioni stampa e i fatti succeduti nel tempo;
   ultimo cronologicamente è l'accordo firmato il 4 novembre 2013 nel quale SEA H. dichiarava che: «[...] trovandosi nell'impossibilità di dare attuazione alla decisione del 19 dicembre 2012, attraverso il recupero monetario del presunto aiuto di Stato, è stata avviata dal Gruppo SEA un'interlocuzione con la commissione, con l'obbiettivo di individuare una modalità alternativa di adempimento della decisione idonea ad evitare, nel primo semestre del 2014, la liquidazione della società, rimanendo peraltro non pregiudicato, il mancato riconoscimento da parte di SEA H. della legittimità della decisione»;
   con tale accordo SEA H. propone:
    a) la nascita di una nuova azienda Airport Handling srl dotata di autonomia patrimoniale, funzionale ed amministrativa;
    b) il licenziamento e la liquidazione delle spettanze per tutti i dipendenti di Sea H che poi sarebbero stati assunti da Airport Handling senza continuità del rapporto di lavoro;
    c) la disdetta da parte di Sea H di tutti i contratti con i vettori che sarebbero finiti sul mercato;
    d) la vendita di tutte le attrezzature da parte di Sea H che avrebbe dovuto dividerle in lotti e venderli sul mercato, inoltre prevedeva una pesante riorganizzazione che portasse Airport Handling ad avere costi compatibili con il mercato;
   risulta all'interrogante che:
    durante la riunione di Linate di lunedì 25 marzo 2014, la presidenza ha ufficializzato le notizie date dai media negli ultimi giorni circa la posizione della Commissione europea che approva la costituzione di una nuova società di handling per evitare il pagamento della multa da loro comminata causa presunti aiuti di Stato;
    la condizione da loro posta però sarebbe quella che la nuova società sia a maggioranza privata con Sea spa partecipante unicamente come socio di minoranza, questo, a detta loro, per garantire discontinuità;
    tale soluzione è in totale disaccordo con gli impegni assunti dall'azienda il 4 novembre 2013 con le organizzazioni sindacali che prevedeva il controllo al 100 per cento di Airport Handling;
    le organizzazioni sindacali firmatarie di quell'accordo hanno respinto l'ipotesi dell'uscita di Airport Handling dal perimetro Sea per evitare frantumazioni e precarizzazione del sistema di gestione del lavoro, cosa già avvenuta negli altri aeroporti italiani;
    le organizzazioni sindacali hanno quindi attivato la seconda parte della procedura dello sciopero nel gruppo Sea coinvolgendo anche il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Lupi e hanno sospeso le relazioni sindacali con Sea a tutti i livelli;
    si è inoltre richiesto un incontro urgente con il sindaco di Milano Pisapia e azionista di maggioranza della Sea;
    l'obiettivo della salvaguardia dell'unicità di questo grande gruppo imprenditoriale è l'unica reale tutela in un mercato senza regole;
    il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dichiarava in risposta alla interrogazione, citata in precedenza, quanto segue: «Ad ogni modo assicuro, nel concludere, che il Governo continuerà a seguire con la massima attenzione il prosieguo della vicenda che ha coinvolto Sea Handling consapevole delle possibili ripercussioni sui profili occupazionali e di operatività dei servizi degli aeroporti milanesi» –:
   di quali informazioni sia a conoscenza il Governo e in che modo il Ministero si stia adoperando per tutelare gli oltre 2.000 posti di lavoro a rischio con il fallimento della Società SEA Handling.
(5-02632)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 15 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-02632

  Gli Onorevoli Interroganti pongono nuovamente all'attenzione del Governo l'importante questione relativa al caso SEA Handling, per la quale questo Ministero, pur non avendo competenza diretta, ha continuato a seguirne con il massimo interesse gli sviluppi per le possibili conseguenze in termini occupazionali, di mobilità, di regolarità del trasporto aereo ed infine in relazione alle possibili ricadute socio-economiche sul territorio.
  La questione specifica della verifica e del recupero di presunti «aiuti di Stato», dichiarati dalla Commissione europea con Decisione del 19 dicembre 2012 quale conseguenza degli interventi di ripianamento del capitale sociale effettuati da SEA S.p.A. nel periodo 2002-2010, ripercorsa dall'Onorevole Interrogante ed oggetto di interrogazione discussa il 12 giugno 2013, si colloca, come è noto, all'interno di un mercato di riferimento che continua ad essere caratterizzato da bassi margini di redditività e da un elevato grado di concorrenza.
  Rispetto ai contenuti della precedente risposta, non posso che confermare l'impegno, già assunto dal Governo e dal MIT, a ricercare, per i profili di competenza, ogni possibile soluzione che possa assicurare la piena regolarità dei servizi offerti negli aeroporti milanesi, anche in termini di qualità e quantità del servizio erogato, e che possa, al contempo, salvaguardare i livelli occupazionali nel mercato di riferimento ed evitare pregiudizi per i passeggeri, per i vettori e per l'indotto economico regionale e nazionale.
  Sulla base di tali obiettivi la vicenda è stata affrontata dal Ministro Lupi anche nel corso di un colloquio personale con il Vice Presidente Almunia, nel corso del quale è stato manifestato l'interesse dello Stato italiano per una soluzione che possa garantire i primari interessi in campo dell'occupazione e della mobilità, riscontrando nell'interlocutore una grande disponibilità.
  In linea con gli strumenti previsti dalla giurisprudenza comunitaria e attraverso una costante e paziente interlocuzione con i competenti servizi della Commissione avviata dalle amministrazioni interessate, coordinate dal Dipartimento per le politiche europee, si sta, quindi, mettendo a punto una soluzione che consenta di porre fine alla presunta distorsione concorrenziale, senza ricorrere al recupero monetario dell'aiuto, metodo del quale sono state evidenziate in più occasioni le pesanti ricadute sia sul piano economico che occupazionale, di difficile gestione ed elevato impatto sociale.
  In altri termini, si sta delineando una modalità di esecuzione della Decisione alternativa al pagamento in denaro e alla messa in liquidazione concorsuale della società, che possa essere ritenuta dalla Commissione altrettanto idonea a garantire il ripristino delle normali condizioni di concorrenza nel mercato di riferimento.
  La soluzione verso cui ci si orienta consentirebbe, pertanto, di assicurare per gli scali milanesi il regolare ed efficace svolgimento dei servizi di assistenza attraverso una società operante in piena discontinuità con SEA Handling, nella consapevolezza che gli ambiti delineati passano necessariamente attraverso la ricerca di complesse e articolate soluzioni operative che garantiscano la separazione e la discontinuità tra vecchia e nuova società.
  Nell'attuale fase, ancora non definita ma assolutamente decisiva per il buon esito dell'operazione, sono quindi allo studio tutte le soluzioni atte a consentire la migliore gestione del processo di transizione, al fine di ottemperare alle richieste della Commissione e, al contempo, tutelare i servizi e l'occupazione.
  Mi riservo, non appena sarà possibile disporre di un più avanzato grado di definizione della questione, di tenere informati gli On.li Interroganti e la Commissione circa i futuri sviluppi.
  Per completezza d'informazione, riferisco quanto riportato dal Ministero del lavoro, interessato al riguardo. Il Ministero rende noto che per la società SEA Handling è in corso di emissione un decreto di approvazione di programma di cassa integrazione per crisi aziendale per cessazione di attività.
  Contestualmente all'approvazione di detto programma, è autorizzata la concessione del trattamento di integrazione salariale in favore di un numero massimo di 1657 lavoratori della sede di Somma Lombarda e di 62 dipendenti della sede di Segrate.
  Il Ministero del lavoro ha altresì evidenziato che per la Società per azioni esercizi aeroportuali (SEA) è in corso di emissione un decreto di autorizzazione al trattamento di integrazione salariale per un numero di 432 lavoratori coinvolti dalla riduzione oraria disposta con la stipula di un contratto di solidarietà.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

licenziamento collettivo

protezione del mercato

sicurezza del posto di lavoro

aeroporto

soppressione di posti di lavoro