ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02485

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 199 del 27/03/2014
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/00655
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: PER L'ITALIA
Data firma: 27/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALMIERI ANTONIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/06/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 27/03/2014
Stato iter:
19/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/06/2014
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/03/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 19/06/2014

DISCUSSIONE IL 19/06/2014

SVOLTO IL 19/06/2014

CONCLUSO IL 19/06/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02485
presentato da
BINETTI Paola
testo presentato
Giovedì 27 marzo 2014
modificato
Giovedì 19 giugno 2014, seduta n. 249

   BINETTI, PALMIERI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
risulterebbe che in data 25 febbraio 2014 siano stati restituiti a Firenze assegni per oltre 6 milioni di euro complessivi, a titolo di rimborso per i medici che hanno frequentato le scuole di specializzazione post-laurea, ma a cui lo Stato italiano non ha riconosciuto la borsa di studio prevista dalle direttive europee in merito;
oltre al capoluogo toscano, simili iniziative si sono svolte in altre città italiane, come Milano, Roma, Torino, Genova e Venezia, con l'erogazione di assegni per un totale di 25,5 milioni di euro nel giro di un solo anno, a fronte di oltre 327 milioni riconosciuti ai professionisti sanitari dai Tribunali di tutta Italia;
la consegna degli assegni, completamente esentasse, è un tassello importante di una vicenda che rischia di costare in tutto alle casse pubbliche 4 miliardi di euro secondo una stima per difetto, basti pensare che soltanto in Toscana, sarebbero ancora 5 mila i camici bianchi in attesa di un rimborso;
sulla vicenda si è espresso anche presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Firenze, Antonio Panti: «Sono lieto per i singoli medici che oggi hanno visto riconosciuto un diritto a lungo negato e hanno potuto ricevere un compenso che premia l'impegno e la dedizione con cui hanno svolto la specializzazione»;
sono ancora migliaia i «camici bianchi» che ancora devono ottenere quanto loro dovuto ed il 20 marzo 2014 partirà un'altra azione collettiva di rimborso per tutti i medici specializzati tra il 1982 e il 2006;
si tratta di vicenda risalente agli inizi degli anni Ottanta, quando furono promulgate le direttive europee (75/362/CEE, 75/363/CEE e 82/76/CEE) che imponevano a tutti gli Stati di membri di corrispondere il giusto compenso ai medici durante gli anni della scuola di specializzazione in medicina e che si è conclusa con una sentenza di condanna a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri competenti, obbligati a pagare questa consistente somma in favore dei «camici bianchi», per il ritardo con cui sono state percepite le norme comunitarie che prevedevano l'obbligo di retribuire gli specializzandi –:
quali siano i suoi orientamenti al riguardo e quali iniziative intenda adottare per giungere ad una soluzione che eviti inutili e costosi contenziosi per l'amministrazione finora soccombente in ogni giudizio presentato in merito. (5-02485)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 giugno 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-02485

  Il contenzioso a cui fa riferimento l'onorevole interrogante afferisce alla questione della remunerazione degli anni di frequenza alle scuole di specializzazione medica in considerazione della tardiva applicazione, da parte dello Stato italiano, delle direttive comunitarie in materia.
  Al fine di dare un quadro preciso della situazione, occorre preliminarmente distinguere, in base all'evoluzione della normativa, tre principali filoni di contenzioso.
  1. Il primo di essi concerne la richiesta di risarcimento danni, da parte dei medici specializzatisi negli anni tra il 1983 e il 1991, per la tardiva attuazione della direttiva comunitaria n. 82/76/CE.
  2. Il secondo ambito è rappresentato dalle richieste dei medici specializzatisi negli anni dal 1993 al 2006 di pagamento delle differenze retributive, pari a circa 13.000 euro annui, tra l'importo previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 marzo 2007, che ha definito il costo del contratto di formazione specialistica previsto dal decreto legislativo n. 368 del 1999, e l'importo della borsa di studio previsto dal decreto legislativo n. 257 del 1991.
  3. Infine, il terzo rilevante filone di contenzioso, inaugurato dalla sentenza della Corte di cassazione sezione lavoro del 29 ottobre 2012, ha riguardato il mancato aggiornamento economico della borsa di studio prevista dall'articolo 6 del decreto legislativo n. 257 del 1991, il cui importo deve essere annualmente incrementato del tasso programmato di inflazione e rideterminato ogni triennio in funzione del miglioramento tabellare minimo previsto dalla contrattazione relativa al personale medico dipendente del Servizio sanitario nazionale.
  Con riferimento al primo filone di contenzioso, si ritiene opportuno precisare che il Ministero, insieme alla altre Amministrazioni interessate, ha provveduto a promuovere diversi incontri presso la Presidenza del Consiglio dei ministri al fine di concordare un intervento normativo che interpretasse in maniera autentica il concetto di «illecito comunitario», sostenendo la tesi della durata quinquennale della prescrizione a partire dal 1991 e non dalla legge n. 370 del 1999. Ne è derivata la disposizione di cui all'articolo 4, comma 43, della legge n. 183 del 2011 che non ha, tuttavia, sortito effetto deflattivo sperato, in quanto non è stata ritenuta applicabile retroattivamente.
  Per quanto riguarda, poi, i giudizi del secondo filone, relativi alle richieste delle differenze retributive, informo che, nella maggioranza dei casi, tale contenzioso si è risolto positivamente per l'Amministrazione. Infatti, la direttiva n. 93/16/CE è stata ritenuta non immediatamente applicabile in ambito nazionale, in quanto non self executing e non sufficientemente precisa ed incondizionata per l'assenza di quantificazione della «remunerazione adeguata» invocata dai ricorrenti.
  Inoltre, la normativa nazionale (in particolare il decreto legislativo n. 368 del 1999) non contempla il diritto al pagamento di ulteriori somme di denaro rispetto a quelle già percepite ai sensi del decreto legislativo n. 257 del 1991, poiché l'incremento disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 marzo 2007 decorrerebbe dall'anno accademico 2006/2007 e non sarebbe idoneo a riconoscere diritti agli specializzati in anni precedenti, per il principio di irretroattività.
  Relativamente, infine, al terzo filone di contenzioso, informo che, allo stato attuale, si è prodotto un esiguo numero di soccombenze per l'Amministrazione.
  Venendo alle richieste dell'onorevole interrogante, rilevo che il numero di soccombenze più rilevante per le Amministrazioni dello Stato ha riguardato il primo, e più risalente negli anni, filone di contenzioso, ormai esaurito. Per gli altri filoni di contenzioso, informo che la maggior parte dei giudizi si sono conclusi positivamente per l'Amministrazione, come avvenuto per il secondo, o sono in numero esiguo, come per il terzo.
  Conclusivamente, la questione resta, comunque, all'attenzione dei competenti Uffici per i necessari approfondimenti tecnici, e ricordo, a tale riguardo, che il Governo si è impegnato ad aumentare fino a 5.000 le borse di studio che retribuiscono gli studenti dei corsi di specializzazione medica a partire dalla prossima tornata relativa all'anno accademico 2014/2015.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

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