ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02486

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 199 del 27/03/2014
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/00656
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 27/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/03/2014
Stato iter:
24/09/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2014
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 24/09/2014
Resoconto BINETTI PAOLA PER L'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/03/2014

DISCUSSIONE IL 24/09/2014

SVOLTO IL 24/09/2014

CONCLUSO IL 24/09/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02486
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Giovedì 27 marzo 2014, seduta n. 199

   BINETTI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   dodici anni dopo la direttiva europea attualmente in vigore, il fumo rimane la principale causa prevenibile di morte in Europa: sono circa 700.000 le persone che muoiono ogni anno di tumore polmonare o presentano una grave sindrome di broncopatia ostruttiva cronica (BPCO). Nel corso degli anni, le misure adottate per scoraggiare il fumo hanno contribuito a ridurre la percentuale di cittadini dell'Unione europea che fumano dal 40 per cento nell'Unione europea -15 nel 2002 e del 28 per cento nell'Unione europea a 27 nel 2012;
   il Parlamento europeo ha approvato con 514 voti a favore, 66 voti contrari e 58 astensioni una nuova direttiva che riguarda il consumo di tabacco, e che contiene alcune precise indicazioni che ne limitano l'uso soprattutto tra i più giovani, che iniziano a fumare sempre prima; il testo dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri dell'Unione europea il prossimo 14 marzo;
   il relatore Linda McAvan (S&D, UK) nel suo intervento al Parlamento europeo ha fatto presente due fatti fondamentali: l'intensa azione di contrasto nei confronti delle lobby del tabacco e il forte contributo alla prevenzione indispensabile per tutelare le prossime generazioni, perché i giovani iniziano a fumare ben prima del loro 18 compleanno;
   a legislazione vigente le avvertenze dissuasive coprono il 30 per cento della superficie della parte anteriore della confezione e il 40 per cento del retro; il testo proposto a livello europeo praticamente raddoppia la superficie e dispone che gli avvertimenti siano in forma di immagine perché il messaggio di pericolosità sia immediatamente comprensibile anche dai più giovani – cosa che al momento non accade nella maggior parte degli Stati membri – e nello stesso senso dovrebbe favorire la prevenzione anche il divieto delle confezioni con meno di 20 sigarette, che essendo meno costose sono più accessibili ai più giovani;
   è infatti dimostrato che nella maggior parte dei casi (70-80 per cento) l'abitudine al fumo di sigaretta si instaura tra i 10 e i 14 anni; ma alcune evidenze scientifiche stanno emergendo anche riguardo al contrasto al fumo negli adolescenti: in Canada, tra il 2001 e il 2011, la prevalenza di giovani fumatori è passata dal 25 per cento al 12 per cento grazie alle politiche restrittive e al contrasto dell'immagine allettante che il fumo può esercitare tra le fasce più indifese; l'uso di immagini shock sui pacchetti ha creato un decremento dell'8 per cento nel fumo tra i ragazzi di 15-17; media, cinema e tv, in prima linea, hanno inoltre una forte responsabilità nel promuovere corretti stili di vita;
   i deputati europei hanno proposto anche una chiara regolamentazione delle e-sigarette, commercializzate come un'alternativa meno nociva per la salute o addirittura come un aiuto per smettere di fumare; vanno quindi trattate o come farmaci o come prodotti del tabacco. In quest'ultimo caso, la concentrazione di nicotina non dovrebbe superare i 20 mg/ml; l'uso delle sigarette elettroniche va escluso per i bambini e le stesse dovranno portare precise avvertenze per la tutela della salute; in ogni caso, vanno soggette alle stesse restrizioni di pubblicità dei prodotti da tabacco;
   la nuova direttiva europea vieta anche quegli aromi che nelle sigarette e nel trinciato rendono il prodotto più attraente e danno un «sapore caratterizzante»; alcuni additivi particolarmente dannosi per la salute saranno vietati, mentre il mentolo sarà vietato dal 2020;
    gli Stati membri avranno due anni per recepire la normativa –:
   quali misure si intendano assumere per un'azione di prevenzione forte ed incisiva nei confronti dei giovani;
   quali iniziative si intendano assumere per contenere la diffusione delle sigarette elettroniche nella convinzione che facciano meno danno o addirittura aiutino a smettere di fumare. (5-02486)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 settembre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-02486

  Da molti anni il Ministero della salute è impegnato nella lotta al tabagismo.
  Con la legge 18 marzo 2008, n. 75, l'Italia ha ratificato la Convenzione Quadro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il Controllo del Tabacco, che stabilisce obiettivi vincolanti, finalizzati a proteggere le generazioni presenti e future dalle conseguenze del consumo e dell'esposizione al fumo di tabacco.
  Ad oggi, sono state adottate diverse disposizioni previste dalla Convenzione e definiti i programmi nazionali multisettoriali, attraverso i quali prevenire «l'iniziazione» al fumo dei giovani, proteggere dall'esposizione al fumo passivo, favorirne la cessazione.
  Il decreto-legge n. 159 del 2012, convertito nella legge 8 novembre 2012, n. 189, ha esteso ai minori di 18 anni il divieto di vendita di prodotti del tabacco, prevedendo sanzioni più severe per i trasgressori.
  Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 29 aprile 2014, è stata pubblicata la Direttiva 2014/40/UE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati, la cui attuazione, entro due anni dall'entrata in vigore, consentirà di migliorare il funzionamento del mercato interno dei prodotti del tabacco, assicurando un livello elevato di protezione della salute pubblica, rendendo meno attraenti i prodotti del tabacco e il loro consumo, in particolare per i giovani.
  La nuova Direttiva, al cui iter di approvazione non è mancato il sostegno del Ministero della salute, introduce misure più rigorose su etichettatura e confezionamento dei prodotti del tabacco. In particolare, si segnala l'obbligatorietà delle avvertenze sanitarie combinate (testo ed immagini) che copriranno il 65 percento della parte anteriore e posteriore di ciascun pacchetto di sigarette, a partire dal margine superiore.
  La definizione di dimensioni minime per le avvertenze sanitarie assicurerà la loro visibilità e, di fatto, comporterà la scomparsa di pacchetti piccoli o con forme particolari, indirizzati dai produttori a un pubblico femminile giovane.
  Sui pacchetti non potranno figurare elementi promozionali, come riferimenti a un miglioramento dello stile di vita, a gusto e presenza o meno di aromi, o elementi fuorvianti che possano indurre a credere alla minore nocività del prodotto. Regole analoghe si applicheranno ai pacchetti di tabacco trinciato da arrotolare, contenenti almeno 30g di tabacco, che dovranno recare sul 65 per cento del fronte e del retro avvertenze sanitarie combinate, nonché ulteriori avvertimenti testuali.
  Altre misure importanti riguardano la regolamentazione di aromatizzanti e additivi. In particolare, non sarà consentito l'uso di aromatizzanti in quantità tali da conferire a sigarette e tabacco trinciato un aroma distinguibile («caratterizzante») diverso da quello del tabacco. Tali aromi potrebbero avere un effetto attrattivo nei confronti dei giovani, favorendo l'instaurarsi della dipendenza.
  La nuova Direttiva introduce una prima regolamentazione europea delle sigarette elettroniche contenenti nicotina, che consentirà un aggiornamento delle misure già adottate nel nostro Paese.
  Il liquido contenente nicotina dovrà essere immesso sul mercato solo in contenitori di liquidi di ricarica di volume non superiore a 10 ml e con un tenore massimo di concentrazione di nicotina di 20 mg/ml; cartucce e serbatoi dovranno avere un volume massimo di 2 ml. Serbatoi/contenitori di liquidi dovranno avere chiusure a prova di bambino e di manomissione ed essere protetti dagli spargimenti, per limitare il rischio di esposizione dei consumatori, in particolare dei bambini, in caso di manipolazione o di ingestione. In condizioni d'uso normali le sigarette elettroniche devono rilasciare le dosi di nicotina a livelli costanti. Sono previste disposizioni in materia di confezionamento e di etichettatura: l'apposizione di avvertenze sanitarie, l'indicazione delle istruzioni per l'uso, le controindicazioni, le informazioni sui pericoli di dipendenza e sulla tossicità, l'elenco di tutte le sostanze contenute nel prodotto, nonché informazioni sul tenore di nicotina. Sulle confezioni non saranno ammessi elementi promozionali e le regole vigenti in tema di pubblicità e di promozione dei prodotti del tabacco si applicano anche alle sigarette elettroniche.
  Colgo l'occasione per ricordare che ad oggi, la normativa italiana prevede il divieto di utilizzo di tutte le sigarette elettroniche (anche quelle senza nicotina) nei locali chiusi e nelle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni del sistema educativo di istruzione e di formazione; inoltre con ordinanza del Ministro della salute in data 2 settembre u.s. è stato ribadito il divieto di vendita ai minori di anni 18 di sigarette elettroniche con presenza di nicotina.
  La promozione di uno stile di vita libero dal fumo è uno degli obiettivi del Programma nazionale «Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari», promosso dal Ministero della salute secondo un approccio trasversale ed intersettoriale ai principali fattori di rischio di malattie croniche (fumo, abuso di alcol, scorretta alimentazione e inattività fisica). Tale approccio è stato adottato dal Piano Nazionale della Prevenzione 2010-2012, prorogato al 2013, che ha visto sedici Regioni attivare interventi finalizzati a prevenire l'iniziazione al fumo e a sostenere la disassuefazione.
  Il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione, in via di definizione, prevede ulteriori misure per rafforzare l'azione di promozione della salute e di prevenzione del tabagismo, attraverso un approccio trasversale ai fattori di rischio.
  Va anche ricordato che l'Italia, con la legge n. 3 del 2003 (articolo 51: «tutela della salute dei non fumatori»), è stata il primo Paese Europeo ad introdurre una normativa per regolamentare il fumo in tutti i locali chiusi pubblici e privati – compresi i luoghi di lavoro e le strutture del settore dell'ospitalità, prevedendo sanzioni più severe per chi trasgredisce il divieto di fumo in presenza di donne in evidente stato di gravidanza e di minori.
  Il Ministero della salute ha affidato all'Istituto Superiore di Sanità un progetto per il monitoraggio dell'applicazione delle misure introdotte, che vede il coinvolgimento di dodici Regioni.
  Corretta informazione e comunicazione rappresentano importanti aspetti delle strategie di contrasto al fumo. Con un progetto del Ministero sono state realizzate iniziative per i giovani e gli adolescenti. In collaborazione con il Gruppo di Ferrovie dello Stato Italiane e la «Fondazione Umberto Veronesi» è stata promossa l'iniziativa «SFRECCIA CONTRO IL FUMO» con distribuzione sui treni «Freccia» di materiale di sensibilizzazione sul fumo e presenza a bordo di specialisti del Servizio Sanitario Nazionale, per offrire consulenze gratuite per smettere di fumare ai viaggiatori. Tra dicembre 2013 e gennaio 2014 è stata realizzata una Campagna di comunicazione rivolta agli adolescenti, comprendente spot televisivi e radiofonici, informazione sulla stampa e canali web, applicazioni per smartphone e tablet.
  Segnalo, da ultimo, che i NAS dal 2002 al 2013, hanno compiuto quasi 32.000 controlli a campione, su tutto il territorio nazionale, presso diverse tipologie di locali (stazioni ferroviarie, ospedali, ambulatori, musei e biblioteche, aeroporti, uffici postali, sale scommesse, discoteche, pub e pizzerie), che hanno evidenziato il sostanziale rispetto della normativa in vigore.
  Nel 2013, i NAS hanno eseguito 5.642 ispezioni, inclusi 1.283 controlli ai distributori automatici di sigarette, alle rivendite di tabacchi e di sigarette elettroniche, contestando 217 infrazioni, la maggior parte delle duali presso discoteche, sale scommesse ed ospedali.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

industria del tabacco

mortalita'

direttiva comunitaria

tabacco

consumo

diritto alla salute

protezione del consumatore

industria elettronica