ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01693

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 135 del 10/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 10/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 10/12/2013
Stato iter:
11/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/12/2013
Resoconto BINETTI PAOLA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/12/2013
Resoconto FADDA PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 11/12/2013
Resoconto BINETTI PAOLA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/12/2013

SVOLTO IL 11/12/2013

CONCLUSO IL 11/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01693
presentato da
BINETTI Paola
testo di
Martedì 10 dicembre 2013, seduta n. 135

   BINETTI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   da quanto emerge dai dati dello «Studio per l'individuazione di possibili interventi di contenimento della spesa sanitaria» elaborato dal Centro studi SIC sanità in cifre di FederFarma, «Le regioni volatilizzano 1,4 miliardi di euro l'anno tra sprechi e inefficienze». SIC, come è noto, nasce con l'intento di offrire un supporto informativo e decisionale ai decisori politici, attraverso un'analisi omogenea e dettagliata della sanità italiana, evidenziando i fenomeni legati ai dati principali, sia nazionali sia suddivisi per regione, che caratterizzano la sanità in Italia;
   gli sprechi e le inefficienze evidenziati da SIC riguardano in particolare la rete dei servizi che caratterizzano la qualità di vita degli anziani nelle diverse strutture in cui sono accolti; si tratta di risorse che potrebbero essere impiegate a migliore tutela del loro diritto alla salute. Pulizie e lavanderia, mensa, riscaldamento, premio assicurativo e spese telefoniche sono costi giornalieri obbligatori che ammontano ad un totale di quasi 70 euro per giorno di degenza, di cui 27,4 euro solo per pulizia e lavanderia;
   i dati emersi mostrano come alcune regioni abbiano costi di spesa raddoppiati e in certi casi addirittura triplicati sulla stessa tipologia di servizio: le Marche, ad esempio, spendono per dare da mangiare ai propri pazienti una media di 8,3 euro al giorno, in Campania esattamente il doppio, 16,6, con una media nazionale di 11,6 euro;
   gli sprechi, e la cattiva gestione delle pur limitate risorse, quando riguardano i servizi per gli anziani stanno creando la falsa e ingiusta convinzione che si possa risparmiare tagliando anche sul piano della qualità dell'assistenza. Ma tutti i cittadini, inclusi gli anziani, sono uguali e hanno pari diritto di accesso alla diagnosi e alle cure e devono potervi accedere sempre;
   non si possono accettare discriminazioni nelle cure in base all'età, qualunque sia la patologia presentata dall'anziano, a cominciare dalla prevenzione vaccinale. È un diritto irrinunciabile e deve essere omogenea su tutto il territorio, per questo sprechi e cattiva gestione vanno assolutamente eliminati –:
   quali urgenti iniziative per quanto di competenza intenda porre in essere al fine di monitorare e vigilare puntualmente il rispetto dei principi di efficienza ed efficacia, principi cardine per il buon funzionamento del servizio sanitario nazionale, contrastando fortemente sprechi e illegalità, e rendendo omogeneo un divario inaccettabile e sempre più pesante tra le diverse aree del Paese a grave danno della tutela del diritto alla salute dei cittadini. (5-01693)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 dicembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01693

  I motivi di un diverso livello di spesa tra le aree del nostro Paese possono essere imputati all'organizzazione regionale (ove più orientata verso il pubblico o il privato) e alle diverse modalità di acquisizione dei beni e servizi (appalti pubblici o comunque gare ad evidenza pubblica, servizi in economia, acquisti centralizzati, ecc.).
  La legge n. 266/2005 ha previsto la realizzazione, presso il Ministero della salute, del Sistema nazionale di Verifica e controllo sull'Assistenza Sanitaria (SiVeAS), con l'obiettivo di verificare che, nell'erogazione dei servizi sanitari, vengano rispettati sia i criteri di appropriatezza e qualità delle prestazioni erogate, coerentemente con i LEA, sia i criteri di efficienza nell'utilizzo di fattori produttivi, compatibilmente con i finanziamenti erogati.
  Inoltre, la legge n. 296/2006 ha attribuito al SiVeAS l'attività di affiancamento alle Regioni in Piano di rientro.
  Il SiVeAS svolge questi due fondamentali compiti, mediante le seguenti linee di attività:
   1) monitoraggio dei LEA e valutazione globale delle prestazioni dei Servizi Sanitari Regionali;
   2) promozione e valutazione dell'efficienza gestionale e dell'appropriatezza organizzativa;
   3) promozione e valutazione dell'efficacia, della qualità e dell'appropriatezza clinica;
   4) accreditamento e organizzazione dell'offerta dei servizi ospedalieri e territoriali;
   5) confronti internazionali e integrazioni delle basi dati;
   6) affiancamento alle Regioni con Piano di rientro dal disavanzo.

  Per ciascuna delle aree tematiche sono stati avviati da tempo studi specifici, volti alla implementazione ed alla applicazione di metodologie per l'analisi dell'erogazione dei livelli di assistenza in tutte le Regioni italiane e per la promozione dell'efficienza e dell'appropriatezza delle prestazioni.
  Il SiVeAS, inoltre, nella sua funzione di affiancamento alle Regioni in Piano di rientro, effettua sistematicamente il monitoraggio sostanziale degli stessi, analizzando l'impatto delle manovre sui Servizi Sanitari Regionali, sia dal punto di vista organizzativo nell'erogazione dei LEA sia dal lato del contenimento dei costi.
  Inoltre, è stata elaborata una metodologia di analisi che consente una lettura integrata della domanda soddisfatta di assistenza territoriale ed ospedaliera nel suo insieme.
  Pur tenendo in considerazione i differenti bisogni assistenziali, solo considerando tali aspetti come parte di un unico modello che descriva l'erogazione dei LEA nel complesso, sarà possibile individuare dei riferimenti utili a valutare l'adeguatezza dell'assistenza sanitaria erogata dalle Regioni, per poter rivedere gli strumenti attualmente utilizzati dalla programmazione nazionale.
  Il Ministero della salute ha già avviato una rilevazione «ad hoc» per verificare, in ambito aziendale ed ospedaliero per acuti, i diversi livelli di spesa dei beni e servizi erogati (anche quelli a cui fa riferimento l'atto ispettivo).
  Solo dopo l'analisi dei dati raccolti, si potranno costruire degli indicatori specifici per il costante monitoraggio.
  Sempre al fine di monitorare il rispetto dei principi di efficienza ed efficacia, assicurando l'equità nell'accesso ai servizi sanitari nel territorio nazionale, presso il Ministero della salute è stato realizzato il Nuovo Sistema Informativo Sanitario, costituito da un insieme di flussi informativi relativi sia ad aspetti gestionali, organizzativi ed economici delle strutture del S.S.N., sia ai LEA erogati agli assistiti da parte delle stesse strutture del S.S.N.
  I flussi informativi raccolti dal Nuovo Sistema Informativo Sanitario relativamente alle prestazioni erogate sono centrati sull'individuo, al fine di consentire il monitoraggio sia delle prestazioni assistenziali sia dell'utilizzo delle risorse del S.S.N.
  Tali flussi consentono di misurare la quantità di prestazioni ovunque ricevute dai pazienti nel territorio nazionale, nonché di effettuare analisi integrate e trasversali ai differenti LEA.
  Allo stato attuale, il patrimonio informativo del Nuovo Sistema Informativo Sanitario consente di monitorare ed analizzare le prestazioni equivalenti a circa l'85 per cento della spesa sanitaria.
  Il Ministero della salute sta procedendo a definire anche nuovi contenuti informativi e ad adeguare continuamente nel tempo i flussi informativi già esistenti, in coerenza con le reali esigenze del monitoraggio sanitario.
  Concludo osservando che il problema sollevato, con specifico riguardo all'assistenza agli anziani, è indicativo di un generale squilibrio esistente tra le Regioni e all'interno delle stesse Regioni, che deve essere adeguatamente affrontato al fine di garantire sul territorio nazionale lo stesso livello di assistenza sanitaria.
  A tale scopo, ritengo che non sia necessaria solo la funzione di coordinamento, monitoraggio e contrasto degli sprechi – funzione peraltro indispensabile – ma che la medesima deve essere accompagnata da una riflessione a livello parlamentare, governativo e regionale, per superare gli attuali squilibri e criticità segnalati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

sistema sanitario

diritto alla salute