ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02209

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 177 del 20/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 20/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 20/02/2014
Stato iter:
29/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/10/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 29/10/2014
Resoconto PILI MAURO MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/02/2014

DISCUSSIONE IL 29/10/2014

SVOLTO IL 29/10/2014

CONCLUSO IL 29/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02209
presentato da
PILI Mauro
testo di
Giovedì 20 febbraio 2014, seduta n. 177

   PILI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   il sistema zootecnico sardo, quello ovino e quello suinicolo della Sardegna per negligenza e l'incapacità del governo regionale e l'inerzia del governo nazionale è in ginocchio;
   gli allevatori sardi hanno avuto le greggi decimate dalla «blue tongue;
   gli allevatori suinicoli subiscono ormai da decenni la devastante peste suina africana;
   tutto questo è responsabilità della classe politica incapace di affrontare con determinazione e competenza questo dramma;
   non è stato messo in campo nessun piano strategico, straordinario e urgente per debellare queste gravi malattie;
   la situazione appare talmente grave e persistente che si potrebbe configurare in vero e proprio dolo grave teso a facilitare il lavoro di veri e propri speculatori;
   occorre intervenire con urgenza per salvare questi due comparti e bisogna farlo garantendo interventi rigorosi che sappiano costruire un serio e concreto piano di rilancio del settore zootecnico sardo;
   nei giorni scorsi sono state chiuse 342 aziende suinicole nel raggio di dieci chilometri, nell'area del Medio Campidano, ma soprattutto bloccati il 90 per cento delle produzioni industriali della Sardegna;
   si tratta dell'ennesimo durissimo colpo all'economia dell'isola che rischia di provocare danni per decine di milioni di euro;
   ad essere colpite le piccole ma soprattutto le più grandi aziende dell'isola per complessivi 40.000 capi che vengono bloccati;
   un danno senza precedenti che conferma la totale incapacità della regione e dello Stato a fronteggiare il virus che arriva nel cuore della produzione suina dell'isola;
   il Governo deve intervenire immediatamente commissariando gli organi preposti agli interventi necessari e improcrastinabili per evitare che il danno sia irreversibile;
   il report della commissione sanitaria europea sostiene con estrema chiarezza le responsabilità della regione nella gestione della catena di controllo;
   è la commissione a sostenere che niente è stato fatto per arginare questo fenomeno;
   occorre intervenire con l'attivazione di un pronto intervento in grado di monitorare la situazione e fare di tutto per evitare il disastro economico di un comparto di filiera come quello suino;
   la Sardegna è totalmente terra di conquista delle carni continentali;
   un danno inaudito a produzioni caratteristiche sarde bloccate per incapacità manifesta dei soggetti preposti all'intervento;
   per quanto riguarda il settore ovino è stato stanziato meno del 25 per cento delle risorse necessarie ad indennizzare i danni dell'ultima calamità legata alla blue tongue;
   i comuni non hanno avuto nessuna direttiva per la spesa e non si ha nessuna notizia sulla prossima campagna di vaccinazione;
   resta totalmente inattuata una politica preventiva antiparassitaria in grado di sconfiggere alla radice il male ormai endemico;
   è indispensabile riportare questi due comparti al centro dello sviluppo economico dell'isola –:
   se non ritengano i Ministri competenti di dover urgentemente intervenire per quanto di propria competenza, considerato che i due comparti rivestono ruolo strategico nazionale e che la situazione sanitaria e parassitaria può avere pericoli di contagio nel resto del Paese se non vengono debellate radicalmente le malattie;
   se non ritengano di dover intervenire con somma urgenza per rimuovere ogni ostacolo alla necessaria azione sanitaria e antiparassitaria;
   se i Ministri abbiano notizia di eventuali azioni tese alla diffusione con dolo dei virus della peste suina africana e della stessa blue tongue e se e quali iniziative abbiano assunto al riguardo;
   se non ritengano di dover assumere iniziative per quanto di competenza dirette a prevedere il risarcimento dei danni subiti dagli allevatori attraverso fondi di solidarietà per calamità sanitarie di questa portata;
   se non si ritenga di predisporre un piano di intervento emergenziale e strategico per sconfiggere e prevenire nel futuro simili gravi malattie. (5-02209)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-02209

  Le problematiche evidenziate dall'interrogante, connesse alla diffusione di talune patologie tra gli ovini e i suini della Sardegna (note come blue tongue e peste suina africana), rientrano principalmente nelle specifiche competenze del Ministero della salute.
  Pertanto, sulla base delle informazioni acquisite dalla predetta amministrazione, e per quanto di competenza evidenzio quanto segue.
  Preciso, anzitutto, che l'unico mezzo di controllo che può essere utilizzato per combattere la cosiddetta blue tongue e, soprattutto, che ha dimostrato garanzie di successo è la vaccinazione dell'intera popolazione recettiva composta, non solo, da ovini e caprini (che possono sviluppare la malattia e ammalarsi), ma anche dai bovini che, pur non presentando la malattia, sono pericolosi serbatoi d'infezione e possono perpetuare efficacemente la trasmissione e la persistenza del virus nel territorio.
  Il tipo di vaccino utilizzato in Italia e in Europa, tuttavia, richiede interventi ripetuti per garantirne la massima efficacia. Peraltro, avendo rilevato come la Sardegna presenti le condizioni ecologiche e climatiche ideali per il mantenimento dell'infezione, appare evidente che, in assenza di una pratica continua, costante e attenta di vaccinazione, l'infezione e le conseguenti forme cliniche sono destinate a ripresentarsi.
  Infatti, dopo l'iniziale quasi scomparsa dei focolai della malattia nel 2003, l'incostante replica del programma vaccinale ha determinato la ricomparsa della malattia nel 2012.
  Peraltro, nonostante le comunicazioni alle autorità regionali da parte della competente Unità di crisi nazionale, la regione Sardegna non ha programmato in tempo utile né attuato, fino a dicembre 2013, alcuna campagna di vaccinazione che, dal 2012, come previsto dal Piano di sorveglianza nazionale presentato e approvato dalla Commissione europea, è a carattere facoltativo.
  Infatti, solo dopo l'emergenza epidemica del 2013 la regione Sardegna ha disposto una campagna di vaccinazioni, immunizzando 1.797.832 animali di cui 1.759.811 ovini e 35.779 bovini.
  Mi preme inoltre far presente che il sistema di sorveglianza posto in atto dal Ministero della salute, basato sull'utilizzo di una rete di «animali sentinella», svolge efficacemente anche il compito di monitorare continuamente e in modo precoce la diffusione di tale virus sul nostro territorio nazionale.
  Riguardo al virus della peste suina africana, la cui diffusione in Sardegna ha portato all'introduzione, a livello europeo, del divieto di esportare fuori regione le carni suine ivi prodotte (con pesanti conseguenze economiche per il comparto produttivo regionale), vorrei far presente che, da qualche anno, è stato attivato un processo di qualificazione e valorizzazione di questo tipo di allevamento tradizionale fondato sull'attività del Registro anagrafico, tenuto dall'Associazione nazionale allevatori suini e sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che permette la salvaguardia della razza autoctona sarda.
  L'attività del Registro ha come finalità la conservazione del patrimonio di biodiversità della razza autoctona sarda che, a tal fine, deve essere allevata in modo controllato in appositi allevamenti all'aperto dotati dei requisiti strutturali e organizzativi che garantiscano la piena tracciabilità e la salute degli animali ed impediscano la diffusione di epidemie quali la peste suina.
  L'attività del Registro anagrafico, unitamente ad una puntuale ed efficace applicazione della normativa sanitaria in vigore per il controllo e l'eradicazione della malattia, rappresenta un importante strumento per regolamentare l'attività di numerose aziende suinicole sarde che praticano l'allevamento estensivo e per garantire l'adozione di efficaci standard di sicurezza sanitaria all'interno di queste realtà allevatoriali.
  Nell'ottica di dover utilizzare tutti gli strumenti e le risorse disponibili per giungere ad una definitiva soluzione del problema, ritengo opportuno il consolidamento dell'attività del Registro anagrafico per la razza Sarda perché può contribuire a superare la piaga dell'abusivismo e a creare le condizioni per un sano sviluppo economico dell'allevamento suinicolo estensivo.
  Premesso quanto sopra, preciso che le epizoozie sono ammissibili all'assicurazione agricola agevolata da contributo pubblico. Pertanto, gli interventi compensativi ex post previsti, a favore degli allevatori, dal decreto legislativo n. 102 del 2004 attraverso il Fondo di solidarietà nazionale, possono essere attivati, in deroga al Piano assicurativo, solo qualora si accerti l'impossibilità di sottoscrizione delle coperture agevolate per l'assenza di offerta assicurativa da parte delle compagnie.
  La regione Sardegna, comunque, non ha formalizzato alcuna richiesta in tal senso.
  Inoltre, gli Orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo e forestale 2007-2013 stabiliscono che «gli aiuti agli agricoltori a titolo di indennizzo delle perdite causate da epizoozie o fitopatie possano essere autorizzati unicamente nell'ambito di un idoneo programma di prevenzione, controllo ed eradicazione della malattia realizzato a livello comunitario, nazionale o regionale».
  Infatti, le misure di aiuto destinate alla semplice compensazione a favore degli agricoltori delle perdite subite, che non prevedono nessuna iniziativa per risolvere il problema alla fonte, sono considerate come meri aiuti al funzionamento, incompatibili con i principi europei.
  Pertanto, l'attivazione di un regime di aiuto nel senso richiesto dovrà rispettare le disposizioni europee ed essere preventivamente notificato alla Commissione.
  In ogni caso, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si è sempre impegnato alla difesa e valorizzazione delle produzioni nazionali in generale e quelle del settore ovino in particolare, di cui la Sardegna è il territorio con la maggiore produzione.
  In particolare per il settore ovino sardo, caratterizzato da sistemi di allevamento estensivi o semi estensivi, le linee guida della riforma della PAC tendono a premiare tali tipi di produzione.
  Peraltro, le misure previste dall'articolo 68 del Regolamento n. 73 del 2009, oltre a diffondere l'utilizzo di riproduttori ovini resistenti alla scrapie e a favorire la certificazione degli agnelli IGP (agnello sardo, abbacchio romano) sono dirette anche a premiare l'allevamento estensivo.
  Nell'anno 2013, le risorse messe disposizione sono state completamente utilizzate e gli interventi previsti hanno favorito la qualificazione della produzione del prodotto agnello IGP che stenta a decollare.
  Purtroppo nell'estate del 2013 c’è stata una recrudescenza della blue tongue che ha messo in crisi molti allevamenti colpiti dalla malattia.
  Al riguardo evidenzio che, a seguito della crisi della zootecnia, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha istituito il Tavolo di filiera zootecnica e in quella sede potranno essere concordare le azioni per il rilancio di sistema agropastorale sardo.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

suino

politica sanitaria

Sardegna

malattia animale

cessazione d'attivita'

indennizzo

allevamento

antiparassitario