ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01659

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 132 del 05/12/2013
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/01588
Abbinamenti
Atto 5/01660 abbinato in data 03/04/2014
Firmatari
Primo firmatario: CATALANO IVAN
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 05/12/2013
Stato iter:
03/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/04/2014
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 03/04/2014
Resoconto CATALANO IVAN MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/12/2013

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/04/2014

DISCUSSIONE IL 03/04/2014

SVOLTO IL 03/04/2014

CONCLUSO IL 03/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01659
presentato da
CATALANO Ivan
testo di
Giovedì 5 dicembre 2013, seduta n. 132

   CATALANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   l'iniziativa del cielo unico europeo (SES) ha come obiettivo il miglioramento dell'efficienza complessiva dell'organizzazione e la gestione dello spazio aereo europeo, mediante una riforma del settore della fornitura dei servizi di navigazione aerea. Lo sviluppo di tale iniziativa si è concretizzato in due pacchetti legislativi organici – SES I e SES II –, composti dai regolamenti CE n. 549/2004; 550/2004; n. 551/2004; 552/2004;
   il quadro normativo è correlato allo sviluppo della legislazione relativa alla sicurezza aerea in Europa affidata all'Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA), e all'avvio di un progetto organico per la modernizzazione delle apparecchiature e dei sistemi di navigazione aerea (SESAR);
   si sono registrati significativi ritardi nella realizzazione dell'iniziativa. Pertanto, la Commissione europea ha proposto, nel giugno 2013, un aggiornamento del regolamento SES, denominato SES 2+, volto ad accelerare l'attuazione della riforma dei servizi di navigazione aerea;
   studi comparatistici evidenziano la scarsa efficienza nella fornitura dei servizi di navigazione aerea (ANS): negli Stati Uniti, lo spazio aereo «en-route» è controllato da un unico prestatore di servizi, mentre in Europa operano 38 fornitori di servizi. Il prestatore di servizi, inoltre, controlla quasi il 70 per cento dei voli in più con il 38 per cento del personale in meno;
   ciò ha imposto un'accentuazione, da parte della Commissione europea, del programma sulla riduzione dei costi per i servizi del settore, con il passaggio dal cost recovery al cost efficiency;
   il nuovo criterio imporrà a tutti i provider europei, e quindi anche ad ENAV, una drastica riduzione dei costi operativi, anche attraverso la possibilità di disarticolare l'attività per la fornitura dei vari servizi;
   tale contesto conferirà agli operatori una libertà di azione che dovrà essere monitorata ed espressamente orientata, per evitare che aziende controllate dallo Stato scelgano facili scorciatoie per ridurre i costi, quali il taglio degli investimenti per la formazione professionale, la riduzione degli organici, l'utilizzo di tecniche di turnazione non rispettose dei contratti e della specificità e delicatezza del servizio, come per esempio per i controllori del traffico aereo (CTA), lo spin-off di attività senza garanzie per i lavoratori;
   tagli indiscriminati potrebbero avere gravi conseguenze in termini di sicurezza delle strutture;
   per tali ragioni, prima della formalizzazione della proposta SES 2+, i governi francese e tedesco hanno inviato una lettera al Commissario europeo per i trasporti, Siim Kallas, auspicando che fosse considerata prioritaria l'implementazione di quanto già previsto per l’European Aviation Safet Agency (EASA), piuttosto che l'emanazione di un nuovo «pacchetto» SES;
   anche il Comitato Air Traffic Management dell’European Transport Workers’ Federation (ETF) ha espresso una posizione contraria a riguardo, con specifiche iniziative di contrasto: il 12 giugno, in seguito ad un incontro con i rappresentanti di FILT-CGIL, FIT-CISL e UIL-T, ha organizzato un action day per sottolineare contro la proposta SES 2+, «utilizzata dalla Commissione Europea per introdurre sottobanco processi di liberalizzazione, privatizzazione, esternalizzazione e concorrenza nel sistema ATM, senza tenere nella giusta considerazione la safety e la stabilità economica del provider»;
   l'elevata pressione sulla riduzione dei costi potrebbe avere gravi conseguenze in termini occupazionali e sulla qualità del lavoro;
   in particolare, risulterebbe all'interrogante che ENAV non avrebbe raggiunto gli obiettivi pianificati di riduzione di sprechi ed inefficienze secondo i nuovi criteri stabiliti a livello europeo. Ciò avrebbe comportato:
    a) l'inserimento, per la prima volta nella storia aziendale, dell'istituto della cassa integrazione;
    b) la riduzione di retribuzioni e garanzie per il personale per effetto dell'eventuale unbundling (scorporo delle attività not core);
   risulterebbe all'interrogante che la gestione del personale in Enav avrebbe privilegiato l'assunzione dall'esterno di controllori del traffico aereo nonostante il numeroso personale «esperto di assistenza al volo» già in servizio da anni in azienda, stia aspettando da più di tre anni un corso di formazione interno;
   inoltre, risulterebbe all'interrogante che dal 2012 i risparmi gestionali agirebbero anche su incrementi della turnazione dei controllori del traffico aereo (CTA); la considerazione della delicatezza del lavoro dei controllori di volo, e le potenziali conseguenze in termini di sicurezza delle strutture, consiglierebbero turnazioni diverse;
   nel 2011 ENAC spa, sempre per quanto consta all'interrogante, avrebbe imposto ad ENAV S.p.A. di attribuire e consegnare al numeroso personale interessato le licenze FISO e di tecnico meteorologico aeronautico. Obbligo non ancora adempiuto da ENAV;
   in caso di esternalizzazione delle attività, la mancanza delle licenze succitate potrebbe esporre il personale in questione a forti penalizzazioni, anche retributive, a favore degli acquirenti –:
   quale sia la posizione di Enav S.p.A. in merito ai punti specifici succitati che, se confermati, appaiono particolarmente gravi e preoccupanti;
   quale sia la posizione del Governo rispetto all'iniziativa denominata SES 2+;
   quale sia il piano d'azione predisposto da Enav per ottemperare a quanto richiesto dal nuovo regolamento SES 2+ ;
   quali siano le politiche di conservazione e qualificazione delle risorse, con particolare riguardo alla formazione ed upgrading interno e l'eventuale acquisizione di risorse dal mercato;
   quali forme di unbundling siano in fase di valutazione e quali i momenti di condivisione di queste scelte con i principali stakeholder. (5-01659)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-01659

  Rispondo congiuntamente alla interrogazioni n. 5-01659 e n. 5-01660, in relazione alle quali sono state assunte puntuali informazioni presso ENAV, in quanto i quesiti vertono su analogo argomento.
  L'iniziativa di riforma normativa cosiddetta del «Single European Sky 2 +», varata dalla Commissione Europea l'11 giugno 2012, ancora in corso di consultazione e perfezionamento, prosegue l'opera di riforma e rivisitazione sistemica del settore avviata nel 2004 dalle istituzioni europee, con il lancio del primo pacchetto di legislazione comunitaria relativa al Cielo Unico Europeo e continuata già nel 2009 con un secondo pacchetto normativo comunemente noto come Single European Sky 2.
  L'insieme dei Regolamenti comunitari approvati nel 2004 in merito all'iniziativa del cielo unico europeo si prefigge il triplice obiettivo di rafforzare l'attuale livello di sicurezza del traffico aereo, contribuire allo sviluppo sostenibile del sistema di trasporto aereo e migliorare l'efficienza globale del sistema di gestione del traffico aereo e dei servizi di navigazione aerea.
  Su tali basi sono state introdotte, come è noto, numerose misure finalizzate ad ottimizzare la sicurezza e l'efficienza del sistema dell’Air Traffic Management (ATM) quali, ad esempio: la certificazione e la supervisione dei fornitori di servizi della navigazione aerea, anche attraverso la creazione delle National Supervisory Authority (NSA); l'interoperabilità dei sistemi, ed in questo ambito il lancio, nel 2007, del progetto SESAR (Single European Sky ATM Research) per la modernizzazione della tecnologia alla base del sistema europeo di gestione del traffico aereo; l'estensione, nel 2008, dei compiti di EASA (European Aviation Safety Agency) alle materie riguardanti aeroporti, ATM e servizi della navigazione aerea.
  Con l'intervento di riferimento del Single European Sky 2 nel 2009 sono stati aggiunti ulteriori concreti strumenti per il miglioramento delle prestazioni ed al fine di governare ed indirizzare la riforma del sistema europeo di gestione del traffico aereo; tra questi, ricordo una nuova strategia per incentivare la fornitura di servizi integrati, un processo di definizione degli obiettivi prestazionali e l'istituzione del gestore della rete (Network Manager) per coordinare l'azione a livello di rete europea.
  La proposta della Commissione Europea al Parlamento ed al Consiglio del cosiddetto Single European Sky 2+ si pone correntemente l'obiettivo di accelerare l'attuazione del Single European Sky, riaffermandone gli obiettivi iniziali e potenziando alcuni degli elementi chiave.
  ENAV rimane impegnata nello svolgimento dei propri compiti di istituto, mirando sempre più ad affermarsi come fornitore di servizi nel contesto internazionale per contribuire fattivamente ed in modo proattivo al processo di internazionalizzazione in atto nel settore.
  Nel contesto della richiamata opera di riforma sistemica del settore di cui al Cielo Unico Europeo, con i Regolamenti comunitari n. 691/2010 e n. 1191/2010 (che emenda il Regolamento comunitario n. 1794/2006), è stata resa cogente, per i provider europei di servizi di assistenza al volo, l'adozione, a partire dal 2012, di un sistema gestionale complessivo basato sulla misurazione ed ottimizzazione delle performance operative ed economiche in base al Piano di Performance Nazionale: in virtù di detto documento l'Italia, sulla base delle linee guida stabilite a livello europeo, ha delineato le azioni e stabilito gli obiettivi da raggiungere nel corso del periodo di riferimento (2012-2014) per la fornitura di servizi alla navigazione aerea.
  Il Piano Nazionale di Performance, approvato dalla Commissione Europea, vincola lo Stato ed il provider ENAV al rispetto di quanto in esso stabilito.
  Per quanto concerne, in particolare, la performance economica, lo schema di prestazioni comunitario ha previsto che il parametro di riferimento fosse dato dalla Determined Unti Rate, costituita dal rapporto tra costi determinati (espressi in termini reali a valori 2009) e traffico fatturato (unità di servizio), stabilendone una riduzione del 3 per cento annuo per il periodo 2012-2014.
  Relativamente ad ENAV, in piena consistenza con le disposizioni stabilite a livello comunitario, l'obiettivo di efficienza economica per l'anno 2012 ha previsto una Determined Unti Rate pari a 58,96 euro, target conforme ad un efficientamento medio previsto nel periodo del 3 per cento annuo.
  I riflessi della opposta congiuntura economica, insieme alla situazione di crisi di alcuni vettori nazionali, hanno inciso negativamente sui livelli di traffico fatturato dalla Società nel corso del 2012. In particolare, per quanto concerne la componente di traffico internazionale, la Società ha subito una perdita di circa il 4,5 per cento rispetto ai volumi sottostanti alla Determined Unti Rate pianificata nel Piano di Performance Nazionale.
  Tuttavia, nonostante il significativo calo del traffico che avrebbe potuto compromettere la performance economica della Società, la medesima ENAV evidenzia che, attraverso l'attenta pianificazione dei costi e la messa in atto di azioni mirate al contenimento della spesa, è riuscita comunque a raggiungere per il 2012 il target Determined Unti Rate fissato nel Piano Nazionale.
  In particolare, grazie ad un risparmio sui costi di 18,3 milioni di euro rispetto al target, ENAV informa di aver conseguito una Determined Unti Rate pari a 58,91 euro (a fronte del predetto target di 58,96 euro), neutralizzando di fatto il negativo impatto sull'indicatore generato dal forte calo del traffico.
  Lo stesso ente ha evidenziato che, nel pieno rispetto degli standard di qualità e sicurezza del servizio, l'attenta politica economica perseguita ha permesso di raggiungere a fine anno una riduzione sui costi della produzione del 3,6 per cento rispetto a quanto definito nel budget: grazie a questo, oltre a conseguire l'obiettivo di efficienza economica assegnata alla Società dal Piano di Performance per l'anno 2012, ha anche ottenuto un riconoscimento economico di circa otto milioni di euro per il raggiungimento degli obiettivi di qualità e puntualità del servizio erogato. Anche in virtù di tale risultato è stato distribuito a tutto il personale di ENAV il premio di risultato 2012 per un importo complessivo di circa cinque milioni di euro.
  Con particolare riferimento, poi, al quesito posto dall'Onorevole interrogante circa l'utilizzo dell'istituto della cassa integrazione ENAV ha evidenziato che la medesima società, con più di 50 dipendenti, non ha mai provveduto al pagamento dell'indennità di disoccupazione e mobilità e, pertanto, non rientra fra le aziende autorizzate al ricorso dell'istituto della cassa integrazione guadagni (CIG); né tantomeno ha facoltà di utilizzare la CIG in deroga per la quale è richiesto, oltre che un accertato stato di crisi aziendale, anche di un esplicito accordo sindacale in merito.
  Inoltre, sotto il profilo contrattuale, l'articolo 7 del vigente contratto, proprio in virtù delle persistenti tensioni in atto nel settore del trasporto aereo che potrebbero dare luogo anche in ENAV a processi di ristrutturazione e/o riorganizzazione, con conseguenti ricadute anche sui livelli occupazionali, prevede espressamente l'impegno negoziale fra le Parti (ENAV e organizzazioni sindacali) a ricorrere preliminarmente a qualsiasi soluzione alternativa idonea come, ad esempio, i contratti di solidarietà.
  In merito, poi, a quanto segnalato circa le riduzioni delle retribuzioni e delle garanzie per il personale a fronte di attività di unbundling e di scorporo di servizi rispetto all'attività principale, ENAV ha evidenziato di non aver posto in essere alcuna iniziativa di tal genere e che, al contrario, sono stati sviluppati business complementari rispetto all'attività «core» di ENAV, i cui positivi risultati hanno determinato lo sviluppo dell'attività esistenti (Radiomisure e Academy) oltre che il conseguimento di importanti commesse sul mercato terzo anche internazionale.
  Inoltre, nonostante la profonda crisi economica, particolarmente avvertita nel settore del trasporto aereo, nel mese di marzo 2012 ENAV ha rinnovato il proprio contratto di lavoro, scaduto il 31 dicembre 2011: in sede di rinnovo è stato garantito, per il triennio 2012/2014, a tutti i dipendenti l'incremento delle proprie retribuzioni sulla base dell'applicazione degli indici d'inflazione programmata prevista dal Governo, rispettivamente pari ad un +2 per cento, +1,9 per cento, +1,9 per cento per il triennio in questione.
  ENAV informa, altresì, di non aver in alcun modo ridotto o compresso il perimetro delle garanzie a tutela del personale; invero, la sottoscrizione, in data 2 agosto 2013, della Parte Generale del nuovo Contratto del Settore del Trasporto Aereo, ha sostanzialmente ampliato la disponibilità delle tutele e garanzie per tutti i lavoratori del settore (particolarmente significative al riguardo sono le previsioni normative sulla disciplina degli appalti e sull'applicazione della clausola sociale).
  La stessa ENAV fa rilevare che i risparmi gestionali sono stati realizzati senza impatto sugli incrementi delle turnazioni dei controllori del traffico aereo (CTA): infatti, con il citato rinnovo del contratto di lavoro sono state modificate le turnazioni del personale operativo e sebbene la quantità dell'orario di lavoro del personale operativo sia rimasta inalterata, sia nella previsione di resa annuale (pari a 1825 ore) che in quella media mensile (pari questa a 136 ore), le nuove turnazioni hanno previsto – di norma – turni di 8 ore ciascuno, eliminando così le precedenti turnazioni che si articolavano in un arco di previsioni che andavano da turni di 7 ore sino a turni di 11 ore.
  L'armonizzazione delle prestazioni con turni omogenei ha prodotto anche un efficientamento nell'impiego del personale operativo che – ferme restando le dotazioni di organico previste per ciascun impianto – ha rimodulato il livello di resa del servizio, riducendo la durata del turno notturno, caratterizzato da uno scarsissimo traffico, da 11 a 8 ore, e riallocato le ore così recuperate su un maggior numero di prestazioni da impiegare durante i turni diurni, coincidenti con un maggior volume di traffico.
  Circa i quesiti di cui all'interrogazione n. 5-01660, sulle iniziative per garantire la reale riqualificazione del personale già operativo presso ENAV e all'interrogazione n. 5-01659, sulle modalità di assunzione dall'esterno di controllori del traffico aereo, la medesima società ha fatto che il processo di reclutamento e selezione del personale è regolato ormai da anni da due procedure operative ad hoc certificate (una per i controllori del traffico aereo e l'altra per il restante personale), adottate in attuazione degli obblighi normativi posti dall'articolo 18 comma 2, del decreto legge 25 giugno 2008 che detta i principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità ed imparzialità in materia di reclutamento del personale delle società pubbliche.
  Il reclutamento del personale CTA (addetto al controllo del traffico aereo) avviene attraverso la pubblicazione di un bando di selezione che contiene i requisiti minimi per l'accesso alla professione. Successivamente, attraverso il superamento di una serie di prove individuali e di gruppo selettive e certificate, i candidati sono ammessi ad un corso di professionalizzazione tenuto presso la struttura didattica di ENAV dell’Academy di Forlì per la durata di 14 mesi; solo dopo circa due anni dall'emissione del bando di selezione, il percorso didattico, che prevede valutazioni intermedie, si conclude con un esame finale di accertamento delle competenze acquisite. Dopo il superamento di un ulteriore periodo di addestramento on the job, a cui segue l'assegnazione della relativa licenza da parte di ENAC, il candidato è infine in grado di entrare in servizio operativo e svolgere le mansioni di controllore del traffico aereo.
  Inoltre, ENAV, nella seconda metà del 2009, ha avviato un progetto di riorganizzazione del personale EAV (esperto di assistenza al volo) concordato con le organizzazioni sindacali, che ha coinvolto tutte le risorse interessate (circa 800 unità) in un processo di riqualificazione delle attività, con uno sviluppo professionale delle stesse in altre aree aziendali.
  La richiesta di partecipazione di circa 60 EAV ad un corso di ri-professionalizzazione per accedere all'esame finalizzato a svolgere l'attività di CTA rappresenta l'ultimo atto di tale complesso ed articolato processo di riorganizzazione. Superato l'articolato percorso didattico prescritto per l'accesso alla professione di CTA, l'inserimento delle risorse idonee sarà – nell'ambito di un più ampio e fisiologico processo di reclutamento del personale CTA (turn-over) – subordinato all'insorgere di opportunità lavorative idonee ad evitare fenomeni di mobilità geografica disagevoli e penalizzanti per le risorse stesse.
  In merito, poi, alle licenze FISO, ENAV ha fatto presente che le stesse vengono emesse da ENAC in ottemperanza a quanto stabilito nel «Regolamento-Licenza di Operatore del Servizio di Informazioni Volo (FLS)» che ne prevede il rilascio per tutti gli EAV ENAV in servizio presso gli AFIU (ente informazioni volo aeroportuale) e i FIC (centro informazioni volo) degli ACC (centro di controllo d'area).
  Il rilascio della licenza del rimanente personale EAV in forza presso le altre strutture di ENAV è disciplinato dall'articolo 14 del citato Regolamento.
  Le modalità di conversione dei titoli posseduti sono subordinate alla stipula di un Accordo Tecnico tra ENAC ed ENAV. In detto accordo, sottoscritto tra le parti in data 20 ottobre 2011, ENAC ha concordato con ENAV che, in deroga a quanto previsto nel Regolamento, la licenza venisse rilasciata comunque a tutto il personale EAV in servizio alla data dell'11 maggio 2011.
  La licenza, quale titolo professionale personale, deve essere richiesta all'Ente Regolatore ENAC a cura dell'interessato, tuttavia, in considerazione della complessità dell'operazione ed allo scopo di facilitare il processo di rilascio, ENAV si è resa disponibile a farsi tramite con ENAC sia per la trasmissione delle richieste di rilascio da parte del personale interessato che per la successiva consegna e registrazione delle licenze emesse da ENAC: tutte le licenze emesse da ENAC sono state consegnate al personale EAV che ne ha fatto richiesta entro il primo semestre del 2012.
  Attualmente, circa il 10 per cento degli EAV aventi diritto al rilascio impiegati in strutture diverse da AFIU e FIC non ha ancora formalizzato la richiesta di licenza.
  Inoltre, nell'accordo tecnico del 20 ottobre 2011 e nel «Regolamento per i requisiti per il personale addetto alla fornitura dei servizi metereologici per la navigazione aerea» Ed.1 del 20 ottobre 2011 sono altresì previste le modalità di rilascio dell’«Attestato di Tecnico Meteorologo Aeronautico»: l'attestato verrà distribuito agli EAV titolari di licenza e a tutto il personale Meteo di ENAV.
  Infine, con riferimento al passaggio di status da aeroporto militare a civile per le realtà richiamate dall'Onorevole interrogante nell'interrogazione n. 5-01660, evidenzio che tale processo di trasferimento è per diversi aeroporti ancora in corso: le difficoltà incontrate nel passaggio ad ENAV risiedono, per alcuni scali, soprattutto nell'obsolescenza delle infrastrutture e dei sistemi utilizzati dall'amministrazione militare per il controllo del traffico civile, nonché nella necessità di separare, tra ENAV e gestore aeroportuale, le reti dei servizi, unificate negli aeroporti militari dove gestore dell'aeroporto e fornitore dei servizi di traffico aereo sono la stessa entità,.
  Pertanto, negli aeroporti di Verona Villafranca, Rimini Miramare, Treviso Sant'Angelo, Roma Ciampino e Brindisi Papola, nonostante il cambio di status, i servizi di navigazione aerea sono ancora erogati dall'Aeronautica militare e il passaggio degli stessi ad ENAV avverrà attraverso un processo graduale. È necessario, infatti, il completamento dell’iter di definizione del contratto di programma Stato- ENAV che individuerà gli aeroporti ove detta società fornirà tali servizi.

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

ENTE NAZIONALE ASSISTENZA AL VOLO ( ENAV )

EUROVOC :

sicurezza aerea

societa' di servizi

circolazione aerea

organizzazione dei trasporti

soppressione di posti di lavoro

personale dei trasporti

sicurezza pubblica