ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01305

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 106 del 28/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: ROSATO ETTORE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2013
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2013
BRANDOLIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2013
MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2013
BLAŽINA TAMARA PARTITO DEMOCRATICO 28/10/2013


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 28/10/2013
Stato iter:
12/12/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/12/2013
Resoconto GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 12/12/2013
Resoconto ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/10/2013

DISCUSSIONE IL 12/12/2013

SVOLTO IL 12/12/2013

CONCLUSO IL 12/12/2013

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01305
presentato da
ROSATO Ettore
testo di
Lunedì 28 ottobre 2013, seduta n. 106

   ROSATO, BLAZINA, COPPOLA, ZANIN, BRANDOLIN e MALISANI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   da notizie di stampa è emersa l'intenzione di Trenitalia di ridimensionare, con l'avvio dell'orario invernale, la propria offerta di collegamenti interregionali procedendo ad un taglio dei collegamenti operati dai treni Intercity;
   il taglio dell'azienda riguarderebbe 12 collegamenti Intercity in tutta Italia, coinvolgendo nove regioni, tra cui il Friuli Venezia Giulia. Suddetta regione risulta particolarmente penalizzata da questo disimpegno di Trenitalia, in quanto verrebbero soppressi quattro collegamenti di cui due in partenza dalla stazione di Trieste centrale e due con destinazione la medesima stazione ferroviaria;
   i collegamenti Intercity che rischiano la cancellazione sono, nello specifico: l’Intercity 584 in partenza da Trieste centrale alle 07.04 e che giunge a Roma Termini alle 15.20; il suo complementare IC 592 in partenza da Roma Termini alle 15.35 e che giunge a Trieste centrale alle 23.58; l’Intercity 598 in partenza da Trieste centrale alle 13.01 e che arriva a Napoli centrale alle 23.05; e il suo complementare IC 588 in partenza da Napoli centrale alle 08.12 e che giunge a Trieste centrale alle 18.42;
   tutti i quattro treni Intercity, che precorrono la tratta tirrenica Trieste-Venezia-Bologna-Firenze, garantiscono, oggi, gli unici collegamenti diretti del capoluogo giuliano con la capitale, e al contempo rappresentano gli unici collegamenti diretti tra Trieste e altri importanti centri e snodi logistici del centro Italia quali Firenze e Bologna;
   la cancellazione della coppia di treni Intercity Trieste-Napoli e Trieste-Roma, oltre ad aggravare la situazione di isolamento del Friuli Venezia Giulia, recherebbe un danno anche alle singole tratte percorse dai treni lungo la dorsale tirrenica. Gli Intercity in argomento garantiscono ad oggi gli unici due collegamenti diretti non ad alta velocità tra Firenze e Venezia Mestre e servono molte altre stazioni utilizzate anche dall'utenza cosiddetta «pendolare»;
   suddetta cancellazione costringerebbe i viaggiatori in partenza da Trieste centrale e gli utenti del basso Friuli (Cervignano-Aquileia-Grado, Latisana-Lignano-Bibione) ad utilizzare i treni regionali fino allo snodo di Venezia Mestre per poi utilizzare – dopo un'attesa talvolta anche cospicua – una Freccia ad alta velocità, ad un prezzo notevolmente superiore a quello attuato sui treni Intercity;
   si fa presente, inoltre, che in particolare l’Intercity Trieste centrale-Roma Termini delle 07.04, rappresenta un importante collegamento mattutino con Venezia Mestre: escludendo il regionale veloce 2448 delle 06.56 (che raggiunge Venezia Mestre attraverso le stazioni di Udine e Pordenone), si verrebbe a creare un «vuoto» tra le 06.41 e le 08.18, determinando un'assenza di servizio in una fascia oraria particolarmente utilizzata (l'orario di arrivo a Venezia Mestre dei due treni è rispettivamente 8.48 e 10.11);
   i collegamenti Intercity evidenziati sopra hanno sempre visto un importante flusso d'utenza sia sulla lunga percorrenza, sia sui singoli tratti, andando ad implementare o colmare l'offerta dei treni regionali nelle stazioni ferroviarie minori;
   oltre all'indubbio danno ai viaggiatori «pendolari», si segnala che il taglio al servizio degli Intercity appare inaccettabile anche perché costringerà l'utenza all'utilizzo dei convogli ad alta velocità con un evidente aggravio dei prezzi da sostenere, e questo in un momento in cui la crisi ha costretto molti viaggiatori a rivedere al ribasso il loro budget di spesa per le trasferte;
   a parere dell'interrogante si ribadisce, quindi, l'importanza di mantenere varia l'offerta di collegamenti sul territorio nazionale, consentendo gli spostamenti anche a prezzi modici e su convogli non ad alta velocità che servono stazioni ferroviarie altrimenti non utilizzate dalle Frecce –:
   se il Ministro interrogato confermi o possa smentire gli intendimenti di Trenitalia che sono apparsi sulla stampa circa la volontà di cancellare 12 collegamenti Intercity e, qualora fossero confermate le voci di stampa, quanti e quali sono i collegamenti interregionali che l'azienda intende sopprimere;
   quali misure ed iniziative il Ministro abbia avviato o intenda promuovere nel breve e lungo periodo per salvaguardare gli attuali collegamenti Intercity e garantire la prosecuzione del servizio anche in futuro, a tal proposito si ricorda che già in passato Trenitalia aveva minacciato la cancellazione di simili collegamenti interregionali, rimediando poi con una retromarcia;
   quali iniziative il Ministro intenda assumere, in alternativa, per ovviare, nello specifico, al taglio dei collegamenti Intercity da e per Trieste centrale. (5-01305)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 dicembre 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-01305

  Gli onorevoli interroganti pongono all'attenzione la delicata questione del trasporto ferroviario interregionale e nazionale evidenziando, in particolare, il timore di una soppressione di dodici treni interregionali Intercity.
  Come è noto, i servizi ferroviari passeggeri di media/lunga percorrenza si dividono in servizi «a mercato» e servizio universale.
  I servizi «a mercato» (di media/lunga percorrenza) non essendo oggetto di alcun corrispettivo pubblico, sono effettuati a rischio di impresa e si sostengono esclusivamente con i ricavi da traffico: le dimensioni e le caratteristiche dell'offerta, quindi, sono determinate da valutazioni commerciali; rientrano tra i servizi a mercato le «Frecce» di Trenitalia («Frecciarossa», «Frecciargento» e «Frecciabianca»), nonché i treni internazionali e una quota di treni Intercity.
  La relativa programmazione, pertanto, è effettuata direttamente da Trenitalia che per i servizi effettuati con la predetta quota di treni Intercity ha lamentato un rapporto costi/ricavi fortemente negativo, pari a poco meno di trenta milioni di euro l'anno.
  In particolare, Ferrovie dello Stato ha riferito che nella quota di Intercity effettuati a mercato che percorrono la linea dorsale tra Roma e Firenze e servono varie destinazioni (da Milano, Trieste/Venezia sino a Roma/Napoli/Salerno), rientrano 6 coppie di collegamenti: si tratta di collegamenti che svolgono spesso, per buona parte, un servizio di cabotaggio, servendo flussi pendolari che li utilizzano per tratte limitate, sostanzialmente paragonabile a quello del trasporto ferroviario locale gestito dalle regioni. Questi treni presentano, come appena detto, ormai da tempo un rapporto costi/ricavi fortemente negativo, con perdite rilevanti.
  Il servizio universale comprende, invece, quegli altri treni di media lunga-percorrenza che per poter essere effettuati, necessitano di un corrispettivo, definito nell'ambito di un Contratto di servizio, in quanto presentano un conto economico negativo.
  Devo precisare che detto Contratto prevede un'offerta di servizi finanziati per assicurare il diritto alla mobilità sul territorio nazionale e, in modo particolare, i collegamenti necessari alla continuità territoriale di aree collocate nel Sud Italia, caratterizzate da una domanda particolarmente debole e quindi da un elevato differenziale tra costi e ricavi.
  Pertanto, i collegamenti di media e lunga percorrenza nazionali, quali gli Intercity compresi nel Contratto di servizio, orientati a tutelare il diritto alla mobilità sulle tratte nazionali, possono essere utilizzati dai pendolari quando gli orari di transito lo consentono, rivestendo così una rilevante funzione anche per il trasporto pubblico locale la cui gestione e programmazione, come è noto, è peraltro attribuita alle singole regioni.
  Orbene, tenuto conto che la caratteristica dei treni oggetto del Contratto è quella di non essere economicamente sostenibili da parte di Trenitalia, i Ministeri contraenti (MIT-MEF), nell'ambito delle risorse di cui dispongono, erogano corrispettivi in coerenza con quanto stabilito nel Piano economico-finanziario anch'esso inserito nel Contratto; in tale ambito, pertanto, vengono gestiti sia la programmazione dei servizi contrattualizzati, che comprende, fra l'altro, numero e tipologia dei collegamenti, itinerari e fermate, sia la determinazione delle tariffe applicabili.
  Allo stato, pertanto, la difficoltà ad inserire nel perimetro dei servizi contribuiti nuove relazioni, quali quelle a rischio soppressione prima citate, è dovuta alla necessità di mantenere le condizioni di equilibrio economico-finanziario del Contratto di servizio, anche in assenza di risorse ulteriori rispetto a quelle del 2012.
  In ogni caso, assicuro che le problematiche evidenziate dagli interpellanti sono bene note al MIT ed infatti le competenti strutture del dicastero hanno attivato un tavolo di confronto con le singole regioni interessate e Trenitalia, nell'ambito del quale approfondire, dal punto di vista tecnico, le possibili ipotesi di mantenimento dei servizi ovvero di ottimizzazione degli stessi in relazione alle possibili integrazioni con i servizi a committenza regionale già esistenti, come anche con quelli in autonomia commerciale svolti da Trenitalia.
  Allo stato attuale, sulla base dei dati acquisiti, l'inserimento nel perimetro del cosiddetto servizio universale dei 12 collegamenti intercity, assicurati come detto da Trenitalia in regime di autonomia commerciale e di cui la medesima ha preannunciato la soppressione, comporterebbe un onere aggiuntivo pari a circa 30 milioni di euro, la cui copertura, in assenza dei corrispondenti stanziamenti, potrebbe essere assicurata solo da variazioni compensative di altri servizi inclusi nel Contratto vigente, valido per il 2009-2014.
  In ogni caso, proprio nella considerazione che i servizi di cui trattasi hanno un impatto notevole sull'utenza pendolare e che la loro improvvisa soppressione può arrecare disagi alle singole regioni interessate che, nella loro programmazione, hanno tenuto conto dell'esistenza di tali collegamenti, nelle more degli approfondimenti tecnici volti ad individuare possibili soluzioni alternative è stata acquisita la disponibilità e l'impegno da parte di Trenitalia a proseguire temporaneamente nell'effettuazione dei suddetti treni, ivi compresi quelli d'interesse della regione Friuli Venezia Giulia relativi ai collegamenti Napoli-Roma-Trieste.
  Pertanto, i suddetti Intercity risultano attualmente inseriti nei sistemi di vendita di Trenitalia anche per il periodo successivo al cambio orario del 15 dicembre p.v.; in particolare Trenitalia ha fatto presente che la coppia di IC 588/589 - 594/595 da/per Trieste è stata attestata a Roma (invece di Napoli).
  Infine, in ordine ai servizi diretti tra Trieste e le principali città del centro Italia, Trenitalia ha comunicato che con il nuovo orario di dicembre prossimo è stata istituita una nuova coppia di «Frecciargento» Trieste-Roma e viceversa, che assicura un collegamento diretto veloce con la capitale (partenza al mattino dal capoluogo giuliano e rientro in serata), oltre che con Bologna e Firenze.

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TRIESTE,TRIESTE - Prov,FRIULI-VENEZIA GIULIA

EUROVOC :

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie

stazione ferroviaria

rete ferroviaria

utente dei trasporti

viaggiatore