ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01308

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 107 del 29/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: BOSSA LUISA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 29/10/2013
Stato iter:
24/04/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/04/2014
Resoconto D'ONGHIA ANGELA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 24/04/2014
Resoconto BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/10/2013

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/04/2014

DISCUSSIONE IL 24/04/2014

SVOLTO IL 24/04/2014

CONCLUSO IL 24/04/2014

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01308
presentato da
BOSSA Luisa
testo di
Martedì 29 ottobre 2013, seduta n. 107

   BOSSA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   la villa d'Elboeuf è un palazzo settecentesco di Portici (Napoli), sita nelle immediate vicinanze del porto del Granatello. È la prima, in ordine cronologico, delle 122 ville vesuviane del Miglio d'oro;
   fu fatta costruire nel 1711 dal duca d'Elboeuf, su disegno di Ferdinando Sanfelice. Pochi anni dopo la fine della costruzione, nel 1716, il palazzo fu ceduto a Giacinto Falletti, duca di Cannalonga; nel 1738 ospitò Carlo di Borbone, che si innamorò di quei luoghi e fece costruire nelle vicinanze la Reggia di Portici;
   attualmente la villa versa in grave stato d'abbandono e decadenza; sta crescendo sul territorio una mobilitazione per chiedere di acquisire al patrimonio dello Stato la Villa dopo che essa è stata venduta all'asta ad una cordata di imprenditori;
   sulla vicenda si è già pronunciato favorevolmente il consiglio comunale di Portici, e si stanno mobilitando – come riporta il quotidiano Il Mattino in data 24 ottobre 2013 – anche le associazioni ambientaliste «Articolo 9 – salviamo il Paesaggio» e «Italia Nostra», oltre all'Ascom-Confcommercio;
   secondo quanto riportato dal quotidiano napoletano, le associazioni, in una nota inviata al Ministro dei beni e le attività culturali e del turismo sottolineano che «anche Villa d'Elboeuf di Portici è uno dei primati della bellezza italiana, da valorizzare assolutamente ma in un'ottica di fruizione collettiva del bene. La proposta di esercitare il diritto di prelazione per salvare questo luogo prezioso, espressa a maggioranza dal consiglio comunale di Portici, va decisamente in questa direzione e quindi merita di essere sostenuta in coerenza con i contenuti dell'articolo 9, principio fondamentale della nostra Costituzione»;
   la delibera approvata dal consiglio comunale prevede che, in caso di acquisto «il complesso immobiliare sarà destinato ad Urban center metropolitano, con funzioni e destinazioni molteplici di riferimento per l'intero ambito vesuviano nonché a funzioni di rappresentanza dell'Amministrazione comunale»;
   nei prossimi giorni si passerà alle fasi successive dell’iter, tra cui la ricerca delle risorse necessarie a concludere l'acquisto, che ammontano a 4 milioni ed 11 mila euro, tanto quanto è il prezzo d'asta cui la cordata di imprenditori privati si è aggiudicato il bene, in via provvisoria –:
   se sia a conoscenza di quanto sopra esposto, e se non ritenga, nell'ambito delle sue competenze, di garantire un intervento del Ministero nella vicenda al fine di avviare il recupero e la tutela di un bene culturale di indubbia valenza pubblica, che versa in condizioni di abbandono.
(5-01308)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 aprile 2014
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-01308

Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'Onorevole Bossa chiede quali iniziative questo Ministero intenda assumere per avviare il recupero della Villa d'Elboeuf.
  Vorrei a tale proposito riferire che nell'ottobre del 2013 il sindaco del comune di Portici comunicava a questa Amministrazione di voler procedere all'acquisizione dell'immobile, invero di grande interesse storico artistico ed architettonico, mediante l'esercizio del diritto di prelazione ai sensi dell'articolo 62 del decreto legislativo n. 42 del 2004, in occasione della vendita dell'immobile stesso nell'ambito di una procedura fallimentare. Con l'occasione richiedeva anche la disponibilità degli Uffici di questa Amministrazione per costituire un gruppo di lavoro per il coordinamento, la progettazione e l'esecuzione degli interventi di restauro relativi all'immobile, una volta concluso il procedimento relativo all'esercizio del diritto di prelazione.
  La Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e provincia e la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania offrivano, a tale riguardo, la più ampia collaborazione al fine di procedere nella maniera ottimale al restauro e alla valorizzazione dell'edificio, esprimendo, contestualmente, il proprio favorevole assenso alla proposta del comune di Portici del cambio di destinazione d'uso della Villa funzionale alla sua valorizzazione.
  In applicazione di quanto disposto dall'articolo 62 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (ovvero il decreto legislativo n. 42 del 2004 sopra richiamato) la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania comunicava alla competente Direzione generale di rinunciare all'esercizio del diritto di prelazione a favore del comune di Portici, proprio in considerazione del fatto che la destinazione futura del bene, di Urban Center Metropolitano con funzioni e destinazioni molteplici di riferimento per l'intero ambito vesuviano nonché con funzioni di rappresentanza dell'Amministrazione comunale, indicata dal comune di Portici, risultava compatibile con il carattere storico-artistico del bene.
  Purtroppo il comune di Portici non riusciva a reperire, nei tempi previsti dalla normativa, la somma necessaria all'esercizio del diritto di prelazione, e l'immobile rimaneva in mano privata.
  Cionondimeno questo Ministero, attraverso i propri Uffici sul territorio, esercita comunque costantemente i propri compiti istituzionali di tutela e vigilanza sul bene, in applicazione di quanto disposto dal Codice e compatibilmente con gli stanziamenti previsti in bilancio per i beni di proprietà privata.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PORTICI,NAPOLI - Prov,CAMPANIA

EUROVOC :

bene culturale

patrimonio culturale

amministrazione locale