ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02477

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 198 del 26/03/2014
Abbinamenti
Atto 5/02309 abbinato in data 07/05/2014
Atto 5/02310 abbinato in data 07/05/2014
Atto 5/02319 abbinato in data 07/05/2014
Atto 5/02707 abbinato in data 07/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: MUCCI MARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 26/03/2014
Stato iter:
07/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/05/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 07/05/2014
Resoconto MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/03/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/05/2014

DISCUSSIONE IL 07/05/2014

SVOLTO IL 07/05/2014

CONCLUSO IL 07/05/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02477
presentato da
MUCCI Mara
testo di
Mercoledì 26 marzo 2014, seduta n. 198

   MUCCI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   il SIAN, acronimo di Sistema informativo agricolo nazionale, è il sistema informativo unificato di servizi del comparto agricolo, agroalimentare e forestale messo a disposizione dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e dall'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) per assicurare lo svolgimento dei compiti relativi alla gestione degli adempimenti previsti dalla PAC (Politica agricola comunitaria), con particolare riguardo ai regimi di intervento nei diversi settori produttivi;
   i Pac, i contributi europei destinati a sostenere chi in Italia coltiva la terra e alleva bestiame per il periodo 2014-2020, ammontano a 44 miliardi;
   i servizi del SIAN sono accessibili a utenti istituzionali ovvero a soggetti che, per conto dell'amministrazione o di enti a essa collegati, sono chiamati a svolgere attività amministrative tramite gli strumenti informatici del SIAN (regioni, organismi pagatori, e altro). Sono inoltre fruibili direttamente anche da utenti qualificati, ovvero da quei soggetti privati che interagiscono a qualsiasi titolo con il SIAN i quali, personalmente o per delega, possono accedere alle informazioni sulla propria azienda e assolvere ad adempimenti normativi e amministrativi;
   il portale www.sian.it, è lo strumento attraverso il quale viene attuato il processo di «telematizzazione» nella gestione dei servizi realizzati dal Sistema informativo agricolo nazionale e dagli enti pagatori Arbea, Arpea, Appag e Bolzano consentendo l'accesso alle informazioni e ai servizi resi disponibili in rete dalla pubblica amministrazione centrale, dagli enti territoriali collegati agli organismi pagatori;
   dal 2007 il sistema Sian è in gestione alla Sin, una società che nel 2011 è stata trasformata da Srl in Spa e che vede la partecipazione al 51 per cento della Agea (società del Ministero) e per il 49 per cento da un raggruppamento temporaneo di imprese Rti quali in ordine: Almaviva, Auseldal, Sofiter2, Telespazio, Cooprogetti, Ibm, Agriconsulting, Agrifuturo;
   sembra che negli ultimi vent'anni il Sian sia stato gestito sempre dagli stessi imprenditori privati attraverso un complesso sistema di società, sotto altre forme o in consorzio;
   dal 2010 ad oggi il sistema informatico del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sembra sia costato 780 milioni, un budget completamente ingiustificato per quanto prodotto;
   alla vigilia dell'insediamento del Governo Renzi, pare che il contratto di gestione sia stato rialzato con una provvigione di altri 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016;
   da notizie stampa si è appreso che ci siano problemi di funzionamento della piattaforma Sian: l'ultima relazione di collaudo redatta dallo studio dell'ingegner Giuseppe Felice e ora agli atti della Procura di Roma segnala che, tra i molti aspetti del malfunzionamento del sistema informativo, ci sarebbero dati erronei ma mai verificati relativi alle superfici delle aziende agricole;
   secondo quanto appreso dalla stampa nazionale sembra che i finanzieri del nucleo speciale di tutela spesa pubblica, oltre a valutare la relazione cennata dell'ingegner Felice, stiano conducendo un'indagine che si muove in due direzioni: la prima riguarda i contributi che spesso invece di finire ai produttori pare siano stati concessi a chi non ha nemmeno un metro di terra coltivato, versamenti a favore di prestanome di clan mafiosi o ancora a chi ha un'autorimessa dichiarata come fienile. La seconda ha come oggetto un ammanco di 50 milioni: l'Agea, nel periodo dal 1999 al 2012, ha riscontrato una serie di irregolarità nella gestione dei fondi comunitari, quantificati dalla Corte dei conti in 1,9 miliardi di rettifiche finanziarie che l'Italia ha dovuto restituire. Secondo i finanzieri, però, l'Agea non ha rendicontato con regolarità ai revisori di Bruxelles fatto che potrebbe consentire all'Unione europea di bloccare i nuovi finanziamenti;
   la nomina di Giovanni Mainolfi all'Agea fatta dall'ex Ministro pro tempore De Girolamo appare all'interrogante assolutamente inadeguata. Si tratta infatti di un generale della guardia di finanza, indagato nell'inchiesta sulla P4 ed è più volte citato in quella della P3, come «persona vicina ad Alfonso Papa e Pasquale Lombardi», il politico e faccendiere campano che secondo la procura di Napoli avrebbero organizzato un'associazione segreta per pilotare appalti e concorsi. Lombardi conosce bene Nicola de Girolamo, padre del ministro. Nel 2003 fu nominato nel comitato di sorveglianza del Consorzio agricolo di Benevento dove Nicola era direttore. E lo è ancora tuttora, anche nel momento in cui sua figlia era ministro e in qualche modo il suo controllore;
   sotto osservazione pare sia finita anche la società Sin, una delle agenzie satellite dell'Agea, che ha il compito di gestire il sistema informativo tra il Ministero e le singole regioni, il cui direttore generale nominato è Antonio Tozzi, che da fonti di stampa risulta essere stato fidanzato con il Ministro pro tempore De Girolamo. Tra i soci di Agea in questo progetto figurano anche Almaviva, un'azienda che – come segnalato dall’Espresso – vince nel 2007 un appalto da 1,1 miliardi di euro in cambio di servizi informatici fino al 2016;
   il presidente pro tempore della Sin fino ad aprile 2013, Ernesto Carbone accusato di aver utilizzato in modo improprio 23 mila euro per spese personali e di rappresentanza, ha denunciato il mal funzionamento del software e la cattiva gestione dei vecchi amministratori;
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto sopra riportato;
   se ritenga di chiarire, relativamente al portale Sian.it, quante e quali siano state le attività svolte fino ad oggi e quelle attualmente in corso e/o previste per il futuro a fronte del budget stanziato specificando quanto sia ancora disponibile e se risulti quali siano le motivazioni che avrebbero condotto all'aumento «della provvigione di altri 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016»;
   se il Ministro interrogato, a fronte della proliferazione di numerosi dossier, relazioni di collaudo, audit interni e perizie legali che hanno dimostrato l'inefficienza nella gestione del Sian, non ritenga di intervenire urgentemente affinché, per quanto di sua competenza, vengano monitorati i finanziamenti che saranno concessi agli agricoltori, a fronte dei fondi europei previsti dalla nuova programmazione 2014-2020, in ogni stadio della pratica. (5-02477)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 maggio 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-02477

  Le interrogazioni di cui si chiede conto recano analoghi quesiti attinenti la gestione, le risorse e talune criticità del SIN, società che gestisce il Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) motivo per cui ho ritenuto conveniente fornire al riguardo una risposta congiunta.
  Il SIAN è un sistema di servizi complesso, con un patrimonio di dati e servizi di assoluta rilevanza nel contesto italiano e comunitario, che ha svolto e svolge la primaria funzione di supportare la gestione della raccolta, istruttoria, controllo e pagamento delle domande di accesso agli aiuti comunitari per i produttori agricoli italiani, vale a dire circa 7 miliardi di euro per anno per circa 1.500.000 aziende agricole nazionali.
  Ogni anno, quasi la totalità degli aiuti PAC viene regolarmente pagata entro i termini previsti, evitando il disimpegno dei fondi per mancato pagamento nell'ambito dei programmi di sviluppo rurale.
  Allo stato, dall'assegnazione della gara, al 31 dicembre 2013, la gestione complessiva del SIAN è costata 650 milioni di euro, così come desunto dai bilanci della SIN spa. Di tale somma, sono finora stati destinati circa 490 milioni di euro al raggruppamento temporaneo di imprese vincitore della gara.
  Chiarito quanto sopra, assicuro che la notizia che si è diffusa sull'aumento dei costi del SIAN per altri 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016 è del tutto infondata.
  In merito alle retribuzioni degli amministratori di SIN vorrei far presente che, già da tempo, è stato intrapreso un percorso virtuoso che ha comportato una prima riduzione dei compensi nel 2012 (da 460.000 a 160.000 euro), seguita da un ulteriore decremento deciso dall'attuale gestione commissariale di AGEA, che ha stabilito in 80.000 euro i compensi complessivamente spettanti agli amministratori di SIN.
  Peraltro mi preme sottolineare che l'attuale Consiglio di amministrazione di SIN (nominato a gennaio 2014 e, per la prima volta, composto, per la parte pubblica, interamente da pubblici funzionari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e della stessa AGEA) ha ora ulteriormente ridotto i compensi (35.000 euro), anche per la rinuncia di alcuni consiglieri.
  Riguardo al contratto stipulato da SIN con un consulente esterno, dalle comunicazioni ricevute dalla medesima, risulta che la società in parola non ha alcun fiscalista nel suo organico, per cui sarebbe stato necessario fare ricorso ad un professionista esterno. Si tratta di un contratto annuale da 43.084 euro, stipulato in sostituzione di quello sottoscritto con altro professionista nel 2006, scaduto nel 2013, e di importo ben più oneroso (60.000 euro annui).
  In merito ai costi di funzionamento della struttura SIN rappresento quanto segue:

.

  Riguardo all'azione di monitoraggio sui finanziamenti concessi agli agricoltori in ogni stadio della pratica, a fronte dei fondi europei previsti dalla nuova programmazione 2014-2020, preciso che il controllo di ciascuna pratica oggetto di finanziamento dell'Unione europea rientra tra le specifiche competenza degli Organismi pagatori riconosciuti, soggetti operanti negli Stati membri con il compito di gestire e controllare le spese FEAGA e FEASR, secondo quanto stabilito dalla pertinente normativa (articolo 7 del regolamento (UE) n. 1306/2013).
  In base alle disposizioni dell'Unione europea, i predetti organismi pagatori svolgono direttamente, o con l'ausilio di soggetti terzi appositamente convenzionati, le necessarie verifiche, propedeutiche al pagamento degli aiuti, eseguendo i controlli amministrativi su tutte le pratiche oggetto di finanziamento e, in numero variabile, verifiche in loco (normalmente sul 5 per cento delle pratiche finanziate), in relazione alle misure oggetto di pagamento.
  Sugli organismi pagatori riconosciuti, il Ministero svolge specifica l'attività di monitoraggio secondo quanto previsto dalla citata regolamentazione e con le modalità ivi contemplate.
  Detti organismi infatti, per potere operare, devono rispondere a precisi requisiti organizzativi in funzione dei quali ricevono il previsto riconoscimento da parte dell'Autorità competente (che, in Italia, è stata individuata nel Direttore generale delle politiche internazionali e dell'Unione europea del Ministero che rappresento) cui spetta, tra l'altro, la supervisione sul mantenimento, da parte degli Organismi pagatori, dei requisiti in relazione ai quali è stato loro concesso il riconoscimento.
  Come previsto dalla normativa di settore, i conti annuali di ciascun Organismo pagatore sono oggetto di certificazione resa da primaria società di revisione contabile, selezionata dal Ministero delle politiche agricole mediante procedura di appalto pubblico.
  L'Organismo di certificazione è tenuto ad esprimere un parere sulla completezza, esattezza e veridicità dei conti annuali dell'Organismo pagatore e sulla funzionalità del suo sistema di controllo interno.
  A decorrere dall'esercizio finanziario 2015, il parere dell'Organo di certificazione dovrà essere esteso anche su legalità e correttezza delle spese oggetto di finanziamento.
  Qualora in detto contesto dovessero essere riscontrate criticità o carenze da parte degli Organismi pagatori, l'Autorità competente proporrà le misure correttive all'uopo ritenute necessarie.
  Riguardo ai presunti problemi di non correttezza dei pagamenti e di incongruenza, vulnerabilità e non replicabilità dei dati attinenti al SIAN (riportati negli ultimi giorni a mezzo stampa e sul web), dalle informazioni in possesso del Ministero si desume che le pertinenti verifiche eseguite hanno consentito di chiarire che quanto divulgato non è rispondente alla situazione esistente nel SIAN.
  Per quanto concerne le varie questioni specifiche poste dagli interroganti evidenzio che, in base ai dati forniti al riguardo, è emerso quanto segue:
   in merito alla presunta erogazione di fondi commisurati a 2.000 mq. per un fienile di 900 mq. nel comune di Mistretta, il fondo in questione non ha mai ricevuto aiuti legati alla superficie per nessuno dei regimi di sostegno comunitari che erogano aiuti diretti per superficie. Peraltro, sebbene sia stata presentata la domanda per «misure strutturali» per il fienile in questione, non essendo stata ritenuta ammissibile dalla regione che ha istruito la pratica, l'AGEA non ha effettuato alcun pagamento;
   riguardo, invece, alle aziende che otterrebbero comunque i finanziamenti nonostante gli scostamenti tra le superfici richieste e quelle effettive, le verifiche condotte sui casi evidenziati non hanno rilevato alcun tipo di malfunzionamento del SIAN, né in ordine alla regolarità dei pagamenti corrisposti, né in ordine alla corretta applicazione delle procedure istruttorie applicate secondo le istruzioni impartite dall'organismo pagatore AGEA;
   per quanto concerne, invece, la questione dell'agricoltore che compare prima come intestatario di 2 fabbricati agricoli e poi di 23, tengo a chiarire che trattasi solo di un'errata interpretazione della Commissione di collaudo, avendo l'interessato in questione presentato la domanda di aiuto indicando 3 fabbricati (e non 2 come indicato dalla stampa); mentre 23 sono quelli che risultano dalla consultazione del fascicolo aziendale che riporta l'intera disponibilità dell'azienda stessa.
  Ricordo infine che, nell'ottica del contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica, è all'esame del Parlamento il disegno di legge S. 1338 (Collegato alla manovra finanziaria) che contempla, tra l'altro, il riordino e la riduzione degli enti vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali allo scopo di rendere maggiormente efficienti i servizi offerti nell'ambito del settore agroalimentare.
  Quanto sopra, attraverso la definizione della struttura degli enti e degli organi direttivi e di controllo, delle rispettive competenze e delle procedure di funzionamento, nonché di criteri di nomina che garantiscano la comprovata qualificazione scientifica e professionale dei componenti degli organi stessi nei settori in cui opera l'ente; l'ottimizzazione nell'utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie a disposizione degli enti vigilati dal Ministero, riducendo ulteriormente il ricorso a contratti a soggetti esterni alla pubblica amministrazione e utilizzando prioritariamente le professionalità esistenti; la riduzione del numero degli enti, società e agenzie vigilati dal Ministero.
  In particolare, riguardo alla riorganizzazione dell'agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), anche attraverso la revisione delle funzioni di coordinamento attualmente affidate all'Agenzia medesima e in particolare, dell'attuale sistema di gestione e di sviluppo del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) di cui all'articolo 15 della legge 4 giugno 1984, n. 194, è utile sottolineare che è in corso un'approfondita valutazione di verifica del «modello» di organizzazione attuale con l'obiettivo di delineare un sistema in grado di ottimizzare l'accesso alle informazioni da parte degli utenti e delle pubbliche amministrazioni, di favorire l'efficienza dell'erogazione dei servizi e del sistema di pagamenti.
  L'obiettivo che si intende perseguire, accanto ai significativi risparmi di spesa, in linea con la vigente normativa in materia di spending review, è anche quello di destinare le somme risparmiate ad attività necessarie al rilancio del comparto, al fine di produrre maggiore crescita economica.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA ( AGEA )

EUROVOC :

fondo CE

politica agricola comune

prestazione di servizi

software

settore agricolo