ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02128

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 172 del 12/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: PES CATERINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2014
SANNA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 12/02/2014
BLAŽINA TAMARA PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 12/02/2014
Stato iter:
23/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/10/2014
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 23/10/2014
Resoconto BLAŽINA TAMARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/02/2014

SOLLECITO IL 28/07/2014

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 23/10/2014

DISCUSSIONE IL 23/10/2014

SVOLTO IL 23/10/2014

CONCLUSO IL 23/10/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02128
presentato da
PES Caterina
testo presentato
Mercoledì 12 febbraio 2014
modificato
Giovedì 23 ottobre 2014, seduta n. 316

   PES, MURA, GIOVANNA SANNA, BLAZINA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
la Sardegna è tra le regioni italiane più colpite dalla dispersione scolastica, uno studente su quattro (25,83 per cento) lascia la scuola prima del tempo, come segnalano puntualmente le statistiche nazionali;
nel 2011-2012, arco temporale dell'ultima rilevazione statistica del Miur, le cifre sono molto preoccupanti: per la scuola secondaria di I grado, la percentuale di abbandono scolastico è dello 0,41 per cento, seconda dopo la Sicilia (con lo 0,47 per cento degli iscritti), seguita dalla Campania (con lo 0,36 per cento), dalla Puglia (0,29 per cento) e dalla Calabria (0,19 per cento);
anche nella scuola secondaria di II grado le percentuali di alunni «a rischio di abbandono» sono molto alte e l'isola si colloca al primo posto (con il 2,64 per cento degli iscritti a inizio anno), seguita dalla Sicilia (con l'1,6 per cento) e dalla Campania (con l'1,36 per cento);
una delle cause che determina il fenomeno dispersivo è la particolare conformazione geografica dell'isola che presenta un sovraffollamento di popolazione lungo la costa, con classi che raggiungono oltre i 30 alunni e uno spopolamento nelle zone interne ove le scuole, situate in zone poco collegate e difficili da raggiungere, a causa delle carenze infrastrutturali, spesso sono accorpate;
in Sardegna nel 2010, l'esiguo numero dei diplomati e quello degli iscritti all'università, pari al 13 per cento per l'anno accademico 2010 hanno contribuito ad alzare l'indice della disoccupazione giovanile che nella fascia d'età tra i 15 e i 24 anni, raggiunge il 40 per cento e in quella tra i 25 e i 34 anni, oltre il 20 per cento;
nel decreto istruzione del 12 settembre 2013, l'articolo 7 ha introdotto alcune misure dirette ad affrontare il fenomeno della dispersione scolastica, con particolare attenzione alle aree del Paese che risultano a maggiore rischio di evasione dell'obbligo;
l'articolo prevede l'avvio, già dall'anno scolastico 2013-2014, di un programma sperimentale di didattica integrativa che contempla anche il prolungamento dell'orario scolastico per gruppi di studenti con particolare riferimento alla scuola primaria;
il chiaro obiettivo è il rafforzamento delle competenze di base e dei metodi didattici, attraverso soluzioni innovative dirette proprio agli studenti a maggior rischio di abbandono scolastico, nonché quello di rendere le scuole spazi aperti alle famiglie e alla comunità e luoghi di coesione sociale;
in data 7 febbraio 2014, il Ministro interrogato ha firmato il bando nazionale con il quale sono stabiliti i termini e le modalità per l'avvio, in via sperimentale, del suddetto programma di didattica integrativa e innovativa, al fine di ridurre il numero di abbandoni non formalizzati nel corso dell'anno scolastico e nel passaggio da un anno scolastico all'altro, nonché la riduzione del numero delle ripetenze e debiti formativi nella scuola secondaria di secondo grado;
il riparto delle risorge del bando, secondo il disposto dell'articolo 7, comma 3, del decreto-legge n. 104 del 2013, è definito per ambiti regionali, sulla base della popolazione scolastica, corretto dal tasso di dispersione scolastica, come da allegato B;
nella tabella di riparto di finanziamento, allegato B, si evince che, però, rispetto all'alto tasso di dispersione scolastica presente nella Sardegna, viene considerato primario il numero della popolazione scolastica presente nelle altre regioni, ove il tasso di abbandoni è di gran lunga inferiore –:
quali iniziative urgenti intenda adottare il Ministro interrogato per abbattere il fenomeno alto della dispersione scolastica sul territorio sardo, anche in considerazione del fatto che la Commissione europea, con la Strategia 2020, ha posto l'obiettivo di ridurre a meno del 10 per cento il tasso di dispersione scolastica, perché esso rappresenta uno dei principali ostacoli alla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e allo sviluppo economico e sociale dei Paesi membri. (5-02128)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 ottobre 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-02128

  Gli Onorevoli interroganti chiedono quali iniziative urgenti intenda adottare il Ministro per abbattere il fenomeno della dispersione scolastica nella regione Sardegna, anche in considerazione dell'obiettivo posto dalla Commissione europea, con la Strategia 2020, di ridurre il tasso medio di dispersione scolastica a meno del 10 per cento.
  Il disagio giovanile, di cui una delle manifestazioni è la dispersione scolastica, costituisce da sempre un impegno prioritario del MIUR che ha condotto, negli anni, a risultati positivi.
  La disaggregazione territoriale dei dati mostra che il fenomeno mantiene ancora indici di problematicità elevata in particolare in alcune regioni del Mezzogiorno e nelle Isole.
  Rispetto a ciò, il MIUR ha posto in essere varie iniziative di prevenzione e di contrasto, sia a livello nazionale, che a livello territoriale. La rilevanza della problematica ha richiesto in primo luogo una scelta di metodo, improntata ai seguenti criteri:
   patto formativo forte tra le istituzioni per la realizzazione di una rete integrata che declini percorsi, coerenza di obiettivi e di azioni, condivisione di risorse e di modalità d'intervento;
   centralità della persona, nodo strategico per personalizzare gli interventi attraverso un'offerta formativa centrata sui bisogni e sulle modalità di apprendimento del soggetto in formazione;
   servizio integrato alla persona per il minore.

  Tra le misure attuate a livello territoriale c’è il Programma sperimentale di didattica integrativa, di cui al decreto-legge n. 104 del 2013 (articolo 7, comma 3), con il quale sono stati previsti interventi mirati alla riduzione della dispersione scolastica, particolarmente nelle aree a maggior rischio di evasione dell'obbligo, per gli anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015, finanziati con un importo complessivo di 15 milioni di euro.
  Con decreto ministeriale del 7 febbraio 2014, sono stati, poi, stabiliti i termini e le modalità per l'avvio del citato Programma e sono state ripartite tra le regioni le relative risorse.
  Alla regione Sardegna, in riferimento a quanto segnalato dall'Onorevole interrogante, è stata assegnata la somma di circa 408.000 euro, in base alla popolazione scolastica regionale, incrementata di circa 84.000 euro a titolo di quota correttiva per dispersione scolastica, applicando l'indice di variazione percentuale rispetto alla media nazionale più alto tra tutte le regioni, proprio in virtù dell'alto tasso che si registra nel territorio sardo. Si tratta di misure aggiuntive e straordinarie, mirate a far rientrare nell'ambito della formazione giovani a conclamato rischio.
  Tra gli altri interventi, di maggiore significato, che riguardano sempre la regione Sardegna, si segnalano i seguenti:
   1) progetti relativi alle aree a rischio sovvenzionati annualmente sulla base del Contratto collettivo nazionale del lavoro del Comparto scuola (ex articolo 9).

  Attraverso tale misura nell'anno scolastico 2013-2014 sono stati finanziati, perun importo complessivo di circa euro 1.028.658, 25 progetti, tre in rete, selezionati a seguito di bando da parte dell'Ufficio scolastico regionale della Sardegna. Tutti, ad eccezione di uno, afferiscono alla tipologia A, ovvero aree a rischio dispersione.
  Per l'anno scolastico 2014-2015 la selezione è ancora in corso.
   2) un'altra azione di prevenzione e sostegno, consiste nel Programma sperimentale MIUR – Istituto superiore S. Anna (2013-2016), che coinvolge 5 regioni, con indici elevati di dispersione, tra cui la Sardegna, finalizzato a sostenere, attraverso interventi di peer guidance, la mobilità sociale e il merito di studenti residenti in aree di disagio sociale. Ciò per sostenerli nello studio e accompagnarli nella scelta universitaria con azioni specifiche di orientamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Sardegna

disoccupazione giovanile

istruzione secondaria

abbandono scolastico

popolazione scolastica

istruzione