ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02590

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 207 del 08/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: PAGLIA GIOVANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 08/04/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 08/04/2014
Stato iter:
16/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 16/04/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 16/04/2014
Resoconto ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 16/04/2014
Resoconto PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/04/2014

SVOLTO IL 16/04/2014

CONCLUSO IL 16/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02590
presentato da
PAGLIA Giovanni
testo di
Martedì 8 aprile 2014, seduta n. 207

   PAGLIA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   in data 29 gennaio 2014 il Consiglio di amministrazione di Fiat spa deliberava il definitivo abbandono dell'Italia da parte del gruppo attraverso la fusione con Chrysler Group nella società Fiat Chrysler Automobiles N.V. (FCA), stabilendone, contestualmente, sede legale in Olanda e residenza fiscale in Gran Bretagna;
   la suddetta scelta seguiva quella analoga già operata nel contesto della fusione fra Fiat Industrial e CNH, quando fu chiarito che la Newco sarebbe stata costituita nei Paesi Bassi, e che di conseguenza sarebbe stata proposta una procedura amichevole affinché le rispettive autorità competenti concordassero che la società fosse considerata fiscalmente residente esclusivamente nel Regno Unito;
   quest'ultimo precedente, tutto interno allo stesso gruppo multinazionale, dovrebbe oramai consentire di compiere una valutazione più puntuale del reale impatto fiscale delle due operazioni societarie;
   contestualmente, riguardo ai rapporti con l'Italia, si invocava il rispetto del trattato vigente fra il nostro Paese e lo stesso Regno Unito contro le doppie imposizioni;
   a seguito dell'operazione di fusione, in prima battuta, il Governo italiano e l'Agenzia delle entrate si limitavano a rassicurare che avrebbero vigilato sul pieno rispetto, da parte della nuova società, della normativa fiscale italiana;
   quest'ultimo approccio da parte del Governo italiano appare all'interrogante limitativo ed insufficiente, e dovrebbe piuttosto spingersi oltre, fino alla verifica della compatibilità e dell'adeguatezza dell'operazione con la normativa propria e con quella europea, anche in vista dell'imminente semestre di presidenza europeo che lo vedrà impegnato, insieme all'esercizio della delega fiscale, a fronteggiare fenomeni di dumping e di evasione fiscale –:
   se, a distanza di 4 mesi dalla nascita di FCA, e sulla base dei dati in possesso del Ministro, il Governo possa fornire, in merito agli effetti fiscali derivanti dalla suddetta operazione di fusione, un giudizio più puntuale di quello fornito dal Governo precedente. (5-02590)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-02590

  Con il question time in esame, l'onorevole interrogante chiede chiarimenti in merito agli effetti fiscali dell'annunciata fusione tra Chrysler e Gruppo FIAT.
  Al riguardo l'Agenzia delle entrate riferisce quanto segue.
  Come è noto, nell'ambito del Gruppo Fiat è stata portata a compimento, nel corso del 2013, una complessa operazione societaria che ha interessato il comparto dei veicoli industriali, Tale operazione ha comportato l'incorporazione della società FIAT INDUSTRIAL Spa in una società di diritto olandese e residente, ai fini fiscali, nel Regno Unito (CNH Industrial).
  Inoltre, come riportato da organi di stampa e segnalato nelle informative rese nell'ambito dei consigli di amministrazione di FIAT Auto Spa, è stata recentemente costituita, nell'ambito del comparto «Auto» del Gruppo Fiat, una nuova società di diritto olandese, denominata Fiat Chrysler Automobiles N.V. (FCA).
  Le stesse fonti riportano che tale società sarebbe destinata a diventare in futuro la holding del gruppo, anche a seguito di una prossima incorporazione di FIAT Auto Spa. Tuttavia, allo stato attuale, detta operazione non risulta essere stata ancora perfezionata.
  Sotto il profilo fiscale, l'attuale normativa prevede che, in caso di incorporazione di una società italiana da parte di una società non residente, venga applicata una cosiddetta «exit tax» sui beni che perdono il legame con il Fisco italiano. Nel valutare l'effetto fiscale complessivo dell'operazione, compresa l'applicazione dell’exit tax, si dovrà, peraltro, tener conto della circostanza che la società incorporata faccia parte di un gruppo societario ed abbia aderito al regime di tassazione di gruppo, cosiddetto consolidato fiscale.
  Resta fermo l'impegno espresso dal Governo e dall'Agenzia delle Entrate, in occasione della prima operazione di fusione, di vigilare sul pieno rispetto della normativa fiscale italiana, per i tributi di competenza, da parte della nuova società di diritto olandese (CNH Industrial) risultante dalla fusione; impegno che sarà senz'altro assolto non appena le operazioni giuridicamente perfezionate avranno una manifestazione con rilievo fiscale, attraverso la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi.
  Va da sé che analogo impegno sarà profuso nel momento in cui fosse perfezionata l'operazione di fusione relativa al comparto Auto, in ordine agli effetti fiscali che troveranno manifestazione nelle dichiarazioni dei redditi presentate dai soggetti interessati.
  Giova osservare, peraltro, che per la categoria dei grandi contribuenti, cui sono riconducibili i soggetti coinvolti nelle operazioni in questione, è stata prevista – in virtù della loro rilevanza economico-fiscale – una vigilanza specifica.
  In particolare, l'Agenzia delle Entrate attiva, per i tributi di competenza, di norma entro l'anno successivo a quello di presentazione delle dichiarazioni, un controllo sostanziale a carico delle imprese di più rilevante dimensione, sia in materia di imposte dirette che di Iva.
  Tale controllo viene attivato in base alle risultanze di specifiche analisi di rischio concernenti il settore produttivo di appartenenza dell'impresa o, se disponibile, il profilo di rischio della singola impresa, dei soci, delle partecipate e delle operazioni effettuate (tra le quali, assumono particolare significatività le operazioni di riorganizzazione aziendale transnazionale), desunto anche dai precedenti fiscali.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

FIAT

EUROVOC :

politica industriale

fiscalita'

impresa multinazionale

doppia imposizione