ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02055

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 166 del 04/02/2014
Abbinamenti
Atto 5/02060 abbinato in data 16/04/2014
Atto 5/02062 abbinato in data 16/04/2014
Atto 5/02097 abbinato in data 16/04/2014
Atto 5/02119 abbinato in data 16/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: D'OTTAVIO UMBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 04/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/02/2014
Stato iter:
16/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/04/2014
Resoconto BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 16/04/2014
Resoconto D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/02/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/04/2014

DISCUSSIONE IL 16/04/2014

SVOLTO IL 16/04/2014

CONCLUSO IL 16/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02055
presentato da
D'OTTAVIO Umberto
testo di
Martedì 4 febbraio 2014, seduta n. 166

   D'OTTAVIO e BOCCUZZI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   alla Fivit-Colombotto di Collegno del gruppo Agrati il 31 gennaio 2014, è arrivata agli 82 dipendenti la comunicazione di chiusura dell'azienda, senza alcun preavviso;
   lo stabilimento produce bulloni e viti di tutti i tipi e non ha mai dato segni di crisi;
   gli interroganti esprimono la più forte vicinanza ai lavoratori –:
   se sia informato della situazione e se intenda avviare la procedura per l'apertura di un tavolo di confronto con la proprietà, le organizzazioni sindacali e gli enti locali al fine di tutelare le prospettive occupazionali;
   a fronte del ripetersi nell'area Torinese ed in particolare nella zona ad ovest di Torino di difficoltà e di chiusure di aziende, soprattutto del settore manifatturiero, che stanno creando problemi sociali senza precedenti, quali iniziative si intendano assumere. (5-02055)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-02055

  Le interrogazioni in titolo vertono tutte sulla situazione occupazionale dei lavoratori della Società A. Agrati S.p.A., pertanto fornirò per esse una risposta congiunta.
  La Società, con sede legale in Veduggio con Colzano (MB) ed unità produttiva a Collegno (TO) con insegna Divisione FIVIT COLOMBOTTO, opera da molti anni nel settore della progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di fissaggio.
  L'Azienda, lo scorso 30 gennaio, ha comunicato alle rappresentanze sindacali di categoria l'apertura della procedura di licenziamento collettivo per tutti gli 82 dipendenti dell'unità locale di Collegno, giustificata dalla cessazione dell'attività aziendale in ragione della contrazione di domanda del settore automobilistico, principale mercato di riferimento della produzione di Collegno.
  Faccio presente che sin da subito la Regione Piemonte, d'intesa con le altre istituzioni locali, ha intrapreso ogni utile iniziativa volta a tutelare l'attività produttiva e a salvaguardare i livelli occupazionali. È stato, a tal fine, istituito un tavolo di crisi istituzionale in cui più volte si sono incontrati il management aziendale e le organizzazioni sindacali.
  Nonostante le proposte avanzate dalle istituzioni per cercare in ogni modo di favorire il mantenimento dell'attività produttiva sul territorio, l'Azienda si è sempre dimostrata irremovibile rispetto alla decisione assunta e disponibile a collaborare esclusivamente su iniziative tese alla eventuale reindustrializzazione del sito e su un piano di gestione dei lavoratori in esubero.
  La Società non ha mutato posizione neppure al tavolo convocato dal Ministero dello sviluppo economico lo scorso 8 aprile (al quale ho partecipato personalmente). Anche in tale sede la Società non ha accettato la proposta avanzata dal Governo di riprendere la produzione, seppure parzialmente e per un tempo determinato, così da consentire l'avvio della ricerca di nuovi investitori per garantire la continuità produttiva e occupazionale.
  La Società, inoltre, ha dichiarato di non essere disponibile a sospendere la procedura di mobilità in scadenza il 17 aprile, pregiudicando, così, la possibilità di un confronto di merito presso i competenti uffici del Ministero che rappresento.
  Il Ministero dello sviluppo economico ha giudicato negativamente le risposte aziendali, in quanto non aiutano la ricomposizione del conflitto in atto e non favoriscono il recupero di un clima sociale positivo.
  In ogni caso, il Ministero dello sviluppo economico ed il Ministero che rappresento possono confermare la massima disponibilità a riconvocare le parti in ordine alla vicenda aziendale posta all'attenzione del Parlamento, con l'obiettivo di mettere in campo ogni tentativo per tutelare la posizione dei lavoratori e delle loro famiglie.
  Da ultimo, segnalo che la Regione Piemonte ha convocato una serie di riunioni istituzionali al fine di discutere della situazione occupazionale dei lavoratori della Agrati Spa l'ultima delle quali è in programma proprio oggi alle ore 11,30.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TORINO - Prov,PIEMONTE

EUROVOC :

cessazione d'attivita'

accesso all'occupazione

problema sociale