ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01992

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 160 del 27/01/2014
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/01/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 27/01/2014
Stato iter:
16/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/04/2014
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 16/04/2014
Resoconto OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/01/2014

DISCUSSIONE IL 16/04/2014

SVOLTO IL 16/04/2014

CONCLUSO IL 16/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01992
presentato da
OLIVERIO Nicodemo Nazzareno
testo di
Lunedì 27 gennaio 2014, seduta n. 160

   OLIVERIO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il 24 gennaio 2014 è stata riconosciuta dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, la dichiarazione dello stato di eccezionali avversità atmosferiche relative ad alcuni eventi calamitosi che hanno colpito le regioni Puglia, Emilia Romagna, Toscana e Basilicata;
   tale riconoscimento permette agli agricoltori che a seguito di tali eventi hanno subito danni alle produzioni agricole, alle strutture aziendali ed alle scorte, di poter accedere alle provvidenze recate dal Fondo di solidarietà nazionale ai sensi di cui all'articolo 5 comma 6 del decreto legislativo n. 102 del 2004;
   oltre alle imprese agricole danneggiate, anche gli enti gestori potranno, sempre con oneri a carico del Fondo, ripristinare le infrastrutture a servizio delle attività agricole, danneggiate dagli stessi eventi;
   l'atto di riconoscimento adottato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali è da ritenere senz'altro molto positivo e pregevole, soprattutto per gli operatori rurali che si sono viste pregiudicare le rese agronomiche, e quindi il reddito, delle colture andate distrutte a causa degli eventi calamitosi eccezionali o che hanno subito danni alle strutture agricole;
   all'interrogante, ad ogni modo, desta meraviglia e sconcerto il fatto che il decreto del 24 gennaio 2014 riguardi solo le regioni Toscana, Puglia, Basilicata ed Emilia Romagna e in altra sede la Lombardia, mentre non contempli anche la regione Calabria;
   al riguardo si deve ricordare che la regione Calabria, negli ultimi mesi, è stata interessata in più riprese da eventi naturali calamitosi assolutamente eccezionali e di elevatissima intensità. Di tali circostanze è certamente consapevole anche il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali se non altro perché lo stesso Ministro ha accolto favorevolmente gli impegni volti a riconoscere lo stato di eccezionalità per gli eventi calamitosi che avevano colpito, tra l'altro e specialmente, anche la regione Calabria, contenuti in una pertinente risoluzione 7-00183 a prima firma dell'interrogante, parlamentare, la risoluzione n. approvata insieme ad altre analoghe risoluzioni, il 4 dicembre 2013 come risoluzione conclusiva di dibattito 8-00028;
   va ricordato che molti territori della regione Calabria sono stati colpiti nelle recenti settimane e negli ultimi mesi da violenti fenomeni precipitativi con particolare vigore nelle aree costiere ed interne ioniche della predetta regione Calabria, dove in particolare le province di Crotone e di Catanzaro hanno accusato ingenti danni alla popolazione, alle infrastrutture e alle aziende per esondazioni, smottamenti, frane e allagamenti;
   a seguito delle suddette avversità atmosferiche si sono registrate situazioni particolarmente critiche per il comparto primario, le cui aziende sono andate incontro a drastiche riduzioni delle rese, come denunciato dalle autorità locali;
   risulterebbe ad ogni modo che nelle circostanze critiche sopra ricordate, la giunta regionale della regione Calabria avesse avviato le procedure per la richiesta dello stato di emergenza e di calamità naturale. Basti ricordare, infatti, la prima deliberazione di meno di due mesi fa, la n. 417 del 20 novembre 2013;
   come detto, il Governo, a fronte di tale situazione si era impegnato a verificare con urgenza la necessità di adottare le occorrenti iniziative, in particolare anche per la regione Calabria, colpita dalle calamità atmosferiche verificatesi nel corso del 2012 e nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2013, ove necessario anche di natura straordinaria ed urgente — riconoscendo il carattere di eccezionalità a tutti gli eventi calamitosi per effetto dei danni alle strutture aziendali e alle infrastrutture connesse all'attività agricola nei territori rurali — assegnando adeguate e sufficienti risorse finalizzate a consentire il necessario sostegno finanziario alle imprese agricole danneggiate e per assicurare loro una rapida fuoriuscita dall'emergenza;
   anche in ragione di tale recentissimo atto di indirizzo parlamentare, desta oltremodo perplessità il fatto che per la regione Calabria non sia ancora stata riconosciuta l'eccezionalità per gli eventi calamitosi che fino ad oggi hanno colpito e danneggiato le imprese agricole dei territori coinvolti;
   qualsiasi possano essere i motivi di tale estromissione dal riconoscimento dello stato di emergenza (problematiche regionali che possono aver rallentato l’iter di richiesta da parte della regione Calabria, difficoltà burocratiche in seno alle amministrazioni competenti o altre problematiche di analogo tenore), appare discriminatorio e ingiusto non venire incontro alle esigenze di sostegno di cui dovrebbero beneficiare gli agricoltori e gli enti gestori calabresi colpiti dagli eventi calamitosi di cui trattasi. La normativa, di cui al citato decreto legislativo n. 102 del 2004 nel testo vigente, permette ancora e ad ogni modo di estendere le proprie provvidenze alla regione Calabria nonostante siano trascorse numerose settimane, o anche qualche mese, dal verificarsi degli eventi giudicati eccezionali;
   in effetti, l'articolo 6 del decreto legislativo n. 102 del 2004, dispone che al fine di attivare gli interventi di sostegno cui all'articolo 5 del decreto legislativo stesso, le regioni competenti, attuata la procedura di delimitazione del territorio colpito e di accertamento dei danni conseguenti, deliberano, entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla cessazione dell'evento dannoso, la proposta di declaratoria della eccezionalità dell'evento stesso, nonché, tenendo conto della natura dell'evento e dei danni, l'individuazione delle provvidenze da concedere fra quelle previste dall'articolo 5 e la relativa richiesta di spesa. Il suddetto termine è prorogato di trenta giorni in presenza di eccezionali e motivate difficoltà accertate dalla giunta regionale –:
   per quali motivi non sia stata ancora dichiarata da parte del Ministro interrogato, l'esistenza del carattere di eccezionalità delle calamità naturali che negli ultimi mesi hanno colpito la regione Calabria;
   se quale che sia la causa di tali ritardi, non intenda ad ogni modo attivarsi nell'immediato e con spirito di collaborazione con la regione Calabria, affinché nel rispetto delle tempistiche e delle proroghe previste dall'articolo 6 del decreto legislativo n. 102 del 2004 nel testo consolidato, sia riconosciuta l'esistenza del carattere di eccezionalità delle calamità naturali che hanno colpito le imprese agricole della stessa regione Calabria. (5-01992)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01992
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

disastro naturale

Calabria

regione rurale

azienda agricola

aiuto finanziario

stato d'emergenza

prodotto agricolo

produzione agricola