ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02609

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 209 del 10/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: TOFALO ANGELO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/04/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2014
IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2014
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 10/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 10/04/2014
Stato iter:
19/11/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2014
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 19/11/2014
Resoconto TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/04/2014

DISCUSSIONE IL 19/11/2014

SVOLTO IL 19/11/2014

CONCLUSO IL 19/11/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02609
presentato da
TOFALO Angelo
testo di
Giovedì 10 aprile 2014, seduta n. 209

   TOFALO, D'UVA, CRISTIAN IANNUZZI e NICOLA BIANCHI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   il decreto ministeriale «Mobilità sostenibile nelle aree urbane» del 27 marzo 1998 (Gazzetta Ufficiale n. 179 del 3 agosto 1998), all'articolo 3 ha introdotto la figura professionale del responsabile della mobilità. Gli enti pubblici con più di 300 dipendenti per unità locale e le imprese con complessivamente oltre 800 dipendenti devono individuare un responsabile della mobilità del personale;
   questo ha l'incarico di ottimizzare gli spostamenti sistematici dei dipendenti con l'obiettivo di ridurre l'uso dell'auto privata adottando, tra l'altro, strumenti come il piano spostamenti casa-lavoro (P.S.C.L.), con cui si favoriscono soluzioni di trasporto alternativo a ridotto impatto ambientale (car pooling, car sharing, bike sharing, trasporto a chiamata, navette e altro) al fine di una generale riduzione del traffico veicolare e conseguente aumento della sicurezza stradale, del risparmio energetico e della contrazione delle emissioni inquinanti atmosferiche ed acustiche –:
   se ci siano enti del Ministero della difesa che non abbiano istituito il mobility manager e in tal caso quale sia la ragione dato che l'istituzione dei mobility manager non è facoltativa ma obbligatoria;
   quali siano le azioni che si intendano intraprendere per dare efficacia alla prescrizione normativa in oggetto;
   se vi sia qualche limitazione all'applicazione della norma in oggetto per gli enti militari, caserme o comprensori militari;
   quanti siano, nella aree interessate dall'applicazione del decreto ministeriale, gli enti del Ministero della difesa con più di 300 dipendenti e quanti di questi abbiano istituito il mobility manager. (5-02609)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 19 novembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-02609

  A premessa della risposta all'atto di sindacato ispettivo in argomento si precisa che il Dicastero, già da tempo, ha posto in essere le azioni necessarie per dare concreta attuazione al decreto ministeriale 27 marzo 1998 sulla «Mobilità sostenibile nelle aree urbane» e che non risulta esservi alcuna «limitazione all'applicazione della norma in oggetto per gli enti militari».
  Tanto premesso, si precisa che le Forze armate e l'Arma dei carabinieri, in linea con gli obiettivi fissati dal citato decreto ministeriale, hanno organizzato il relativo servizio in funzione della peculiarità dei compiti affidati e della articolazione sul territorio.
  In particolare, l'Esercito ha istituito la figura del «Mobility Manager» in alcune aree e in altre ha posto in essere soluzioni volte a venire incontro alle esigenze del personale, (trasporto collettivo con mezzi propri, convenzioni con ditte di trasporto private/aziende fornitrici di trasporto pubblico locale), che già perseguono concretamente gli obiettivi fissati dal citato decreto ministeriale sulla «Mobilità sostenibile nelle aree urbane».
  Analogamente, la Marina Militare, ha istituito la figura del Mobility Manager solo presso i comandi marittimi e per soddisfare le esigenze di mobilità del personale in servizio presso le principali sedi ha messo a disposizione del personale servizi di trasporto collettivo e accordi con aziende fornitrici del trasporto pubblico locale.
  L'Aeronautica militare, pur non avendo istituito la figura del Mobility Manager, dispone, nell'ambito di ciascuna articolazione, di un servizio autotrasporti strutturato in funzione delle esigenze istituzionali da soddisfare.
  In particolare, tra i vari servizi svolti, c’è quello di collegamento (tramite navetta) tra la sede di lavoro del personale ed i vari punti di raccolta/stazioni ferroviarie.
  Per quanto riguarda, invece, l'Arma dei carabinieri, presso il Comando generale è inserita un'unità organizzativa devoluta all'ottimizzazione degli spostamenti del personale dipendente, attraverso l'organizzazione di servizi navetta da/verso gli scali ferroviari della Capitale – con mezzi di trasporto collettivo – disincentivando così l'uso delle auto private per il raggiungimento della sede di servizio.
  La figura del responsabile della mobilità del personale è individuata può individuarsi nel Comandante del reparto comando, Ufficiale dal quale dipende l'unità organizzativa.
  A livello periferico, i reparti dell'Arma fanno ricorso al trasporto collettivo/multiplo dei militari e incentivano le convenzioni con società di trasporto locale per favorire la mobilità del personale.
  Si ricorda, inoltre, che il testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento militare (decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90) consente la libera circolazione sui mezzi di trasporto pubblico urbano al personale delle Forze di polizia, se in uniforme o munito di tessera di riconoscimento.
  Molte regioni amministrative, infine, hanno deliberato specifiche disposizioni per estendere anche al trasporto regionale la facoltà riconosciuta al personale delle Forze di polizia di circolare su mezzi pubblici.
  Un ultimo accenno, infine, concerne gli Organi centrali dell'area interforze, per i quali formalmente non è prevista la figura ad incarico esclusivo del Mobility Manager.
  È comunque operativa, presso lo Stato maggiore della Difesa, una sezione trasporti che, tra i vari compiti, coordina e controlla l'impiego degli automezzi adibiti al servizio di trasporto collettivo del personale effettivo presso gli enti direttamente dipendenti.
  Inoltre, al fine di ridurre il disagio del personale pendolare e concorrere alla riduzione dell'uso del mezzo privato, sono state stipulate apposite convenzioni (che prevedono sconti del 5-10 per cento sulle tariffe correnti) con le Società Trenitalia e Italo.
  In particolare, nell'ambito della regione Lazio, la difesa ha siglato un protocollo d'intesa con la società ATAC, in applicazione della legge regionale 16 giugno 2003, per consentire ai militari in uniforme di viaggiare gratuitamente nel tragitto casa - posto di lavoro.
  Con riferimento, in ultimo, al quesito relativo a «gli enti del Ministero della difesa con più di 300 dipendenti», si rappresenta che in considerazione del progetto di riconfigurazione e di riassetto della difesa, tuttora in corso, non è possibile definire la situazione contingente fornendo un mero dato numerico.
  Al fine però di soddisfare la richiesta di informazioni formulata con il quesito in argomento, si ribadisce quanto già esposto in precedenza e, cioè, che nelle realtà, sia centrali che periferiche, ove insistono più enti con un numero complessivo di dipendenti superiore alle trecento unità, sono operanti servizi di collegamento tra la sede di lavoro del personale e vari punti di raccolta, in particolare presso le stazioni ferroviarie.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

MINISTERO DELLA DIFESA

EUROVOC :

direttore di impresa

impatto ambientale

trasporti urbani

ente pubblico

sicurezza stradale